20.030 Messaggio concernente la promozione della cultura negli anni 2021­2024 (Messaggio sulla cultura 2021­2024) del 26 febbraio 2020

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, i disegni di modifica delle seguenti leggi federali: 1

Legge sulla promozione della cultura

2

Legge sul cinema

3

Legge sul trasferimento dei beni culturali

4

Legge sulla Biblioteca nazionale

5

Legge sulle lingue

Inoltre vi sottoponiamo, per approvazione, i disegni dei seguenti decreti federali: 6

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per aiuti finanziari dell'Ufficio federale della cultura in virtù della legge sulla promozione della cultura nel periodo 2021­2024

7

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del cinema nel periodo 2021­2024

8

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del trasferimento dei beni culturali nel periodo 2021­2024

9

Decreto federale che stanzia un credito quadro nell'ambito della cultura della costruzione nel periodo 2021­2024

10 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle lingue e della comprensione nel periodo 2021­2024 11 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle scuole svizzere all'estero nel periodo 2021­2024

2019-3806

2813

12 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per Pro Helvetia nel periodo 2021­2024 13 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per il Museo nazionale svizzero nel periodo 2021­2024 Nel contempo vi proponiamo di togliere dal ruolo i seguenti interventi parlamentari: 2017

P

15.4117

2019

M 17.4308

Chiarire i criteri di valutazione delle opere architettoniche e degli insediamenti in vista della loro iscrizione nell'ISOS (N 19.9.18, Regazzi; S 21.3.2019)

2019

P

Quando la musica non è soltanto cultura oppure quando il Technorama e il Museo svizzero dei trasporti non sono soltanto musei (N 27.9.19, Quadranti)

19.3725

Allegra, lunga vita al romancio e all'italiano!

(N 28.9.17, Semadeni)

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

26 febbraio 2020

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

2814

Compendio Nel presente messaggio, il Consiglio federale definisce l'impostazione strategica della politica culturale della Confederazione per il periodo 2021­2024: l'orientamento della politica culturale segue quello del messaggio sulla cultura 2016­2020. Saranno mantenuti i tre assi d'azione strategici in esso definiti «partecipazione culturale», «coesione sociale» e «creazione e innovazione», mentre le misure introdotte nel periodo 2016­2020 saranno mantenute e sviluppate ulteriormente in modo mirato. Il messaggio sulla cultura 2021­2024 si fonda quindi sulla continuità dei contenuti. Ad attuazione della politica culturale negli anni 2021­2024, il Consiglio federale chiede un importo complessivo di 934,5 milioni di franchi, corrispondenti allo 0,3 per cento circa delle spese della Confederazione. Chiede inoltre la modifica di cinque leggi in ambito culturale.

Situazione iniziale La legge sulla promozione della cultura prevede un messaggio pluriennale concernente il finanziamento della promozione culturale della Confederazione (messaggio sulla cultura). Il primo messaggio sulla cultura era riferito al periodo 2012­2015.

Oggetto del secondo messaggio è stata la politica culturale della Confederazione nel periodo 2016­2020. A differenza del primo messaggio, la validità del secondo è stata eccezionalmente estesa a cinque anni, di modo che il presente messaggio relativo al periodo 2021­2024 e tutti i futuri messaggi sulla cultura coincidano con la legislatura. Il messaggio sulla cultura comprende le spese di riversamento dell'Ufficio federale della cultura (UFC) e i preventivi di Pro Helvetia e del Museo nazionale svizzero (MNS).

Contenuto del progetto Nel messaggio sulla cultura 2016­2020 il Consiglio federale ha definito per la prima volta tre assi d'azione principali per la politica culturale della Confederazione: «partecipazione culturale», «coesione sociale» e «creazione e innovazione».

Tali assi strategici sono stati elaborati in base a un'analisi del contesto, sulla base della quale il Consiglio federale aveva identificato cinque megatrend che influenzano in maniera determinante i processi di cambiamento sociale: globalizzazione, digitalizzazione, cambiamento demografico, urbanizzazione e individualizzazione.

Poiché tali megatrend e le relative sfide non sono cambiati in maniera sostanziale
e si sono confermati come tali, i tre assi d'azione individuati vengono mantenuti e al contempo viene accentuata la digitalizzazione. L'orientamento della politica culturale del presente messaggio si fonda quindi essenzialmente sulla continuità dei contenuti. Le misure introdotte nel periodo 2016­2020 verranno mantenute.

L'ampia continuità programmatica è affiancata da uno sviluppo mirato delle misure attuate finora. Il Consiglio federale intende ad esempio introdurre dal 2021 la promozione dei talenti in ambito musicale in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni musicali, al fine di attuare ulteriormente a livello federale l'articolo

2815

costituzionale sulla formazione musicale (art. 67a Cost.). Si prevede inoltre di rafforzare le attività di scambio scolastico tra le varie regioni linguistiche. Il Consiglio federale intende anche contribuire a una maggiore qualità dello spazio edificato introducendo nuove misure concernenti la cultura della costruzione. Nell'ambito dell'asse strategico «creazione e innovazione» sarà ulteriormente sviluppato in particolare il programma «Cultura ed economia» istituito con successo nel periodo 2016­2020, focalizzando la promozione sulle priorità design e media interattivi (videogiochi). Infine, il Consiglio federale intende permettere al MNS di attingere a mezzi finanziari sufficienti per continuare a gestire con successo il proprio esercizio dopo l'ampliamento di cui è stato oggetto.

Il limite di spesa e il credito quadro complessivo richiesto nell'ambito del presente messaggio sulla cultura ammontano a 934,5 milioni di franchi. Rispetto alla pianificazione finanziaria iniziale, tale somma corrisponde a una crescita media annua del 2,6 per cento (incluso il rincaro). Ciò comporta un incremento dei mezzi di 34,7 milioni di franchi complessivi per l'intero periodo 2021­2024. I mezzi finanziari richiesti corrispondono su base annua allo 0,3 per cento circa delle spese della Confederazione.

2816

FF 2020

Indice Compendio

2815

1

Situazione iniziale e condizioni quadro 1.1 Situazione iniziale sul piano della politica culturale 1.1.1 Oggetto del progetto 1.1.2 Sviluppo della promozione culturale della Confederazione 1.1.3 Obiettivi della promozione culturale della Confederazione 1.1.4 Finanziamento della promozione culturale in Svizzera 1.2 Attori della politica culturale della Confederazione 1.2.1 Ufficio federale della cultura 1.2.2 Pro Helvetia 1.2.3 Biblioteca nazionale svizzera 1.2.4 Museo nazionale svizzero 1.3 Collaborazione a livello nazionale in materia di politica culturale 1.4 Politica culturale della Confederazione 1.4.1 Valutazione della promozione della cultura 2016­2020 1.4.2 Politica culturale della Confederazione 2021­2024 1.4.2.1 Partecipazione culturale 1.4.2.2 Coesione sociale 1.4.2.3 Creazione e innovazione 1.4.3 Politica culturale della Confederazione all'estero 1.5 Rapporto con il programma di legislatura e con le strategie del Consiglio federale 1.6 Stralcio di interventi parlamentari

2821 2821 2821 2821 2823 2823 2824 2824 2826 2828 2829 2830 2831 2831 2836 2837 2838 2839 2840

2

Risultati della consultazione

2844

3

Ambiti di promozione della politica culturale 3.1 Produzione artistica e culturale professionale in generale 3.1.1 Nuove leve 3.1.2 Produzione artistica 3.1.3 Diffusione, promozione e scambi in Svizzera 3.1.4 Premi svizzeri 3.1.5 Organizzazioni di operatori culturali professionisti 3.2 Diffusione della cultura svizzera all'estero e scambi culturali internazionali 3.3 Discipline e ambiti di promozione 3.3.1 Arti visive 3.3.2 Design e media interattivi 3.3.3 Arti sceniche 3.3.4 Letteratura 3.3.5 Musica

2847 2847 2847 2848 2849 2852 2853

2843 2843

2854 2858 2858 2861 2865 2868 2872

2817

FF 2020

3.3.6

3.4

3.5 3.6

Cinema 3.3.6.1 Introduzione 3.3.6.2 Promozione cinematografica 3.3.6.3 Cultura cinematografica 3.3.6.4 Patrimonio cinematografico svizzero 3.3.6.5 Cooperazione internazionale Patrimonio culturale 3.4.1 Introduzione 3.4.2 Museo nazionale svizzero 3.4.3 Attività dell'Ufficio federale della cultura nell'ambito dei musei e delle collezioni 3.4.3.1 Esercizio di musei e collezioni 3.4.3.2 Aiuti finanziari a musei e collezioni di terzi 3.4.3.3 Contributi d'esercizio alle reti di terzi 3.4.3.4 Opere d'arte confiscate durante il regime nazista 3.4.3.5 Trasferimento internazionale dei beni culturali 3.4.4 Biblioteca nazionale svizzera Cultura della costruzione Cultura e società 3.6.1 Partecipazione culturale 3.6.2 Lingue e comprensione 3.6.3 Scuole svizzere all'estero 3.6.4 Jenisch, Sinti e vita nomade

2875 2875 2876 2879 2880 2881 2883 2883 2884 2886 2887 2889 2890 2891 2892 2894 2896 2904 2904 2911 2917 2920

4

Commenti alle modifiche di legge 4.1 Legge sulla promozione della cultura (Progetto 1) 4.2 Legge sul cinema (Progetto 2) 4.3 Legge sul trasferimento dei beni culturali (Progetto 3) 4.4 Legge sulla Biblioteca nazionale (Progetto 4) 4.5 Legge sulle lingue (Progetto 5)

2922 2922 2923 2930 2931 2931

5

Commenti ai decreti che stanziano crediti 5.1 Osservazioni preliminari 5.2 Ufficio federale della cultura 5.2.1 Osservazioni preliminari 5.2.2 Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sulla promozione della cultura (Progetto 6) 5.2.3 Limite di spesa cinema (Progetto 7) 5.2.4 Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sul trasferimento di beni culturali (Progetto 8) 5.2.5 Credito quadro Cultura della costruzione (Progetto 9) 5.2.6 Limite di spesa Lingue e comprensione (Progetto 10) 5.2.7 Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (Progetto 11)

2931 2931 2932 2932

2818

2932 2934 2935 2935 2936 2936

FF 2020

5.3

5.4 5.5 5.6 6

7

Pro Helvetia 5.3.1 Priorità che richiedono mezzi finanziari supplementari 5.3.2 Limite di spesa Pro Helvetia (Progetto 12) Museo nazionale svizzero (Progetto 13) Tavola sinottica delle finanze Evoluzione finanziaria

2937 2937 2941 2942 2943 2943

Ripercussioni 6.1 Ripercussioni per la Confederazione 6.1.1 Ripercussioni finanziarie 6.1.2 Ripercussioni sull'effettivo del personale 6.1.3 Altre ripercussioni 6.2 Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni nonché per i centri urbani, gli agglomerati e le regioni di montagna 6.3 Ripercussioni economiche 6.4 Ripercussioni sulla società 6.5 Ripercussioni sull'ambiente 6.6 Altre ripercussioni

2944 2944 2944 2944 2944

Aspetti giuridici 7.1 Costituzionalità e legalità 7.2 Compatibilità con il diritto internazionale 7.3 Forma dell'atto 7.4 Subordinazione al freno alle spese 7.5 Conformità alla legge sui sussidi 7.6 Delega di competenze legislative

2946 2946 2947 2948 2948 2948 2954

2945 2945 2946 2946 2946

Elenco delle abbreviazioni

2955

Legge federale sulla promozione della cultura (Legge sulla promozione della cultura, LPCu) (Disegno)

2957

Legge federale sulla produzione e la cultura cinematografiche (Legge sul cinema, LCin) (Disegno)

2959

Legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (Legge sul trasferimento dei beni culturali, LTBC) (Disegno)

2965

Legge federale sulla Biblioteca nazionale svizzera (Legge sulla Biblioteca nazionale, LBNS) (Disegno)

2967

Legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche (Legge sulle lingue, LLing) (Disegno)

2969

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per aiuti finanziari dell'Ufficio federale della cultura in virtù della legge sulla promozione della cultura nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2971

2819

FF 2020

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del cinema nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2973

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del trasferimento dei beni culturali nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2975

Decreto federale che stanzia un credito quadro nell'ambito della cultura della costruzione nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2977

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle lingue e della comprensione nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2979

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle scuole svizzere all'estero nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2981

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per Pro Helvetia nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2983

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per il Museo nazionale svizzero nel periodo 2021­2024 (Disegno)

2985

2820

FF 2020

Messaggio 1

Situazione iniziale e condizioni quadro

1.1

Situazione iniziale sul piano della politica culturale

1.1.1

Oggetto del progetto

La legge dell'11 dicembre 20091 sulla promozione della cultura (LPCu), entrata in vigore il 1° gennaio 2012, definisce i compiti della Confederazione in materia di promozione della cultura e disciplina le competenze dell'Ufficio federale della cultura (UFC) e della Fondazione Pro Helvetia nonché il finanziamento e il controllo della politica culturale della Confederazione. Per questi ultimi due ambiti, la LPCu prevede un messaggio pluriennale concernente il finanziamento della promozione culturale della Confederazione (messaggio sulla cultura).

Il primo messaggio sulla cultura dopo questo nuovo processo di finanziamento e di controllo ha riguardato il periodo 2012­2015. Oggetto del secondo messaggio sulla cultura è stata la politica culturale della Confederazione nel periodo 2016­2020. A differenza del primo messaggio, la validità del secondo è stata eccezionalmente estesa a cinque anni, in modo che il presente messaggio sul periodo 2021­2024 e tutti i futuri messaggi sulla cultura coincidano con la legislatura e possano essere trattati dal Parlamento contemporaneamente agli altri importanti messaggi finanziari pluriennali.

1.1.2

Sviluppo della promozione culturale della Confederazione

La Confederazione ha iniziato a occuparsi di promozione culturale subito dopo la fondazione del moderno Stato federale. Già dal 1886 è attiva ed eroga aiuti finanziari negli ambiti dell'archeologia e della conservazione dei monumenti storici.

Nel 1894 ha istituito la Biblioteca nazionale svizzera a Berna e nel 1898 il Museo nazionale svizzero a Zurigo. Per sostenere la produzione artistica nel 1887 ha emesso la risoluzione per «il promovimento e l'incoraggiamento delle arti nella Svizzera», che rappresenta la prima base legale per l'assegnazione di borse di studio e l'acquisto di opere d'arte da parte della Confederazione.

Un'ulteriore importante pietra miliare per lo sviluppo della promozione culturale della Confederazione è stata posta poco prima della Seconda guerra mondiale: il 5 aprile 1939 l'Assemblea federale ha approvato l'istituzione della Fondazione culturale Pro Helvetia. Organizzata inizialmente come «comunità di lavoro» volta a contribuire alla salvaguardia e alla promozione culturale e a garantire la difesa dei valori comuni svizzeri per controbilanciare la propaganda statale delle potenze dell'Asse Germania e Italia, nel 1949 Pro Helvetia è stata trasformata in una fondazione di diritto pubblico.

1

RS 442.1

2821

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Per molto tempo le misure di promozione summenzionate sono rimaste prive di un ancoraggio esplicito nella Costituzione federale. Sul territorio svizzero le attività culturali della Confederazione erano basate su una competenza culturale di diritto consuetudinario implicitamente derivante dalla Costituzione. All'estero tali attività culturali e anche gli scambi culturali internazionali erano invece basati sulla competenza fondamentale della Confederazione in materia di politica estera sancita costituzionalmente. Le prime disposizioni sulla cultura, limitate ad ambiti ben precisi, hanno fatto ingresso nella Costituzione federale alla fine degli anni Cinquanta: nel 1958 l'articolo 27ter (attuale art. 71 della Costituzione federale2) sulla cinematografia; nel 1962 l'articolo 24sexies (attuale art. 78 Cost.) sulla protezione della natura e del paesaggio; nel 1966 l'articolo 45bis (attuale art. 40 Cost.) sulle relazioni con gli Svizzeri all'estero come base per il sostegno delle scuole svizzere all'estero.

I primi sforzi per sviluppare una politica culturale della Confederazione più completa si registrano verso la fine degli anni Sessanta. Nel 1969 l'allora capo del Dipartimento federale dell'interno (DFI) incaricava un gruppo di esperti indipendenti, posto sotto la direzione del consigliere nazionale Gaston Clottu, di redigere un rapporto che fornisse una panoramica sulle misure di promozione della Confederazione e di presentare proposte per una nuova impostazione della politica culturale. Il rapporto «Elementi per una politica culturale della Confederazione», pubblicato nel 1975, è la testimonianza di un'approfondita riflessione sul ruolo dei poteri pubblici in ambito culturale. Uno dei suoi punti più importanti è la proposta di inserire nella Costituzione un articolo sulla cultura che conferisse alla Confederazione le competenze necessarie per un maggiore impegno nella politica culturale.

Ripetuti tentativi sono stati necessari affinché nel 1999, con la revisione totale della Costituzione, la promozione culturale della Confederazione ottenesse una base legale costituzionale esplicita con l'articolo 69 (al di là degli ambiti cinema, protezione della natura e del paesaggio, scuole svizzere all'estero nonché dell'art. 116 Cost. [attuale art. 70 Cost.], totalmente riveduto nel 1996). Conformemente
all'articolo 69 il settore culturale compete in linea di principio ai Cantoni (cpv. 1), mentre alla Confederazione spetta una competenza generale per sostenere attività culturali d'interesse nazionale e promuovere le arti, in particolare nell'ambito della formazione (cpv. 2).

Il 23 settembre 2012 Popolo e Cantoni hanno approvato inoltre il nuovo articolo 67a Cost. sulla promozione della formazione musicale, volto a rafforzarla a diversi livelli: la Confederazione e i Cantoni devono provvedere a fornire un insegnamento musicale di elevata qualità nelle scuole, mantenendo l'attuale ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni in ambito scolastico; tutti i bambini e i giovani devono avere la possibilità di dedicarsi ad attività musicali e devono essere incentivati soprattutto i giovani con un particolare talento musicale.

2

RS 101

2822

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1.1.3

Obiettivi della promozione culturale della Confederazione

La promozione della cultura da parte della Confederazione aderisce al concetto di cultura dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO): «La cultura in senso lato può essere considerata come l'insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali ed emozionali unici nel loro genere che contraddistinguono una società o un gruppo sociale. Essa non comprende solo l'arte e la letteratura, ma anche i modi di vita, i diritti fondamentali degli esseri umani, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze»3.

Conformemente a questa definizione di cultura piuttosto ampia, la promozione culturale non può limitarsi soltanto al sostegno della creazione artistica e al mantenimento del patrimonio culturale. Nella concezione dell'UNESCO come anche della politica culturale della Confederazione, la cultura è un fattore centrale di coesione sociale. Tuttavia, se ogni singola attività dell'individuo è intesa come culturale, la cultura non si lascia circoscrivere a un ambito politico a sé stante. Nella prassi della promozione culturale occorre quindi distinguere tra un concetto sociologico di ampio respiro e un concetto pratico più ristretto. Tale distinzione è ottenuta anzitutto attraverso la legislazione federale in ambito culturale e in secondo luogo mediante il messaggio sulla cultura, che permette di fissare le priorità finanziarie e di politica culturale.

1.1.4

Finanziamento della promozione culturale in Svizzera

In Svizzera i poteri pubblici forniscono un contributo determinante alla promozione della cultura. L'Ufficio federale di statistica (UST) pubblica regolarmente dati sul finanziamento culturale pubblico4. Secondo quelli più attuali a disposizione (anno di riferimento 2017) le spese per la cultura del settore pubblico si attestano a 2,94 miliardi di franchi l'anno. I principali promotori della cultura sono i Comuni, con il 50 per cento dei fondi (1,47 mia. fr.). La spesa cantonale per la promozione culturale ammonta invece al 39 per cento (1,15 mia. fr.) del totale. La Confederazione partecipa nella misura dell'11 per cento (322 mio. fr.) al finanziamento pubblico della cultura in Svizzera.

La promozione culturale di Confederazione, Cantoni, Città e Comuni è completata dalla promozione culturale di privati (aziende, fondazioni, singoli individui, ecc.). In questo contesto ha un chiaro mandato legale di promozione culturale ai sensi del servizio pubblico la Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR). Inoltre, per la promozione culturale svizzera sono di fondamentale importanza le lotterie. Da 3

4

Pubbl. dalla Commissione UNESCO tedesca: Rapporto finale della conferenza internazionale organizzata dall'UNESCO a Città del Messico dal 26 luglio al 6 agosto 1982, Monaco di Baviera 1983, pag. 121.

Finanziamento pubblico della cultura, consultabile in tedesco e francese su www.bfs.admin.ch > Trouver des statistiques > 16 - Culture, médias, société de l'information, sport > Culture > Financement de la culture > Financement public de la culture.

2823

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quelle autorizzate in Svizzera i Cantoni ricavano ogni anno oltre 500 milioni di franchi, erogati dagli organi cantonali competenti (Consiglio di Stato, Parlamento, servizio, autorità di ripartizione) anche per promuovere progetti culturali. Per il paesaggio culturale svizzero la promozione culturale da parte dei privati è estremamente importante. In Svizzera esistono oltre 13 000 fondazioni di pubblica utilità per un capitale di fondazione stimato a circa 100 miliardi di franchi5. I fondi erogati annualmente da tali fondazioni si attestano a circa 2 miliardi di franchi. Accanto all'istruzione e alla ricerca, alla sanità e ai servizi sociali, la cultura è dunque tra i loro principali ambiti di promozione e attività6. A tale finanziamento si aggiunge quello delle imprese private, con circa 370 milioni di franchi all'anno, di cui il 50 per cento circa è coperto dalle sponsorizzazioni7.

1.2

Attori della politica culturale della Confederazione

La politica e la promozione culturale della Confederazione si fondano essenzialmente sulla collaborazione delle seguenti quattro istituzioni: l'Ufficio federale della cultura (UFC), la Biblioteca nazionale svizzera (BN) che gli è accorpata, la Fondazione Pro Helvetia e il Museo nazionale svizzero (MNS).

1.2.1

Ufficio federale della cultura

Collaboratori (alla fine del 2019): 100,8 posti di lavoro a tempo pieno Bilancio annuale (preventivo 2020 incluso il settore proprio): 199,3 milioni di franchi Secondo l'articolo 29 LPCu, l'UFC è l'autorità specializzata della politica culturale della Confederazione. Coordina le attività delle istituzioni culturali della Confederazione e assume i compiti statali in senso stretto, ossia sovrani, segnatamente l'impostazione delle condizioni quadro istituzionali, l'elaborazione di atti normativi nel settore culturale, la rappresentanza della Svizzera in organi specializzati e gruppi di lavoro nazionali nonché, in concertazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la cura di relazioni internazionali in ambito culturale. In veste di autorità specializzata, l'UFC è inoltre responsabile di elaborare basi di politica culturale (valutazioni, studi, statistiche culturali). La BN è un'istituzione dell'UFC (cfr. n. 1.2.3).

Le attività di promozione dell'UFC coprono gli ambiti cultura della costruzione, cinema, cultura e società, creazione culturale, musei e collezioni, suddivisi in altrettante unità organizzative omonime:

5 6 7

Der Schweizer Stiftungsreport 2018, Basilea e Zurigo 2018, pag. 5 segg.

Georg von Schnurbein: Der Schweizer Stiftungssektor im Überblick ­ Daten, Tätigkeiten und Recht, Basilea 2009, pag. 35 segg.

UST: Kulturfinanzierung durch die Unternehmen, Neuchâtel 2003, pag. 32 segg.

2824

FF 2020

Cultura della costruzione L'UFC è il servizio specializzato della Confederazione addetto alla tutela dei monumenti, all'archeologia e alla protezione degli insediamenti. È inoltre responsabile della cultura della costruzione contemporanea a livello federale. Gli ambiti patrimonio culturale e monumenti storici nonché cultura della costruzione contemporanea verranno riuniti sotto il denominatore comune di «cultura della costruzione». L'UFC coordina la strategia interdipartimentale per la cultura della costruzione. Congiuntamente ai Cantoni sostiene la conservazione, l'acquisizione e la manutenzione di siti archeologici, monumenti e insediamenti nonché i relativi lavori di esplorazione e di documentazione. Esamina se nello svolgimento dei compiti della Confederazione sono soddisfatte le esigenze della tutela dei monumenti, dell'archeologia e della protezione degli insediamenti e redige perizie in relazione a oggetti protetti dalla Confederazione. A tale scopo alimenta una rete di esperti indipendenti nell'ambito della cultura della costruzione e ne elabora le basi di interesse nazionale.

Cinema L'UFC promuove la creazione cinematografica, l'accesso alla cultura cinematografica e la tutela del patrimonio cinematografico. La cinematografia svizzera è sostenuta nel suo orientamento nazionale e internazionale con aiuti finanziari per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione. È inoltre valorizzata attraverso il conferimento dei Premi del cinema svizzero. Per garantire la pluralità e l'alta qualità dell'offerta cinematografica in tutte le regioni linguistiche, l'UFC incentiva la distribuzione e i cinema svizzeri.

Il rafforzamento della partecipazione alla cultura cinematografica è incentrato sui festival, le pubblicazioni e la mediazione. Il patrimonio cinematografico è conservato, restaurato e reso accessibile dalla Cineteca svizzera. La promozione cinematografica è completata da misure di formazione continua e da misure promozionali in Svizzera e all'estero.

