00.012 Messaggio concernente una garanzia di deficit per l'Esposizione nazionale 2002 del 23 febbraio 2000

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, il disegno di decreto federale concernente una garanzia di deficit per l'Esposizione nazionale 2002.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

23 febbraio 2000

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Adolf Ogi La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

2000-0336

1859

Compendio Il Consiglio federale è favorevole alla realizzazione di un'Esposizione nazionale nel 2002 e approva il proseguimento dei lavori da parte dell'Associazione Esposizione nazionale, considerando che il progetto di Esposizione nazionale è sulla buona strada: ­

Sotto il profilo della direzione e dell'organizzazione i presupposti determinanti sono stati adempiuti o appaiono in via di adempimento in maniera soddisfacente.

­

Un budget solido è stato elaborato con cura e portato quasi in pareggio grazie a misure di risparmio di oltre 350 milioni di franchi. È dunque fondato presumere che la direzione di EXPO.02 non consentirà una nuova esplosione dei costi e si adopererà per incrementare le entrate.

­

Da qualche mese l'impegno dell'economia predispone alla fiducia. Benché gli obiettivi fissati dal Consiglio federale e dal Parlamento per il momento non siano stati del tutto raggiunti, si assiste a un'evoluzione incoraggiante.

È lecito pensare che in fin dei conti l'impegno dell'economia possa addirittura oltrepassare le aspettative minime.

Per queste ragioni, il Consiglio federale ha stanziato il credito aggiuntivo per EXPO.02 in virtù del decreto federale del 16 dicembre 1999 concernente la realizzazione dell'Esposizione nazionale. Tuttavia, per coprire eventuali rischi ulteriori e tutelarsi contro avvenimenti non prevedibili, EXPO.02 abbisogna ancora di una garanzia di deficit dei poteri pubblici. Il Consiglio federale propone al Parlamento di accordare un'ulteriore garanzia di deficit di 338 milioni di franchi a EXPO.02. Il Consiglio federale attende dai Cantoni e dai Comuni interessati una partecipazione adeguata volta a garantire la sicurezza finanziaria dell'Esposizione nazionale, in maniera da ridurre proporzionalmente le eventuali prestazioni di garanzia della Confederazione.

1860

Messaggio 1

Genesi

Negli ultimi anni il nostro Consiglio e il Parlamento si sono occupati a più riprese del progetto di realizzazione di un'esposizione nazionale all'alba del nuovo secolo. I due messaggi del 22 maggio 1996 (FF 1996 III 317) e dell'8 ottobre 1999 (FF 1999 VIII 8123) illustrano i lavori di preparazione finora effettuati.

Con il decreto federale del 16 dicembre 1999 concernente un credito aggiuntivo per l'Esposizione nazionale (FF 2000 I 131) l'Assemblea federale ha stanziato 250 milioni di franchi, ripartiti come segue: in mio di fr.

a.

Spese per i progetti espositivi della Confederazione

b.

Mutui per garantire la solvibilità e per coprire il rischio finanziario nel budget interno dell'Associazione EXPO 2001

50

c.

Contributi al finanziamento dei progetti speciali d'infrastruttura e del programma PMI

50

d.

Contributi per garantire la solvibilità nel 1999

20

130

Il nostro Consiglio ha proposto il credito aggiuntivo di 250 milioni di franchi nel suo messaggio dell'8 ottobre 1999 in base alle conclusioni dell'analisi della pianificazione e dei lavori di preparazione già intrapresi per l'EXPO 2001 esposte nel «Rapporto sulla situazione attuale di EXPO.01 su mandato del comitato strategico» del 24 settembre 1999 (Rapporto Hayek), che indicava l'insorgere di una situazione quanto mai critica in materia di finanze, di scadenze e soprattutto di direzione. Segnatamente, fatti salvi i presupposti qui appresso, e dopo il rinvio di un anno della realizzazione dell'Esposizione nazionale, d'intesa con il Parlamento abbiamo considerato confacente un ulteriore impegno della Confederazione, in aggiunta ai 130 milioni di franchi già accordati nel 1996 (di cui 20 milioni sotto forma di garanzia di un eventuale deficit): ­

Sotto il profilo tecnico, l'Esposizione nazionale può essere realizzata nei termini prestabiliti.

­

Le lacune organizzative e di direzione sono colmate.

­

La direzione di EXPO.02 riduce i costi di 290 milioni di fra nchi.

­

L'economia s'impegna in maniera vincolante nei confronti di EXPO.02 in misura di 380 milioni di franchi (finanziamento di progetti espositivi e in particolare di progetti d'infrastruttura, sponsorizzazioni ecc.)

­

Oltre alla Confederazione, anche i Cantoni e i Comuni forniscono gratuitamente il servizio di sicurezza.

1861

In virtù del decreto federale del 16 dicembre 1999, l'Associazione Esposizione nazionale è tenuta a presentare un rapporto trimestrale sullo stato di avanzamento degli affari e la situazione finanziaria. Inoltre è esplicitamente menzionato che lo stanziamento del credito da parte del nostro Consiglio dipende dall'esistenza della prova che i presupposti relativi all'impegno dell'economia, alla diminuzione dei costi e, rispettivamente all'aumento delle entrate, sono adempiuti.

Su questo punto, come, in generale, sui risultati della loro attività negli ultimi tre mesi, il 20 gennaio 2000 il Comitato di direzione e la Direzione generale di EXPO.02 ci hanno presentato un rapporto corredato di doc umentazione dettagliata.

2

Rapporto del Comitato di direzione dell'Esposizione nazionale del 20 gennaio 2000

Nel rapporto del 20 gennaio 2000, il Comitato di direzione dell'Associazione Esposizione nazionale ci ha presentato le conclusioni relative ai suoi lavori e alle sue riflessioni come segue: 1.

Il Comitato di direzione propone di realizzare l'Esposizione nazionale nel 2002, in base alla presente concezione e al budget EXPO.02.

2.

Il Comitato di direzione attende da parte nostra una decisione esplicita e un chiaro mandato circa la realizzazione o non realizzazione dell'Esposizione nazionale.

3.

Il Comitato di direzione chiede ai poteri pubblici una garanzia di deficit di 380 milioni di franchi, senza la quale esso non può assumersi la responsabilità per la messa in atto del progetto.

4.

Il Comitato di direzione chiede alla Confederazione di rinunciare in parte alle entrate dell'imposta sul valore aggiunto come pure di rinunciare interamente agli interessi sul credito aggiuntivo.

