9.2.2

Messaggio concernente l'Accordo di commercio e di cooperazione economica tra la Confederazione Svizzera e la Georgia del 12 gennaio 2000

9.2.2.1 9.2.2.1.1

Parte generale Compendio

Obiettivo dell'Accordo di commercio e di cooperazione economica tra la Svizzera e la Georgia è di promuovere e consolidare le relazioni economiche bilaterali e di favorire il processo di riforma avviato in Georgia allo scopo di instaurare un'economia di mercato.

Il contenuto di questo accordo non preferenziale si fonda sui principi fondamentali del GATT/OMC. Vista l'importanza della protezione della proprietà intellettuale per l'economia svizzera, contiene inoltre un articolo esaustivo su questo tema. Sono menzionati i settori della cooperazione economica e i meccanismi di attuazione dell'accordo. L'accordo, concepito sotto forma di accordo quadro, contiene inoltre una clausola evolutiva che consente di adeguarne il contenuti in funzione degli sviluppi futuri.

Valido per un primo periodo di cinque anni, può essere prorogato ogni cinque anni se non è denunciato.

9.2.2.1.2

Origine dell'accordo

Con lo scioglimento dell'URSS sono sorti cinque Stati sovrani, che la Svizzera ha riconosciuto. A causa della loro stretta interdipendenza economica e politica, di natura storica, dodici di questi nuovi Stati si sono associati per formare la Comunità degli Stati indipendenti (CSI). Dopo alcune reticenze iniziali dovute alla preoccupazione di conservare la sua autonomia, anche la Georgia vi fa ora parte.

A differenza della Federazione Russa che, in qualità di «Stato continuatore» dell'URSS ha in linea di massima mantenuto i vecchi accordi conclusi con la Svizzera, diversi Stati della CSI hanno manifestato il desiderio di tessere la loro rete contrattuale bilaterale per tener conto della nuova situazione politica ed economica.

9.2.2.1.3

Situazione politica ed economica della Georgia

Con 70 000 km2 e 5,5 milioni di abitanti, la Georgia è un Paese relativamente piccolo situato nella regione montagnosa del Caucaso con un litorale sul Mar Nero. I suoi vicini sono la Russia, l'Azerbaigian, l'Armenia e la Turchia.

Durante l'era sovietica, la Georgia era una delle repubbliche più ricche. Il suo clima e il suo ambiente ne hanno fatto un luogo privilegiato soprattutto per il turismo e l'agricoltura. Ciò nonostante, dopo la sua indipendenza, il Paese ha conosciuto la violenza e gravi conflitti etnici interni. Il problema delle regioni separatiste dell'Abhasia e dell'Ossezia meridionale non è ancora stato risolto. La situazione si è tuttavia lentamente stabilizzata, pur rimanendo ancora fragile.

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La possibilità che la Georgia diventi un Paese di transito per il petrolio e il gas del mar Caspico e dell'Asia centrale le conferisce un certo potenziale economico. La Russia rimane il suo principale partner commerciale ma le relazioni politiche sono caratterizzate da alti e bassi, con la Georgia che accusa la Russia di incoraggiare la destabilizzazione del Paese, in particolare grazie all'influenza che esercita sui conflitti nelle regioni separatiste. La costruzione di una pipeline da Baku, in Azerbaigian, a Ceyhan, in Turchia, costituisce quindi un'alternativa alla condotta attuale che passa dalla Russia.

Le difficoltà politiche che il Paese ha conosciuto dopo l'indipendenza e dopo lo scioglimento della rete di relazioni dell'epoca sovietica hanno provocato un considerevole regresso economico caratterizzato da un crollo della produzione e da una forte inflazione. A partire dal 1995, la situazione è gradatamente migliorata. Nel 1996 e 1997 il tasso di crescita del PIL ha raggiunto l'11 per cento, grazie soprattutto alle imprese private nei settori dell'agricoltura e del commercio, mentre la produzione industriale ha continuato a diminuire. A partire dalla fine del 1998, l'economia georgiana ha tuttavia subito un nuovo rallentamento, dovuto in particolare alla crisi in Russia. La situazione finanziaria del Paese è peraltro tesa: il suo indebitamento esterno (1,6 miliardi di dollari alla fine del 1998) è molto elevato e le sue entrate fiscali sono insufficienti. A causa dell'insoddisfacente situazione di bilancio, il FMI e altri creditori hanno interrotto temporaneamente i pagamenti. L'inflazione è drasticamente diminuita dal 1994/1995, per situarsi sul 3,5 per cento nel 1998, ma attualmente è di nuovo in rialzo (20% nel 1999).

