ad 08.446 Iniziativa parlamentare Rinnovo del Fondo svizzero per il paesaggio Rapporto della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati del 24 agosto 2009 Parere del Consiglio federale del 28 ottobre 2009

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento, vi sottoponiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati del 24 agosto 2009 concernente l'iniziativa parlamentare «Rinnovo del Fondo svizzero per il paesaggio».

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

28 ottobre 2009

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Hans-Rudolf Merz La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2009-2610

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Parere 1

Situazione iniziale

Con lettera del 26 agosto 2009, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-CS) ha trasmesso al Consiglio federale, per parere, il progetto d'iniziativa parlamentare «Rinnovo del Fondo svizzero per il paesaggio» (08.446).

L'iniziativa mira a prorogare di 10 anni e a dotare nuovamente di 50 milioni di franchi il Fondo svizzero per il paesaggio (FSP), istituito nel 1991 in occasione del 700° anniversario della Confederazione e già prorogato una prima volta di 10 anni nel 1999.

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Parere del Consiglio federale

2.1

Valutazione del Fondo svizzero per il paesaggio

Da 18 anni, il Fondo svizzero per il paesaggio fornisce un importante contributo alla conservazione e alla tutela dei paesaggi rurali seminaturali. Il lavoro che esso svolge non è in concorrenza con gli strumenti di promozione della Confederazione contemplati dalla legge federale del 1° luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN; RS 451), ma al contrario li integra in maniera efficace. Già in vista della sua istituzione, gli uffici del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati affermavano nel loro rapporto del 23/26 novembre 1990: «Se questa soluzione dà soddisfazione e nessun'altra sarà trovata ulteriormente, si potrebbe prospettare una proroga delle disposizioni transitorie o addirittura l'emanazione di disposizioni permanenti» (FF 1991 I 723).

Il FSP adempie al suo mandato senza lunghe trafile burocratiche e impiega in modo efficace i mezzi a sua disposizione. Le sue prestazioni sono considerevoli. Il sistema di incentivazione del FSP si basa sul principio della volontarietà e della sussidiarietà e promuove in tal modo l'iniziativa autonoma degli attori locali e regionali. Spesso sono proprio i finanziamenti iniziali e residui che esso concede a permettere di realizzare un progetto e a far sì che si crei un effetto moltiplicatore per ogni franco del fondo investito. Il FSP contribuisce a finanziare progetti in tutte le regioni e in particolare in quelle periferiche in cui il contributo alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro è particolarmente importante.

2.2

Considerazioni di ordine politico-finanziario

Già nel 1998, quando si trattava di ricostituire il fondo per la prima volta, il Consiglio federale ha dovuto respingere la richiesta per ragioni di ordine politicofinanziario. Anche oggi le prospettive per le finanze federali non sono molto positive. Il piano finanziario 2011­2013 prevede deficit strutturali dell'ordine di miliardi.

Sul piano delle uscite, il margine di manovra della Confederazione sarà pertanto fortemente limitato. Durante la sua seduta del 30 settembre 2009, il Consiglio federale ha perciò deciso di elaborare un programma di consolidamento che prevede 6604

sgravi del bilancio della Confederazione di 1,5 miliardi di franchi all'anno. Il Consiglio federale intende inoltre sospendere temporaneamente i progetti che comportano oneri supplementari notevoli e non finanziati (moratoria delle uscite). Nei prossimi anni, i nuovi compiti o l'intensificazione dei compiti esistenti privi di un controfinanziamento non potranno quindi essere sostenuti dal Consiglio federale. Questo vale in particolare per i compiti nei quali la Confederazione gode di un certo margine di manovra. Il Consiglio federale respinge dunque la richiesta della CAPTE-CS di rinnovare il Fondo svizzero per il paesaggio.

Qualora le Camere federali dovessero dare la loro approvazione nonostante le riserve espresse in questa sede, gli oneri supplementari della Confederazione andranno compensati in maniera complementare al programma di consolidamento.

Il Consiglio federale condivide inoltre l'opinione espressa nel rapporto della CAPTE-CS secondo la quale una simile compensazione non è sostenibile all'interno del credito Natura e paesaggio.

2.3

Altre attività della Confederazione

La Confederazione è inoltre attiva in numerosi settori che si sovrappongono alle attività svolte finora dal FSP, in particolare per quanto riguarda la protezione della natura e del paesaggio e nel campo della sostenibilità. Al riguardo si può citare l'esempio concreto dei nuovi parchi d'importanza nazionale. Diversi progetti beneficiano peraltro di sostegni finanziari anche nel quadro della politica agricola o della politica regionale.

3

Proposta del Consiglio federale

Il Consiglio federale propone di respingere l'iniziativa.

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