Un rapporto dettagliato come pure due analisi complete del «Grant Leisure Group» londinese documentano i lavori effettuati e le riflessioni che hanno indotto a formulare questa richiesta: ­

La concezione decentrata con quattro Arteplage fisse e una mobile viene mantenuta.

­

Gli scenari «No-limits» (rinuncia a una o più Arteplage, concentrazione in un unico sito ecc.) vengono meno agli obiettivi prestabiliti e, inoltre, il loro potenziale di ridimensionamento appare assai limitato; la capacità e il numero degli ingressi non corrisponderebbero più alle esigenze di un'esposizione a carattere nazionale; si renderebbe necessario un ulteriore rinvio di uno o due anni.

­

Preservata la concezione attuale, e spingendo lo sfruttamento di tutte le possibilità di risparmio e la rinuncia a singoli elementi del progetto fino «à la limite de la rupture», dai diversi procedimenti di verifica di ogni singola voce budgetaria appare il quadro qui appresso:

1862

­

Ipotesi di base: L'ipotesi di base (Rapporto Hayek + costi del rinvio al 2002, senza contare eventuali rischi ulteriori, stimati a 170 milioni di franchi secondo il rapporto Hayek = 1618,5 mio di fr.) deve essere modificata di 188,4 milioni di franchi, ovvero portata a 1806,9 mio di fr.; l'analisi dettagliata dimostra che la valutazione dei rischi è superiore alla cifra di 170 milioni di franchi prevista da Hayek.

Misure di risparmio: A partire dall'ipotesi di base (verificata) di 1806,9 milioni di franchi, il budget è ridotto di 357,3 mio fr. mediante misure di risparmio.

Pareggio del budget: Per portare in pareggio il budget EXPO.02, è necessaria un'ulteriore riduzione dei costi di un ammontare pari agli importi dell'imposta sul valore aggiunto e degli interessi del mutuo della Confederazione.

Copertura di avvenimenti imprevedibili e rischi: La posizione particolare dell'Esposizione nazionale, che non dispone di alcun mezzo proprio, richiede imperativamente una garanzia di deficit di 320 milioni di franchi, volta ad assicurare la credibilità del budget e le liquidità.

­

La pianificazione delle liquidità dimostra che, già nella prima metà del 2000, EXPO.02 dipenderà dal credito approvato dal Parlamento il 16 dicembre 1999. A partire dagli inizi del 2001 saranno necessarie ulteriori disponibilità (fino a 140 mio di fr. nel novembre 2001) che possono essere procurate solo grazie a una garanzia di deficit dei poteri pubblici.

­

Il budget di EXPO.02 si basa ancora su 40 progetti espositivi (comprese le esposizioni della Confederazione e dei Cantoni) e su una durata dell'Esposizione nazionale abbreviata di tre settimane. La concezione del progetto non sopporterebbe altre misure di compressione: la sua credibilità e la sua attrattiva risulterebbero minate, con una conseguente grave penalizzazione sotto il profilo delle entrate e un incremento dei rischi.

­

A tutt'oggi l'impegno dell'economia privata per l'ammontare richiesto di 380 milioni di franchi non è ancora stato pienamente ottenuto. I contributi garantiti (contratti firmati e promesse d'impegno vincolanti) ammontano, nel gennaio 2000, a circa 289 milioni di franchi e quelli in discussione (progetti preliminari) a circa 57 milioni di franchi per un totale di oltre 346 milioni di franchi.

­

Ripercussioni sull'economia nazionale: Secondo le stime di uno studio dell'Università di Neuchâtel, l'EXPO.02 dovrebbe generare redditi di 2,2 miliardi di franchi (di cui 1,2 mia di fr. nelle regioni interessate), corrispondenti a circa 17 500 impieghi/anno.

­

I costi di una rinuncia all'Esposizione nazionale all'inizio del 2000 sono valutati a 344 milioni di franchi. Il deficit sarebbe coperto dall'erogazione del credito aggiuntivo.

La conclusione del rapporto è che oggi esiste un progetto verificato, coerente e equilibrato, dotato di un budget stabile e realista di 1,4 miliardi di franchi. Tale progetto, tuttavia, può essere realizzato solo se il problema della riserva e degli eventuali rischi ulteriori è risolto mediante una garanzia di deficit.

1863

3

Stanziamento del credito aggiuntivo

Il 26 gennaio 2000, in base al rapporto dell'Associazione Esposizione nazionale, abbiamo deciso lo stanziamento del credito aggiuntivo per l'Esposizione nazionale, conformemente al decreto federale del 16 dicembre 1999. A tal fine, il nostro Consiglio doveva determinare se erano adempiute le condizioni del decreto federale relative all'impegno dell'economia e al ridimensionamento del budget.

Eravamo consapevoli che a quella data l'impegno richiesto dell'economia privata, pari a 380 milioni di franchi, non era stato interamente concretato e che il previsto ridimensionamento del budget, nonostante misure di risparmio di 357 milioni di franchi, non era sufficiente per portare in pareggio un budget comprendente un tetto dei costi di circa 1,3 miliardi di franchi.

D'altro canto, però, l'evoluzione degli ultimi mesi si mostra favorevole al proseguimento dei lavori e alla realizzazione dell'EXPO 2002. Le constatazioni qui appresso sono significative: ­

sotto il profilo della direzione e dell'organizzazione i presupposti determinanti sono stati adempiuti o appaiono in via di adempimento in maniera soddisfacente;

­

si è in presenza di un budget EXPO.02 elaborato con cura;

­

l'impegno dell'economia privata negli ultimi mesi predispone alla fiducia e l'evoluzione è incoraggiante, per cui, anche se gli obiettivi fissati non sono del tutto raggiunti, essi appaiono peraltro raggiungibili.

Per queste ragioni siamo favorevoli alla realizzazione dell'Esposizione nazionale nel 2002 e approviamo il proseguimento dei lavori dell'Associazione dell'Esposizione nazionale nel senso del rapporto del Comitato di direzione di EXPO.02. Lo stanziamento del credito aggiuntivo è quindi autorizzato.

Tuttavia, la riuscita dell'Esposizione nazionale richiede un nuovo sforzo. La Direzione di EXPO.02 fa dipendere il proseguimento dei lavori dalla copertura di eventuali rischi ulteriori e dalla costituzione di una riserva per far fronte ad avvenimenti imprevedibili mediante una garanzia di deficit. Se d'intesa con il Parlamento siamo tuttora d'accordo sulla realizzazione dell'EXPO 2002, dobbiamo accogliere le nuove esigenze del Comitato di direzione.