9.2.2.1.4

Relazioni economiche della Svizzera con la Georgia

Gli scambi commerciali tra la Svizzera e la Georgia non sono molto importanti. Rispetto al 1996, nel 1997 le esportazioni svizzere verso la Georgia sono tuttavia notevolmente aumentate, passando da 1,2 a 6,5 milioni di franchi. Nel 1998, sono nuovamente diminuite, situandosi sui 4,3 milioni di franchi. Le importazioni georgiane in Svizzera sono invece molto deboli (1,5 milioni di franchi nel 1997 e 0,8 milioni nel 1998). Nei primi nove mesi del 1999, le esportazioni hanno raggiunto i 2,2 milioni di franchi e le importazioni 0,1 milioni di franchi.

La Georgia beneficia di un sostegno finanziario della Svizzera pari a 3 milioni di franchi per il ripristino di una diga. La Svizzera aiuta inoltre indirettamente la Georgia mediante la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Anche se gli investimenti svizzeri in Georgia non sono molto significativi, alcune aziende si interessano a questo Paese. Un accordo sul promovimento e la protezione reciproca degli investimenti è stato parafato nel 1997 e sono in corso negoziati in vista di un accordo per evitare la doppia imposizione e di un accordo sul traffico aereo. Nel 1998, la Swissair ha aperto una linea verso Tiflis.

9.2.2.2 9.2.2.2.1

Parte speciale Svolgimento dei negoziati

L'accordo è stato parafato dopo una sola tornata di negoziati, che si è svolta a Tiflis il 16 e 17 giugno 1997. Successivamente, la Parte georgiana ha proposto alcuni emendamenti, che sono stati approvati da entrambe le Parti. L'accordo è stato i seguito firmato a Berna l'11 marzo 1999.

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9.2.2.2.2

Contenuto dell'accordo

L'accordo negoziato con la Georgia è un accordo quadro suscettibile di sviluppi futuri. La Svizzera ha già firmato accordi simili con la Federazione Russa, l'Ucraina, l'Uzbekistan, il Kazakistan, la Bielorussia, la Moldavia, il Kirghizistan e l'Armenia.

Tutti questi accordi sono in vigore, salvo quello con l'Armenia (ne è in corso la procedura di ratifica). L'accordo con la Georgia tiene conto delle trasformazioni politiche ed economiche che hanno avuto luogo in questo Paese. Definisce le condizioni quadro favorevoli all'aumento degli scambi bilaterali di merci e servizi, all'intensificazione delle relazioni reciproche e quindi allo sviluppo armonioso delle relazioni economiche (art. 1). Si fonda a tal fine sulle regole del GATT/OMC (art. 2). Le Parti contraenti acconsentono al trattamento della nazione più favorita (art. 3) e rinunciano a ogni trattamento discriminatorio delle merci dell'altra Parte (art. 4). Le merci provenienti dall'altra Parte beneficiano del trattamento nazionale (art. 5). I pagamenti relativi agli scambi di merci e servizi si effettuano in una moneta liberamente convertibile e l'accesso alle divise non è limitato in modo discriminatorio (art. 6). Il commercio delle merci si effettua ai prezzi di mercato e conformemente alla prassi commerciale usuale sul piano internazionale; le Parti non possono né richiedere né incoraggiare operazioni di compensazione (art. 7). L'articolo 8 chiede che ogni Parte consenta all'altra di informarsi sulle leggi, le decisioni giudiziarie e le disposizioni amministrative concernenti le attività commerciali e inerenti all'accordo, comprese le modifiche concernenti la nomenclatura doganale o statistica. In caso di perturbazioni del mercato, le Parti si impegnano a consultarsi e a cercare soluzioni amichevoli prima di prendere misure di salvaguardia (art. 9).