Cultura e società L'UFC promuove la partecipazione della popolazione alla vita culturale, anche con misure nei seguenti ambiti: formazione musicale, promozione della lettura, cultura amatoriale, patrimonio culturale immateriale. Sostiene progetti partecipativi, organizzazioni di operatori culturali non professionisti, manifestazioni e progetti
destinati al grande pubblico e gestisce il programma Gioventù e Musica (G+M). Ai fini del rafforzamento e dello sviluppo della diversità linguistica e culturale sono di sua competenza la promozione delle minoranze linguistiche italiana e romancia, la comprensione tra le comunità linguistiche, la trasmissione della formazione svizzera presso le scuole svizzere all'estero e il sostegno degli Jenisch e dei Sinti svizzeri.

Creazione culturale L'UFC è responsabile dei Premi svizzeri conferiti negli ambiti arte, design, arti sceniche, letteratura, musica e design di libri, nonché della promozione dei vincitori in Svizzera e all'estero. Con i suoi premi la Confederazione onora l'eccellenza degli artisti e delle loro opere. L'UFC eroga inoltre aiuti strutturali pluriennali a case editrici attive in ambito culturale. Per contribuire al miglioramento delle condizioni 2825

FF 2020

quadro degli operatori culturali l'UFC assegna contributi strutturali alle loro organizzazioni.

Musei e collezioni L'UFC gestisce quattro musei (Museo della Collezione Oskar Reinhart «Am Römerholz» a Winterthur, Museo Vincenzo Vela a Ligornetto, Museo degli automi musicali a Seewen e Museo del convento di St. Georgen a Stein am Rhein) e le Collezioni d'arte della Confederazione (Collezione d'arte della Confederazione e Collezione della Fondazione Gottfried Keller).

Sostiene con contributi d'esercizio musei, collezioni e reti di terzi non gestiti dalla Confederazione. Inoltre, assegna sussidi destinati a progetti per il mantenimento del patrimonio culturale mobile e partecipa ai costi dei premi assicurativi legati al prestito di opere per importanti mostre temporanee in Svizzera.

Il Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali dell'UFC lotta contro furto, saccheggio e importazione ed esportazione illegali di beni culturali e assegna contributi per la salvaguardia del patrimonio culturale particolarmente a rischio. L'UFC dirige inoltre l'Ente opere d'arte frutto di spoliazioni, centro di competenza della Confederazione per le questioni riguardanti le opere d'arte confiscate durante il regime nazista.

1.2.2

Pro Helvetia

Collaboratori (alla fine del 2019): 78,9 posti di lavoro a tempo pieno (di cui 49,8 in Svizzera e 29,1 all'estero, distribuiti su Francia, Sudafrica, Russia, Cina, India ed Egitto) Bilancio annuale (preventivo 2020): 42,6 milioni di franchi Pro Helvetia, fondata nel 1939, è una fondazione di diritto pubblico della Confederazione dal 1949. Fatta riserva per gli obiettivi strategici del Consiglio federale, decide in modo autonomo circa l'utilizzazione del contributo federale. A complemento dell'attività di promozione di Cantoni e Città, promuove la creazione artistica e culturale elvetica, si impegna per diffonderla e farla conoscere in Svizzera e all'estero, cura gli scambi culturali a livello nazionale e internazionale.

Ad eccezione del cinema, Pro Helvetia è attiva in tutte le discipline artistiche8 e sostiene anche progetti interdisciplinari e interculturali che abbiano fondamentalmente interesse nazionale o internazionale. Criteri determinanti sono la qualità artistica e la diversità culturale. Ogni anno ottengono un sostegno circa 1500 progetti culturali provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera. La Fondazione può inoltre lanciare progetti propri su temi culturali attuali.

Pro Helvetia si impegna per la diffusione di opere e progetti di artisti svizzeri all'estero e li supporta con misure di promozione per ottenere contatti con organiz8

Architettura, arti visive, fumetti, design, fotografia, media interattivi, musica classica contemporanea/jazz/pop, letteratura, teatro musicale, performance, danza e teatro, nonché il circo contemporaneo e la cultura popolare innovativa.

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zatori ed esperti esteri e ampliare in tal modo la loro rete. Grazie alle attività della Fondazione, ogni anno nel mondo si tengono circa 5000 eventi culturali svizzeri in oltre 120 Paesi.

Il collegamento tra la promozione nazionale e internazionale consente a Pro Helvetia di fornire un sostegno coerente e orientato alla carriera degli operatori artistici e culturali. Nel contempo permette alla Fondazione di contribuire in maniera determinante agli scambi tra varie culture, molto significativi per la società e per l'arte.

Il mandato legale di Pro Helvetia comprende gli ambiti descritti qui di seguito.

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Nuove leve: la promozione delle nuove leve serve ad acquisire e approfondire le prime esperienze professionali, permettendo così di creare reti di contatti. Comprende tre aspetti: identificazione dei talenti, sviluppo del loro potenziale e scambi con un pubblico critico.

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Creazione artistica: i sussidi per la realizzazione di opere e produzioni vengono concessi a operatori artistici e culturali già riconosciuti a livello sovraregionale. Permettono di sostenere lavori di eccellenza e anche opere sperimentali (tra gli altri, creazioni, prototipi, prodotti) nelle diverse discipline.

Pro Helvetia promuove in particolare anche progetti nell'ambito dei nuovi media e delle nuove tecnologie.

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Scambi culturali in Svizzera: Pro Helvetia sostiene manifestazioni e progetti artistici che contribuiscono alla diffusione di opere e alla comprensione tra le comunità regionali. Questo avviene, fra le altre cose, tramite sussidi a tournée in Svizzera, letture, concerti, mostre, traduzioni e festival.

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Scambi culturali, diffusione e promozione della cultura svizzera all'estero: Pro Helvetia gestisce e finanzia sei sedi nel mondo. Si tratta degli uffici di collegamento al Cairo, a Johannesburg, Mosca, Nuova Delhi e Shanghai e del «Centre culturel suisse» di Parigi, gestito dalla Fondazione. Gli uffici di collegamento curano i contatti con i partner locali, fungono da mediatori sul posto e nelle rispettive regioni e offrono programmi di scambio e residenze artistiche. Inoltre, Pro Helvetia partecipa al finanziamento dell'Istituto Svizzero di Roma, dello Swiss Institute di New York e della rete «Swissnex San Francisco». Per esplorare nuove regioni e mercati, Pro Helvetia lancia periodicamente programmi di scambio internazionali, come il recente programma sudamericano «Coincidencia», volto a instaurare nuovi partenariati in particolare in Brasile, Argentina, Colombia e Cile.

Per diffondere l'arte e la cultura svizzere all'estero e promuovere gli scambi con altri spazi culturali, la Fondazione assegna sussidi a manifestazioni, progetti e traduzioni. Per permettere un migliore posizionamento degli artisti svizzeri nelle reti e sui mercati internazionali e una maggiore percezione da parte degli organizzatori in Svizzera e all'estero, adotta misure per la promozione internazionale e finanzia le partecipazioni della Svizzera in manifestazioni su scala mondiale.

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Iniziative tematiche: con programmi di sostegno e di ricerca specifici, Pro Helvetia contribuisce a identificare importanti sviluppi e sfide nella promo-

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zione culturale e a sviluppare relative misure, creando impulsi e dando spazio all'innovazione.

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Mediazione artistica: la Fondazione sostiene progetti innovativi con carattere modello, allo scopo di avvicinare il pubblico a opere e processi artistici e di permettere un confronto autonomo e critico con le arti.

1.2.3

Biblioteca nazionale svizzera

Collaboratori (alla fine del 2019): 146,7 posti di lavoro a tempo pieno Bilancio annuale (preventivo 2020): 36,3 milioni di franchi Fondata nel 1895, dall'introduzione del nuovo modello di gestione (NMG) della Confederazione nel 2017, la BN è diventata il terzo gruppo di prestazioni dell'UFC ed è gestita sulla base di un Accordo sugli obiettivi e le risorse.

La BN ha il compito di collezionare, catalogare, conservare e rendere accessibili al pubblico tutte le informazioni, stampate o digitali, che presentano un legame con la Svizzera. La base legale delle sue attività è la legge del 18 dicembre 1992 9 sulla Biblioteca nazionale (LBNS). La BN garantisce ai ricercatori nazionali e internazionali l'accesso alle pubblicazioni svizzere e provvede a conservarle in modo duraturo, contribuendo così, insieme ad altre istituzioni, alla memoria culturale della Svizzera.

Sul territorio nazionale collabora a stretto contatto con le biblioteche cantonali e universitarie, all'estero in particolare con le biblioteche nazionali europee. In qualità di biblioteca pubblica, la BN è accessibile a tutti.

Collezioni Il corpus della BN supera i cinque milioni di documenti. La sezione principale è quella degli Helvetica, che comprende circa quattro milioni di pubblicazioni svizzere, perlopiù in forma stampata. Altre importanti collezioni della BN sono l'Archivio svizzero di letteratura, il Gabinetto delle stampe, il Centre Dürrenmatt Neuchâtel e la Fonoteca nazionale svizzera.

Oltre alle pubblicazioni stampate, dal 2001 la BN colleziona anche documenti disponibili unicamente in forma digitale, sia su Internet sia su supporti dati. Per quanto riguarda l'archiviazione a lungo termine delle pubblicazioni digitali, nell'ambito dei siti Internet e dei documenti sonori, la BN ha assunto in Svizzera un ruolo guida riconosciuto anche da altre istituzioni.

Utilizzazione La BN è aperta per tutti nei giorni lavorativi, mentre i suoi cataloghi possono essere consultati online in qualsiasi momento. Per quanto i diritti d'autore lo consentano, la BN pubblica testi e immagini su diverse piattaforme ben frequentate, aumentando in tal modo la visibilità delle proprie collezioni. I documenti sonori protetti dal diritto d'autore possono essere consultati da 56 postazioni audiovisive in tutta la Svizzera.

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L'utenza della BN è costituita principalmente da studenti e ricercatori di storia, lettere e storia dell'arte.

L'Archivio svizzero di letteratura cataloga e svolge ricerche su fondi scelti, in collaborazione con istituzioni partner. Gli inventari vengono messi online e i risultati delle ricerche sono pubblicati.

La BN organizza regolarmente mostre e manifestazioni su temi di attualità prendendo spunto dalle sue collezioni.

1.2.4

Museo nazionale svizzero

Collaboratori (alla fine del 2019): 194 posti di lavoro a tempo pieno Sussidi federali (preventivo 2020): 31,7 milioni di franchi I musei di storia e di storia culturale della Confederazione ­ Museo nazionale di Zurigo, Castello di Prangins, Forum della storia svizzera di Svitto ­ e il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis formano il polo museale del MNS, istituto di diritto pubblico integrato nel DFI come unità decentralizzata. Secondo gli articoli 4 e 7 della legge del 12 giugno 200910 sui musei e le collezioni (LMC), il suo mandato consiste nel rappresentare la storia della Svizzera, affrontare il tema delle sue molteplici identità e fungere da centro di competenza per la conservazione, lo studio della conservazione e la logistica di collezioni e depositi.

Attività Nei musei del polo MNS lavorano collaboratori dai più diversi ambiti professionali: oltre ai compiti legati alle mostre e alle collezioni, il personale è infatti impiegato negli ambiti vigilanza, costruzioni, biblioteca, vendita, finanze, informatica, diritto, marketing, comunicazione, risorse umane, pulizia, tecnica, manifestazioni o mediazione. Il MNS offre anche posti di apprendistato per diverse figure professionali. A stagisti viene inoltre data la possibilità di collaborare a mostre e progetti collezionistici, permettendo loro di ottenere così una panoramica del lavoro museale.

Collezioni Dalla sua apertura nel 2007, il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis è diventato un'istituzione consolidata, punto di riferimento negli ambiti della conservazione, della gestione e della salvaguardia degli oggetti. Con i suoi circa 860 000 pezzi dalla preistoria al presente, custodisce la più grande collezione storico-culturale svizzera. In due sedi, distribuiti su una superficie complessiva di circa 25 000 m2, si trovano i depositi, le officine e i laboratori addetti a deposito, conservazione e restauro degli oggetti. È previsto che le attuali due sedi del Centro delle collezioni vengano riunite nel periodo 2021­2024, in maniera da permettere una gestione più efficace delle collezioni, che rappresentano il punto di partenza dell'attività espositiva e museale del MNS. La base decisionale per le nuove acquisizioni è una strategia collezionistica aggiornata annualmente.

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RS 432.30

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Mostre Un importante obiettivo perseguito nel periodo 2016­2020 era di suscitare l'interesse di nuovi segmenti di pubblico. Il programma del MNS prevede mostre permanenti sulla storia svizzera e mostre temporanee su determinate collezioni o tematiche storico-culturali che presentano un legame con l'attualità. Questa varietà tematica permette di interessare e attirare un pubblico sempre nuovo. Soprattutto il Museo nazionale di Zurigo ha potuto registrare un afflusso notevolmente maggiore grazie a nuove risorse logistiche disponibili a seguito del suo risanamento e ampliamento.

Grazie a una gestione al passo coi tempi, il MNS riesce a raggiungere un pubblico molto diversificato: l'offerta per le famiglie è stata ampliata con mostre espressamente loro dedicate; per classi e docenti sono stati sviluppati nuovi formati, come workshop di mezza giornata a complemento delle mostre; altre serie di manifestazioni sono concepite in particolare per un pubblico adulto.

Collaborazioni nella ricerca e nella formazione Progetti in ambito espositivo, studio della conservazione e analisi di oggetti sono effettuati regolarmente in collaborazione con istituzioni partner svizzere ed estere.

Queste collaborazioni, per esempio con il Museo di Storia Tedesca di Berlino, con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana o con il Politecnico federale di Zurigo (PFZ), permettono al polo museale di crearsi una vasta rete di contatti a livello nazionale e internazionale e di finanziare progetti espositivi e di ricerca in collaborazione con altre istituzioni. Alle università vengono inoltre offerti moduli di formazione sulla conservazione dei beni culturali e la museologia.

1.3

Collaborazione a livello nazionale in materia di politica culturale

Il Dialogo culturale nazionale, istituito nel 2011 da Confederazione, Cantoni, Città e Comuni, è una piattaforma che riunisce i vari livelli dello Stato per discutere le questioni di politica culturale, con lo scopo di rafforzare la collaborazione in questo ambito. Conformemente al relativo accordo tra i partner, tale obiettivo è raggiunto da un lato scambiandosi informazioni importanti e dall'altro armonizzando e coordinando le proprie misure d'intervento11.

La collaborazione tra i diversi livelli statali nel quadro del Dialogo culturale nazionale si è rivelata proficua e il messaggio sulla cultura 2016­2020 ne ha sottolineato l'importanza. Per il periodo 2016­2020, la piattaforma di dialogo ha approvato un programma di lavoro che dal punto di vista temporale coincide con il messaggio sulla cultura della Confederazione. Fino alla fine del 2019 è stato possibile raggiungere risultati importanti. I partner hanno ad esempio elaborato le basi per una strategia volta a rafforzare la partecipazione culturale in Svizzera in maniera coordinata e 11

N. 1 dell'accordo sul Dialogo culturale nazionale del 25 ottobre 2011, disponibile in francese su www.bak.admin.ch > Temi > Dialogo culturale nazionale > Informazioni complementari > Documenti

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nel 2019 hanno realizzato una pubblicazione congiunta su questo argomento.

Nell'ambito del Dialogo culturale nazionale sono stati inoltre discussi i presupposti e i criteri di promozione per l'erogazione di contributi d'esercizio a musei da parte dell'UFC in vista della pubblicazione del bando di concorso avvenuta nella primavera del 2017. Alla fine del 2018, grazie alla collaborazione attiva dei servizi cantonali e comunali specializzati, è stato possibile pubblicare per la prima volta una statistica svizzera dei monumenti e dell'archeologia. Inoltre, la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni hanno emesso raccomandazioni comuni per un migliore coordinamento negli ambiti della promozione della lettura e del sostegno a traduzioni letterarie e letture di autrici e autori. Infine, nell'estate del 2019 è stato pubblicato lo studio «Promozione della danza in Svizzera ­ Panorama 2017», che permette di ottenere una panoramica complessiva sull'attuale promozione della danza e che rappresenta un'importante base di discussione per definire le priorità future di tale promozione in Svizzera.

La collaborazione di Cantoni, Città e Comuni nell'ambito del Dialogo culturale nazionale proseguirà anche nel periodo 2021­2024. Il programma di lavoro verrà discusso e fissato congiuntamente nel corso del 2020.

Oltre alla collaborazione tra i poteri pubblici nel quadro del Dialogo culturale nazionale è previsto che gli attori culturali della Confederazione continuino a scambiare informazioni con le organizzazioni culturali. Verranno inoltre istituzionalizzati gli scambi tra l'UFC, Pro Helvetia e l'associazione mantello delle fondazioni di promozione private (SwissFoundations).

All'interno dell'Amministrazione federale verrà inoltre portata avanti, laddove opportuno, la collaborazione sui temi comuni a più entità (pari opportunità delle persone con disabilità, uguaglianza tra uomo e donna, promozione delle attività giovanili, migrazione e integrazione ecc.).

1.4

Politica culturale della Confederazione

1.4.1

Valutazione della promozione della cultura 2016­2020

Con il messaggio sulla cultura 2016­2020 sono state introdotte diverse novità per concretizzare i tre assi d'azione strategici della partecipazione culturale, della coesione sociale e della creazione e innovazione. Nel maggio del 2018 il DFI ha presentato alle commissioni parlamentari competenti un rapporto intermedio per illustrare l'attuazione delle novità dal 1° gennaio 201612. Da tale rapporto risulta che la maggior parte delle novità sono state introdotte secondo programma. Tuttavia, in seguito all'adeguamento del rincaro e al programma di stabilizzazione 2017­2019 decisi dal Parlamento diverse novità non hanno potuto essere attuate o non hanno potuto esserlo nella misura o nei tempi previsti. Nel frattempo è stato possibile avviare i prossimi passi annunciati nel rapporto intermedio del 2018 per attuare queste singole novità. Qui di seguito sono presentati nello specifico sei temi che nel periodo 2016­ 12

Disponibile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Messaggio sulla cultura > Informazioni complementari

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2020 sono stati dotati in parte di notevoli mezzi supplementari. A prescindere da questi sei temi, durante il periodo di finanziamento in corso sono state analizzate varie altre attività. Le analisi sono state svolte dagli attori federali stessi, commissionate a terzi oppure effettuate dal Controllo federale delle finanze (CFF). Il capitolo 3 ne riporta alcune.

13 14 15

­

Scambi tra allievi, persone in formazione professionale di base e docenti all'interno della Svizzera (UFC): conformemente alla legge del 5 ottobre 200713 sulle lingue (LLing), la Confederazione sostiene gli scambi scolastici tra le regioni linguistiche svizzere. Gli scambi e la mobilità contribuiscono in misura decisiva alla comprensione tra le comunità linguistiche e culturali, permettendo ai giovani di familiarizzarsi con la diversità culturale in Svizzera e di migliorare le proprie conoscenze linguistiche, sociali e, non da ultime, le proprie prospettive professionali. L'obiettivo a lungo termine che si è posto il nostro Consiglio è di permettere che «il maggior numero possibile di giovani partecipi a un progetto nazionale di scambio almeno una volta durante il percorso scolastico»14. Per rendere più coerente il sostegno alle attività di scambio, Confederazione e Cantoni hanno istituito nel 2016 la Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità (FPSM) e sviluppato congiuntamente nel novembre 2017 la Strategia svizzera per gli scambi e la mobilità15, base strutturale per un rafforzamento sul piano qualitativo e quantitativo. Nel 2017, grazie a mezzi finanziari supplementari stanziati con il messaggio sulla cultura 2016­2020 per promuovere gli scambi interni, è stato istituito un nuovo programma di scambio per intere classi. Nel 2019 già 9900 allievi hanno potuto partecipare a questo programma. L'elevata richiesta di tali proposte ne conferma la necessità oltre che l'importanza di un sostegno da parte della Confederazione.

­

Promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera (UFC): mediante la Promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera (PICS) sono sostenuti progetti riconosciuti come coproduzioni internazionali con partecipazione svizzera o come film puramente svizzeri la cui realizzazione genera un valore aggiunto in Svizzera. Dal 2016 alla fine del 2019 la Confederazione ha potuto sostenere complessivamente 93 progetti cinematografici per un importo totale di 22 milioni di franchi. Fino alla fine del 2019 questa promozione ha portato a ulteriori investimenti di terzi pari a un totale di 89 milioni di franchi per la produzione di film in Svizzera. Nel complesso la promozione degli investimenti cinematografici ha generato 932 giorni di riprese in diverse regioni della Svizzera. Queste cifre lasciano dedurre che, in linea di principio, l'obiettivo di ottenere un valore aggiunto in Svizzera è stato raggiunto. Tuttavia, tale risultato positivo va in parte relativizzato: nonostante la nuova promozione degli investimenti cinematografici, la Confederazione infatti non è ancora riuscita ad attirare in Svizzera un numero maggiore di co-

RS 441.1 FF 2015 447, in particolare pag. 531.

Disponibile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue > Legge e ordinanza sulle lingue > Scambi in ambito scolastico

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produzioni minoritarie. La Confederazione intende quindi rendere più vantaggiosi i criteri di promozione per tali coproduzioni (cfr. n. 3.3.6.2).

16

­

Programma Gioventù e Musica (UFC): il 23 settembre 2012 Popolo e Cantoni hanno approvato con un'ampia maggioranza un nuovo articolo costituzionale sulla promozione della formazione musicale. Per attuare il nuovo articolo 67a Cost., volto a rafforzare la formazione musicale, nel messaggio sulla cultura 2016­2020 è stata annunciata, tra le altre misure, l'introduzione del programma «Gioventù e Musica» (G+M), sviluppato in stretta collaborazione con le organizzazioni musicali al fine di sostenere campi e corsi di musica per bambini e giovani. Dal 2016 il programma è introdotto gradualmente. Alla fine del 2019, 972 persone hanno conseguito il certificato di monitore G+M e sono stati svolti 1245 corsi e campi, mentre hanno potuto partecipare al programma complessivamente circa 41 000 tra bambini e giovani. G+M è ancora in fase di sviluppo e la richiesta continua ad aumentare.

Il programma è stato valutato positivamente sulla base di uno studio esterno effettuato nel 2018, da cui emergono pochi punti che dovranno essere ottimizzati (cfr. n. 3.6.1).

­

«Cultura ed economia» (Pro Helvetia): al fine di sviluppare la sua nuova strategia di promozione in merito, Pro Helvetia ha messo a punto un modello di sostegno a diversi livelli. La Fondazione allaccia importanti contatti con i rappresentanti dell'economia privata e dell'industria e valuta il loro interesse e potenziale a collaborare e a cofinanziare misure di promozione o progetti.

In tal modo sono stati concretizzati partenariati con Città e Cantoni interessati, con rappresentanti dell'industria e della tecnologia e con altri attori privati, mentre altre collaborazioni sono in corso di istituzione. Il sostegno a progetti artistici innovativi e promettenti dal punto di vista economico è assicurato da bandi di concorso. La Fondazione invia inoltre delegazioni di designer e sviluppatori svizzeri alle principali piattaforme internazionali, in modo da assicurare loro presenza e visibilità e da facilitare loro l'accesso ai principali mercati. Il posizionamento internazionale dei marchi «SwissGames» e «Design Switzerland» è rafforzato anche dai loro specifici siti Internet. Il rapporto del Consiglio federale «I videogiochi. Un settore emergente della creazione culturale»16, redatto nel 2018 in risposta al postulato 15.3114 Fehr, riconosce il potenziale culturale dei media interattivi e fornisce una panoramica sulla loro situazione attuale e sulla loro promozione in Svizzera.

La Fondazione ha inoltre valutato la possibilità di integrare tali misure di promozione nelle proprie regolari attività e ha commissionato in merito una valutazione esterna i cui risultati confluiranno nell'ideazione e implementazione delle misure.

­

Misure per la diffusione della cultura all'estero (Pro Helvetia): oltre all'ottimizzazione degli strumenti esistenti, nel periodo 2016­2020 Pro Helvetia ha introdotto nuove misure volte a rafforzare la cultura svizzera all'estero:

Disponibile su www.parlament.ch > 15.3114 > Rapporto in adempimento dell'intervento parlamentare.

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Presenza regolare sulle piattaforme internazionali: con i mezzi supplementari a disposizione dal 2016, Pro Helvetia promuove la presenza svizzera a numerosi festival e manifestazioni internazionali di tutte le discipline, in modo da rafforzare la visibilità degli artisti svizzeri all'estero. È stato per esempio possibile concordare o intensificare partecipazioni mirate della Svizzera quale Paese ospite e partecipazioni annuali a lungo termine e migliorare le presentazioni alle fiere di singole discipline. Ogni anno possono così essere cofinanziate circa 30 presenze, che poi portano a numerosi ingaggi per gli artisti svizzeri presentati.

Partenariati e cooperazioni: per intensificare o avviare cooperazioni con le istituzioni culturali europee, la Fondazione ha allacciato nuovi partenariati che accrescono le possibilità di collaborazione per gli artisti svizzeri e di conseguenza la diffusione delle loro opere. Pro Helvetia partecipa per esempio con istituzioni partner francesi e tedesche a un progetto che promuove lo scambio e la diffusione di nuove opere di musica contemporanea tra le due aree linguistiche. Negli anni 2017 e 2018 è stato inoltre indetto un bando di concorso sfociato nel sostegno di 12 grandi progetti di cooperazione tra attori culturali svizzeri di diverse discipline e partner europei.