4

Garanzia di deficit

4.1

Budget EXPO.02

Il messaggio dell'8 ottobre 1999 concernente un credito aggiuntivo della Confederazione di 250 milioni di franchi partiva dal presupposto che grazie a questi mezzi supplementari e alle misure di risparmio richieste, anche tenendo conto dei costi generati dal rinvio di un anno dell'Esposizione nazionale, si sarebbe pervenuti a porre in pareggio il budget.

Queste considerazioni si basavano sul budget «Estimate» del Rapporto Hayek. Tuttavia già il rapporto Hayek menzionava rischi supplementari di un ordine di grandezza di circa 170 milioni di franchi, come abbiamo esplicitamente fatto notare nel messaggio dell'8 ottobre 1999 (n° 7.1).

1864

Anche il Comitato di direzione nei successivi lavori è partito dall'ipotesi del budget «Hayek», inclusi 80 milioni di franchi di costi generati dal rinvio. Dall'analisi dettagliata di tutte le rubriche è peraltro risultato che tale budget doveva essere aumentato di una somma superiore ai 170 milioni di franchi stimati per rischi dal budget Hayek, e cioè di una somma totale di 188,4 milioni di franchi, portando il budget globale a 1806,9 mio di fr. Il budget «Base de travail» risultante da questo esame costituisce l'ipotesi di partenza per l'attuale budget EXPO.02. Per l'elaborazione di quest'ultimo sono state verificate ancora una volta tutte le possibilità di risparmio e di incremento delle entrate, con un miglioramento di 357 milioni di franchi rispetto al budget «Base de travail».

Il budget EXPO.02 prevede entrate per 1401 milioni di franchi e uscite per 1439,5 milioni di franchi. Il deficit di oltre 38 milioni corrisponde agli importi dell'imposta sul valore aggiunto (34 mio di fr.) e degli interessi del mutuo della Confederazione (4 mio di fr.).

1865

Tabella 1 Tavola comparativa dei budget «Hayek», «Base de travail» e «EXPO.02» Costi Budget Hayek

Base de travail

Budget Expo.02

in milioni di franchi

1. Arteplage ­ Costruzione ­ Altri costi d'infrastruttura ­ Direzione esercizio, servizi ai visitatori, sicurezza ­ Accesso traffico privato ­ Accesso traffico pubblico ­ Accesso traffico torpedoni ­ Logistica ­ Telecomunicazioni e informazioni management 2. Arteplage Jura 3. Navigazione 4. Ristoranti 5. Alloggi 6. Piste ciclabili 7. Esposizioni - realizzazioni ed eserciz io 8. Eventi 9. Spese comuni ­ Associazione Expo - Comitato strategico ­ Direzione generale - Amministrazione ­ Sponsor ­ Marketing, comunicazioni e relazioni pubbliche ­ Finanze, traffico, turismo e ambiente ­ Direzione artistica ­ Direzione tecnica ­ Sistema di management ambientale ­ Spese finanziarie ­ Entrata biglietteria TOTALE COSTI BUDGET INTERNO* Esposizioni - realizzazione ed esposizione Eventi - Costi esterni Parcheggi - Costi esterni Navigazione - Costi esterni TOTALE COSTI BUDGET ESTERNO* TOTALE COSTI*

1866

575,6 414,7 10,1 98,9

706,0 505,0 9,4 127,5

562,4 416,2 13,2 73,3

35,1 4,4 3,3 4,1 5,0 20,0 12,5 5,7 3,0 14,0 67,3 92,5 363,7 17,0 27,4 33,0 87,3 35,5 36,6

37,4 4,4 3,6 4,4 14,4 20,0 23,5 6,9 3,6 14,0 70,6 180,1 462,0 20,4 32,4 45,8 109,1 40,0 39,8

27,5 3,0 4,2 4,2 20,9 15,5 23,7 6,7 4,1 10,5 97,2 128,0 366,6 16,9 38,1 33,2 81,8 37,2 38,9

56,9 11,5 18,1 88,1 1486,7 282,8 17,9 19,5 320,2 1806,9

53,2 9,2 13,1 45,0 1214,7 177,2 28,1 19,5 224,8 1439,5

48,7 10,9 7,1 60,2 1154,3 265,8 81,0 17,9 19,5 384,2 1538,5 **

Ricavi Budget Hayek

Base de travail

Budget Expo.02

in milioni di franchi

1. Sponsoring ­ Partner d'esposizione - per locazione ­ Partner d'esposizione - per realizzazione, esercizio ­ Partner ufficiali ­ Partner proventi/servizi ­ Partner PME ­ Partner eventi 2. Contributo pubblico 3. Biglietteria 4. Merchandising/sales/lotteria 5. Traffico privato 6. Ristoranti 7. Alloggi 8. Eventi - introiti diretti 9. Servizi ai visitatori 10. Altri introiti diretti

239,8 55,8 ­

270,9 66,6 ­

356,9 66,0 89,7

80,0 20,0 50,0 34,0 194,8 319,1 25,8 20,2 27,1 5,9 6,2 0,8

73,2 1,6 70,0 59,5 365,0 295,5 30,5 19,3 20,8 10,6 60,5 6,1 8,8

73,2 1,6 70,0 56,5 365,0 295,5 42,2 23,1 18,4 3,6 53,0 10,9 7,7

TOTALE INTROITI BUDGET INTERNO* Partner d'esercizio - economia, Confederazione, Cantoni Partner eventi Entrata eventi Traffico privato - Introiti esterni Navigazione - Introiti esterni TOTALE INTROITI BUDGET ESTERNO* TOTALE INTROITI*

839,7 194,2

1 088,0 263,4

1 176,2 177,2

27,5 58,5 37,4 ­ 317,6 1157,3

­ ­ 17,9 19,5 300,8 1388,7

­ ­ 28,1 19,5 224,8 1401,0

RISULTATO BUDGET INTERNO* RISULTATO BUDGET ESTERNO* RISULTATO*

-314,6 -66,6 -381,2

-398,7 -19,4 -418,1

-38,5 -38,5

* Eventuali differenze minime dipendono dagli importi arrotondati.

** Senza i costi di differimento (80 mio).

4.2

Problemi insoluti e richieste dell'Associazione Esposizione nazionale

Nel suo rapporto del 20 gennaio 2000, il Comitato di direzione ha sottoposto al nostro Consiglio alcuni problemi ancora insoluti e ha formulato alcune esigenze supplementari: ­

Il budget EXPO.02 non include riserve per avvenimenti imprevedibili e l'Associazione Esposizione nazionale non dispone di mezzi finanziari propri con cui, se necessario, coprire eventuali rischi o avvenimenti imprevedibili.