Le Parti contraenti assicurano una protezione adeguata, efficace e non discriminatoria dei diritti di proprietà intellettuale (art. 10), vigilando in primo luogo a proteggerli dalla pirateria e dalla contraffazione. Esse si impegnano in particolare a conformarsi agli obblighi derivanti dai principali accordi internazionali in materia di proprietà intellettuale, in particolare dall'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS). La Svizzera è membro
di tutti gli accordi internazionali menzionati nell'articolo 10 capoversi 5 e 6. La Georgia, dal canto suo, non è ancora membro della Convenzione di Roma del 26 ottobre 1996, dell'Accordo di Madrid del 14 aprile 1891 (Atto di Stoccolma, 1967) né dell'Accordo dell'Aia del 6 novembre 1925 (Atto di Stoccolma, 1967). Per quanto concerne l'Accordo TRIPS del 15 aprile 1994, vi accederà una volta membro dell'OMC. La procedura di adesione della Georgia all'OMC è terminata. La Georgia diventerà membro dell'OMC trenta giorni dopo la ratifica da parte del suo Parlamento del protocollo di adesione firmato il 6 ottobre 1999.

L'articolo 11 menziona le deroghe usuali negli accordi di commercio (come la protezione della moralità pubblica o quella della vita di persone, animali e vegetali).

L'articolo 12 riguarda la cooperazione economica, che ha lo scopo di accelerare gli adeguamenti strutturali e di promuovere gli scambi di esperienze. Il funzionamento dell'accordo sarà oggetto di un esame periodico da parte di un Comitato misto (art.

13). L'accordo potrà essere riesaminato se una delle Parti lo desidera e completato d'intesa tra le due Parti (art. 14). Si applica anche al Principato del Liechtenstein (art. 15).

L'accordo entra in vigore il primo giorno del mese seguente la data in cui le due Parti si saranno notificate l'adempimento delle loro procedure interne di approvazione (art. 16). È concluso per una durata di cinque anni ed è rinnovabile ogni

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cinque anni; la sua denuncia deve essere notificata con un preavviso di sei mesi (art. 17).

9.2.2.3

Ripercussioni finanziarie

L'accordo non ha ripercussioni finanziarie sul bilancio della Confederazione. In effetto, ogni progetto di cooperazione economica deve essere computato nel credito quadro a favore della cooperazione economica con i Paesi della CSI.

9.2.2.4

Programma di legislatura

L'accordo è conforme all'obiettivo 19 (garanzia della presenza svizzera all'estero grazie all'estensione e all'intensificazione delle relazioni bilaterali e multilaterali su scala mondiale) ed è uno degli oggetti parlamentari 1995-1999 (A2, Relazioni internazionali) del rapporto sul programma di legislatura 1995-1999 (FF 1996 II 281).

9.2.2.5

Rapporto con gli altri strumenti della politica commerciale e con il diritto europeo

L'accordo si rifà agli accordi del GATT/OMC ed è pertanto compatibile con gli impegni che ne derivano.

Le Comunità europee e i loro Stati membri hanno firmato, il 22 aprile 1996, un accordo di partenariato e di cooperazione con la Georgia e, in attesa della sua entrata in vigore, un accordo interinale sul commercio e le misure accompagnatorie, entrato in vigore il 1° settembre 1997. Questo accordo corrisponde ampiamente al presente accordo per quanto concerne la politica commerciale. È quindi compatibile con gli obiettivi della nostra politica d'integrazione europea.

9.2.2.6

Validità per il Principato del Liechtenstein

L'accordo si applica anche al Principato del Liechtenstein fintanto che tale Paese rimane legato alla Svizzera da un trattato di unione doganale (art. 15).

9.2.2.7

Costituzionalità

Il decreto federale si fonda sulla competenza generale della Confederazione in materia di politica estera, prevista dall'articolo 54 capoverso 1 della Costituzione federale. La competenza dell'Assemblea federale di approvare questi accordi scaturisce dall'articolo 166 capoverso 2 della Costituzione federale.

L'accordo in questione può essere denunciato, con un preavviso di sei mesi, per la fine del periodo di cinque anni in corso. Non comporta né un'adesione a un'organizzazione internazionale né un'unificazione multilaterale del diritto. Il decreto federale sottoposto alla vostra approvazione non sottostà pertanto al referendum in conformità dell'articolo 141 capoverso 1 lettera d della Costituzione federale.

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