Competitività: la Fondazione ha introdotto diverse misure per rafforzare la competitività internazionale delle arti sceniche, quali la promozione di spettacoli svizzeri in Europa, le offerte di professionalizzazione e creazione di una rete di contatti per tour manager e l'intensificazione del lavoro promozionale presso gli organizzatori di eventi internazionali17. Questo ha permesso di migliorare le condizioni di partenza delle compagnie e dei gruppi attivi a livello internazionale in un contesto competitivo.

Apertura di nuove regioni e mercati: per accedere a un nuovo pubblico e a nuovi contesti lavorativi sul mercato culturale di una regione dinamica, nel 2017 la Fondazione ha avviato il programma di scambio con l'America del Sud «Coincidencia». Per realizzarlo ha allacciato contatti con istituzioni e artisti locali e incaricato un team di Zurigo e coordinatori in loco a San Paolo, Buenos Aires, Bogotà e Santiago del Cile. A partire dal 2018 i cinque uffici di collegamento esistenti hanno inoltre
cominciato a espandere gradualmente il loro raggio d'azione ad altri Paesi delle rispettive regioni, per rafforzare ulteriormente gli scambi culturali e la diffusione della cultura svizzera in nuovi spazi e mercati.

Sviluppo di un modello di promozione: nel 2017 è stato sviluppato nelle metropoli della cultura Berlino e Londra un nuovo modello promozionale che offre un ulteriore sostegno alla diffusione internazionale di opere di artisti svizzeri. In ciascuna delle due città è presente una coordinatrice incaricata di accrescere la visibilità degli artisti svizzeri con apposite attività di promozione e pubbliche relazioni, in modo da dar loro maggiori possibilità di esse-

17

Il Consiglio federale fa riferimento a tali misure nella sua risposta all'interrogazione 15.1006 Ruiz Rebecca «Franco forte. Come sono sostenute le compagnie di danza e di teatro indipendenti?».

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re chiamati a esibirsi e ingaggiati ulteriormente (negli ambiti della letteratura, della danza, del teatro e della musica).

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Ampliamento e risanamento del Museo nazionale di Zurigo negli anni 2016­ 2020 (MNS): una delle principali novità riguardanti il MNS durante il periodo 2016­2020 era la conclusione del risanamento globale e dell'ampliamento del Museo nazionale di Zurigo. Il risanamento dell'ala dell'ex scuola di arti applicate e del cortile interno e la costruzione del nuovo edificio sono stati portati a termine nell'estate del 2016 secondo i piani e nel rispetto del limite di spesa previsto. Il risanamento delle ali ovest ed est è ancora in corso e si muove anch'esso entro i limiti di spesa previsti. Queste due ali dell'edificio saranno rimesse in attività nel corso del 2019 e del 2020. Il progetto di risanamento integrale e di ampliamento della sede di Zurigo del MNS si concluderà quindi come previsto nel 2020.

Entro la fine del 2020 tutte le ali dell'edificio protette in quanto monumenti storici risponderanno alle prescrizioni su statica e sistema antincendio e saranno dotate di impianti tecnici al passo coi tempi, moderni sistemi di climatizzazione e installazioni conformi alle esigenze dei disabili. Il nuovo edificio ospita un auditorio, una biblioteca e tre nuove sale, che offrono superfici espositive multifunzionali dotate di dispositivi di sospensione, pannelli a pavimento per facilitare la posa di cavi elettrici e un sistema modulare di pareti e vetrine. Grazie a queste condizioni ottimali nella nuova costruzione, dal momento dell'esposizione inaugurale è possibile ottenere nuovamente prestiti internazionali di notevole prestigio. Le mostre riscuotono grande interesse sia in Svizzera sia all'estero. Il vecchio stabile risanato e il nuovo edificio sono molto apprezzati e registrano un'elevata frequenza di visitatori.

L'accresciuta attenzione suscitata dal nuovo museo si ripercuote positivamente su tutte le altre sedi del polo museale.

Prima dell'inaugurazione del nuovo edificio, il MNS contava in media 217 167 visitatori all'anno, che negli anni dal 2016 al 2019 sono aumentati a una media di 292 601. Anche le visite guidate per scolaresche sono aumentate da 1221 a 1409 in media all'anno, mentre gli accessi alla collezione online si sono quadruplicati nel corso di quattro anni, dimostrando che l'interesse per il polo museale è cresciuto indipendentemente dalle visite sul posto.

Inoltre, il fatturato dello
shop del museo è raddoppiato, mentre quello del ristorante è decuplicato. Visto che le cifre di per sé non sono significative, il MNS ha valutato anche la soddisfazione dei visitatori: alle domande sull'efficienza alla cassa, sulla gentilezza dei collaboratori di fronte alle esigenze dei clienti o sul sentirsi in generale bene accolti e a proprio agio nel museo, le persone intervistate hanno risposto positivamente nell'82­ 89 per cento dei casi. Questo dimostra che il museo è partito bene, ma anche che l'orientamento alla prestazione di servizi può ancora essere migliorato.

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1.4.2

Politica culturale della Confederazione 2021­2024

Nel messaggio sulla cultura 2016­2020 il Consiglio federale ha definito per la prima volta tre assi d'azione principali per la politica culturale della Confederazione, elaborati in base a una precedente analisi del contesto.

Abbiamo identificato cinque megatrend che influenzano in maniera determinante i processi di cambiamento sociale (globalizzazione, digitalizzazione, cambiamento demografico, urbanizzazione e individualizzazione), che negli ultimi anni si sono in linea di principio confermati come tali. La digitalizzazione si sta dimostrando particolarmente efficace: negli ultimi anni ha avuto un rapido sviluppo e ora caratterizza tutti gli ambiti della società. In alcuni settori culturali il cambiamento digitale e quello tecnologico a esso legato influenzano l'intera catena di creazione del valore aggiunto. È il caso degli ambiti cinematografico, musicale e dei media interattivi, dove produzione, promozione, mediazione e conservazione dei prodotti culturali avvengono per gran parte digitalmente. Anche in altre discipline (come la letteratura) la digitalizzazione ha influito in modo significativo, almeno per singole fasi della catena di creazione del valore aggiunto. La digitalizzazione è inoltre accompagnata da uno spostamento dei flussi di capitale verso piattaforme commerciali attive a livello mondiale. Le opportunità e i rischi legati alla digitalizzazione per il settore culturale sono già stati delineati nel messaggio sulla cultura 2016­2020 e rimangono invariati.

Poiché negli ultimi anni i megatrend e le relative sfide hanno trovato conferma e si sono in parte accentuati, è necessario portare avanti l'orientamento della politica culturale della Confederazione. Saranno mantenuti i tre assi d'azione strategici «partecipazione culturale», «coesione sociale» e «creazione e innovazione» e le misure introdotte nell'attuale periodo di finanziamento, che verranno anche ulteriormente sviluppate.

Per tenere debitamente conto dei progressi della digitalizzazione, il messaggio sulla cultura 2021­2024 pone particolare attenzione a questo tema. Alla base delle misure attuali e future vi sono la strategia «Svizzera digitale» del Consiglio federale del 5 settembre 2018 e il piano d'azione18 da essa derivante. La nostra strategia riguardo alla digitalizzazione in ambito culturale si fonda su un doppio
approccio: da un lato si punta a sfruttare i canali e le piattaforme digitali per facilitare l'accesso al patrimonio culturale; dall'altro si intende promuovere lo sviluppo, la produzione e la mediazione di elementi artistici digitali. La Confederazione proporrà a Cantoni, Città e Comuni di inserire la digitalizzazione nel prossimo programma di lavoro del Dialogo culturale nazionale e di elaborare insieme le questioni rilevanti.

In particolare è previsto che Pro Helvetia continui a verificare regolarmente quali sono gli effetti della digitalizzazione sugli strumenti di promozione in tutte le discipline, adattando tali strumenti dove opportuno. Esemplari degli sviluppi negli ultimi anni sono l'apertura degli strumenti di promozione alle opere artistiche non legate a supporti fisici (p. es. pubblicazioni online in ambito letterario o musicale) e le diverse piattaforme di promozione online realizzate dalla Fondazione. Anche il programma «Cultura ed economia», istituito con successo nel 2016, sarà integrato nelle 18

Consultabile su www.bakom.ch > Svizzera digitale e internet > Svizzera digitale

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normali attività di promozione con la priorità della promozione: design e media interattivi. La Confederazione intende intensificare le relative misure nel prossimo periodo di finanziamento, al fine di sfruttare il grande potenziale degli sviluppatori, in particolare quelli giovani, e di rafforzare il loro riconoscimento internazionale.

Tra l'altro, è previsto che l'UFC prosegua la catalogazione digitale delle opere importanti dei suoi musei e collezioni (cfr. n. 3.4.3.1) e che, dopo la prima diffusione, renda accessibili online al grande pubblico i film che sostiene (cfr. n. 3.3.6). Il MNS, i musei dell'UFC e la BN si occuperanno maggiormente di beni culturali originariamente digitali e di sviluppare ulteriormente le loro banche dati di oggetti 4D e di immagini, che costituiscono lo strumento di lavoro per la registrazione e inventariazione, il prestito, l'allestimento di mostre o la ricerca online. Il MNS realizzerà inoltre la trasformazione digitale nei settori del marketing e della comunicazione (cfr. n. 3.4.2). La BN continuerà ad ampliare la propria collezione digitale e proseguirà gli sforzi di cooperazione volti all'archiviazione e conservazione a lungo termine del patrimonio culturale digitale svizzero (cfr. n. 3.4.4). Infine l'UFC verificherà anche se erogare in futuro contributi per progetti di digitalizzazione di musei e collezioni (cfr. n. 3.4.3.2).

Nel prossimo periodo di finanziamento l'ampia continuità contenutistica sarà legata a singoli approfondimenti mirati. Le modifiche corrispondenti sono descritte dettagliatamente nel capitolo 3. Per una migliore leggibilità e comprensibilità, le modifiche che richiedono mezzi supplementari rispetto al messaggio sulla cultura 2016­ 2020 vengono elencate di seguito in forma aggregata in base agli assi d'azione della politica culturale.

1.4.2.1

Partecipazione culturale

Per il periodo di finanziamento 2021­2024 l'asse d'azione «partecipazione culturale» della politica culturale della Confederazione è sviluppato come segue: ­

Formazione musicale (UFC): il programma Gioventù e Musica è stato introdotto con successo nel 2016 e va rafforzato per soddisfare l'elevata domanda. Finora non è stato ancora attuato il mandato costituzionale relativo alla promozione dei talenti musicali. In collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni musicali dal 2021 verrà introdotta in ambito musicale una promozione specifica dei talenti. Secondo una prima stima, si prevede che ogni anno circa 1000 giovani talenti musicali potranno essere sostenuti grazie all'introduzione di una tessera per talenti.

­

Parità tra donna e uomo in ambito culturale (UFC e Pro Helvetia): sono obiettivi della politica culturale della Confederazione la rappresentanza adeguata dei sessi in tutti gli ambiti rilevanti (formazione, sussidi, programmazione, istituzioni culturali, ecc.) e i relativi strumenti di promozione. Per determinare le necessità di intervento concrete, nel prossimo periodo di finanziamento sono previste ulteriori indagini, tra cui rilevazioni statistiche.

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Mediazione artistica (Pro Helvetia): la promozione della mediazione artistica sarà ampliata nei contenuti al fine di favorire maggiormente la riflessione critica sulla produzione artistica contemporanea. Insieme alle istituzioni 2837

FF 2020

partner (università, istituzioni culturali, associazioni, media, ecc.), tramite progetti modello si mira a intensificare la riflessione critica sull'arte e la cultura tenendo conto in particolare dell'importanza dei nuovi media (scrittura e pubblicazione digitali).

1.4.2.2

Coesione sociale

Per il periodo 2021­2024 l'asse d'azione «coesione sociale» della politica culturale della Confederazione è sviluppato come segue:

19 20

­

Cultura della costruzione (UFC): parallelamente al presente messaggio, il nostro Consiglio ha adottato la strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione19, elaborata sotto la guida dell'UFC con il coinvolgimento di diversi servizi federali. La strategia amplia l'attuale politica della Confederazione riguardo al patrimonio culturale costruito e archeologico trasformandola in un approccio globale che tiene conto della cultura della costruzione in tutte le attività della Confederazione rilevanti per il territorio; inoltre contiene un piano d'azione con le relative misure spettanti ai servizi federali coinvolti. Le misure dell'UFC riguardano in particolare la mediazione e la promozione delle competenze nella cultura della costruzione e, data la progressiva urbanizzazione, essendo parte della strategia globale contribuiscono all'elevata qualità dello sviluppo edilizio in Svizzera.

­

Attività di scambio nazionali (UFC): come affermato nel nostro messaggio sulla cultura 2016­2020, il maggior numero possibile di giovani dovrebbe partecipare a un progetto nazionale di scambio con un'altra regione linguistica almeno una volta durante il percorso scolastico. Attualmente, solo circa il 2 per cento degli studenti della scuola dell'obbligo e delle scuole di formazione generale del livello secondario II svolge uno scambio. In futuro le attività di scambio saranno pertanto intensificate. L'utilizzo dei mezzi supplementari richiesti avviene sulla base della Strategia per gli scambi e la mobilità20 adottata congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni nel novembre 2017.

­

Scuole svizzere all'estero (UFC): nel 2017 il Consiglio federale ha riconosciuto provvisoriamente la scuola svizzera di Pechino. Durante la fase di avvio che si concluderà a fine 2020 l'UFC può finanziare gli aiuti finanziari a questa nuova scuola svizzera attraverso il credito esistente. Con il previsto riconoscimento definitivo della scuola svizzera di Pechino l'UFC necessiterà di mezzi supplementari di modesta entità.

­

Aree di sosta per Jenisch, Sinti e Rom (UFC): il piano d'azione per Jenisch, Sinti e Rom del 2016 stabilisce che per migliorare la situazione delle mino-

Disponibile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione Disponibile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue > Legge e ordinanza sulle lingue > Scambi in ambito scolastico

2838

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ranze nomadi in Svizzera sono necessarie ulteriori aree di sosta. L'istituzione di queste aree va sostenuta da contributi della Confederazione.

­

Garanzia del lavoro museale (MNS): uno degli obiettivi principali del MNS per il periodo 2016­2020 è stata l'apertura del nuovo edificio a Zurigo.

L'ampliamento del museo è stato completato entro i tempi nell'estate 2016 con costi inferiori rispetto al limite di spesa previsto. Il MNS non disponeva però dei mezzi operativi necessari per l'ampliamento nella misura originariamente prevista conformemente al messaggio sulla cultura 2016­2020. Garantire un lavoro museale sostenibile e globale richiede un incremento dei mezzi operativi al livello inizialmente previsto.

­

Scambi culturali e diffusione di opere (Pro Helvetia): le misure esistenti di promozione degli scambi culturali conformemente al messaggio sulla cultura 2016­2020 vanno in gran parte mantenute. Per poter promuovere in futuro lo scambio tra i diversi gruppi sociali, culturali e demografici anche maggiormente all'interno delle regioni linguistiche, la Confederazione esaminerà la possibilità di collaborare con Città e Cantoni interessati al fine di avviare reti interregionali specifiche per ogni disciplina che contribuiscano a una migliore diffusione delle opere, in particolare nell'ambito della musica, della danza e del teatro.

1.4.2.3

Creazione e innovazione

Per il periodo 2021­2024 l'asse d'azione «creazione e innovazione» della politica culturale della Confederazione è sviluppato come segue: ­

Diffusione, accesso al mercato e competitività (Pro Helvetia): attività di diffusione e promozione mirate sono di fondamentale importanza per accrescere la presenza degli operatori culturali svizzeri nelle piattaforme (come fiere o festival) in ambito culturale internazionale. Le attività avviate negli ultimi anni hanno prodotto effetti. Oltre a intensificare le attività di diffusione (maggiore promozione di tournée, spettacoli e priorità tematiche), la crescente domanda di cultura svizzera va soddisfatta anche estendendo nel prossimo periodo di finanziamento le misure per rafforzare la competitività introdotte nel 2016, finora limitate alla danza, al teatro e alla presenza in altri Paesi europei, anche alla musica e geograficamente a regioni extraeuropee.

­

Cooperazioni internazionali e scambi culturali (Pro Helvetia): la maggioranza degli operatori culturali svizzeri è oggi attiva anche al di fuori del Paese. Per migliorare il loro collegamento internazionale è necessario promuovere maggiormente i progetti di cooperazione internazionale, in particolare a livello europeo. Inoltre, i soggiorni di ricerca e in atelier consentono di sviluppare reti individuali e nuove esperienze di produzione e mediazione.

­

Promozione sistematica di creazione e innovazione (Pro Helvetia): le interrelazioni tra arte, tecnologia e scienza stanno diventando sempre più importanti e presentano un grande potenziale per nuovi modelli di collaborazione e commerciali, soprattutto in relazione con la digitalizzazione. Le università e 2839

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l'industria sono ad esempio sempre più alla ricerca delle competenze degli artisti per avviare nuovi processi di creazione, ricerca e produzione. Per promuovere la cultura è necessario cogliere le nuove tendenze artistiche, sostenere progetti in merito e conseguentemente sperimentare nuove forme di promozione. Nell'attuale periodo di finanziamento vanno pertanto sostenuti maggiormente gli operatori culturali nell'avviare cooperazioni con istituzioni in ambito tecnologico e scientifico come il Politecnico federale di Zurigo (PFZ), il Politecnico federale di Losanna (PFL) o l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e sviluppati progetti concreti.

1.4.3

Politica culturale della Confederazione all'estero

Le attività culturali della Confederazione all'estero si articolano su due assi distinti: le misure di collaborazione istituzionale e le misure di diffusione e promozione dell'arte e della cultura svizzera contemporanea all'estero. Il primo, illustrato nel presente capitolo, è di competenza dell'UFC, il secondo, presentato al numero 3.2, di Pro Helvetia. L'UFC si concentra sugli scambi politici, sulla definizione delle opportune condizioni quadro e sulla rappresentanza della Svizzera sul piano multilaterale; Pro Helvetia sugli scambi culturali e artistici. Fa eccezione l'ambito cinematografico, di competenza dell'UFC.

Nello svolgimento dei suoi compiti di politica culturale all'estero, il DFI collabora con il DFAE, che mette a disposizione la sua rete di rappresentanze esterne e diverse piattaforme di promozione. Si occupa inoltre dei contatti istituzionali con le organizzazioni multilaterali interessate. Poiché la competenza contenutistica spetta al DFI, un'attività regolare di coordinamento e scambio informativo assicura una buona collaborazione tra i due dipartimenti.

Sulla scena internazionale la Confederazione è iniziatrice di attività che promuovono ed esaltano tematiche culturali principali.

21

­

Nel periodo 2016­2020 è stato approfondito a livello internazionale il tema della cultura della costruzione. Nel gennaio 2018 la Confederazione ha organizzato a Davos una conferenza informale dei ministri della cultura su questo argomento. Pubblicando la Dichiarazione di Davos sulla cultura della costruzione21, approvata da tutti i partecipanti alla conferenza, assume un ruolo di spicco in questo ambito. Nel periodo 2021­2024 la Confederazione intende mantenere questa posizione di precursore e continuare a promuovere internazionalmente la cultura della costruzione.

­

In collaborazione con il DFAE, il DFI ha elaborato una strategia in materia di protezione del patrimonio culturale minacciato, la quale è stata adottata dal nostro Consiglio nel 2019 e ha per obiettivo di definire la posizione internazionale della Svizzera di fronte all'aumento delle minacce nei confronti del patrimonio dovute ai conflitti armati o alle catastrofi naturali.

Consultabile su www.davosdeclaration2018.ch

2840

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­

Infine, la Confederazione ha sviluppato strategie internazionali settoriali per disciplinare i diversi ambiti di promozione della politica culturale all'estero.

È il caso della promozione cinematografica, delle scuole svizzere all'estero e del trasferimento dei beni culturali. Tali strategie fissano obiettivi e priorità che continueranno a indirizzare le azioni dei diversi settori anche nel periodo 2021­2024.

Piano bilaterale Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha aumentato il numero accordi di cooperazione in ambito culturale, sia generali che settoriali. Nel gennaio 2017 è stato firmato un accordo con la Cina basato su un memorandum d'intesa sulla cooperazione culturale del 1999. Sono attualmente in corso delle trattative per memorandum con il Cile, che si prevede di concludere all'incirca nel 2020­2021. Per quanto riguarda gli accordi tecnici settoriali, la Confederazione ne ha conclusi sul trasferimento dei beni culturali (Perù e Messico), sulla coproduzione cinematografica (Messico, e revisione degli accordi con la Comunità francese del Belgio e il Canada) e sulle scuole svizzere all'estero (Messico).

Sempre nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha lanciato il progetto Panorama internazionale, il cui scopo è identificare e offrire una panoramica sulle cooperazioni culturali esistenti tra la Svizzera e l'estero a livello cantonale, regionale e interurbano. Nei loro settori di competenza, in cui rientra anche la cultura, i Cantoni possono concludere con l'estero trattati e corrispondere direttamente con autorità estere subordinate (art. 56 Cost.). Il progetto mira a migliorare la valorizzazione di questi legami con l'estero, a incrementare le sinergie e il coordinamento a livello nazionale nonché a una migliore pianificazione strategica.

Durante il periodo 2021­2024 la Confederazione intende rivolgere particolare attenzione allo sviluppo e alla sostenibilità delle sue relazioni culturali con gli Stati limitrofi. Si prefigge in particolare di garantire maggiore regolarità negli incontri istituzionali con Austria, Francia, Germania e Italia, che hanno per obiettivo di fare il punto sulle relazioni esistenti e di individuare gli argomenti nei quali è ipotizzabile fare progressi.

Piano multilaterale Sul piano multilaterale la Confederazione è rappresentata o collabora con le seguenti piattaforme internazionali: ­

Unione europea (UE): il più importante attore statale della politica culturale europea è l'Unione europea (UE), in particolare tramite il suo programma Europa creativa (sottoprogrammi MEDIA e Cultura). Il nostro Collegio si è adoperato per concludere un accordo con l'UE sulla partecipazione della Svizzera all'edizione 2014­2020 di questo programma. Per questioni sovraordinate riguardanti le relazioni tra la Svizzera e l'UE non è stato possibile raggiungere tale obiettivo. Sono state pertanto introdotte misure compensative a livello nazionale (cfr. n. 3.3.6). La prossima edizione del programma si svolgerà dal 2021 al 2027. Il Consiglio federale ne valuterà la partecipazione ed elaborerà il mandato negoziale corrispondente. La partecipazione al programma comporterà modifiche giuridiche al diritto audiovisivo svizzero, 2841

FF 2020

che saranno presentate in un messaggio separato. Le misure compensative istituite nel periodo precedente saranno adeguate e rese permanenti.

22 23

24 25 26

27

­

UNESCO: a seguito del ritiro di alcuni dei suoi membri, l'UNESCO sta attualmente affrontando difficoltà finanziarie che la portano a concentrarsi maggiormente sul suo compito principale e in particolare sulla gestione delle convenzioni di cui è depositaria. In questo contesto la Confederazione si impegna ad applicare le convenzioni che ha ratificato sul patrimonio mondiale22, sul trasferimento dei beni culturali23, sulla diversità delle espressioni culturali24 e sul patrimonio culturale immateriale25. Continua in particolare a presentare sistematicamente un dossier di candidatura alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità e ad associarsi alle candidature multinazionali rilevanti. Durante il periodo 2016­2020 l'Assemblea federale ha approvato la ratifica della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo26. Il contributo della Svizzera all'UNESCO è percepito in modo ampiamente positivo, il che ne ha facilitato l'elezione nel novembre 2019 al Comitato esecutivo dell'UNESCO per gli anni 2019­ 2023. Nel periodo 2021­2024 la Confederazione intende consolidare la sua posizione candidandosi a posizioni chiave nei comitati intergovernativi pertinenti. In questo modo fornirà un contributo alla lotta contro la crescente politicizzazione a cui sono sottoposti i comitati.

­

Consiglio d'Europa: il Consiglio d'Europa ha incontrato difficoltà finanziarie a causa della sospensione dei contributi da parte della Russia per gli anni 2017­2019. In questo contesto ha esaminato l'opportunità di un riorientamento del proprio lavoro sui suoi compiti e principi fondamentali. Le relative considerazioni sono ancora in corso anche dopo che la Russia ha ripreso i pagamenti. La Confederazione si adopera affinché la cultura continui a mantenere il suo posto all'interno di questa organizzazione. Il Consiglio d'Europa è infatti un centro importante per gli scambi e la cooperazione in ambito culturale in Europa. La Confederazione si impegna in seno al Comitato direttivo per la cultura, il patrimonio e il paesaggio e nell'ambito del programma Eurimages. Nel 2019 sono state ratificate la Convenzione sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro)27 e la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla coproduzione cinematografica (riveduConvenzione del 23 novembre 1972 per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale, RS 0.451.41 Convenzione del 14 novembre 1970 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali, RS 0.444.1 Convenzione del 20 ottobre 2005 sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, RS 0.440.8 Convenzione del 17 ottobre 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, RS 0.440.6 Decreto federale del 21 giugno 2019 che approva la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo e la traspone nel diritto svizzero (modifica della legge sul trasferimento dei beni culturali e della legge sulla navigazione marittima sotto bandiera svizzera), FF 2019 3807 Decreto federale del 21 giugno 2019 che approva la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, FF 2019 3811

2842

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ta)28. Nel periodo 2021­2024 la Confederazione valuterà se sia opportuno ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sui reati contro i beni culturali (Convenzione di Nicosia). Anche il fondo Eurimages del Consiglio d'Europa riveste notevole importanza nel favorire e promuovere le coproduzioni cinematografiche, la diffusione delle opere e gli scambi tecnici tra cittadini degli Stati membri. Nel periodo 2021­2024 la Confederazione intende continuare a impegnarsi per la corretta applicazione delle convenzioni del Consiglio d'Europa che ha ratificato.