1867

Il Comitato di direzione chiede quindi ai poteri pubblici una garanzia di deficit di 320 milioni di franchi.

­

La pianificazione delle liquidità indica che EXPO.02, già nella prima metà dell'anno 2000, dipenderà dal credito autorizzato dal Parlamento il 16 dicembre 1999. Dall'inizio del 2001 saranno necessarie disponibilità supplementari che, secondo il Comitato di direzione, possono essere ottenute solo grazie a una garanzia di deficit dei poteri pubblici.

­

In considerazione del fatto che il pareggio del budget EXPO.02 non è del tutto assicurato e che il progetto dell'Esposizione nazionale non può subire ulteriori ridimensionamenti, il Comitato di direzione chiede alla Confederazione di rinunciare agli interessi del mutuo accordato a EXPO.02 come pure l'esonero per la parte di imposta sul valore aggiunto non rimborsabile.

Queste richieste sono illustrate e commentate dettagliatamente qui di seguito.

4.3

Valutazione delle richieste dell'Associazione Esposizione nazionale

4.3.1

Garanzia di deficit a copertura dei rischi

Richiesta dell'Associazione Esposizione nazionale: I poteri pubblici accordano una garanzia di deficit di 320 milioni di franchi (inclusi i 20 milioni di franchi già stanziati in virtù del decreto federale del 10 dicembre 1996).

Motivazione: Determinati rischi (evoluzione dei costi, sottovalutazione di singole rubriche del budget ecc.) e avvenimenti imprevedibili (tasso di frequentazione dell'Esposizione nazionale o delle sue manifestazioni inferiore alle previsioni, maltempo ecc.) non possono essere esclusi. La somma di 320 milioni di franchi è stata articolata sulla base della valutazione dei rischi di tutte le rubriche del budget. La garanzia di deficit è indispensabile per assicurare le disponibilità liquide. In base alla pianificazione delle liquidità, EXPO.02 dovrà procurarsi, a partire dagli inizi dell'anno 2001, mezzi finanziari supplementari, cosa che non è possibile in assenza di una garanzia di deficit.

Commento: Abbiamo sempre fatto osservare ­ segnatamente anche nel messaggio dell'8 ottobre 1999 e in occasione delle deliberazioni parlamentari ­ che il progetto di Esposizione nazionale comporta la possibilità di rischi ulteriori, nonostante il credito aggiuntivo di 250 milioni di franchi.

In considerazione dell'attività degna di fiducia dell'Associazione Esposizione nazionale negli ultimi mesi, siamo favorevoli alla realizzazione dell'EXPO 2002 e approviamo il proseguimento dei lavori dell'Associazione Esposizione nazionale secondo gli attuali orientamenti. Aderiamo dunque alla richiesta di copertura dei rischi e proponiamo al Parlamento, per approvazione, la garanzia di deficit corrispondente.

Il Comitato di direzione considera tale garanzia indispensabile al proseguimento dei suoi lavori, in ragione del fatto che il budget EXPO.02 consiste attualmente in un

1868

elenco di quantità e ordini di valore ripetutamente e sistematicamente verificati, ma non contiene alcuna riserva volta alla copertura dell'imponderabile. Nel suo rapporto del 20 gennaio 2000 il Comitato di direzione dichiara: «Nell'ottica della credibilità del budget, una garanzia di deficit per un ammontare di 320 milioni appare come la sola soluzione ragionevole. È più appropriato attenersi rigorosamente al budget di 1,4 miliardi e fare ogni sforzo per non ricorrere alla garanzia di deficit di 320 milioni, piuttosto che inscrivere nel budget una riserva pari ad almeno il 10 per cento e chiedere una garanzia di deficit per i rischi ulteriori.

La cifra di 320 milioni non è stata determinata casualmente, bensì è stata fissata in base a una valutazione dei rischi di tutte le rubriche del budget1.

Secondo analisi approfondite, questa somma corrisponde al «worst case».

È indispensabile che in caso di necessità si possano conseguire, grazie a questa garanzia, disponibilità liquide pur conservando la libertà d'azione necessaria per realizzare con successo un progetto così complesso.» In questo caso il ricorso allo strumento della garanzia di deficit appare appropriato, fatte salve due condizioni: da un lato si deve trattare di una manifestazione pubblica di considerevole importanza nazionale che non potrebbe essere realizzata senza il sostegno della Confederazione; dall'altro, le garanzie di deficit non devono tradursi automaticamente in contributi federali fissi. Per questa ragione un budget solido e affidabile è di particolare importanza.

Il Comitato di direzione di EXPO.02 ha nel frattempo introdotto nuovi processi decisionali e nuovi meccanismi di controllo volti ad assicurare, nella misura del possibile, che il budget elaborato con tanta cura sia rispettato e che non si debba ricorrere alla garanzia di deficit. Essa può essere utilizzata solo nel caso dell'insorgere di problemi imprevisti e imprevedibili, che non possono essere risolti nei limiti del tetto dei costi prestabilito.

Visto quanto precede, riteniamo siano adempiuti i criteri per accordare una garanzia di deficit a EXPO.02.

Inoltre la garanzia di deficit costituisce anche lo strumento che permetterà a EXPO.02, se necessario, di ottenere i crediti bancari necessari per garantire le liquidità. Una pianificazione delle liquidità
affidabile dimostra che EXPO.02 avrà bisogno di mezzi finanziari supplementari a partire dal gennaio 2001. In base al budget EXPO.02 di 1,4 miliardi di franchi, il fabbisogno di credito dovrebbe raggiungere il suo livello massimo di circa 140 milioni di franchi nell'autunno 2001. Senza una garanzia di deficit dei poteri pubblici, EXPO.02 non riuscirebbe a trovare questi crediti. Per ragioni giuridiche non sarà tuttavia possibile utilizzare la garanzia di deficit, in tutto o in parte, esclusivamente a garanzia di crediti bancari.

1

La ditta Emeresse SA ha analizzato il budget EXPO.02 e ha esaminato i rischi di deficit in uno studio intitolato «Management dei rischi e della sicurezza/ Analisi dei rischi finanziari/ Rapporto sul budget no. 12 dopo misure/ 10.1.200».

1869

4.3.2

Imposta sul valore aggiunto

Richiesta dell'Associazione dell'Esposizione nazionale: La Confederazione rinunci, in tutto o in parte, ai 34 milioni di franchi inscritti al budget per l'IVA (parte dell'IVA non rimborsabile).