­

1.5

Organizzazione internazionale della francofonia (OIF): la Confederazione si impegna anche presso l'Organizzazione internazionale della francofonia.

Partecipa alle conferenze ministeriali e il DFI accompagna l'attuazione delle politiche dell'organizzazione. Al vertice dell'OIF del 2018 tenutosi a Erevan (Armenia), su proposta della Svizzera è stata adottata una risoluzione sulla partecipazione culturale.

Rapporto con il programma di legislatura e con le strategie del Consiglio federale

Il presente messaggio è stato annunciato nel messaggio29 sul programma di legislatura 2019­2023 ed è armonizzato con le seguenti strategie del Consiglio federale: ­

Strategia «Svizzera Digitale» del 5 settembre 201830;

­

Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione del 26 febbraio 202031;

­

Strategia in materia di protezione del patrimonio culturale minacciato dell'8 marzo 201932.

1.6

Stralcio di interventi parlamentari

Trasmettendo il messaggio sulla cultura possono essere tolti dal ruolo gli interventi parlamentari seguenti.

Il postulato 15.4117 (Semadeni) chiede di tracciare un bilancio dell'attuale situazione del romancio e dell'italiano nei loro territori di diffusione e nel Paese in generale e di proporre possibili miglioramenti della loro promozione. Il presente messaggio risponde al postulato (cfr. n. 3.6.2).

28 29 30 31 32

Convenzione del Consiglio d'Europa del 30 gennaio 2017 sulla coproduzione cinematografica (riveduta), RS 0.443.3 Consultabile su www.bk.admin.ch > Documentazione > Aiuto alla condotta strategica > Programma di legislatura Consultabile su www.bakom.admin.ch > Svizzera digitale e Internet > Svizzera digitale Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Attualità > Attualità 2019

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La mozione 17.4308 (Regazzi) chiede di chiarire i criteri che portano all'iscrizione nell'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale. Il chiarimento in merito è avvenuto con la modifica dell'ordinanza del 9 settembre 198133 riguardante l'inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (OISOS) e con raccomandazioni del DFI sulla sua attuazione (cfr. n. 3.5).

Il postulato 19.3725 (Quadranti) chiede che venga illustrata una possibile collaborazione tra l'UFC e la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) nel caso di dossier con punti in comune tra la cultura e la formazione. La risposta fornita alle domande sollevate è la seguente: la promozione culturale della Confederazione ha numerosi punti in comune con altri settori della politica, segnatamente con la formazione. L'UFC e la SEFRI hanno pertanto assidui scambi, per quanto riguarda tra l'altro la formazione musicale e la promozione degli scambi, ma anche il sostegno a istituzioni attive nella cultura e nella ricerca che vengono promosse da una delle due unità amministrative. La legge federale del 7 ottobre 2015 34 sulle finanze della Confederazione (LFC) pone determinati limiti alla collaborazione, stabilendo che un progetto venga finanziato di massima da una sola unità amministrativa (art. 57 cpv. 4 LFC). Tuttavia, progetti differenti della stessa organizzazione possono essere finanziati da due unità amministrative, come ad esempio nel caso della Fondazione «Swiss Science Center Technorama» di Winterthur, le cui attività museali sono cofinanziate dall'UFC e quelle di ricerca applicata con fondi della SEFRI (tramite l'Accademia svizzera di scienze naturali).

2

Risultati della consultazione

Il 29 maggio 2019 abbiamo aperto la consultazione concernente il progetto di messaggio sulla cultura 2021­2024. Gli ambienti interessati hanno potuto esprimersi fino al 20 settembre 2019.

Entro il termine previsto sono pervenute 304 risposte. Hanno espresso un parere tutti i Cantoni, la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), sei partiti politici rappresentati nell'Assemblea federale (PBD, PPD, Verdi, PLR, PS e UDC), tre associazioni mantello nazionali dei Comuni, delle Città e delle regioni di montagna (Unione delle città svizzere [USC], Associazione dei Comuni Svizzeri [ACS] e Gruppo svizzero per le regioni di montagna [SAB]), due associazioni mantello nazionali dell'economia (Unione svizzera delle arti e mestieri [USAM] e Unione sindacale svizzera [USS]) nonché varie aziende del settore delle telecomunicazioni e numerose organizzazioni prevalentemente del settore culturale.

33 34

RS 451.12 RS 611.0

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Nel rapporto sui risultati della consultazione35 i pareri espressi sono stati riuniti in sei gruppi di temi fondamentali. Questa ripartizione corrisponde al questionario per la consultazione. Essenzialmente, i partecipanti si sono espressi sui temi fondamentali nel seguente modo:

35

36

­

L'attuazione del messaggio sulla cultura 2016­2020 è generalmente valutata in modo positivo. Singoli pareri criticano i tagli finanziari avvenuti nel corso del quinquennio.

­

Il previsto mantenimento dei tre assi d'azione della politica culturale della Confederazione è ampiamente apprezzato. Viene sottolineato quanto la continuità e l'affidabilità siano importanti allo stato attuale. Ottiene consensi anche la focalizzazione sulla digitalizzazione.

­

Le 12 misure per l'ulteriore sviluppo della politica culturale della Confederazione sono valutate prevalentemente in modo positivo. In merito a singole misure sono pervenuti commenti critici e proposte di adeguamento (nello specifico cfr. il rapporto sui risultati della consultazione).

­

La revisione della legge del 14 dicembre 20036 sul cinema (LCin) è valutata in modo controverso: i Cantoni, vari partiti (PBD, PPD, Verdi, PS) e la maggioranza delle associazioni culturali apprezzano i nuovi impegni proposti per gli operatori che offrono film online (obbligo d'investimento e quota di film europei). Segnatamente la SRG SSR chiede un ampliamento dell'obbligo d'investimento alle emittenti televisive estere con finestre pubblicitarie in Svizzera. Vari partecipanti chiedono inoltre che l'obbligo d'investimento già esistente per le emittenti televisive svizzere venga ora disciplinato nella legge sul cinema e che la sua esecuzione sia affidata all'UFC. Una parte del settore cinematografico chiede che la quota per i film europei sia affiancata da una quota per i film svizzeri. Il PLR, l'UDC, l'USAM e le associazioni e aziende del settore delle telecomunicazioni disapprovano invece decisamente i nuovi impegni previsti per i fornitori di film online. I contrari fanno valere in particolare che l'estensione dell'obbligo d'investimento ai fornitori di film online sarebbe incostituzionale e che sarebbe praticamente impossibile applicare i nuovi obblighi alle imprese con sede all'estero, il che creerebbe uno svantaggio competitivo per le imprese in Svizzera. La prevista esclusione delle imprese a scopo di lucro dalla promozione della cultura cinematografica è approvata segnatamente da 25 Cantoni e da PBD, PPD, Verdi e PS.

Tra gli altri, il Cantone di Zurigo, PLR, UCS, SAB e USAM disapprovano invece l'esclusione, nella presente forma, delle imprese a scopo di lucro. La proposta di rendere accessibile il patrimonio cinematografico svizzero riscuote ampi consensi, anche se Verdi, PS e varie associazioni culturali sottolineano che l'accesso, pur privo di barriere, non deve essere gratuito.

­

Gli altri adeguamenti legislativi proposti sono accolti positivamente dalla maggioranza dei partecipanti. Soltanto la soppressione del contributo per la La documentazione concernente la procedura di consultazione e il rapporto sui risultati della consultazione sono disponibili su www.admin.ch > Diritto federale > Procedure di consultazione > Procedure di consultazione concluse > 2019 > DFI.

RS 443.1

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cultura alla città di Berna è rifiutata da alcuni (Cantoni di Basilea Campagna, Berna e Soletta, Verdi, PS, UCS e singole associazioni culturali).

­

PPD e ACS approvano i mezzi finanziari proposti per il periodo 2021­2024.

La larga maggioranza dei partecipanti, pur approvando fondamentalmente il previsto aumento dei mezzi, chiede tuttavia l'ampliamento del quadro finanziario complessivo (tra cui 25 Cantoni, PBD, Verdi, PS, UCS, SAB, USS e numerose associazioni culturali). PRL, UDC e USAM ritengono eccessivi i mezzi finanziari previsti. Il PRL vorrebbe limitare l'aumento delle spese al rincaro.

Al termine della consultazione abbiamo nuovamente preso in esame i dubbi espressi durante la stessa riguardo alla costituzionalità dell'obbligo d'investimento per i fornitori di film online e siamo giunti alla conclusione che la costituzionalità è garantita (cfr. n. 7.1). Il nostro Consiglio mantiene perciò i nuovi obblighi.

Sulla base dei risultati della consultazione, abbiamo adeguato il progetto di messaggio nei seguenti punti determinanti: ­

La revisione della LCin è stata adeguata in quattro punti (cfr. n. 3.3.6 e 4.2): primo, l'obbligo d'investimento esistente per le emittenti televisive svizzere è stato scorporato dalla legge federale del 24 marzo 200637 sulla radiotelevisione (LRTV) e inserito nella LCin. Secondo, l'obbligo d'investimento è stato esteso alle emittenti televisive locali svizzere e alle emittenti televisive estere con finestre di programmi o finestre pubblicitarie in Svizzera. D'ora in poi l'UFC assume la sorveglianza dell'obbligo d'investimento nei confronti di tutte le parti interessate. Terzo, nel progetto è stata spiegata l'esecutività delle quote nei confronti delle imprese con sede all'estero.

Quarto, le organizzazioni che gestiscono imprese a scopo di lucro potranno continuare a ricevere aiuti finanziari anche in futuro, a condizione che rispettino determinati requisiti di trasparenza e controllo.

­

Il limite di età a 35 anni per la promozione delle nuove leve si è rivelato inefficace. Il Consiglio federale prospetta la soppressione del limite di età rigido (cfr. n. 3.1.1).

­

Considerato che, rispetto al progetto di messaggio in consultazione, l'UFC dovrà assumere compiti supplementari in ambito cinematografico, il fabbisogno di personale è stato elevato da due a tre posti a tempo pieno (cfr. 6.1.2).

Sulla base di una sentenza del Tribunale federale del 13 maggio 201938, devono inoltre essere precisate tre disposizioni contenute nella legge del 20 giugno 2003 39 sul trasferimento dei beni culturali (LTBC) (cfr. n. 4.3). Queste modifiche di legge non sono state oggetto della procedura di consultazione.

I diversi limiti di spesa e il credito quadro sono stati adeguati all'attuale previsione per il rincaro della Confederazione del dicembre 2019. Ciò ha comportato una 37 38 39

RS 784.40 Sentenza 1C 447/2018 RS 444.1

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riduzione del quadro finanziario generale rispetto al progetto posto in consultazione (cfr. n. 6.1.1).

3

Ambiti di promozione della politica culturale

3.1

Produzione artistica e culturale professionale in generale

L'arte e la cultura sono fattori centrali per la comprensione sociale e la formazione dell'identità, promuovono il dialogo e rafforzano la coesione sociale. Confrontarsi con le diverse forme artistiche, come architettura, design, cinema, fotografia, arte, media interattivi, letteratura, musica, danza, teatro e circo, sviluppa il senso estetico individuale e le capacità personali di comunicare, esprimersi e giudicare. La produzione artistica e culturale contemporanea assume una posizione critica nei confronti dei limiti della propria percezione e promuove la discussione sui valori individuali e collettivi.

La promozione della produzione artistica e culturale professionale è un compito centrale della promozione culturale dello Stato. La varietà delle forme artistiche di espressione, produzione e presentazione non solo contribuisce alla realizzazione e alla formazione degli individui, ma è anche caratteristica di una società aperta e favorisce l'innovazione dello Stato.

3.1.1

Nuove leve

La Svizzera dispone di importanti istituzioni formative di fama internazionale in molte discipline artistiche. Il passaggio dalla formazione alla vita professionale è un momento importante in qualsiasi carriera artistica. La promozione delle nuove leve riveste quindi un ruolo centrale. Le misure di promozione della Confederazione (Pro Helvetia) perseguono l'acquisizione e il primo approfondimento di competenze professionali pratiche ed esperienze artistiche. Gli strumenti di promozione spaziano dalla promozione delle opere d'arte, ai programmi di residenza e coaching, alle offerte di promozione e scambio.

Ampliare la promozione delle nuove leve è stata una priorità del periodo 2016­2020.

Esemplare a tal proposito è la partecipazione di Pro Helvetia, in veste di partner principale, al concorso per nuove leve «Premio» che, in collaborazione con 35 istituzioni teatrali della Svizzera, consente la produzione e la diffusione di opere teatrali delle nuove leve in tutte le regioni linguistiche. Nell'ambito delle arti visive è stato realizzato un nuovo strumento di promozione che permette ai curatori di avvicinarsi alle nuove leve svizzere. Altri esempi di nuove misure di promozione sono i programmi di soggiorno in istituzioni culturali internazionali e lo sviluppo di un nuovo programma di mentorato per giovani autori che prevede la prima presentazione delle loro opere.

I contatti allacciati con partner rinomati e il sostegno in diverse fasi del processo creativo sono un fattore di successo determinante della promozione delle nuove leve.

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Per sviluppare ulteriormente tale promozione, dal 2021 è pertanto necessario ampliare i partenariati e le reti in Svizzera e all'estero in linea con le esigenze e le potenzialità di ciascuna disciplina. L'obiettivo è il posizionamento a lungo termine dei giovani artisti nel contesto nazionale e internazionale. In questo contesto, per molte professioni artistiche il limite di età stabilito nell'ordinanza del 23 novembre 2011 40 sulla promozione della cultura (OPCu) è inefficace. Le professioni di regia e alla coreografia, ad esempio, si intraprendono spesso come seconda carriera dopo i 35 anni d'età a seguito di una carriera da interprete. Per questa ragione, con effetto dal 2021 dovrà essere modificato l'articolo 4 OPCu abrogando il limite di età a 35 anni ivi fissato.

3.1.2

Produzione artistica

La promozione della produzione artistica contemporanea da parte della Confederazione riguarda sia le discipline artistiche consolidate, sia il lavoro creativo professionale al di fuori delle discipline tradizionali (p.es. letteratura performativa, fumetti, media interattivi, forme interdisciplinari di creazione e collaborazione). La promozione federale delle opere d'arte contribuisce inoltre alla realizzazione di una grande varietà di opere di alta qualità. I sussidi per la realizzazione di opere sono un elemento centrale della promozione delle carriere. Rappresentano la fase successiva alla promozione delle nuove leve e offrono ad artisti di spicco la possibilità di realizzare opere per un pubblico nazionale e internazionale.

Sviluppo del concetto di opera: influenzato dagli sviluppi tecnologici e dai metodi di lavoro transdisciplinari, il concetto contemporaneo di opera è in continua evoluzione. Una delle principali sfide per la promozione culturale della Confederazione consiste nel recepire tali sviluppi e nel verificare costantemente, e se necessario adattare, gli strumenti di promozione in tutte le discipline.

Promozione di nuove creazioni digitali: la digitalizzazione cambia le condizioni quadro per la produzione artistica e culturale in tutte le fasi di creazione del valore aggiunto, dalla concezione e produzione alla distribuzione e all'utilizzazione. Le tecnologie digitali possono portare a nuovi tipi e forme di opere artistiche, ad esempio nel campo dei media interattivi. La Confederazione deve sostenere la realizzazione di vere e proprie creazioni digitali e, se necessario, adattare i modelli di promozione esistenti.

Forme di collaborazione innovative: le interconnessioni tra arte, tecnologia e scienza stanno diventando sempre più importanti per la produzione culturale. Gli sviluppi tecnologici in settori come l'intelligenza artificiale o la robotica stanno suscitando l'interesse degli artisti e d'altra parte i ricercatori sono alla ricerca del sapere e delle competenze degli artisti per avviare nuovi processi di conoscenza, creazione e produzione in queste interfacce. Con le sue università, la Svizzera offre condizioni quadro eccellenti per lo sviluppo e il consolidamento dei relativi modelli di produzione e collaborazione. La promozione culturale della Confederazione (Pro Helvetia) deve sfruttare in modo mirato il potenziale tra arte, tecnologia e scienza. A tal 40

RS 442.11

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fine è prevista la creazione di strumenti di promozione specifici. Insieme alle istituzioni partner della cultura, della ricerca e dell'industria vanno testate anche nuove possibilità di partecipazione dell'utenza ai processi creativi e decisionali.

Reddito e compenso degli operatori culturali: nonostante il successo nel lavoro, il reddito di molti artisti è insufficiente. Troppo raramente coloro che fanno arte a tempo pieno ricevono un compenso adeguato per le loro prestazioni lavorative, in particolare in contesti istituzionali (mostre d'arte, letture in case della letteratura, ecc.). La ragione è la pratica sistemica dei rapporti di lavoro non regolamentati.

Sebbene le comunità d'interessi specifiche di diverse discipline abbiano formulato varie raccomandazioni in materia di onorari o compensi, queste non vengono attuate dagli organizzatori o lo sono solo in parte. Un mercato libero tra domanda e offerta in ambito culturale dovrebbe continuare a esistere anche in futuro. Laddove attribuisce aiuti finanziari, in futuro la Confederazione si adopererà però per un compenso adeguato degli operatori culturali. Pertanto, dal 2021 l'UFC e Pro Helvetia vincoleranno gradualmente i loro aiuti finanziari in Svizzera alla condizione che i beneficiari rispettino le direttive delle associazioni di categoria rilevanti in materia di compensi degli operatori culturali. Le eccezioni a questo principio sono giustificate in casi motivati (p.es. piccole produzioni delle nuove leve). Negli ambiti in cui attualmente non vi sono raccomandazioni delle associazioni di categoria, l'UFC e Pro Helvetia svilupperanno con il settore e con i Cantoni e le Città interessati una pratica sull'adeguatezza del compenso. Questa pratica sarà valida per la Svizzera, mentre all'estero per determinare l'ammontare degli onorari verranno seguite le usuali raccomandazioni locali.

Sostegno ai partecipanti ai processi artistici: oltre agli artisti in senso stretto, l'ambito culturale contemporaneo comprende una serie di attività e funzioni di supporto indispensabili per il successo di un processo artistico, come quelle curatoriali, di rilettura redazionale, drammaturgiche, di mentorato, di gestione della diffusione, ecc. La sfida per la promozione culturale della Confederazione consiste nel fornire un sostegno adeguato anche a queste attività
che hanno un impatto positivo sulla produzione artistica e sulla sua diffusione. Dal 2021 la promozione della Confederazione considererà maggiormente funzioni e attività con un impatto determinante sul processo creativo e sulla diffusione delle opere artistiche, anche se superano la definizione ristretta di artisti.

3.1.3

Diffusione, promozione e scambi in Svizzera

La diffusione e la promozione dell'arte e della cultura in Svizzera sono fondamentali per una vita culturale attiva e per confrontarsi in modo approfondito con la propria e le altre culture. Gli scambi culturali tra le varie regioni sono importanti per la comprensione in un Paese plurilingue come la Svizzera e presentano un grande potenziale per lo sviluppo artistico in tutte le discipline.

Scambi e promozione Gli strumenti esistenti della Confederazione sono stati concepiti tradizionalmente per promuovere gli scambi culturali tra le comunità linguistiche. A livello nazionale 2849

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sono invece quasi totalmente assenti misure di promozione adeguate per lo scambio tra le comunità culturali, regionali e sociali all'interno delle singole regioni linguistiche (p.es. tra diversi gruppi sociali, culturali o demografici oppure tra aree culturali regionali e urbane). In questo contesto, nel periodo 2016­2020 circa 30 festival e manifestazioni di tutte le aree e regioni linguistiche del Paese sono stati sempre più incentivati a presentare la creazione culturale svizzera, soprattutto nelle regioni periferiche. Si è trattato di festival e manifestazioni di tutte le aree e regioni linguistiche del Paese, caratterizzati da un'importanza e un irradiamento nazionale nella rispettiva disciplina e per lo più situati al di fuori dei grandi centri urbani.

Questa misura di promozione per i festival e le manifestazioni va mantenuta. Per poter promuovere in futuro lo scambio tra i diversi gruppi sociali e culturali anche maggiormente all'interno di una regione linguistica, la Confederazione (Pro Helvetia) esaminerà la possibilità di collaborare con Città e Cantoni interessati al fine di avviare reti interregionali specifiche per ogni disciplina che contribuiscano a una migliore diffusione delle opere. Ciò riguarda in particolare gli ambiti della musica, della danza e del teatro, il cui potenziale esistente è sfruttato solo in parte.

Cultura popolare La Confederazione (Pro Helvetia) sostiene la cultura popolare svizzera nell'ambito degli scambi in Svizzera. L'attenzione si concentra su progetti che si confrontano in maniera innovativa con le tradizioni e che sono rilevanti per lo sviluppo della cultura popolare svizzera. I grandi progetti possono essere sostenuti direttamente da Pro Helvetia, quelli più piccoli dal Fondo cultura popolare Pro Helvetia, amministrato su incarico della fondazione dalla Comunità di interessi per la cultura popolare Svizzera e nel Principato del Liechtenstein (IGV). Al fine di tenere maggiormente conto delle esigenze specifiche della cultura popolare, nel periodo 2016­2020 sono stati rielaborati i criteri di assegnazione del Fondo cultura popolare e aumentati i mezzi messi a disposizione. Rivedendo e adeguando costantemente i criteri di assegnazione si intende reagire in collaborazione con la IGV ai nuovi sviluppi nella cultura popolare.

Interculturalità Nell'ambito
dell'asse d'azione «partecipazione culturale», nel periodo 2016­2020 la Fondazione Pro Helvetia si è occupata delle sfide di una società interculturale e delle relative ripercussioni sull'ambito culturale professionale. A tal fine Pro Helvetia, in collaborazione con le Città e i Cantoni, ha sviluppato un progetto con diverse misure volte a sensibilizzare gli attori culturali alla tematica e alle relative sfide, creare reti e attuare attività concrete di promozione e progetti pilota. Le sfide si presentano a tre livelli.

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Deficit strutturali dell'ambito culturale: l'ambito culturale manca di esperienza e competenze nell'affrontare le ripercussioni di una società interculturale. Misure di promozione mirate dovrebbero promuovere processi istituzionali di sensibilizzazione e apertura culturali (personale, programma, comunicazione, destinatari, ecc.) e sostenere lo sviluppo di competenze interculturali.

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Carenza di scambio delle esperienze: per varie ragioni, attori culturali e promotori non si scambiano informazioni su come affrontare la tematica o non lo fanno a sufficienza. La Confederazione (Pro Helvetia) contribuisce a un dibattito pratico di politica della promozione culturale nell'ambito della diversità e promuove il sostegno di strumenti, forme di scambio e reti adeguati.

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Carenza di permeabilità del sistema di promozione: nel sistema di promozione pubblico non sono ancora sufficientemente presi in considerazione la promozione della partecipazione culturale di persone con esperienze migratorie e il confronto con il loro potenziale culturale. La Confederazione si impegna quindi maggiormente a promuovere progetti pilota e strumenti per affrontare il tema dell'interculturalità.

Pari opportunità di uomini e donne in ambito culturale Sono obiettivi della politica culturale della Confederazione la rappresentanza adeguata dei sessi in tutti gli ambiti rilevanti (formazione, sussidi, programmazione, istituzioni culturali, ecc.) e lo sviluppo dei relativi strumenti di promozione. Tra l'altro, dalle prime rilevazioni statistiche del settore cinematografico è emerso che la parità tra donne e uomini nella promozione culturale e in ambito culturale non è ancora stata raggiunta. Per determinare la necessità di intervento concreta, nel prossimo periodo di finanziamento sarà necessario svolgere rilevazioni statistiche approfondite insieme alle Città, ai Cantoni e ai rappresentanti degli interessi in ambito culturale. Sulla base dei risultati della rilevazione, nel periodo 2021­2024 andranno sviluppate misure concrete che consentano agli enti di promozione di verificare le loro attività in termini di pari opportunità e di svilupparle di conseguenza.

Mediazione artistica La discussione pubblica e la riflessione individuale sull'arte e la cultura sono essenziali per la mediazione e la fruizione della produzione artistica contemporanea in tutte le discipline. Gli sviluppi nel panorama mediatico svizzero stanno portando a un calo della critica culturale nei media (stampati) tradizionali. Al contempo, gran parte dei corrispondenti luoghi di discussione digitali è ancora da realizzare. La Confederazione proporrà il tema dell'informazione culturale per il prossimo programma di lavoro del Dialogo culturale nazionale. Inoltre, dal 2021 Pro Helvetia svilupperà ulteriormente la pratica attuale di sostegno dei progetti di mediazione culturale indirizzandola verso una riflessione critica sull'arte e sula cultura. In collaborazione con partner come le istituzioni e le associazioni culturali, i media e le università andranno sviluppate misure per creare le competenze di mediazione e le relative offerte al fine di promuovere la riflessione critica della popolazione sulla produzione artistica contemporanea e di rivolgersi in modo mirato a diversi segmenti di pubblico (p.es. tradizionale, giovane o interculturale). In particolare, occorre considerare la rilevanza dei nuovi media e delle nuove tecnologie (scrittura e pubblicazione digitali).