Motivazione: Per porre in pareggio il budget, manca una somma pari all'ammontare dell'IVA e degli interessi sul mutuo della Confederazione. Il messaggio del'8 ottobre 1999 partiva dal presupposto che il contributo dell'economia doveva essere uguale a quello della Confederazione. Tuttavia gli sponsor hanno fatto presente che il fatto che la Confederazione possa compensare in parte il suo contributo con le entrate dell'IVA implica una differenza tra l'apporto dei poteri pubblici e quello dell'economia privata.

Commento: Sotto il profilo giuridico l'esonero dall'imposta sul valore aggiunto richiesta da EXPO.02 non è possibile. L'ordinanza concernente l'imposta sul valore aggiunto attualmente vigente non prevede una tale misura. Dopo l'entrata in vigore, presumibilmente il 1° gennaio 2001, della legge federale sull'imposta sul valore aggiunto, un esonero ai sensi dell'articolo 51 è legalmente possibile solo nell'ambito di una procedura concordataria. In assenza di una base giuridica adeguata non può essere accordato a EXPO.02 un trattamento di favore.

D'altronde la questione di un eventuale esonero fiscale di EXPO.02 non dovrebbe neppure insorgere se si parte dal presupposto che EXPO.02, nell'ambito dell'ottimizzazione fiscale, scelga la variante più vantaggiosa. Potrebbe per esempio avvalersi dell'opzione che consiste nell'assoggettare all'imposta all'aliquota ridotta il reddito proveniente dalla vendita dei biglietti d'ingresso. Tale opzione è tuttavia possibile solo se nel prezzo del biglietto d'ingresso non sono comprese altre prestazioni di servizi imponibili - come, per esempio, il trasporto da un'Arteplage all'altra.

In caso contrario, i proventi della vendita dei biglietti sono imponibili all'aliquota ordinaria.

Se EXPO.02 opta per questa soluzione (imposizione dei biglietti d'ingresso), da un lato il suo volume imponibile, e quindi il coefficiente fiscale, aumenta, ma dall'altro si riduce la parte di cifra d'affari al netto dell'imposta, e ne consegue che la deduzione dell'imposta precedente viene decurtata di una percentuale inferiore.

Dalla struttura dei redditi e dei costi così com'è rappresentata
nel budget risulta un saldo attivo a favore di EXPO.02 nel conteggio con l'Amministrazione federale delle contribuzioni in base all'eccedenza dell'imposta precedente, anziché un saldo passivo che potrebbe eventualmente essere condonato. Sempre in base al budget, la cifra d'affari imponibile è di circa 46 milioni di franchi. D'altra parte, EXPO.02 può far valere l'imposta gravante le sue uscite come imposta precedente da dedurre. Essa ammonta in totale a 86 milioni di franchi, da cui vanno dedotti 27 milioni di franchi per le sovvenzioni non imponibili e la cifra d'affari al netto dell'imposta. Invece di 86 milioni, possono dunque essere dedotti, a titolo d'imposta precedente, solo 59 milioni di franchi. Anche così resta sempre un'eccedenza a favore di EXPO.02, pari però a soltanto 13 milioni di franchi, invece di 40 mio di franchi. La deduzione di 27 milioni di franchi per l'imposta precedente sarebbe in questo caso a carico di EXPO.02.

1870

Malgrado l'eccedenza dell'imposta precedente, la Confederazione percepisce sulle transazioni tra EXPO.02 e i suoi partner contrattuali un'imposta sul valore aggiunto non rimborsabile. Da un lato EXPO.02 non può dedurre dalle uscite la totalità dell'imposta a titolo d'imposta precedente, ma può decurtare questa deduzione come dimostrato qui sopra. Dall'altro, per questioni di politica dei prezzi, EXPO.02 non può neppure riportare la totalità dell'imposta sulla sua cifra d'affari, per cui dovrà comunque assumere a suo carico una parte dell'imposta ­ circa 7 milioni di franchi.

Il totale dell'imposta ammonta a 46 milioni di franchi.

Date le circostanze, e sulla base delle cifre che figurano nel budget EXPO.02, resta a carico di EXPO.02 una somma totale di circa 34 milioni di franchi, di cui 27 milioni in seguito alla riduzione della deduzione dell'imposta precedente e 7 milioni per la parte di imposta non rimborsabile.

4.3.3

Interessi sul mutuo

Richiesta dell'Associazione dell'Esposizione nazionale: La Confederazione rinunci a riscuotere gli interessi sul mutuo di 130 milioni di franchi.

Motivazione: Il budget può essere posto in pareggio solo se la Confederazione (oltre a compensare gli oneri relativi alla riduzione della deduzione e la parte di imposta non rimborsabile) rinuncia anche agli interessi sul suo mutuo.

Commento: L'articolo 2 capoverso 1 del decreto federale del 16 dicembre 1999 dispone in modo vincolante la remunerazione del mutuo. La rinuncia totale agli interessi appare dunque esclusa.

Per contro, l'Amministrazione federale delle finanze può accordare interessi a un tasso preferenziale, ed è stato infatti fissato un tasso dell'1 per cento. Gli interessi del muto inscritti nel budget EXPO.02 ammontano quindi a 4 milioni di franchi (anziché 17 milioni come preventivato da EXPO.02 in base al calcolo degli interessi al tasso corrente del mercato).

4.4

Valutazione generale

Le richieste dell'Associazione Esposizione nazionale in merito all'approvazione di una garanzia di deficit, all'esonero dall'imposta sul valore aggiunto e alla rinuncia alla remunerazione del mutuo della Confederazione sono state attentamente vagliate; da tale esame risulta che vi sono validi presupposti per accordare a EXPO.02 una garanzia di deficit, mentre, per ragioni giuridiche, non è possibile esonerare l'Esposizione nazionale dalla tassa sul valore aggiunto e neppure rinunciare completamente agli interessi sul mutuo della Confederazione.

Per pareggiare il budget EXPO.02, considerato che il budget generale davvero non può assorbire l'onere dell'imposta sul valore aggiunto e degli interessi del mutuo della Confederazione ­ per un totale di circa 38 milioni di franchi ­ bisognerebbe aumentare proporzionalmente il contributo della Confederazione mediante un finan1871

ziamento supplementare. Appare allora più appropriato aumentare proporzionalmente l'ammontare della garanzia di deficit. Aggiungendo alla somma di 320 milioni di franchi necessaria per la copertura dei rischi e per garantire le liquidità, la somma supplementare di 38 milioni di franchi, si perviene a una garanzia di deficit totale di 358 milioni di franchi, di cui 20 milioni sono già stati stanziati con il decreto federale del 10 dicembre 1996.

Di conseguenza, per la garanzia di deficit supplementare all'Esposizione nazionale 2002 viene proposto un credito d'impegno di 338 milioni di franchi.