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3.1.4

Premi svizzeri

I Premi svizzeri sono stati istituiti nel 1899 con la creazione, da parte della Confederazione, delle Borse federali d'arte, seguite nel 1919 dalle Borse federali di arti applicate. Queste innovazioni sono proseguite con l'introduzione del concorso «I più bei libri svizzeri» e del Premio Jan Tschichold nel 1997 e dei Prix Meret Oppenheim e Gran Premio svizzero di design rispettivamente nel 2001 e 2007. Nel 2012 il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di realizzare i Premi svizzeri per le discipline teatro, danza, letteratura e musica, oltre a quelli già esistenti per l'arte, il design, il bel libro e il cinema (in merito al Premio del cinema svizzero cfr. n. 3.3.6).

Attraverso la sua politica dei premi, la Confederazione attribuisce il giusto riconoscimento agli artisti svizzeri e attira l'attenzione nazionale e internazionale sul loro valore. Oltre a fornire un sostegno finanziario ai vincitori, i Premi svizzeri sono anche un riconoscimento ufficiale e quindi al contempo uno strumento di incentivazione e promozione. Ve ne sono di due tipi: i Premi svizzeri assegnati a opere particolarmente innovative e originali e i Gran premi che onorano la carriera nella cultura. Rappresentano un marchio di qualità in Svizzera e all'estero per gli operatori culturali premiati e le loro opere. I vincitori vengono decretati su raccomandazione delle commissioni extraparlamentari nominate dal Consiglio federale (arte e design), delle giurie federali nominate dal DFI (teatro, letteratura, danza, musica) o da una giuria nominata dall'UFC (per I più bei libri svizzeri).

I Premi svizzeri sono consegnati in occasione di cerimonie pubbliche alla presenza dei vincitori e spesso nel quadro di importanti manifestazioni della disciplina interessata. I Premi svizzeri d'arte e i Premi svizzeri di design sono consegnati in occasione di Art Basel, mentre i Premi svizzeri di musica sono attribuiti nell'ambito di LabelSuisse ogni due anni, alternati ad altre manifestazioni. Questi partenariati rendono le cerimonie di consegna delle piattaforme di incontro e scambio.

I Premi svizzeri e le misure di promozione che li accompagnano vengono analizzati e adeguati regolarmente. Nel 2014 i Premi svizzeri di letteratura sono passati da nove a sette e un premio speciale è stato soppresso. I Premi svizzeri d'arte sono passati da
20 a una decina nello stesso anno, mentre il Gran Premio svizzero d'arte / Prix Meret Oppenheim non viene più assegnato. Nel periodo 2016­2020 i nomi dei premi sono stati uniformati e la loro dotazione e la comunicazione sistematizzate.

Per quanto riguarda i Premi svizzeri d'arte, oltre all'arte, disciplina già consolidata, viene ora dato risalto alle categorie architettura e critica/edizione/mostre.

Nel prossimo periodo di finanziamento verrà istituito un premio speciale alla carriera per la letteratura per bambini e giovani (cfr. anche n. 3.6.1 in merito alla promozione della lettura). Dall'analisi dei Premi svizzeri di teatro e dei Premi svizzeri di danza è emersa la necessità di adeguamenti più profondi nelle due discipline. La danza, contrariamente alle altre discipline, è premiata attualmente solo ogni due anni e inoltre il confine tra le discipline è sempre meno marcato, come dimostra la fusione dell'Archivio svizzero della danza e della Collezione svizzera del teatro nell'Archivio svizzero delle arti della scena (SAPA). Dal 2021 i Premi svizzeri di danza e i Premi svizzeri di teatro saranno pertanto attribuiti congiuntamente ogni anno e si chiameranno presumibilmente Premi svizzeri delle arti sceniche. Continueranno a essere utilizzate le denominazioni Premi svizzeri di danza e Premi svizzeri di 2852

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teatro, ma l'assegnazione avverrà nel corso di un'unica manifestazione dedicata alle arti sceniche, integrando tra l'altro anche le arti circensi, il teatro di strada, le performance e gli spettacoli di marionette. La Confederazione fa così rivivere la tradizione dell'Anello Hans Reinhart, che premiava i protagonisti del teatro e della danza. L'Incontro del Teatro Svizzero, partner dei Premi svizzeri di teatro nel periodo 2016­2020, è stato sostenuto fin dalla sua prima edizione. La cerimonia di consegna dei Premi svizzeri delle arti sceniche è prevista dall'autunno 2021 e non avverrà quindi più in concomitanza con l'Incontro del Teatro Svizzero. Una cooperazione con questa manifestazione è comunque al vaglio 41.

Le attuali misure (concorsi, cerimonie pubbliche e mostre legate a manifestazioni di rilievo, comunicazione mirata, strumenti di promozione specifici per le singole discipline) saranno quindi mantenute e adeguate nel periodo 2021­2024.

3.1.5

Organizzazioni di operatori culturali professionisti

In tutte le discipline culturali esistono organizzazioni di operatori culturali che rappresentano i professionisti della cultura e i loro interessi. Queste organizzazioni possono essere sostenute dalla Confederazione con contributi strutturali sulla base di un bando di concorso.

Nel periodo 2016­2020 sono state rielaborate e ridefinite le condizioni per il sostegno, che ora si focalizza sulle organizzazioni d'importanza nazionale impegnate a migliorare le condizioni di lavoro dei loro membri. Le organizzazioni appartenenti alla stessa disciplina sono state invitate a unirsi, attraverso fusioni, per rafforzare la loro rappresentatività a livello nazionale. Oltre alle prestazioni finanziate dalla Confederazione, le organizzazioni possono sviluppare liberamente qualsiasi genere di altre attività, a condizione che siano in grado di finanziarle con mezzi propri o di terzi.

Soprattutto grazie alle fusioni realizzate nel frattempo, il numero delle organizzazioni sostenute è sceso da 18 nel periodo 2012­2015 a 11 negli anni 2016­2020. Le fusioni realizzate nel 2018 sono sfociate nell'istituzione di «SONART», che riunisce tre associazioni attive in ambito musicale, e di «t. Professionisti dello spettacolo», che riunisce due associazioni teatrali. Entrambe hanno potuto rafforzare il loro carattere nazionale.

Sarà mantenuto il principio di sostegno alle organizzazioni di operatori culturali professionisti. Per l'assegnazione di contributi strutturali verrà nuovamente pubblicato un bando di concorso nel periodo 2021­2024. Sarà mantenuto l'accento sulla dimensione nazionale e la rappresentanza linguistica delle associazioni e sarà presa in considerazione anche la nuova disciplina dei media interattivi.

41

Cfr. la risposta del Consiglio federale all'Interpellanza 19.3873 Reynard «Incontro del Teatro Svizzero. Dopo molti successi, una condanna a morte?»

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3.2

Diffusione della cultura svizzera all'estero e scambi culturali internazionali

La diffusione della cultura e gli scambi culturali sono i due compiti principali di Pro Helvetia all'estero. Questi si basano su scopi e approcci diversi, che richiedono misure di promozione complementari.

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Diffusione della cultura svizzera: per consentire agli artisti svizzeri di affermarsi sul mercato internazionale, la Confederazione promuove la diffusione della creazione artistica svizzera all'estero attraverso diverse misure. Lo scopo sono la promozione di carriere artistiche e l'affermazione nel contesto internazionale.

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Scambi culturali internazionali: i progetti di scambi culturali tra operatori culturali appartenenti a culture diverse considerano il rispettivo contesto culturale o politico-sociale. Date le disuguaglianze strutturali, necessitano di un lavoro di sviluppo a medio e lungo termine tra gli attori culturali e devono essere avviati in modo mirato.

Per la diffusione della cultura e gli scambi culturali internazionali Pro Helvetia impiega diversi strumenti: ­

sussidi per la realizzazione di progetti: includono tra l'altro contributi per presentazioni pubbliche (mostre, spettacoli, tournée, festival, serie di concerti, rassegne di letture), partecipazione a piattaforme, traduzioni letterarie e promozione dello scambio di conoscenze a livello internazionale.

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Misure di promozione: vi sono comprese presentazioni degli operatori culturali rivolte a organizzatori internazionali, presenza in occasione di fiere specialistiche ed eventi di incontro e la messa a disposizione di materiale informativo e promozionale in formato digitale o analogico.

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Sedi nel mondo: Pro Helvetia gestisce una rete di sedi (cfr. n. 1.2.2) per promuovere la presenza di artisti svizzeri a manifestazioni importanti e lo scambio con organizzatori locali (festival, spazi d'arte, sale di concerti, musei, teatri, ecc.). Le sedi nel mondo offrono anche programmi di residenza.

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Programmi di scambio internazionali: con i suoi programmi di scambio Pro Helvetia apre agli operatori culturali svizzeri nuove reti di contatti in regioni del mondo particolarmente interessanti per la scena culturale svizzera. Allo stesso tempo permette così agli attori culturali internazionali di conoscere la produzione artistica e culturale della Svizzera.

L'UFC e Swissfilm sostengono la diffusione internazionale di opere del settore cinematografico, Pro Helvetia quella di opere appartenenti a tutte le altre discipline artistiche. Quest'ultima organizza inoltre la partecipazione della Svizzera a eventi internazionali significativi quali la Biennale d'arte e di architettura di Venezia e alle fiere del libro. Il DFAE, con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), Presenza Svizzera e le sue rappresentanze all'estero, e la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) con Swissnex completano le attività citate. Questa cooperazione contribuisce ad attuare in modo coordinato le misure e garantisce un utilizzo ottimale delle risorse.

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Situazione iniziale e sfide Nel periodo 2016­2020 sono state attuate numerose misure per rendere più efficaci la diffusione e gli scambi culturali.

42

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Diffusione e promozione: per attirare l'attenzione dei decisori internazionali sulla produzione artistica e culturale svizzera, i curatori esteri sono invitati in modo mirato a manifestazioni importanti in Svizzera affinché assistano dal vivo a spettacoli, concerti, letture o mostre e possano confrontarsi con gli artisti. Questi contatti personali portano regolarmente a inviti all'estero per gli operatori artistici e culturali svizzeri e per le loro opere, e nel migliore dei casi a collaborazioni a lungo termine. Anche le piattaforme online stanno diventando sempre più importanti per la diffusione internazionale. L'interesse per l'arte e la cultura svizzera è visibilmente aumentato grazie all'elevata qualità artistica e in seguito al potenziamento delle misure di promozione della Confederazione.

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Competitività internazionale: nonostante l'eccellente qualità, spesso i progetti svizzeri non sono finanziariamente competitivi perché i costi di produzione (stipendi e compensi) e di diffusione delle opere sono molto elevati rispetto ad altri Paesi europei. Per motivi economici, molti organizzatori esteri non sono in grado di invitare e mostrare gli operatori artistici e culturali svizzeri e le loro opere. Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha pertanto introdotto misure volte a rafforzare la competitività internazionale nelle arti performative, quali il sostegno di tournée europee, le offerte di professionalizzazione e creazione di reti per la gestione dei tour e l'intensificazione del lavoro promozionale presso gli organizzatori internazionali. Ciò ha permesso di migliorare le condizioni di partenza delle compagnie attive a livello internazionale in un contesto sempre più competitivo 42. A causa dell'adeguamento del rincaro però i mezzi a disposizione previsti per queste misure per il periodo 2016­2020 non erano disponibili nella misura originariamente prevista.

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Presenza nelle piattaforme internazionali e alle manifestazioni all'estero: nella scena artistica globale, le fiere, i festival e le conferenze internazionali rivestono grande importanza come luogo di incontro e negoziazione. La presenza regolare a tali manifestazioni è indispensabile per lo sviluppo della carriera di operatori artistici e culturali e permette di acquisire nuovi ingaggi, stringere contatti personali, lanciare progetti con partner internazionali e curare scambi con i responsabili di programma. Le opere e i progetti presentati in tale contesto ricevono generalmente un'attenzione particolare. Con i mezzi supplementari concessi dal Parlamento per il periodo 2016­2020 Pro Helvetia ha sostenuto la presenza di operatori artistici e culturali a importanti festival e manifestazioni internazionali in tutte le discipline. Grazie a ciò è stato per esempio possibile avviare o intensificare partecipazioni quale Paese ospite o incentrate sulla Svizzera (p.es. al Festival di Avignone o al Il Consiglio federale fa riferimento a tali misure nella sua risposta all'interrogazione 15.1006 Ruiz Rebecca Ana «Franco forte. Come sono sostenute le compagnie di danza e di teatro indipendenti?».

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Jazzhead! di Brema), accordi pluriennali di partecipazione (a diversi festival musicali e fiere del libro) e presentazioni migliori alle fiere di settore (p.es.

alla Fiera della danza di Düsseldorf). In questo modo è stato possibile cofinanziare circa 30 presenze all'anno, che poi hanno portato a numerosi ingaggi per gli artisti svizzeri presentati.

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Apertura a nuove regioni e mercati per gli operatori culturali: gli sviluppi economici e geopolitici generano mercati emergenti costantemente in evoluzione. In questo contesto, nel 2017 Pro Helvetia ha lanciato il programma di scambio fra la Svizzera e il Sudamerica «Coincidencia», per la cui attuazione ha impiegato un team a Zurigo e coordinatori a San Paolo, Buenos Aires, Bogotà e Santiago del Cile e ha creato reti con istituzioni e artisti locali. Gli uffici di collegamento di Pro Helvetia già esistenti coprono aree geografiche molto estese (p.es. Africa australe, Paesi arabi) nelle quali gli ambienti culturale e politico sono a volte soggetti a grandi cambiamenti. I compiti e gli obiettivi delle sedi nel mondo vanno perciò regolarmente verificati, adeguati al contesto regionale e definiti nel modo più flessibile possibile. Nel periodo in corso gli uffici di collegamento hanno intenzionalmente esteso il loro raggio d'azione ad altri Paesi, rafforzando ulteriormente l'apertura a nuove regioni e mercati per gli scambi culturali e la diffusione della cultura svizzera.

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Programmi di residenza: Pro Helvetia offre agli operatori culturali svizzeri soggiorni di ricerca e in atelier presso i Paesi provvisti di uffici di collegamento. Il limite geografico ristretto non soddisfa più le esigenze degli artisti e degli operatori culturali svizzeri.

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Sostegno di progetti di cooperazione internazionali: per intensificare o avviare cooperazioni con istituzioni culturali europee, nel periodo 2016­2020 Pro Helvetia ha avviato con Paesi partner nuovi partenariati che hanno accresciuto le possibilità di collaborazione per gli operatori artistici e culturali svizzeri e la diffusione delle loro opere. Pro Helvetia ha partecipato per esempio con istituzioni partner francesi e tedesche a un progetto comune che promuove lo scambio e la diffusione di nuove opere di musica contemporanea tra le due aree linguistiche. Nel 2018 è stato inoltre indetto un bando di concorso una tantum grazie al quale sono stati sostenuti 12 grandi progetti di cooperazione tra attori culturali svizzeri e partner europei.

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Modelli di promozione per le metropoli europee: nel periodo 2016­2020 sono stati realizzati nelle metropoli culturali Berlino e Londra nuovi modelli promozionali che hanno offerto agli operatori artistici e culturali svizzeri un ulteriore sostegno nello sviluppo della loro diffusione internazionale. Sul posto sono presenti una coordinatrice e diversi specialisti operanti nelle varie discipline incaricati di accrescere, con apposite attività di promozione e pubbliche relazioni, la visibilità degli operatori artistici e culturali svizzeri e le loro possibilità di esibirsi e di essere ingaggiati per successive esibizioni (negli ambiti della letteratura, della danza, del teatro e della musica).

Obiettivi e misure Le misure di promozione esistenti verranno portate avanti. Nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate dovranno essere affrontate come esposto di seguito.

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Diffusione e promozione: l'interesse sempre maggiore per la cultura svizzera all'estero va soddisfatto con mezzi supplementari atti a promuovere tournée, spettacoli e priorità tematiche. Vanno ampliati ed estesi ad altri divulgatori gli inviti rivolti a responsabili di programma internazionali, curatori, editori ecc. I siti Internet lanciati negli ultimi anni negli ambiti della musica e delle arti performative vanno sviluppati ulteriormente come strumenti promozionali e fonti informative per i contatti internazionali. Va valutato lo sviluppo di ulteriori piattaforme online per gli ambiti artistici che non dispongono ancora di piattaforme digitali di informazione e promozione.

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Competitività internazionale: per permettere agli operatori artistici e culturali di rimanere competitivi a livello internazionale, in tutte le discipline è necessario un sostegno finanziariamente elevato e geograficamente esteso dei loro progetti all'estero (tournée, concerti, letture, spettacoli, ecc.). Nel prossimo periodo di finanziamento, le misure introdotte nel 2016 per rafforzare la competitività internazionale verranno pertanto estese ad altre aree e regioni extraeuropee.

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Presenza nelle piattaforme internazionali e alle manifestazioni all'estero: le presenze introdotte con successo negli ultimi anni vanno estese ad altre regioni target e ad altri contenuti. Per affrontare meglio la scena artistica internazionale e le esigenze di promozione degli operatori artistici e culturali, Pro Helvetia punta a garantire che le opere svizzere siano rappresentate sistematicamente nelle principali piattaforme internazionali.

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Apertura a nuove regioni e mercati per gli operatori artistici e culturali: sulla base dei risultati positivi del programma «Coincidencia», Pro Helvetia sta valutando la possibilità di istituire un ufficio di collegamento in Sudamerica. Inoltre, gli uffici di collegamento esistenti rafforzeranno ulteriormente ed eventualmente estenderanno il loro raggio d'azione nelle rispettive regioni. Il collegamento con un numero maggiore di partner consente di intensificare gli scambi e la presenza di progetti artistici svizzeri nelle varie regioni.

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Intensificazione e maggiore flessibilità delle residenze: la possibilità di effettuare soggiorni in atelier va estesa geograficamente e adattata alle necessità degli operatori artistici e culturali. Le offerte di residenza delle sedi esterne vanno rese più flessibili e si deve dare la possibilità di sostenere residenze autorganizzate anche in Paesi sprovvisti di uffici di collegamento di Pro Helvetia.

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Sostegno di progetti di cooperazione internazionali: partendo dalle esperienze maturate con il sostegno una tantum nel periodo 2016­2020 vanno maggiormente promossi i progetti di cooperazione internazionale, soprattutto con partner europei.

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Ulteriore sviluppo di modelli di promozione per le metropoli europee: i modelli di promozione sviluppati per le metropoli europee saranno estesi ad altre regioni target e resi più flessibili. L'obiettivo è aumentare la visibilità dei progetti artistici e culturali svizzeri in regioni culturalmente molto dinamiche, al fine di far conoscere ai responsabili di programma le opere o gli operatori artistici e culturali.

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3.3

Discipline e ambiti di promozione

3.3.1

Arti visive

La Svizzera dispone di una scena artistica poliedrica, con artisti di spicco e di successo a livello internazionale, e di importanti istituzioni artistiche che presentano l'arte contemporanea. Nelle arti visive la Confederazione sostiene progetti nelle discipline della fotografia, dell'arte mediale, della performance, dei video, dell'architettura e dei fumetti.

Situazione iniziale e sfide Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della produzione artistica Grazie ai mezzi supplementari a disposizione dal 2016, Pro Helvetia è in grado di accordare sussidi per la realizzazione di opere anche nell'ambito delle arti visive, colmando così un'importante lacuna del sistema di promozione. Seguendo la prassi di promozione delle Città e dei Cantoni, la Fondazione ha sviluppato tre categorie di sostegno (i sussidi per le ricerche su un nuovo lavoro artistico, i sussidi per la realizzazione di un'opera e i sussidi per la realizzazione di un'opera destinata a essere presentata al pubblico). Questi tipi di sostegno mirano a diversi momenti della realizzazione dell'opera e garantiscono una promozione sistematica della carriera e della produzione artistica. Nei bandi di concorso indetti finora è stato possibile promuovere progetti da tutto il Paese e in tutti gli ambiti delle arti visive, incluse la fotografia e l'arte mediale.

Si è affermato il sostegno degli spazi d'arte con contributi ai programmi annuali e a progetti che permettono ai giovani artisti di acquisire prime esperienze espositive professionali. Per quanto riguarda il sostegno alla presenza a fiere internazionali, l'apertura si è rivelata efficace anche per le gallerie internazionali in qualità di richiedenti. I giovani artisti presentati alle fiere hanno tra l'altro potuto beneficiare di acquisizioni delle loro opere per collezioni importanti e di inviti a mostre.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Promozione di ricerche artistiche: finora i processi di ricerca artistica che non sfociano in un'opera d'arte pur avendo un effetto migliorativo della qualità sulla produzione artistica sono stati presi poco in considerazione dalla promozione. Vi rientrano in particolare i metodi di lavoro artistici basati su una ricerca approfondita e spesso scientifica.

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Compensi adeguati per gli artisti: nelle arti visive vi è una diffusa mancanza di compensi adeguati per gli artisti in caso di partecipazione a mostre o di pubblicazioni.

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Promozione dell'attività curatoriale: i curatori che svolgono attività di mediazione tra artisti, istituzioni culturali e pubblico contribuiscono in maniera determinante alla visibilità nazionale e internazionale e al collegamento della

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scena artistica. Spesso mancano però loro i mezzi finanziari e il tempo necessario per svolgere ricerche approfondite.

Acquisto di opere per la Collezione d'arte della Confederazione La Confederazione acquista opere d'arte dal 1887. L'operazione avviene su raccomandazione della Commissione federale d'arte e gli oggetti acquistati vengono depositati presso la Collezione d'arte della Confederazione.

Interventi artistici I progetti di interventi artistici mirano a rendere l'arte accessibile al grande pubblico integrandola in edifici rappresentativi politicamente importanti e ben posizionati. In collaborazione con l'UFC e sotto la direzione della Commissione federale d'arte, l'UFCL ha organizzato concorsi per interventi artistici.

Scambi in Svizzera Il panorama espositivo svizzero è contraddistinto da una grande varietà: istituzioni artistiche prestigiose propongono mostre di rilievo nazionale e internazionale, e contemporaneamente nelle scene off si aprono nuovi spazi d'arte che scoprono giovani artisti, permettono loro di acquisire prime esperienze espositive e offrono uno spazio di sperimentazione artistica.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Promozione di reti intercantonali: la conoscenza reciproca della produzione artistica nelle diverse regioni del Paese riveste grande importanza. In discipline come l'architettura, i fumetti e la performance, la presenza oltre le proprie frontiere linguistiche è insufficiente e solitamente difficile da ottenere rispetto alle potenzialità.

­

Architettura: come disciplina artistica, l'architettura influenza la nostra vita e il funzionamento della società. Ha un impatto diretto sull'organizzazione degli spazi pubblici o sugli ambiti socioculturali. In futuro, la promozione culturale della Confederazione deve sostenerne l'importanza con maggiore incisività e promuovendo in maniera mirata tematiche architettonicamente rilevanti.

­

Promozione della fotografia nella sua totalità: la varietà di discipline della fotografia (fotografia d'arte, fotografia documentaria e fotografia applicata) non è sufficientemente presa in considerazione dalla promozione culturale.

­

Riflessione critica: cfr. n. 3.1.3.

Diffusione e promozione internazionale È stato possibile ampliare ulteriormente la presenza di artisti svizzeri nelle piattaforme internazionali, anche tramite partenariati regolari con importanti biennali.

Grazie a ulteriori misure di promozione gli artisti svizzeri hanno potuto presentare le loro opere all'estero.

La sfida per il periodo 2021­2024 è la seguente: per una carriera di successo è essenziale che gli artisti si presentino in contesti istituzionali e internazionali e si 2859

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affermino con successo in una rete professionale. A causa della forte concorrenza internazionale, è impegnativo e costoso presentare all'estero artisti o architetti svizzeri in occasione di biennali, mostre o piattaforme con una maggiore visibilità. Uno sforzo particolare è richiesto anche per avviare uno scambio critico di conoscenze sull'arte, la fotografia e l'architettura svizzere in occasione di manifestazioni pubbliche.

Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della produzione artistica ­

Promozione di ricerche artistiche: sarà rafforzata la promozione della Confederazione riguardo alle ricerche volte ad approfondire un processo artistico o ad ampliare una pratica artistica.

­

Compensi adeguati per gli artisti: la Confederazione adotta misure appropriate per garantire che siano corrisposti compensi adeguati per l'attività artistica. In futuro il sostegno alle mostre e alle pubblicazioni dipenderà dall'adeguato compenso degli artisti coinvolti. In Svizzera vanno applicate le direttive delle associazioni di categoria rilevanti in materia di compensi degli operatori culturali. Inoltre, si esamineranno sistemi di incentivazione e raccomandazioni per gli organizzatori o le istituzioni affinché corrispondano agli artisti onorari e compensi adeguati. All'estero invece, per determinare l'ammontare degli onorari vanno seguite le usuali raccomandazioni locali.