Il credito d'impegno riveste la forma di garanzia di deficit: se ne può quindi fare uso solo qualora l'esercizio di EXPO.02 si saldasse effettivamente con un passivo. In questo caso, dopo la chiusura dei conti, ed in base ai risultati e alla documentazione presentati, si determinerà in quale misura la Confederazione deve partecipare all'eccedenza di costi, in virtù della garanzia di deficit da essa accordata.

5

Contributi dei Cantoni e dei Comuni

Partiamo dal presupposto che i Cantoni e i Comuni interessati contribuiranno adeguatamente alla garanzia di deficit di 338 milioni di franchi richiesta.

Abbiamo sottoposto la questione alla Conferenza dei direttori delle finanze cantonali e alle autorità dei Comuni della regione ed abbiamo sottolineato che la loro partecipazione alla sicurezza finanziaria dell'EXPO è della più grande importanza per la riuscita del progetto.

Il nostro Consiglio ha inoltre auspicato che la proporzione esistente fra i sussidi all'Esposizione nazionale finora accordati dalla Confederazione (360 mio di fr.) e i contributi dei Cantoni e dei Comuni organizzatori (85 mio fr.) resti immutata, mentre l'aumento della garanzia di deficit, riconducibile agli oneri derivanti dall'imposta sul valore aggiunto e agli interessi, sarà coperto esclusivamente dalla Confederazione.

In proposito va anche ricordato che nel messaggio dell'8 ottobre 1999 auspicavamo che anche i Cantoni e i Comuni, oltre alla Confederazione, avrebbero fornito gratuitamente il servizio di sicurezza.

In effetti il budget EXPO.02 si basa sul presupposto che tutte le prestazioni in materia di sicurezza siano fornite gratuitamente. In tal modo si risparmiano 28 milioni di franchi. Le trattative con i Cantoni interessati sono concluse. Si attende ancora la conferma degli altri Cantoni, per una somma pari a 6 milioni di franchi. Il consiglio della Conferenza dei direttori di giustizia e polizia cantonali ha comunicato che l'assunzione delle spese per l'impiego di polizia a livello intercantonale dovesse essere discussa insieme a quella dell'approvazione di un'eventuale garanzia di deficit.

6

Cenni storici sulla garanzia di deficit come parte della cultura politica

La garanzia di deficit consente di realizzare progetti di per sé intesessanti, che peraltro non si potrebbero attuare senza un impegno adeguato dei poteri pubblici. La concessione di una garanzia di deficit non deve però indurre a credere che il denaro è a disposizione e che sarebbe quindi sbagliato non farne uso.

1872

Le esperienze in questo settore sono diverse, ma comprovano il fatto che obiettivi altamente attrattivi sono stati raggiunti grazie appunto a garanzie di deficit e che, non per questo, si è necessariamente e sistematicamente fatto uso della totalità della somma accordata.

L'Esposizione nazionale di Losanna nel 1964 non è certo il migliore esempio dell'efficacia ottimale di questo strumento: non solo si è fatto uso dell'ammontare totale delle garanzie di deficit previste di 17,5 milioni di franchi (messaggio del 22 settembre 1961), ma anche i crediti accordati a posteriori dalla Confederazione per «non meno di 28 milioni di franchi» si sono trasformati in una garanzia di deficit (messaggio del 15 settembre 1964) interamente riscossa. Le vicissitudini finanziarie di quell'Esposizione nazionale, che ciononostante rimane nelle memorie come un evento eccezionale, non sono affatto tipiche.

Tipici invece di questo strumento sono i regolari sostegni finanziari ai campionati mondiali ed europei nel settore sportivo, in virtù della legge federale che promuove la ginnastica e lo sport. In questo settore si è trattato negli ultimi anni di somme in certi casi inferiori a 100 000 franchi, talvolta anche a 5000, e che, secondo l'interesse suscitato nel pubblico, sono state riscosse interamente, parzialmente oppure non sono state affatto utilizzate.

Tra i progetti più complessi va citata l'esperienza dei festeggiamenti in occasione dei 700 anni della Confederazione. Il 1° giugno 1988 abbiamo proposto un credito quadro di 55 milioni di franchi. Il decreto federale del 7 ottobre 1988 stabiliva un credito quadro di 65 milioni di franchi «di cui 10 milioni sono da prevedere a titolo di garanzia di deficit». In tal modo il Parlamento intendeva palesemente evitare che la realizzazione del progetto fosse intralciata da inquietudini di carattere finanziario.

Obiettivo raggiunto, dato che non solo non si ebbe ricorso alla garanzia ma anzi, nel 1997, la cassa federale poté inscrivere una somma di 3 milioni di franchi alla rubrica «entrate impreviste inerenti a spese degli anni precedenti» Anche le garanzie di deficit di 30 milioni di franchi ciascuna accordate per i giochi olimpici invernali 2002 e 2006 non sono state utilizzate, poiché i giochi non sono stati attribuiti alla Svizzera. Tuttavia queste garanzie di deficit
hanno svolto un'importante funzione d'incentivo all'epoca della presentazione della candidatura.

Sui 100 000 franchi accordati a titolo di garanzia di deficit per il giubileo del centenario del Congresso sionista del 1897 a Basilea, sono stati riscossi 80 000 franchi.

Ciò prova come progetti di grande importanza nazionale e internazionale possano essere promossi mediante garanzie di deficit, senza che le somme così previste per casi d'eccezione debbano essere considerate a priori fondi perduti.

La spiegazione del perché un così gran numero di garanzie di deficit non siano state interamente utilizzate va ricercata nella cultura politica del nostro Paese. Lo scrupolo di impiegare con circospezione le somme accordate o, rispettivamente, messe a disposizione poiché si tratta di denaro del contribuente è ancora presente, nonostante qualche deplorabile segno di cedimento. Nelle circostanze attuali abbiamo continuato a essere favorevoli a questo strumento, la cui idoneità dipende in primo luogo dal carattere e dalle capacità organizzative delle personalità preposte alla direzione del progetto in questione.

1873

7

Valutazione dei rischi

Siamo confidenti che il Comitato di direzione dell'Associazione Esposizione nazionale farà tutto il possibile per realizzare con successo l'EXPO contenendo i costi entro i limiti di un tetto di circa 1,4 miliardi di franchi. I presupposti sono positivi, come si può constatare qui appresso.

7.1

Concezione dell'esposizione: stato dei lavori di preparazione

Un'Esposizione nazionale interessa tutto il Paese. L'EXPO 2002 rimane un'esposizione per tutti. Il progetto è ambizioso, in quanto pretende di illustrare il potenziale della Svizzera, le sue capacità di prestazioni sul piano culturale, sociale, politico ed economico.

L'EXPO 2002 non ha nulla da temere dal raffronto con quanto previsto per l'EXPO 2001. Nel corso della fase di elaborazione dell'EXPO 2001, la concezione originale è stata approfondita, le sue caratteristiche sono state affinate, si è vantaggiosamente rinunciato a elementi superflui. In questo modo il progetto dell'EXPO 2002 si è fatto più chiaro e convincente. Insomma, l'EXPO 2002 appare come una versione migliorata dell'EXPO 2001.

L'EXPO 2002 privilegia un approccio tematico piuttosto che enciclopedico. I temi sviluppati sono accessibili ai visitatori perché toccano la nostra realtà quotidiana. I contenuti dell'EXPO affrontano 5 dialettiche fondamentali: il potere e la libertà; la natura e l'arte; l'istante e l'eternità; l'Io e l'universo; i sensi e il movimento. Questi temi vengono raffigurati e messi in scena nello spazio, dando vita a uno spettacolo ricco di fantasia che oscilla tra storia, presente e futuro.

Il fatto che il numero di singole esposizioni sia inferiore a quello inizialmente previsto ­ ne restano peraltro almeno 40, ovvero 10 per ciascuna Arteplage ­ cambia l'offerta globale sotto il profilo della quantità e della portata, ma non sotto quello della qualità. Le esigenze qualitative dell'EXPO 2002 restano immutabilmente elevate e riguardano in primo luogo il pubblico, a cui si vuole offrire un'Esposizione nazionale varia, interessante, ricca di eventi, che coinvolga tutti i sensi. Inoltre l'EXPO 2002 non è fatta solo di esposizioni, ma anche di una serie di manifestazioni assai diverse ­ rappresentazioni teatrali e prestazioni, concerti di musica classica, musica folcloristica e musica pop, spettacoli di danza, attività sportive e via dicendo, senza dimenticare i parchi di divertimenti, le animazioni di strada, i ristoranti e le possibilità di acquisti.

Professionismo e management sono fattori chiave; non per nulla si è creata una «direzione d'esercizio». Anche la realizzazione entro i termini previsti non pone più problemi. Grazie all'opportuno rinvio di un anno, EXPO.02 ha tutto il tempo di assicurare la messa a punto nel settore tecnico-funzionale e di arricchire e puntualizzare il calendario delle manifestazioni nell'arco di una fase preparatoria più lunga.

1874

7.2

Misure di organizzazione e di gestione

Sotto il profilo dell'organizzazione e della gestione i miglioramenti sono evidenti.

La decisione di formare un Comitato di direzione è fondamentale dal punto di vista strategico: si è infatti così creato un organo direttivo efficace che dispone delle necessarie competenze. L'ex Comitato strategico è diventato l'Assemblea generale dell'Esposizione nazionale, conservando le prerogative previste dalla legge. Questa evoluzione è riflessa dalle modifiche dello statuto.

Attraverso l'attività degli ultimi mesi, il Comitato di direzione e la direzione generale hanno provato le loro capacità a tutti i livelli ­ e segnatamente a quello politico ed economico ­ suscitando la fiducia in ulteriori collaborazioni. Il 2 febbraio 2000 il Comitato di direzione ha stabilito un nuovo organigramma, e le sue decisioni in materia di personale e organizzazione hanno ancora migliorato il clima generale. La presidenza della direzione generale e i posti di direttore delle finanze e di direttore di marketing sono ormai definitivamente attribuiti. La presidente della direzione generale si dedicherà in futuro più intensivamente e con migliori strumenti a tutti gli aspetti del controllo strategico. Infine, con la creazione di una «direzione d'esercizio», le esigenze aziendali dell'Associazione Esposizione nazionale hanno trovato l'espressione del loro giusto valore in seno alla direzione generale. Le competenze delle altre direzioni sono inoltre più chiaramente definite.

Dal canto suo, il nostro Consiglio ha gettato le basi per la pianificazione e la riuscita realizzazione dei quattro progetti federali previsti. Anche a questo proposito va tuttavia osservato che non esistono riserve per la copertura di rischi e avvenimenti imprevedibili.

7.3

Impegno globale dell'economia

Alla data in cui il Comitato di direzione ha consegnato il suo rapporto, gli impegni vincolanti dell'economia privata non avevano ancora raggiunto il livello richiesto di 380 milioni. La tendenza è peraltro incoraggiante, tanto che abbiamo desunto che nei prossimi mesi l'obiettivo prefisso potrà essere raggiunto e addirittura, a media scadenza, superato. Questa valutazione positiva è condivisa dal Comitato di direzione, che ha previsto nel budget EXPO.02 entrate globali di sponsorizzazione per una somma pari a 454 milioni di franchi.

L'evoluzione delle ultime settimane, da quando cioè abbiamo decretato lo stanziamento del credito aggiuntivo, indica un ulteriore rafforzamento dell'atteggiamento positivo dell'economia e fa presumere che nei prossimi mesi il livello delle sponsorizzazioni richiesto potrà essere raggiunto.

Tabella 2 Impegni dell'economia (situazione al 22 febbraio 2000) garantiti

in discussione

Totale

in milioni di franchi

Partner esposizione Partner eventi Partner prodotti/servizi

180,0 12.0 4,8

21,6 14,1 6,0

201,6 26,1 10,8 1875

garantiti

in discussione

Totale

in milioni di franchi

Partner esposizione Partner eventi Partner ufficiali Progetti speciali Programma PMI Totale

180,0 12.0 67,5 30,0 2,4 296,7

21,6 14,1 0,0 22,0 0,1 63,8

201,6 26,1 67,5 52,0 2,5 360,5

Gli impegni garantiti (contratti firmati e promesse d'impegno vincolanti) ammontano attualmente a circa 297 milioni di franchi e quelli in discussione (avamprogetti) a circa 64 milioni di franchi per un totale di oltre 360 milioni di franchi.

7.4

Budget

Il Comitato di direzione presenta, per il progetto di Esposizione nazionale riveduto, un bilancio verificato e stabile, con un tetto dei costi fissato a 1,4 miliardi di franchi (cfr. n. 4.1).

Per porre in pareggio il budget manca una somma di circa 38 milioni di franchi, corrispondente all'onere della deduzione dell'imposta precedente e dell'imposta non rimborsabile (cfr. n. 4.3.2) e all'esborso per gli interessi del mutuo della Confederazione (cfr. n. 4.3.3).