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Promozione dell'attività curatoriale: la Confederazione dovrà prendere in considerazione la rilevanza dell'attività curatoriale sostenendo processi specifici di rete e di lavoro a livello nazionale e internazionale. In futuro verranno promosse le ricerche contenutistiche approfondite dei curatori, essenziali per le mostre monografiche e tematiche.

Scambi in Svizzera ­

Promozione di reti intercantonali: in collaborazione con i partner interessati si avvieranno e sosterranno reti intercantonali che contribuiscono alla maggiore diffusione di discipline selezionate (fumetti, performance e architettura) e al relativo sviluppo del sapere.

­

Architettura: nell'ambito della cultura della costruzione si dovranno promuovere maggiormente i progetti di architettura che hanno per oggetto gli scambi internazionali e il dibattito fra architettura e arte. A tale proposito è importante il sostegno tematico mirato di pubblicazioni accuratamente ricercate sull'architettura svizzera e sull'importanza di quest'ultima come disciplina artistica.

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­

Promozione della fotografia nella sua totalità: le misure di promozione della fotografia saranno adeguate all'attuale sviluppo del mezzo di comunicazione, così da poter promuovere progetti in tutti gli ambiti della fotografia (in particolare la fotografia documentaria e applicata).

­

Riflessione critica: cfr. n. 3.1.3.

Diffusione e promozione internazionale La partecipazione e la presenza nelle piattaforme internazionali sono indispensabili per una carriera artistica. Le misure introdotte con successo negli ultimi anni vanno ampliate e sviluppate ulteriormente.

3.3.2

Design e media interattivi

Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha sviluppato un modello di promozione intitolato «Nuovi modelli di collaborazione ­ Cultura ed economia» che ha permesso a una generazione prevalentemente giovane di creativi provenienti dagli ambiti del design e dei media interattivi di posizionare con successo sul mercato i loro progetti innovativi e di alta qualità. Ne è nato un modello di promozione su più livelli che sostiene lo sviluppo del progetto, la fabbricazione di prototipi, la produzione e la diffusione. Pro Helvetia ha condotto numerosi bandi di concorso per il sostegno di progetti. Attraverso partenariati nella promozione dell'innovazione e dell'economia gli sviluppatori e i designer hanno accesso a conoscenze specialistiche in ambito imprenditoriale. Misure mirate per la creazione di reti con partner industriali, case editrici e investitori internazionali sono completate da offerte di mentorato e coaching con esperti internazionali.

Oltre alla promozione esistente di mostre e pubblicazioni, nell'ambito del design la Confederazione ha esteso le sue attività anche alla promozione dei prodotti. Nei media interattivi la Confederazione sostiene contenuti che presentano un potenziale di mercato nazionale e internazionale. Con il termine «media interattivi» Pro Helvetia indica, oltre ai videogiochi, anche i fumetti interattivi e i contenuti in realtà virtuale o aumentata con un alto livello di interattività per gli utenti. Grazie alla maggiore presenza a fiere e festival nazionali e internazionali e all'introduzione di piattaforme digitali («SwissGames» e «DesignSwitzerland»), in entrambi gli ambiti è stato possibile aumentare la visibilità dei giovani creativi svizzeri nel nostro Paese e all'estero. Numerosi progetti sostenuti da Pro Helvetia hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono stati premiati dalla stampa internazionale.

Nell'industria dei videogiochi la Svizzera riveste un ruolo pionieristico in termini di creatività e tecnologia. Nel rapporto «I videogiochi. Un settore emergente della creazione culturale» il nostro Collegio ha riconosciuto degno di un sostegno a lungo termine questo settore di alta qualità ancora emergente43.

43

Rapporto del Consiglio federale in risposta al postulato 15.3114 Fehr «Rapporto sul potenziale dell'industria svizzera dei videogiochi per la cultura, la scienza e l'economia», www.parlamento.ch > 15.3114 > Rapporto in adempimento dell'intervento parlamentare.

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Situazione iniziale e sfide Nuove leve ­

Design: cfr. n. 3.1.1.

­

Media interattivi: in Svizzera i creativi che operano nell'ambito dei media interattivi sono spesso eccellenti diplomati di università d'arte e di design o dei politecnici federali di Losanna (PFL) e Zurigo (PFZ). Il settore svizzero, relativamente giovane a livello internazionale, risente però della carenza di conoscenze specialistiche in ambito produttivo e imprenditoriale e delle ridotte possibilità di finanziamento, limitate a poche istituzioni. La Svizzera non ha grandi case editrici né altri investitori che sostengono i giovani creativi nel prefinanziamento e nel lancio sul mercato dei loro prodotti.

Promozione della produzione creativa e artistica ­

Design: il nuovo modello di promozione, che tiene conto delle diverse fasi della catena del valore, deve evolversi e adattarsi alle esigenze dei creatori e alle regole del mercato.

­

Media interattivi: le opere degli sviluppatori svizzeri si contraddistinguono per l'elevato grado di innovazione nei contenuti e nella progettazione. Lo sviluppo di contenuti interattivi è tuttavia costoso perché il lavoro coinvolge per un lungo periodo di tempo diverse professioni specializzate.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Ricerca e produzione nel design: gli elevati costi di sviluppo e produzione di nuovi prodotti rimangono una delle sfide in questo ambito. Nell'innovazione artistica o tecnologica i processi di ricerca sono lunghi e complessi, poiché coinvolgono specialisti con competenze molto diverse.

­

Incoraggiamento del finanziamento di progetti di design da parte di terzi: la produzione, ad esempio di una collezione di moda, e l'accesso al mercato restano attività costose che richiedono ulteriori finanziamenti oltre al rafforzamento delle misure di promozione della Confederazione.

­

Sviluppo strutturale a lungo termine e sostenibile dell'ambito dei media interattivi: la promozione degli sviluppatori va resa più allettante aprendo ulteriori possibilità di finanziamento, così da evitare il trasferimento all'estero dei creativi.

Scambi in Svizzera Le misure di accompagnamento consentono di sviluppare le competenze imprenditoriali degli artisti, necessarie per la realizzazione dei progetti. La partecipazione a fiere o incontri professionali in Svizzera facilita l'accesso al mercato di nuovi prodotti. La Confederazione sostiene anche progetti di ricerca nell'ambito del design. Si tratta di mostre, scambi di conoscenze o pubblicazioni che trattano gli aspetti estetici e culturali e i valori sociali della produzione di design.

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Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Presentazione del design: dato che il design svizzero è rinomato per la sua qualità e l'innovazione, aumentano le possibilità di presentarne le qualità attraverso mostre o pubblicazioni.

­

Creazione di reti, sviluppo delle conoscenze e professionalizzazione degli sviluppatori svizzeri: per migliorare le condizioni quadro della produzione nazionale è importante potenziare le piattaforme (p.es. «Game Jam», festival e conferenze), che favoriscono la creazione di reti, lo scambio di conoscenze e la professionalizzazione del settore. Qui vengono testate e discusse criticamente le idee, vengono condivise con altri attori le esperienze sui progetti conclusi e si sviluppano nuove idee.

­

Riflessione critica: cfr. n. 3.1.3.

Diffusione e promozione internazionale Il design e i media interattivi sono ottimi ambasciatori delle qualità tradizionalmente considerate svizzere, come la padronanza tecnologica ed estetica, e l'innovazione.

Data la forte competitività dei mercati internazionali, l'obiettivo è promuovere la visibilità e il riconoscimento del design e dei media interattivi svizzeri. L'impatto di questa presenza è stato rafforzato grazie alla realizzazione di strumenti di promozione in collaborazione con il DFAE, Swissnex, partner economici e della promozione delle esportazioni.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Promozione della partecipazione a piattaforme internazionali: per i creativi svizzeri la presenza nelle piattaforme internazionali è fondamentale per la visibilità internazionale e gli scambi professionali. Attività di pubbliche relazioni mirate (match-making) con l'industria internazionale portano a partenariati che aiutano sviluppatori e designer svizzeri a realizzare e a diffondere con successo i loro prodotti.

­

Promozione dell'accesso al mercato: una sfida fondamentale per sviluppatori e designer svizzeri è l'accesso a mercati internazionali fortemente competitivi. Per l'apertura a nuovi mercati importanti (p.es. Asia), già nella fase di sviluppo è fondamentale ampliare le conoscenze attraverso misure di coaching e mentorato volte ad accrescere le competenze nell'editoria e nel marketing e ad acquisire collettività.

Acquisto di opere d'arte Su raccomandazione della Commissione federale del design, la Confederazione acquista opere che vengono depositate presso il Musée de design et d'arts appliqués (mudac) di Losanna e il Museum für Gestaltung di Zurigo. Proseguirà questa prassi anche nel prossimo periodo di finanziamento.

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Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora e sulla base dei risultati della valutazione esterna del modello di promozione Cultura ed economia, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Nuove leve ­

Sviluppo strutturale a lungo termine e sostenibile: programmi di mentorato specifici, nonché la creazione di reti e la collaborazione con attori internazionali del settore dei media interattivi e del design permettono di consolidare il posizionamento internazionale delle nuove leve e di sviluppare ulteriormente a lungo termine entrambi i settori.

Promozione della produzione creativa e artistica ­

Potenziamento del sostegno alla ricerca e alla produzione nel design e nei media interattivi: in questo ambito c'è una giovane, emergente scena svizzera. Per sostenere la sperimentazione e l'assunzione di rischi che consentono la nascita di creazioni innovative, la Confederazione deve potenziare il suo sostegno finanziario di promozione della ricerca e della produzione.

­

Incoraggiamento del finanziamento da parte di terzi: occorre portare avanti e intensificare le misure volte a incoraggiare l'avvio di contatti tra creativi ed editori e produttori e l'accesso a investimenti privati.

Scambi in Svizzera ­

Potenziamento dei collegamenti fra l'industria e i designer: per promuovere a lungo termine lo sviluppo della scena è indispensabile la promozione di attività di collegamento mirate fra industria e sviluppatori e designer. Sarà ulteriormente sviluppato e intensificato il modello del match-making e verranno consolidati e sviluppati ulteriormente i partenariati esistenti.

­

Creazione di reti, sviluppo delle conoscenze e professionalizzazione: vanno sostenuti lo scambio nazionale e la sistematizzazione della collaborazione fra organizzatori. Inoltre, le piattaforme svizzere esistenti per la promozione e creazione di reti fra creativi vanno sfruttate maggiormente e ne va promossa l'evoluzione in eventi di riferimento a livello internazionale.

­

Riflessione critica: cfr. n. 3.1.3.

Diffusione e promozione internazionale ­

Promozione della partecipazione e della visibilità di sviluppatori e designer svizzeri nelle piattaforme internazionali: le misure finora adottate per rendere più visibili internazionalmente gli studi svizzeri di media interattivi e di design e che hanno permesso di diffondere i loro prodotti a livello internazionale vanno consolidate e sviluppate ulteriormente.

­

Promozione dell'accesso al mercato: attraverso varie misure va facilitato l'accesso al mercato internazionale per gli sviluppatori e i designer. Le misure esistenti (p.es. coaching, mentorato, presenza a fiere) vanno consolidate e sviluppate ulteriormente. Le relative attività di promozione attuate negli Sta-

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ti Uniti e in Europa vanno intensificate e al contempo estese a nuovi mercati (p.es. in Asia).

3.3.3

Arti sceniche

Nelle arti sceniche la Confederazione sostiene la creazione di opere della scena indipendente, la diffusione e la promozione di opere in Svizzera e all'estero, la traduzione e la sopratitolazione di opere e il collegamento internazionale di attori svizzeri con organizzatori e partner di coproduzione.

Situazione iniziale e sfide La promozione pubblica della scena indipendente si concentra sulla produzione di nuove opere. Le possibilità di sostegno per le repliche o per ricerche più approfondite sono poche. Inoltre, si investe troppo poco nella diffusione, soprattutto all'interno delle regioni linguistiche. Il risultato è che la maggior parte delle opere non sono valorizzate o lo sono solo in modo molto limitato e possono quindi suscitare troppo poco interesse del pubblico. Sarebbe più sostenibile promuovere in modo mirato i progetti con un potenziale di diffusione nazionale e internazionale, e investire maggiormente nella loro diffusione. Lo studio «Panorama Tanz» sui fondi pubblici investiti nel 2017 nel settore della danza, commissionato dal Dialogo culturale nazionale, conferma con cifre concrete lo squilibrio tra promozione della produzione e della diffusione. Attualmente tali dati non sono disponibili per il teatro, ma la situazione dovrebbe essere comparabile.

Nuove leve cfr. n. 3.1.1.

Promozione della produzione artistica Pro Helvetia sostiene la creazione di opere (produzioni) della scena indipendente (attori indipendenti senza ingaggio fisso in una compagnia). Integra la promozione cantonale e comunale contribuendo alla produzione di opere di alta qualità e alla loro diffusione in Svizzera e all'estero.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Promozione delle opere del teatro musicale e del circo contemporaneo: gli ambiti del teatro musicale e del circo contemporaneo si stanno sviluppando in modo dinamico e attirano l'interesse degli organizzatori e del pubblico.

Attraverso trasferimenti temporanei di mezzi, nell'ultimo periodo di finanziamento sono state per la prima volta sostenute in maniera mirata produzioni nell'ambito del teatro musicale, ma solo puntualmente nel circo contemporaneo. In entrambi gli ambiti mancano i mezzi per un sostegno sistematico a lungo termine.

­

Pressione produttiva nella scena indipendente: le possibilità di finanziare ricerche approfondite per nuove opere o prove per repliche di opere di successo sono ancora troppo poche.

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Scambi in Svizzera Pro Helvetia sostiene spettacoli e tournée nelle regioni linguistiche diverse da quelle di origine. Per tournée nella Svizzera tedesca e nella Svizzera italiana le possibilità di promozione sono quasi assenti. Nella Svizzera francese invece, grazie al sostegno della Commission romande de diffusion de spectacles (CORODIS) è possibile svolgerne un numero notevolmente maggiore.

Nel teatro linguistico e testuale la diffusione in altre regioni linguistiche del Paese resta una sfida costante. Pro Helvetia sostiene perciò traduzioni e sopratitolazioni di pièce e nell'attuale periodo di finanziamento ha potenziato tale sostegno.

Nella danza, la sfida sta nel numero limitato di teatri e festival che includono la disciplina nella loro programmazione. Specialmente al di fuori delle cinque città principali, vi sono solo pochi organizzatori di danza permanenti, che spesso hanno anche risorse finanziarie limitate. Negli ultimi anni, con progetti pilota di «Reso ­ Rete Danza Svizzera» è stato avviato uno scambio fra i centri e le regioni periferiche. I progetti hanno successo, ma restano puntuali. Nel circo contemporaneo la situazione è comparabile, se non addirittura peggiore.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Frontiere linguistiche: la diffusione del teatro linguistico nelle altre regioni linguistiche non è ancora sufficiente. Per le produzioni teatrali è più difficile tenere rappresentazioni in un'altra regione linguistica della Svizzera rispetto a esibirsi nei Paesi limitrofi appartenenti alla propria area linguistica.

­

Numero limitato di luoghi per rappresentazioni di danza contemporanea e circo: al di fuori dei centri urbani, i luoghi di rappresentazione sono molto pochi e per la maggior parte non dispongono di risorse finanziare sufficienti, rendendo più difficili le tournée e gli spettacoli.

­

Fondi pubblici per la diffusione limitati: mancano i fondi per valorizzare meglio le pièce prodotte e per la loro diffusione, soprattutto nella Svizzera tedesca e in Ticino.

Diffusione e promozione internazionale Numerose compagnie svizzere hanno successo, le loro opere sono di alta qualità e la domanda internazionale è quindi elevata. Nonostante le possibilità di fare tournée siano in aumento, i mezzi di promozione previsti non sono più sufficienti. Vi sono nuovi ambiti come il teatro musicale o il circo contemporaneo, che negli ultimi anni sono stati sostenuti con mezzi molto modesti e la cui promozione delle tournée va ora consolidata.

Pro Helvetia sostiene spettacoli e tournée all'estero e, insieme alle Città e ai Cantoni coinvolti, anche eccellenti compagnie indipendenti di danza e teatro selezionate con accordi di promozione cooperativa triennali, che hanno contribuito notevolmente alla professionalizzazione e alla presenza internazionale delle compagnie svizzere, soprattutto nell'ambito della danza. A questo successo si contrappone una scena in crescita, per la quale i fondi a disposizione non sono sufficienti.

In Europa, il più importante mercato estero per le arti sceniche, si tende a operare molto nell'ambito di reti internazionali, con un ulteriore incremento negli ultimi anni 2866

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a seguito delle attività di promozione dell'UE. Le compagnie svizzere rimangono sostanzialmente escluse da ciò. Inoltre, devono affrontare un'ulteriore grande sfida data dall'elevato costo della vita nel nostro Paese e dalle offerte di compenso relativamente basse all'estero. Per questo motivo, nell'attuale periodo di finanziamento Pro Helvetia ha sviluppato due nuove misure. Da un lato, per la prima volta ha sostenuto cooperazioni internazionali mirate tra istituzioni svizzere ed europee al fine di facilitare alle compagnie l'accesso a queste reti. Dall'altro, ha sostenuto la diffusione in occasione di tournée in Europa, contribuendo così alla competitività e alla professionalizzazione delle compagnie indipendenti e quindi al rafforzamento della loro posizione sul mercato.

L'offerta internazionale di produzioni e opere è in costante crescita e sono necessarie misure mirate volte a garantire che le compagnie svizzere ricevano l'attenzione dei responsabili di programma esteri. Pro Helvetia sostiene quindi piattaforme in Svizzera (come gli «Swiss Dance Days») e inviti rivolti a organizzatori nazionali ed esteri. Nell'attuale periodo di finanziamento sono state inoltre avviate diverse nuove misure all'estero, come una piattaforma al Festival di Avignone o la presenza alla Fiera della danza di Düsseldorf.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Aumento delle tournée internazionali: i mezzi previsti non sono sufficienti a promuovere adeguatamente il potenziale esistente delle tournée.

­

Accesso limitato alle reti europee: manca una promozione costante della cooperazione fra le compagnie svizzere e le istituzioni europee.

­

Competitività a livello internazionale: le nuove misure introdotte nell'attuale periodo di finanziamento per potenziare le compagnie indipendenti sono attualmente limitate a tournée in Europa e sottofinanziate rispetto al loro potenziale. Per rafforzare a lungo termine la competitività delle compagnie indipendenti è necessario un aumento dei mezzi a disposizione.

­

Visibilità in un contesto in continua evoluzione ed espansione: misure di successo come la «Sélection suisse en Avignon» non sono ancora state introdotte in tutte le regioni e i mercati rilevanti. Si pone inoltre la sfida di saper rispondere con flessibilità alle nuove tendenze (e ai nuovi mercati).

Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della produzione artistica ­

Promozione delle opere del teatro musicale e del circo contemporaneo: la nuova promozione delle opere nell'ambito del teatro musicale va mantenuta e consolidata. Quella nel circo contemporaneo va sistematizzata e integrata nella promozione della danza e del teatro esistente.

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­

Pressione produttiva nella scena indipendente: per offrire possibilità e spazi per opere artisticamente più mature e con uno sviluppo più lungo va verificato se accordare in futuro sussidi per la realizzazione di opere anche sotto forma di contributi di ricerca.

Scambi in Svizzera ­

Frontiere linguistiche: per la diffusione in altre regioni linguistiche, la Confederazione sostiene maggiormente le traduzioni e le sopratitolazioni di progetti teatrali in tournée a livello nazionale.

­

Numero limitato di luoghi per rappresentazioni di danza contemporanea e circo/fondi pubblici per la diffusione limitati: affinché siano valorizzate maggiormente le produzioni, in particolare della danza e del circo contemporaneo, insieme alle Città e ai Cantoni interessati va verificato come sostenere meglio la diffusione delle produzioni anche all'interno di una regione linguistica.

Diffusione e promozione internazionale ­

Aumento delle tournée internazionali: la crescente scena contemporanea svizzera della danza, del teatro, del teatro musicale e del circo e il sempre maggiore interesse per le sue produzioni richiedono un ampliamento della promozione internazionale delle tournée.

­

Accesso limitato alle reti europee: il sostegno alla cooperazione fra istituzioni e organizzatori provenienti dalla Svizzera e dall'Europa, introdotto come progetto pilota nell'attuale periodo di finanziamento, va mantenuto e consolidato.

­

Competitività a livello internazionale: le misure introdotte con successo nell'attuale periodo di finanziamento per rafforzare la competitività delle compagnie indipendenti in Europa vanno estese a tournée extraeuropee e dotate dei relativi mezzi finanziari.

­

Visibilità in un contesto in continua evoluzione ed espansione: le piattaforme promozionali di successo come la «Sélection suisse en Avignon» vanno consolidate. La presenza a piattaforme va inoltre estesa ad altri eventi ad alto potenziale per la scena svizzera. Andrebbe ad esempio verificata la creazione di una piattaforma al Fringe Festival di Edimburgo. Va anche sviluppata la promozione degli ambiti circo contemporaneo e opere per un pubblico giovane. Ulteriori misure vanno verificate costantemente ed eventualmente adeguate per rispondere con flessibilità a nuove tendenze, nuove regioni e nuove manifestazioni.

3.3.4

Letteratura

La Confederazione sostiene diverse case editrici e promuove la creazione di opere letterarie contemporanee e la loro traduzione, la diffusione e promozione delle opere in Svizzera e all'estero nonché le tournée di lettura e le residenze di scrittori e tradut2868

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tori letterari. I librai sono attori importanti di questo processo. Tuttavia, benché il messaggio concernente la promozione della cultura negli anni 2016­2020 lo riconosca espressamente, la loro attività non può essere sostenuta a livello nazionale in ragione della sua forte dimensione locale44.

Situazione iniziale e sfide Nuove leve Cfr. n. 3.1.1 Promozione della creazione artistica Fra il 2016 e il 2020 la Confederazione ha sostenuto vari autori nella creazione di opere letterarie con circa 20 sussidi per la realizzazione di opere, includendo tutti i generi letterari in tutte e quattro le lingue nazionali. Fra le attività sovvenzionate rientra anche un progetto pilota con sussidi per la realizzazione di opere di letteratura performativa. Nello scorso periodo di finanziamento la disponibilità di ulteriori mezzi ha inoltre permesso di sostenere con contributi per la creazione di opere i traduttori che rendono i testi letterari accessibili ad altre lingue e culture.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Forme di letteratura innovative: una sfida è rappresentata dalla promozione adeguata e costante di forme di letteratura innovative che non si esprimono soltanto a livello testuale, ma anche a livello visivo (come fumetti, graphic novels o libri illustrati per bambini) e performativo e si rivolgono spesso a nuovi gruppi target.

­

Ricerche tematiche o formali onerose: all'inizio del processo di scrittura, gli autori spesso non dispongono di sufficienti risorse finanziarie per potersi dedicare alla ricerca tematica o stilistica. Finora questa fase del processo di scrittura, così necessaria per lo sviluppo artistico, non è stata sostenuta dalla Confederazione.

­

Parità dei traduttori e autori: diversamente dagli autori, i traduttori letterari non hanno finora ricevuto un compenso adeguato per il loro contributo alla produzione letteraria. In futuro devono essere trattati alla pari degli autori e ricevere una retribuzione adeguata.

Promozione dell'editoria La vitalità del paesaggio editoriale svizzero è una delle grandi forze del panorama culturale del Paese e si traduce in un numero sorprendente di case editrici, soprattutto di medie e piccole dimensioni, con modalità di funzionamento e tradizioni diverse a seconda della regione linguistica di provenienza. Un contesto che di per sé costituisce un valore aggiunto per la letteratura svizzera e gli scambi linguistici. Tuttavia, le difficoltà economiche e l'insicurezza che incombono sul mercato del libro costringono le case editrici a ridurre gli investimenti e a limitare al minimo fasi importanti del processo editoriale. Attività meno visibili eppure cruciali in una prospettiva 44

Cfr. la risposta del Consiglio federale all'Interpellanza Reynard (16.3603) «Librerie. La Confederazione è disposta a sostenere questi attori fondamentali della catena libraria?».

2869

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culturale, come la ricerca, l'editing, l'esame dei manoscritti, la cura dei rapporti con gli autori e le attività di mediazione relative ai libri vengono messe in discussione per questione di costi. Il sostegno federale all'editoria, entrato in vigore per la prima volta a partire del 2016, consiste in contributi strutturali destinati a case editrici svizzere che valorizzano un lavoro editoriale di qualità e hanno dunque un impatto proficuo su tutto il paesaggio culturale svizzero. Sono 48 le case editrici che hanno ottenuto un sostegno strutturale per gli anni 2016­2020, mentre i premi d'incentivazione sono stati distribuiti a 22 case editrici per gli anni 2016­2018 e a 36 per gli anni 2019 e 2020. Tutti i contributi di sostegno sono stati assegnati sulla base di un concorso. Da un sondaggio condotto dall'UFC sul sostegno all'editoria emergono risultati ampiamente positivi45.

Scambi in Svizzera I festival sostenuti dalla Confederazione permettono lo scambio reciproco tra gli attori della scena libraria e letteraria svizzera e danno ai lettori la possibilità di avvicinarsi alla letteratura prodotta in lingue diverse dalla propria in altre regioni del Paese.