7.5

Impegno/Controlling

Il Comitato di direzione afferma esplicitamente la sua intenzione di realizzare l'Esposizione nazionale nei limiti del budget EXPO.02, senza ricorrere alla garanzia di credito.

Ciò significa che anche in caso di spese impreviste si cercherà in primo luogo una soluzione che rientri nel tetto dei costi stabilito nel budget EXPO.02. Sono segnatamente incluse imprecisioni budgetarie di valutazione quantitativa e qualitativa, differenze nella valutazione di elementi di costo o di prezzi unitari derivanti dalle fluttuazioni del mercato come pure eventuali modifiche apportate ai progetti in seguito a esperienze fatte in corso di elaborazione.

Anche per le spese insorgenti da incertezze e modifiche dovute a fattori esterni e ripercosse sul progetto (cambiamenti di orientamento e di esigenze) si dovrà in primo luogo cercare una soluzione nei limiti citati. La garanzia di deficit non deve fungere da scappatoia per non affrontare problemi vecchi e nuovi.

Il Comitato di direzione è responsabile della messa a punto degli strumenti necessari a una rigorosa sorveglianza dei costi, delle liquidità e delle scadenze in modo da poter individuare precocemente eventuali deviazioni dal corso prestabilito e porvi rimedio mediante provvedimenti appropriati. Si tratta di sottoporre il budget a controllo permanente mediante rilevazioni annuali e trimestrali nonché rapporti mensili relativi a eventuali scarti, gestire e sorvegliare gli impegni contrattuali grazie a una struttura gerarchica delle competenze, tenere a giorno le scritture contabili mediante 1876

controlli dettagliati delle fatture in arrivo e pianificare le liquidità a breve e a lunga scadenza. Occorre inoltre sorvegliare i costi di costruzione e prevenire l'insorgere di eventuali rischi mediante regolari rapporti.

In virtù del decreto federale del 16 dicembre 1999, l'Associazione Esposizione nazionale fornirà alla Delegazione delle finanze delle Camere federali e al Controllo federale delle finanze rapporti periodici sullo stato di avanzamento del progetto e la situazione finanziaria.

7.6

Conclusione

Il progetto di Esposizione nazionale è sulla buona strada: ­

Sotto il profilo della direzione e dell'organizzazione i presupposti determinanti sono stati adempiuti o appaiono in via di adempimento in maniera soddisfacente.

­

Il Comitato di direzione si impegna a realizzare l'Esposizione nazionale nei limiti del tetto dei costi riveduto del budget EXPO.02. È lecito presumere che la Direzione di EXPO.02 non consentirà una nuova esplosione dei costi e si adopererà per incrementare le entrate.

­

Da qualche mese l'impegno dell'economia predispone alla fiducia. Benché gli obiettivi da noi fissati d'intesa con il Parlamento, per il momento non siano stati del tutto raggiunti, l'evoluzione è incoraggiante. È lecito pensare che, in fin dei conti, l'impegno dell'economia possa addirittura oltrepassare le aspettative minime.

Siamo favorevoli alla realizzazione di un'Esposizione nazionale nel 2002 e approviamo il proseguimento dei lavori da parte dell'Associazione Esposizione nazionale ai sensi del rapporto della Direzione di gestione di EXPO.02. Per queste ragioni abbiamo stanziato il credito aggiuntivo per EXPO.02, in virtù del decreto federale del 16 dicembre 1999 concernente la realizzazione dell'Esposizione nazionale.

Per coprire gli eventuali rischi ulteriori e tutelarsi contro avvenimenti non prevedibili, EXPO.02 abbisogna ancora di una garanzia di deficit dei poteri pubblici. Proponiamo al Parlamento di accordare a EXPO.02. una garanzia di deficit ulteriore di 338 milioni di franchi.

8

Ripercussioni per la Confederazione

8.1

Ripercussioni finanziarie

In virtù del decreto federale del 10 dicembre 1996 sono stati stanziati per la realizzazione dell'Esposizione nazionale 130 milioni di franchi, di cui 20 milioni sotto forma di garanzia di deficit. Di questa somma, 110 milioni di franchi sono stati versati all'Esposizione nazionale. Inoltre 20 milioni di franchi sono stati erogati, a carico del credito aggiuntivo accordato in virtù del decreto federale del 16 dicembre 1990, in vista di garantire la solvibilità nel 1999.

Il decreto federale del 16 dicembre prevede lo stanziamento di un credito aggiuntivo di altri 230 milioni di franchi (di cui 50 milioni per la realizzazione di progetti espostivi della Confederazione, 130 milioni per i mutui a garanzia della solvibilità e 50 1877

milioni a titolo di contributi al finanziamento dei progetti speciali d'infrastruttura e del programma PMI).

A questi importi va aggiunta una somma supplementare di 338 milioni di franchi a titolo di garanzia di deficit. Tale garanzia potrà essere utilizzata solo in caso di eccedenza delle uscite debitamente comprovata da parte dell'Associazione dell'Esposizione nazionale. Gli eventuali crediti di pagamento necessari dovranno essere richiesti a titolo di crediti aggiuntivi.

In totale l'impegno della Confederazione ammonta dunque a circa 700 milioni di franchi.

Il nostro Consiglio attende tuttavia dai Cantoni e dai Comuni interessati una partecipazione adeguata alla copertura della garanzia di deficit supplementare. Partendo dal presupposto che tale partecipazione sia proporzionale ai contributi già promessi dalla Confederazione come pure dai Cantoni e dai Comuni della regione, si dovrebbe arrivare a una somma di circa 60 milioni di franchi. In tal modo, in caso di eccedenza dei costi, l'impegno della Confederazione sarà ridotto per la parte di contributi dei Cantoni.

8.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Il progetto non ha alcuna ripercussione sull'effettivo del personale.

9

Programma di legislatura

Il progetto non figura nel programma di legislatura 1999-2003.

10

Basi legali

Il messaggio del 22 maggio 1996 (FF 1996 III 317) precisa al numero 6 i presupposti necessari a un contributo della Confederazione all'Esposizione nazionale (costituzionalità, necessità di una base legale e forma del decreto); tali presupposti sono validi anche per il presente decreto, il quale ha per oggetto unicamente l'approvazione di una garanzia di credito e riveste quindi la forma di decreto federale semplice (art. 163 cpv. 2 nCost.).

Gli articoli 69 capoverso 2 e 167 nCost. costituiscono la base costituzionale per accordare una garanzia di deficit all'Esposizione nazionale.

11

Freno alle spese

In virtù dell'articolo 159 capoverso 3 lettera b nCost. per l'approvazione della garanzia di deficit supplementare all'Esposizione nazionale è necessario il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera.

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