Le traduzioni contribuiscono fortemente agli scambi tra le regioni linguistiche della Svizzera. Per questo, nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha continuato ad ampliare ed intensificare la promozione della traduzione e dei traduttori in collaborazione con gli attori rilevanti. Sono stati perseguiti quattro obiettivi: alzare la qualità, incrementare la quantità, migliorare la promozione e la diffusione delle opere tradotte e infine favorire una maggiore diversità dell'offerta e ampliare il portafoglio al di là delle traduzioni letterarie. I nuovi strumenti di promozione si sono dimostrati efficaci e vanno quindi mantenuti.

Diffusione e promozione internazionale Anche nel contesto internazionale il lavoro di traduzione gioca un ruolo decisivo.

L'impegno in questo campo comprende la promozione delle attività di mediazione nell'ambito delle licenze e i sussidi alla traduzione destinati a case editrici internazionali che pubblicano libri svizzeri tradotti. La Confederazione partecipa inoltre a reti di traduzione internazionali come ad esempio «Traduki» (per le traduzioni nell'Europa sudorientale).

In un'ottica di promozione internazionale,
la Confederazione ha sostenuto la presenza di editori svizzeri su piattaforme internazionali, in particolare alle fiere del libro.

Questi eventi garantiscono visibilità e permettono di rafforzare i legami tra gli autori svizzeri e la scena letteraria internazionale. Per questo Pro Helvetia ha stipulato con le associazioni editoriali svizzere un contratto di prestazioni che consente loro di presenziare agli incontri fieristici internazionali. Le occasioni in cui la Svizzera partecipa come Paese ospite (ad esempio alla «Francfort en Français» nel quadro della Frankfurter Buchmesse 2017 o alla Bologna Children's Book Fair 2019) contribuiscono ad accrescere l'attenzione internazionale per la letteratura svizzera. Oltre alle fiere del libro, la Confederazione sostiene anche progetti per la promozione 45

Prima inchiesta sulla nuova misura di sostegno all'editoria 2016­2020, consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Letteratura > Promozione dell'editoria

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all'estero di libri svizzeri dedicati a temi o generi letterari specifici. Dal 2018 ha inoltre intensificato la promozione delle traduzioni esistenti, favorendo ad esempio la compresenza di autori e traduttori in occasione di eventi o sostenendo la partecipazione a festival internazionali di traduzione e a serie di eventi.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Svantaggio competitivo degli attori svizzeri nel settore librario e letterario internazionale: gli autori svizzeri dipendono dai loro editori per accedere al mercato internazionale. Per la maggior parte delle piccole e medie case editrici svizzere la sfida è professionalizzare le loro attività di marketing e promozione nonostante la difficile situazione economica. I traduttori svizzeri, il cui lavoro ha un costo maggiore rispetto ai Paesi esteri, devono rimanere economicamente competitivi.

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Competizione per l'attenzione internazionale: la partecipazione di editori svizzeri a fiere del libro e altre piattaforme internazionali crea visibilità e rafforza i legami degli autori con la scena letteraria internazionale. Le occasioni in cui la Svizzera partecipa come Paese ospite («Francfort en Français» 2017, Bologna 2019) suscitano grande attenzione attorno alla letteratura svizzera e ne aumentano le opportunità di mercato. Anche in futuro queste partecipazioni richiederanno importanti risorse finanziarie.

­

Concorrenza sul mercato delle licenze: nel contesto della diffusione internazionale la traduzione gioca un ruolo fondamentale. Le case editrici internazionali che pubblicano libri svizzeri tradotti possono chiedere alla Confederazione un contributo pari all'onorario usuale per i lavori di traduzione nel loro Paese. Questi incentivi finanziari stanno diventando sempre più importanti per fare sì che la letteratura svizzera rimanga interessante sul mercato internazionale delle licenze.

Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della creazione artistica ­

Forme di letteratura innovative: in futuro saranno erogati dei sussidi per la realizzazione di opere nelle forme letterarie che integrano testo e immagine o nuovi media. Si dovrà tener conto delle condizioni particolari in cui emergono i formati letterari performativi, aprendo e rendendo più flessibili gli strumenti di finanziamento.

­

Ricerche tematiche o formali onerose: le ricerche volte a preparare un processo letterario o ad ampliare la pratica artistica saranno incluse nella promozione federale.

2871

FF 2020

­

Pari opportunità tra traduttori e autori: la Confederazione intende garantire anche ai traduttori un compenso adeguato per i loro interventi.

Sostegno all'editoria Le misure di sostegno verranno portate avanti con un solo concorso per l'intero periodo di finanziamento, sia per l'attribuzione dei contributi strutturali che per i premi d'incentivazione. Inoltre, le case editrici che beneficeranno di una sovvenzione avranno l'obbligo di depositare gratuitamente presso la BN le proprie opere pubblicate durante il periodo di finanziamento. L'ordinanza del DFI del 25 novembre 201546 concernente il regime di promozione 2016­2020 in favore delle case editrici verrà adeguata di conseguenza.

Scambi in Svizzera Le misure introdotte nel 2016 per la promozione della traduzione (tra cui figurano mentorati per le nuove leve, contributi per la rilettura redazionale di traduzioni, workshop e altri strumenti di promozione) saranno ulteriormente sviluppate e consolidate. Verrà dedicata particolare attenzione alla promozione dei giovani traduttori svizzeri.

Diffusione e promozione internazionale ­

Svantaggio competitivo degli attori svizzeri nel settore librario e letterario internazionale: l'editoria svizzera verrà sostenuta nelle attività di promozione internazionale, affinché possa presentarsi in modo ancora più professionale. I traduttori devono ricevere un compenso adeguato per il loro lavoro.

­

Competizione per l'accesso alle piattaforme internazionali: occorre sostenere maggiormente le attività di promozione internazionale come la partecipazione a fiere, le presenze come Paese ospite e altre forme di promozione innovative.

­

Concorrenza sul mercato delle licenze: la Confederazione intende consolidare le misure a favore della traduzione internazionale di opere svizzere e rafforzare la partecipazione a reti internazionali nel campo della traduzione.

3.3.5

Musica

La Confederazione sostiene la creazione di nuove opere di musica contemporanea, di jazz, pop e folk nonché la loro diffusione in Svizzera e all'estero. L'obiettivo è incrementare la varietà nonché la visibilità della musica svizzera nel nostro Paese e all'estero, e sostenere sistematicamente gli operatori musicali nel loro percorso professionale.

46

RS 442.129

2872

FF 2020

Situazione iniziale e sfide Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della creazione artistica Pro Helvetia assegna sussidi per la realizzazione di opere a compositori e promuove la realizzazione di nuove opere con contributi alle prime rappresentazioni nel quadro di importanti festival e serie concertistiche. Nel pop e nel jazz sostiene l'elaborazione e la diffusione di nuovi repertori tramite contributi per supporti audio (digitali e analogici). Con l'introduzione della promozione coordinata di nuove forme di teatro musicale, la Fondazione ha dato seguito alla necessità evocata nel messaggio sulla cultura 2016­2020 di promuovere adeguatamente le forme d'arte interdisciplinari.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Ampliamento del concetto di opera: molti formati innovativi della creazione musicale, come opere site specific (legate a un luogo specifico) o collettive, installazioni sonore e altre forme di arte del suono, lavori multimediali e collaborazioni internazionali non sono oggi pienamente presi in considerazione della promozione delle opere, orientata a criteri come la paternità dell'opera, la riproducibilità e lo sviluppo di un nuovo repertorio. Anche i processi di lavoro artistico che implicano approfondite ricerche sono stati finora poco promossi.

­

Sussidi alla creazione di opere di teatro musicale: i sussidi per la realizzazione di opere introdotti nel 2016 hanno reso possibile la promozione di progetti di spicco che hanno il potenziale per essere diffusi in Svizzera e all'estero. Tuttavia le condizioni strutturali per la creazione di opere di teatro musicale sono ancora carenti rispetto ai Paesi esteri.

Scambi in Svizzera Oltre a promuovere opere e prime rappresentazioni, Pro Helvetia sostiene festival e serie di concerti organizzati in centri urbani e regioni periferiche che riservano uno spazio importante alla creazione musicale di altre regioni linguistiche.

La sfida per il periodo 2021­2024 è la seguente: lo scambio di progetti musicali tra le varie regioni linguistiche della Svizzera avviene solo in misura limitata. Per molti musicisti è più difficile potersi esibire in un'altra regione linguistica della Svizzera che andare in tournée nei Paesi limitrofi appartenenti alla propria area linguistica.

Diffusione e promozione internazionale Pro Helvetia promuove tournée di band, formazioni musicali e orchestre svizzere, ma anche l'esecuzione di composizioni contemporanee svizzere da parte di gruppi e orchestre straniere. In collaborazione con festival internazionali sostiene inoltre le priorità programmatiche che riguardano la musica svizzera. Nel corso dell'ultimo periodo di finanziamento, l'esperienza acquisita con il progetto pilota «OEuvres Suisses» ha portato all'introduzione di una costante promozione delle orchestre, con 2873

FF 2020

particolare attenzione alla creazione di opere svizzere contemporanee, e a una maggiore presenza internazionale delle orchestre. Pro Helvetia collabora inoltre con enti promotori internazionali e reti di organizzatori di eventi, come il «Fonds Impuls neue Musik» e la francese «Association Jazzé Croisé», al fine di diffondere le creazioni musicali svizzere. Nel quadro del programma di promozione «Promozione prioritaria del jazz», le band svizzere emergenti vengono sostenute nello sviluppo della loro carriera internazionale. Le relative misure di promozione prevedono il sostegno delle tournée, attività di coaching e aiuti per la promozione. In collaborazione con la FONDATION SUISA, Pro Helvetia aiuta musicisti svizzeri di tutti i generi a presenziare in occasione di fiere specializzate internazionali. La Fondazione integra le loro attività di promozione anche con CD antologici (sampler) e piattaforme digitali. Contribuisce inoltre alla notorietà e alla diffusione internazionale della musica svizzera invitando organizzatori internazionali ai festival svizzeri. Nel campo del pop, Pro Helvetia contribuisce al finanziamento delle attività di Swiss Music Export.

Le sfide per il periodo 2021­2024 sono le seguenti: ­

Promozione di tournée e festival internazionali: le misure di promozione attuate finora hanno mostrato effetti tangibili negli ultimi anni, il che ha portato nel complesso a un più vivo interesse verso la musica svizzera e conseguentemente a un maggior numero di inviti e ingaggi internazionali. Una tendenza di cui occorre tenere conto.

­

Competitività: la situazione spesso precaria per quanto riguarda i cachet degli artisti all'estero e il maggiore costo della vita nel nostro Paese giocano a sfavore della diffusione internazionale della musica svizzera.

­

Promozione: per gli operatori musicali svizzeri è fondamentale poter ampliare all'estero la propria sfera di attività. La regolare presenza di musicisti svizzeri a fiere e festival vetrina all'estero è efficace e indispensabile per il loro sviluppo professionale. La diffusione della musica svizzera continua a richiedere un lavoro di promozione mirato.

­

Cooperazioni: le cooperazioni con istituzioni internazionali aiutano i musicisti svizzeri a ottenere nuove opportunità di esibirsi e contribuiscono ad accrescere la notorietà della musica svizzera. Nell'ottica di una promozione continuativa, sono di grande importanza le nuove cooperazioni rivolte ad altre regioni.

Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Nuove leve Cfr. n. 3.1.1.

Promozione della creazione artistica ­

2874

Ampliamento del concetto di opera: i formati che non corrispondono alla nozione di opera finora impiegata nel campo della musica e i processi che

FF 2020

implicano una ricerca approfondita dovranno in futuro essere presi in considerazione nel quadro della promozione delle opere.

­

Teatro musicale: si punta a consolidare e sviluppare la promozione delle opere di teatro musicale, in particolare adottando misure che ne favoriscano la diffusione a livello intercantonale e la presenza internazionale.

Scambi in Svizzera ­

Scambi tra le regioni linguistiche: per aumentare la visibilità delle realtà musicali di altre regioni linguistiche, occorre sostenere anche lo scambio tra organizzatori all'interno della Svizzera.

Diffusione e promozione internazionale ­

Promozione di tournée e festival internazionali: per rispondere all'interesse crescente verso la musica svizzera all'estero sono necessari mezzi supplementari da dedicare alla sua diffusione (promozione di tournée, esibizioni in qualità di ospiti, presenza della musica svizzera ai festival internazionali).

­

Competitività: la competitività dei musicisti svizzeri in termini di tournée internazionali deve essere rafforzata con misure adeguate come la partecipazione ai costi di booking e diffusione.

­

Promozione: le piattaforme istituite negli ultimi anni e le nuove misure introdotte devono essere portate avanti, rese più flessibili ed estese ad altre regioni. Gli inviti rivolti a organizzatori stranieri dovranno essere intensificati ed estesi ad altri soggetti promotori e partner di collaborazione.

­

Cooperazioni: grazie a nuove cooperazioni con attori internazionali come le istituzioni promotrici o le reti di organizzatori si intende fornire agli operatori musicali svizzeri una migliore rete di contatti e l'accesso a nuove opportunità per creare opere ed esibirsi.

3.3.6

Cinema

3.3.6.1

Introduzione

In Svizzera è presente un'importante industria cinematografica e una vivace cultura del cinema. I film di fiction prodotti annualmente nel mondo sono circa 10 000. Di questi, 500 escono nelle sale cinematografiche svizzere. Per il 2016 e il 2017, il numero di ingressi nelle sale cinematografiche svizzere si attestava stabilmente a circa 13,5 milioni, scesi a 11,7 milioni nel 2018, mentre nel 2019 si è avuto un lieve aumento a 12,4 milioni di ingressi. Gli schermi dei cinema multisala, che accolgono circa il 40 per cento degli spettatori, sono dominati prevalentemente da grandi produzioni americane. Rispetto ai vicini europei, la Svizzera dispone però ancora in tutte le regioni di molti cinema di piccole e medie dimensioni con una programmazione diversificata. Rispetto al passato, la digitalizzazione dei mezzi di proiezione ha permesso ai piccoli cinema e a quelli delle zone rurali di accedere a tutti i film, alla stregua dei cinema dei grandi centri.

2875

FF 2020

La politica cinematografica della Confederazione si propone di promuovere la creazione cinematografica, la pluralità e la qualità dell'offerta, di rafforzare la cultura cinematografica svizzera e di conservare e rendere accessibile il patrimonio cinematografico. Essa si basa su tre pilastri: il finanziamento (produzione e commercializzazione), la cultura cinematografica (festival, formazione continua, promozione) e il patrimonio cinematografico. I regimi di promozione della Confederazione vengono periodicamente sottoposti alla verifica di una ditta esterna per valutare l'efficacia degli strumenti di promozione impiegati ed effettuare eventuali adeguamenti per il periodo successivo47.

La digitalizzazione del mercato cinematografico, dalla produzione alla commercializzazione, fino ad arrivare all'archiviazione a lungo termine, ma anche la rapida evoluzione della fruizione mediatica sono fattori che esercitano un forte impatto sul cinema svizzero. Tutti gli attori, dalle sale cinematografiche alle imprese di distribuzione, devono stare al passo con gli sviluppi tecnologici e il cambiamento delle abitudini di consumo. Non da ultimi, i festival cinematografici in Svizzera svolgono un ruolo sempre più importante nel garantire la pluralità dell'offerta, la promozione, la mediazione e la commercializzazione dei film. I festival contribuiscono alla partecipazione culturale e rivestono un ruolo decisivo per il successo dei film presso il pubblico.

3.3.6.2

Promozione cinematografica

Situazione iniziale e sfide La promozione cinematografica della Confederazione si fonda su tre strumenti: promozione selettiva, promozione legata al successo e promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera. La promozione selettiva tiene conto della varietà e della qualità della creazione cinematografica svizzera e della commercializzazione dei film. La promozione legata al successo ha invece come criteri preponderanti gli incassi al botteghino e in occasione di festival cinematografici internazionali. La promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera punta infine a rafforzare la competitività internazionale della Svizzera come sede di produzione audiovisiva.

Per le sue peculiarità linguistiche e culturali, il mercato cinematografico svizzero è troppo piccolo per poter sopravvivere secondo una mera logica commerciale. La Confederazione gioca quindi un ruolo fondamentale come primo partner per la promozione, come del resto anche la SRG SSR nella coproduzione di film svizzeri indipendenti («Pacte de l'audiovisuel»). Anche le altre emittenti di programmi televisivi nazionali o destinati alle regionali linguistiche che trasmettono film nei loro programmi sono tenute per legge a contribuire alla promozione del cinema svizzero. Per i grandi servizi online che offrono film, invece, non sussiste attualmente alcun obbligo di promuovere la creazione cinematografica nazionale.

47

Schwenkel, Christof; Hertig, Vera; Thévenaz, Muriel; Oechslin, Lukas; Ritz, Manuel: Evaluation der Filmförderungskonzepte des Bundes 2017­2020. Bericht zuhanden des Bundesamts für Kultur. Luzern/Zürich 2019 (disponibile in tedesco su www.culturasvizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Statistiche e pubblicazioni > Altre pubblicazioni)

2876

FF 2020

A livello regionale, sono gli enti promotori cantonali e intercantonali, come la Zürcher Filmstiftung, la «Fondation Romande pour le Cinéma (Cinéforom)» e gli enti bernesi e basilesi a sostenere finanziariamente lo sviluppo e la realizzazione dei film svizzeri.

Nel periodo 2016­2020 la promozione cinematografica della Confederazione è stata adeguata in diversi ambiti. È stata ad esempio introdotta la promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera. Questo nuovo strumento fornisce incentivi economici per fare sì che le coproduzioni internazionali con partecipazione svizzera e i film puramente svizzeri vengano prodotti più spesso nel nostro Paese, generando qui il loro valore aggiunto (cfr. n. 1.4.1).

La promozione del trattamento (fase che precede la sceneggiatura) introdotta nel 2012, è stata invece abolita con effetto dal 2017 a seguito del programma di stabilizzazione della Confederazione. Per l'esame delle richieste di aiuti finanziari sono stati creati dei comitati la cui composizione cambia a ritmo biennale. Dal 2019 le domande relative a coproduzioni minoritarie (finanziate in minor misura dalla Svizzera) vengono valutate in base a una perizia singola e un sistema a punti in cui gli aspetti produttivi hanno un peso maggiore.

Particolare attenzione è stata dedicata alle pari opportunità nell'accesso alla promozione (genere e nuove leve): dal 2016, in caso di pari qualità, nella promozione selettiva vengono privilegiati progetti proposti da donne e nuove leve.

Nei prossimi anni i film verranno scaricati sempre di più da piattaforme online e riprodotti su apparecchi mobili. Tuttavia le sale cinematografiche manterranno un ruolo importante come luoghi di condivisione dell'esperienza filmica. A causa della durata sempre più breve della prima commercializzazione nelle sale cinematografiche, costituirà una sfida garantire al pubblico un ampio accesso ai film nel lungo termine. Per accrescere la visibilità della creazione cinematografica svizzera occorre rafforzare la cooperazione internazionale, facendo attenzione all'equilibrio tra produzioni cinematografiche minoritarie e maggioritarie, ossia finanziate in minor o in maggior misura dalla Svizzera.

In base a quanto detto sopra, la promozione cinematografica dei prossimi anni dovrà concentrarsi in particolare sulle seguenti sfide: ­

Il calo delle coproduzioni minoritarie internazionali osservato negli ultimi anni mette a rischio la realizzazione di coproduzioni maggioritarie con l'estero. La promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera introdotta a metà del 2016 non è riuscita finora ad arrestare la tendenza, perché al momento incentiva troppo poco a scegliere la Svizzera come sito per le riprese di coproduzioni minoritarie.

­

Per quanto riguarda gli strumenti di promozione, l'introduzione di criteri specifici per garantire l'accesso paritario si è dimostrata efficace. Tuttavia la situazione sul piano delle pari opportunità dovrà essere monitorata ancora per molto tempo.

­

A livello di sviluppo dei progetti internazionali, sono ancora troppo pochi i film di fiction svizzeri che riescono a raggiungere l'estero o le altre regioni

2877

FF 2020

linguistiche. I progetti internazionali vanno preparati in comune già dalla fase di sviluppo.

­

La durata sempre più breve della commercializzazione associata a un numero sempre maggiore di uscite nei cinema e alla crescente concorrenza nel settore online impongono un riallineamento della promozione della distribuzione.

­

Diversamente dalle emittenti televisive, le piattaforme online che offrono film non hanno attualmente alcun obbligo di promuovere la produzione cinematografica nazionale. Considerando che la fruizione di film si sposta sempre di più verso i canali online, è opportuno porsi come obiettivo la parità di trattamento dei vari attori riguardo all'obbligo di promozione.

­

La sempre maggiore convergenza del panorama mediatico e il sovrapporsi dei formati lineari e non lineari costituiscono una sfida per quanto riguarda l'attuazione degli standard di vigilanza.

Obiettivi e misure Le misure di promozione esistenti verranno portate avanti nel periodo 2021­2024 con adeguamenti ad hoc. Le sfide illustrate dovranno essere affrontate come esposto di seguito.

­

A livello di promozione cinematografica occorre intensificare la promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera creando incentivi in grado di attrarre le coproduzioni minoritarie, affinché vi siano maggiori riprese estere in Svizzera. Nella promozione cinematografica legata al successo, invece, deve essere possibile prendere in considerazione anche gli ingressi ai festival del cinema nazionali e la fruizione di film online.

­

La promozione cinematografica va organizzata secondo il principio delle pari opportunità. I criteri attualmente applicati per la promozione delle nuove leve e il sostegno alle operatrici cinematografiche devono essere ulteriormente monitorati e documentati.

­

La cooperazione internazionale nella fase di sviluppo delle sceneggiature e dei progetti per film di fiction deve essere rafforzata mediante adeguate misure di promozione. La promozione della distribuzione deve tenere conto in maggior misura del contributo delle imprese di distribuzione alla diversificazione dell'offerta (cfr. n. 4.2). Proprio nell'era della digitalizzazione le sale cinematografiche e le imprese di distribuzione contribuiscono fortemente alla partecipazione culturale e alla popolarità del cinema a livello locale.

­

L'obbligo attualmente in vigore per le emittenti televisive di reinvestire acquistando film svizzeri o finanziandone la produzione deve essere trasferito dalla legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) alla legge sul cinema (LCin) ed esteso anche alle piattaforme online (cfr. n. 4.2).

­

Occorre incrementare la diversità dell'offerta su Internet introducendo quote per i film europei. Questo richiede un adeguamento delle disposizioni di legge (cfr. n. 4.2). Durante le consultazioni alcuni esponenti del settore cinematografico hanno chiesto che all'interno della quota europea venga stabi-

2878

FF 2020

lita una quota adeguata di film svizzeri. Per evitare di creare incompatibilità con la direttiva UE sui servizi media audiovisivi (Direttiva DSMA) 48, una tale quota nazionale dovrebbe limitarsi ai film in lingua nazionale secondo il modello francese o ungherese. Tuttavia, vista la concorrenza dei film provenienti dai paesi confinanti (Italia, Francia e Germania), è molto incerto se una prescrizione di questo tipo sarebbe vantaggiosa per la diversità dell'offerta e il cinema svizzero. Si rinuncia pertanto all'introduzione di una tale sotto-quota.

3.3.6.3

Cultura cinematografica

Situazione iniziale e sfide Nell'ambito della cultura cinematografica la Confederazione sostiene in primo luogo le organizzazioni che contribuiscono alla promozione del cinema svizzero ai festival cinematografici in Svizzera e all'estero e, in secondo luogo, le istituzioni che mirano a familiarizzare i bambini e i ragazzi con il cinema. In terza battuta sostiene le pubblicazioni cinematografiche e la formazione continua degli operatori del settore.

La cultura cinematografica comprende anche il sostegno ai più importanti festival cinematografici svizzeri. Rientra inoltre in questo ambito il conferimento del Premio del cinema svizzero in collaborazione con la SRG SSR, le Città di Zurigo e Ginevra e il Cantone di Ginevra. Nel periodo 2016­2020 l'ambito della cultura cinematografica è stato disciplinato con contratti di prestazioni quadriennale. Il finanziamento di singoli progetti è stato sospeso a seguito del programma di stabilizzazione della Confederazione.

Nel campo della cultura cinematografica le sfide da affrontare sono le seguenti.

­

La crescente concentrazione dei media e delle relative aziende e i nuovi modelli di finanziamento hanno portato al cambiamento delle strutture organizzative senza scopo di lucro, in particolare quelle dei festival cinematografici.

L'autonomia economica e a livello di contenuti deve rimanere una condizione imprescindibile per il finanziamento dei festival cinematografici.

­

L'evoluzione della fruizione di film, che avviene ormai attraverso diverse piattaforme, rappresenta una sfida per la mediazione cinematografica rivolta a bambini e giovani e anche ad altri gruppi target.

Obiettivi e misure Le misure di promozione esistenti verranno portate avanti nel periodo 2021­2024 con adeguamenti ad hoc. Le sfide illustrate dovranno essere affrontate come esposto di seguito.

­ 48

Le condizioni quadro per la promozione dei festival cinematografici devono essere adeguate in modo tale che gli utili generati da attività sovvenzionate Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1

2879

FF 2020

possano essere utilizzati esclusivamente per lo scopo promozionale definito (cfr. n. 4.2). Le istituzioni e le imprese sovvenzionate sono tenute alla trasparenza.

­

3.3.6.4

La mediazione cinematografica per bambini e giovani e per altri gruppi target specifici sarà integrata nella strategia dell'UFC per la partecipazione culturale e coordinata con i Cantoni. Nell'elaborazione dei criteri di promozione si terrà conto delle nuove abitudini di consumo digitale.

Patrimonio cinematografico svizzero

Situazione iniziale e sfide La conservazione del patrimonio cinematografico svizzero è uno dei compiti principali della Confederazione. Affinché anche le generazioni future possano avervi accesso, la Confederazione sostiene da oltre 60 anni la Fondazione Cineteca svizzera con sede a Losanna e archivi a Penthaz. La collezione della Cineteca svizzera è uno dei più importanti archivi cinematografici al mondo. I suoi fondi storici comprendono soprattutto film analogici in bobine di pellicola, ma dal 2012 si stanno aggiungendo film prodotti originariamente in digitale. Fra le sue attività principali rientrano la collezione, la conservazione, la catalogazione e la mediazione di film svizzeri e film internazionali che hanno un legame con la Svizzera (Helvetica). Nel periodo 2016­2020 è stata elaborata una strategia collezionistica che pone gli Helvetica in testa alle priorità.

I finanziamenti per il periodo 2016­2020 comprendono, oltre ai contributi d'esercizio della Confederazione, anche un finanziamento supplementare (7,2 mio.

fr.) per la costruzione e l'esercizio di un archivio cinematografico digitale presso la Cineteca svizzera. Dal momento che la produzione cinematografica è passata al digitale in tutto il mondo, dal 2012 è diventato indispensabile disporre di un'infrastruttura digitale. Grazie a questo archivio anche in futuro sarà possibile archiviare e rendere disponibile il patrimonio cinematografico.

Riguardo al patrimonio cinematografico la Confederazione si trova ad affrontare le sfide seguenti.

­

Con la digitalizzazione, la gestione del patrimonio cinematografico diventa un compito sempre più complesso. Da un lato la quantità di film prodotti e il volume di dati sono aumentati in maniera esponenziale, con un rischio di perdita di dati maggiore rispetto ai film analogici; dall'altro bisogna continuare a conservare i fondi cinematografici analogici in formato fotochimico.

La massa enorme di materiale digitale a fronte di risorse umane e finanziarie limitate costituisce un problema di difficile soluzione per gli archivisti.

­

Attualmente gli archivi cinematografici non dispongono di standard consolidati che permettano di conservare per decenni o secoli le informazioni digitali relative ai film. I film in formato analogico (bobine di pellicola) si conservano per oltre 100 anni e ad oggi sono ancora il sistema di conservazione più sicuro, benché nel breve termine sia il più caro. L'archiviazione digitale a lungo termine è ancora agli albori e necessita di una strategia chiara.

2880

FF 2020

­

L'accesso del grande pubblico ai film costituisce un'ulteriore sfida. Spesso, infatti, i film sono difficilmente reperibili una volta terminata la commercializzazione. La pubblica accessibilità del patrimonio cinematografico deve essere garantita per mezzo di piattaforme online. Questo scopo può essere realizzato in cooperazione con piattaforme esistenti. In questo senso sarà verificata una possibile implementazione assieme alla SSR SRG e alla Cineteca svizzera.

­

Il patrimonio audiovisivo acquisisce un rilievo sempre maggiore nei festival del cinema in Svizzera e all'estero, tanto che le pellicole restaurate e digitalizzate occupano complessivamente circa il 20 per cento del programma dei festival del cinema. Di conseguenza, emergono nuovi mercati e nuovi pubblici.

Obiettivi e misure Le misure di promozione esistenti verranno portate avanti nel periodo 2021­2024 con adeguamenti ad hoc. Le sfide illustrate dovranno essere affrontate come esposto di seguito.

­

La Cineteca svizzera deve progressivamente digitalizzare la propria collezione in modo da migliorarne l'accessibilità per i diversi gruppi target (grande pubblico, scuole, ricerca, festival del cinema ecc.). Data la mole di film, la digitalizzazione della Cineteca svizzera deve avvenire secondo criteri chiari e in particolare tenendo conto dell'urgenza (deperimento) e della domanda. Sempre secondo lo stesso ordine di priorità va curato anche il materiale fotochimico. La Cineteca svizzera adeguerà la sua strategia collezionistica in base ai più recenti standard e allo sviluppo tecnologico.

­

Per quanto riguarda l'archiviazione a lungo termine, la Cineteca svizzera deve definire e garantire standard internazionali validi nel tempo che garantiscano una certa sicurezza di investimento per i contributi federali. Si dovranno inoltre adeguare le basi legali affinché i film finanziati principalmente con fondi federali restino accessibili per il pubblico anche dopo la prima commercializzazione (cfr. n. 4.2).

­

Per il restauro dei film, data l'enorme quantità di materiale a fronte di risorse limitate, è indispensabile che la strategia collezionistica stabilisca delle priorità. A questo scopo è importante sfruttare e consolidare le conoscenze nel campo del restauro cinematografico presenti in Svizzera.

3.3.6.5

Cooperazione internazionale

Situazione iniziale e sfide La cooperazione internazionale è essenziale per la creazione cinematografica. Le coproduzioni tra due o più Paesi permettono un migliore finanziamento dei progetti e un migliore accesso al mercato di ciascun Paese grazie al riconoscimento reciproco del film come produzione cinematografica nazionale. Le coproduzioni con partecipazione svizzera vengono proiettate nelle sale cinematografiche estere con una 2881

FF 2020

frequenza doppia rispetto ai film puramente svizzeri. Proprio per questo la Svizzera ha stipulato accordi di coproduzione bilaterali con tutti i Paesi limitrofi e con il Canada, il Lussemburgo e il Belgio (Communauté Française de Belgique). Nel 2018 si è aggiunto un nuovo accordo bilaterale con il Messico. Molti dei film che vengono oggi realizzati in Svizzera sono coproduzioni.

La presenza del cinema svizzero ai festival nazionali ed esteri non si limita alle produzioni contemporanee ma negli ultimi anni spazia anche verso il ricco patrimonio cinematografico della Svizzera, favorendo la visibilità e l'accessibilità della cultura cinematografica. In tal modo si rafforza anche la visibilità della Svizzera come Paese cinematografico e si promuove indirettamente la realizzazione di coproduzioni.

La Svizzera è membro del fondo per le coproduzioni europee «Eurimages» del Consiglio d'Europa, il quale promuove la realizzazione di coproduzioni cinematografiche internazionali. Negli ultimi anni il riflusso finanziario annuo proveniente da questo programma è stato superiore al contributo della Confederazione.

Tra il 2006 e il 2013 la Svizzera ha preso parte al programma MEDIA dell'UE. Nel 2014 l'UE ha accorpato i sottoprogrammi MEDIA (promozione dell'industria cinematografica) e «Cultura» (promozione del settore culturale e creativo) dando vita al nuovo programma quadro Europa Creativa. Dopo il voto del 9 febbraio 2014 sull'iniziativa popolare «Contro l'immigrazione di massa», l'UE aveva temporaneamente sospeso i negoziati sull'adesione della Svizzera al programma Europa Creativa 2014­2020, per poi riavviarli sul piano tecnico nella primavera del 2014. A causa delle questioni ancora in sospeso, tuttavia, non è stato possibile concludere i negoziati. Tra l'altro, l'UE fissa le seguenti condizioni come criterio di partecipazione: l'armonizzazione del diritto svizzero con la Direttiva DSMA e la stipula di un accordo istituzionale. Vista la tempistica, la partecipazione al programma attuale, che termina alla fine del 2020, non è più realistica. Attualmente si sta valutando l'adesione al programma nel prossimo periodo, dal 2021 al 2027. Dal 2014 sono state introdotte misure compensative nazionali per attenuare i principali svantaggi della mancata partecipazione al programma MEDIA. Queste non compensano tuttavia
varie nuove misure di promozione introdotte con il programma MEDIA 2014­2020, come la promozione dei videogiochi e dei media interattivi. Per ora non è comunque previsto un ampliamento delle misure compensative esistenti.

Per quanto riguarda la cooperazione internazionale nel settore cinematografico, le sfide da affrontare sono le seguenti.

­

Dalla fine del 2013 la Svizzera non partecipa più al programma europeo di promozione cinematografica MEDIA. Anche se gli svantaggi finanziari per l'industria cinematografica svizzera vengono in parte attenuati dalle misure compensative rapidamente introdotte a partire dall'estate 2014, l'esclusione dalle reti europee costringe la Svizzera a riposizionarsi nel contesto internazionale.

­

Sarà possibile definire e attuare efficacemente delle condizioni quadro snelle soltanto se ci sarà uno scambio con le più importanti istituzioni promotrici dei rispettivi Stati firmatari.

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FF 2020

Obiettivi e misure Le misure di promozione esistenti verranno portate avanti nel periodo 2021­2024 con adeguamenti ad hoc. Le sfide illustrate dovranno essere affrontate come esposto di seguito.

­

La partecipazione al programma UE Europa Creativa e in particolare il rinnovo dell'adesione al sottoprogramma MEDIA dal 2021 rimangono un obiettivo da perseguire.

­

Il proseguimento delle misure compensative nazionali dovrà nel frattempo attenuare gli svantaggi finanziari dovuti alla mancata partecipazione al programma e garantire la competitività internazionale degli operatori cinematografici svizzeri.

­

La promozione del cinema svizzero all'estero (tramite le fondazioni Swissfilms e Cineteca svizzera) e la formazione continua internazionale (tramite la Fondazione FOCAL) devono orientarsi maggiormente alla strategia internazionale della Confederazione.

3.4

Patrimonio culturale

3.4.1

Introduzione

Il senso di comunità e condivisione si fonda su un patrimonio culturale comune.

Questo patrimonio comprende beni culturali materiali, immateriali e digitali. È il risultato dell'interazione degli individui tra loro e con l'ambiente e si orienta al loro bisogno di ricordare.

Nel 2018 la Svizzera ha partecipato all'Anno europeo del patrimonio culturale. La Confederazione ha sostenuto in misura determinante questa iniziativa realizzando anche progetti propri. Oltre 1500 manifestazioni, per lo più organizzate dalla società civile, hanno offerto la possibilità di confrontarsi con il patrimonio culturale in tutta la sua varietà. Formati innovativi e digitali hanno permesso di raggiungere anche un nuovo pubblico, più giovane. L'iniziativa dell'Anno europeo del patrimonio culturale ha evidenziato che esiste un'esigenza di fruire del patrimonio culturale della Svizzera. La Convenzione di Faro, che la Svizzera ha ratificato nel 2019, si propone per l'appunto di rafforzare la partecipazione della società al patrimonio culturale (cfr. n. 3.5). La sua attuazione darà un seguito duraturo alle conclusioni scaturite dall'Anno europeo del patrimonio culturale.

La Confederazione dispone di strategie settoriali per proteggere, curare, diffondere e rendere accessibile il patrimonio culturale della Svizzera. Nei capitoli seguenti sono trattati i musei e le collezioni della Confederazione e la Biblioteca nazionale svizzera. Ulteriori aspetti del patrimonio culturale sono illustrati nei rispettivi sottocapitoli (cfr. segnatamente n. 3.3.6.4 per quanto riguarda il patrimonio cinematografico della Svizzera).

2883

FF 2020

3.4.2

Museo nazionale svizzero

Il Museo nazionale svizzero (MNS) riunisce sotto lo stesso tetto tre musei ­ il Museo nazionale svizzero di Zurigo, il Castello di Prangins e il Forum della storia svizzera di Svitto ­ e comprende anche il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis. I tre musei federali illustrano la storia della Svizzera dalle origini ai giorni nostri e, grazie alle mostre permanenti e temporanee, presentano l'identità svizzera e la varietà storica e culturale del nostro Paese.

Situazione iniziale e sfide Le collezioni del MNS rispecchiano l'artigianato, le arti decorative e la storia culturale della Svizzera. Sono accessibili al pubblico presso il Centro delle collezioni che le ospita e costituiscono la fonte e il punto di partenza di ogni attività espositiva o di ricerca. Il Centro delle collezioni è rinomato a livello nazionale e internazionale come centro di competenza per la struttura dei depositi, la salvaguardia degli oggetti, l'analisi dei materiali e la ricerca nell'ambito della conservazione dei beni culturali. I suoi depositi e laboratori sono distribuiti su due strutture ad Affoltern am Albis. Nel suo rapporto sul raggiungimento degli obiettivi strategici delle unità autonome della Confederazione49, il nostro Consiglio constata che il MNS adempie al suo mandato in conformità alla LMC e agli obiettivi strategici del Consiglio federale da essa derivanti.

Il Museo nazionale svizzero di Zurigo è l'istituzione storico-culturale più visitata della Svizzera; le sue esposizioni permanenti presentano la storia del nostro Paese dalla Preistoria e dall'Antichità fino a oggi. Il Castello di Prangins, situato nei pressi di Nyon sul lago Lemano, con il suo parco e l'orto storico è il più grande castello del Settecento aperto al pubblico in Svizzera e regala ai visitatori l'esperienza di vivere l'Illuminismo dalla prospettiva di un barone e del suo feudo. Il Forum della storia svizzera di Svitto è uno dei più importanti musei storico-culturali dell'arco alpino.

Moderno e votato al dibattito, ospita una mostra permanente che racconta la nascita delle prime Landsgemeinde.

Infrastruttura I depositi delle collezioni del MNS ad Affoltern am Albis sono dislocati in due sedi, in Lindenmoosstrasse e Zeughausstrasse. Per ottimizzare il portafoglio immobili della Confederazione e l'esercizio del Centro collezioni,
è previso l'accentramento nell'edificio di Lindenmoosstrasse, che sarà conseguentemente ampliato.

A circa 20 anni dall'apertura della sede romanda del Museo nazionale svizzero, gli spazi espositivi del Castello di Prangins non sono più al passo coi tempi rispetto alle altre strutture e generano spese di esercizio che si potrebbero evitare.

Il digitale nei musei Grazie alla sua digitalizzazione, la collezione è diventata molto più accessibile, sia attraverso i portali Internet che grazie alla collezione online del MNS o ai diversi 49

Disponibile in tedesco e francese su www.efv.admin.ch > Themen > Finanzpolitik, Grundlagen > Corporate Governance > Berichterstellung des Bundesrates

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portali museali e di ricerca nazionali e internazionali. Parte delle collezioni è consultabile anche presso i centri di studio di Zurigo e Prangins. Questa offerta si rivolge innanzitutto a professionisti come fonte di ispirazione, ma anche alle università per la formazione sul campo.

Il MNS comunica attraverso diversi canali online e offline utilizzati dai rispettivi gruppi target. Con l'incremento delle attività di comunicazione diventa sempre più importante verificare la rilevanza dei contenuti per i gruppi target. Per garantire questa verifica, il MNS punta a diffondere sempre più contenuti attraverso i suoi canali digitali. Questo richiede un graduale trasferimento di risorse dalle attività di marketing e comunicazione analogica a quelle digitali.

Segmenti di visitatori Uno dei compiti principali nei prossimi anni sarà ovviamente quello di raggiungere nuovi gruppi target. La continua evoluzione della società fa sentire i suoi effetti: le aspettative e le richieste delle persone che visitano i musei sono cambiate, diventando sempre maggiori ed eterogenee. La politica espositiva del MNS deve tenere conto di tutta la popolazione svizzera e anche del pubblico proveniente dall'estero.

Attività museali globali In vista dell'ampliamento del museo e delle sue attività era stata svolta un'analisi che prevedeva costi supplementari annui per 6 milioni di franchi da destinare all'edilizia e all'utenza. Nel quadro del messaggio sulla cultura 2016­2020, il Parlamento ha infine autorizzato 4,46 milioni di franchi all'anno. Calcolando anche l'adeguamento al rincaro, nel periodo di finanziamento in corso il MNS ha quindi a disposizione 6,5 milioni di franchi in meno di quanto originariamente deciso dal Parlamento nel quadro del messaggio sulla cultura 2016­2020. Ciò ha reso necessari adeguamenti a carico dell'attività espositiva e della gestione delle collezioni.

Obiettivi e misure Entro la fine del 2020 il MNS avrà completato tutte le tappe del progetto «Nuovo museo», il quale prevede la conversione della sua ragione sociale in istituto di diritto pubblico, l'ampliamento e il risanamento del Museo nazionale svizzero di Zurigo e il trasferimento di tutte le collezioni dai depositi decentralizzati a quelli di Affoltern am Albis. Una volta terminato il progetto, seguirà una fase di consolidamento a partire
dal 2021.

Infrastruttura Le due sedi del Centro collezioni ad Affoltern am Albis saranno concentrate in una sola struttura. Ciò permetterà al MNS di riunire in un unico luogo tutte le attività del Centro collezioni e alla Confederazione di destinare ad altro uso l'immobile rimasto libero.

Le sale espositive presso il Castello di Prangins devono essere risanate e riallestite nella misura in cui lo permettono i mezzi disponibili. Nel medio termine gli adeguamenti permetteranno al MNS di svolgere le proprie attività espositive in modo sostenibile e con mezzi tecnici idonei, di esporre opere in prestito di grande valore e di instaurare collaborazioni con musei di fama internazionale.

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Il digitale nei musei Per il MNS il megatrend della digitalizzazione si è fatto sentire già dall'inizio degli anni 2000. La «Collezione online» ha visto i suoi inizi nel 2003. In futuro la politica espositiva del MNS verterà anche sulla conservazione di beni culturali creati in formato digitale (digitally born).

Segmenti di pubblico In considerazione della segmentazione della nostra società, sono necessari particolari sforzi nel campo della formazione e della mediazione, soprattutto per gli insegnanti delle scuole dell'obbligo, delle scuole professionali e dei licei e per i docenti delle università e delle scuole universitarie professionali. Il MNS collaborerà con l'agenzia Movetia nel quadro di programmi di scambio nazionali.

Attività museali globali Affinché le attività museali siano sostenibili nel tempo, le quattro sedi del MNS devono essere una meta per chi desidera acquisire conoscenze sulla storia e l'identità della Svizzera. L'eterogeneità del Paese e la permanente attualità delle discussioni nel mondo di oggi richiedono progetti espositivi poliedrici e tematicamente interessanti, interventi di conservatori e restauratori sulla collezione prima di ogni mostra e la cooperazione in rete con partner nazionali e stranieri. Occorre dare alle mostre un profilo sempre nuovo, in modo da aumentare l'attrattiva delle sedi museali e ottenere una buona frequenza di pubblico.

Gli obiettivi globali e altamente trasversali che il MNS intende perseguire nel periodo 2021­2024 sono, da un lato, continuare con successo la strada intrapresa proponendo mostre moderne e impegnate quale strumento di partecipazione e coesione culturale, anche grazie allo scambio tra le regioni linguistico-culturali della Svizzera e, dall'altro, individuare e sfruttare nuovi potenziali.

3.4.3

Attività dell'Ufficio federale della cultura nell'ambito dei musei e delle collezioni

Con i suoi 1118 musei, la Svizzera vanta una ricchissima e variegata offerta museale e importanti collezioni. Dal 2017 la Confederazione stila ogni anno una lista dei suoi istituti museali con i relativi indicatori50. Con una media di 13,3 milioni di visitatori l'anno e i vari contributi per la salvaguardia, la ricerca e la mediazione del patrimonio culturale, i musei svizzeri riscuotono grande interesse51.

I musei sono elementi di congiunzione tra il passato e il presente. Preservano il patrimonio culturale materiale e immateriale e creano spazi per dibattiti socioculturali rivolti al futuro. In qualità di istituzioni formative e scientifiche, i musei contribuiscono con la loro attività alla mediazione della cultura e alla coesione sociale. Per 50 51

www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Statistica dei musei.

www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Statistiche culturali > Statistica tascabile della cultura svizzera 2018.

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farlo seguono percorsi creativi e innovativi e rappresentano un fattore economico rilevante.

La Confederazione svolge un ruolo importante nel campo dei musei e delle collezioni: innanzitutto gestisce musei e collezioni propri. Sostiene inoltre con contributi finanziari una selezione di musei, collezioni e reti di terzi d'importanza nazionale.

Oltre a ciò, dirige l'Ente opere d'arte frutto di spoliazioni, centro di competenza della Confederazione che si occupa di trovare soluzioni giuste ed eque in merito alle opere d'arte confiscate durante il regime nazista e, grazie al lavoro del Servizio specializzato Trasferimento internazionale dei beni culturali, contribuisce a contrastare il traffico illegale di beni culturali rubati e saccheggiati.

I cambiamenti sociali e lo sviluppo tecnologico pongono i musei e le collezioni svizzere di fronte a varie sfide. Queste riguardano in primo luogo la digitalizzazione, la concezione dell'attività di mediazione, la politica collezionistica e l'esercizio delle strutture museali. Un'ulteriore sfida è però anche la gestione responsabile del patrimonio culturale sul piano etico e giuridico, aspetto di grande importanza soprattutto quando ci si occupa di opere d'arte confiscate durante il regime nazista, di reperti archeologici provenienti da scavi clandestini e di beni culturali in contesti coloniali.

3.4.3.1

Esercizio di musei e collezioni

Situazione iniziale e sfide Per i quattro musei gestiti dall'UFC (Collezione Oskar Reinhart «Am Römerholz» di Winterthur, Museo Vincenzo Vela a Ligornetto, Museo degli automi musicali di Seewen e Museo del convento di St. Georgen di Stein am Rhein) e le Collezioni d'arte della Confederazione (Collezione d'arte della Confederazione e Collezione della Fondazione Gottfried Keller) si evidenziano le sfide esposte qui di seguito.

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Digitalizzazione: le collezioni d'arte della Confederazione comprendono circa 28 100 opere. Entro il 2020, in adempimento del postulato 12.4055 Bulliard, almeno 1000 opere di cui 200 con testo esplicativo nelle tre lingue ufficiali saranno disponibili online per la fruizione gratuita da parte del pubblico. Per ora si tratta però soltanto di una parte minima delle collezioni della Confederazione.

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Attività di mediazione: offrire attività di mediazione partecipative e interessanti per diversi e nuovi gruppi di visitatori rimane uno dei compiti fondamentali dei musei della Confederazione.

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Infrastrutture: nelle sale esistenti, la Collezione Oskar Reinhart «Am Römerholz» può presentare soltanto una parte della collezione e soprattutto non dispone di spazi espositivi liberi per mostre temporanee. La parte sudoccidentale del parco, comprensiva di un impianto balneare tutelato come monumento storico, è stata offerta in donazione alla Confederazione (attualmente è di proprietà privata). Accettando la donazione si potrebbe generare un grande valore aggiunto nell'ottica di una gestione museale al passo coi tempi e contribuire alla conservazione di questo monumento.

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Strategie collezionistiche e gestione operativa: nel 2018 e 2019 i musei e le collezioni d'arte della Confederazione hanno rinnovato le loro strategie collezionistiche e gestionali, seguendo linee guida uniformi e coordinandosi tra loro e con terzi. Per le collezioni d'arte, nel 2018 è stata introdotta su raccomandazione dell'Amministrazione federale delle finanze (AFF) una nuova strategia di controllo dei fondi collezionistici52. Le strategie devono essere attuate e adeguate periodicamente alle condizioni quadro future.

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Gestione responsabile del patrimonio culturale: per i musei e le collezioni appartenenti alla Confederazione e gestiti dall'UFC le condizioni quadro necessarie per una gestione eticamente e giuridicamente ineccepibile del patrimonio culturale sono assolutamente vincolanti.

Obiettivi e misure

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Digitalizzazione: si intende proseguire l'impegno per la digitalizzazione delle importanti opere dei musei appartenenti alla Confederazione gestiti dall'UFC, allo scopo di renderli accessibili gratuitamente per il grande pubblico. Oltre ai testi delle opere, dovranno essere consultabili in formato digitale anche le informazioni aggiornate sulla provenienza delle opere d'arte.

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Attività di mediazione: oltre alle mostre temporanee, è particolarmente importante offrire attività di mediazione multilingui per diversi gruppi di visitatori come classi scolastiche, persone con passato migratorio, anziani e persone che hanno scarse possibilità di accedere ai musei.

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Infrastrutture: per la collezione Oskar Reinhart «Am Römerholz» l'obiettivo è migliorare le condizioni quadro in cui si svolge l'attività di mediazione. A questo scopo occorrerà prendere una decisione in merito alla proposta di donazione sulla base dello studio di fattibilità realizzato dall'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL). Qualora la Confederazione decidesse di accettare la donazione, insorgerebbero costi il cui finanziamento sarebbe oggetto di una richiesta a parte nel quadro del messaggio sulle costruzioni civili, nella misura in cui i costi previsti lo richiedessero.

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Strategie collezionistiche e gestione operativa: le strategie collezionistiche e gestionali dei musei e delle collezioni appartenenti alla Confederazione saranno messe in atto. Ciò comporterà delle verifiche annuali e un periodico adeguamento delle linee guida agli eventuali sviluppi.

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Gestione responsabile del patrimonio culturale: i musei e le collezioni appartenenti alla Confederazione e gestiti dall'UFC fissano il quadro giuridico e deontologico per la gestione dei beni culturali tenendo conto delle conoscenze più recenti in materia.

Il rapporto dell'AFF è disponibile su www.efv.admin.ch > Pubblicazioni > Cultura e sport.

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3.4.3.2

Aiuti finanziari a musei e collezioni di terzi

Situazione iniziale e sfide Con i cosiddetti contributi d'esercizio a musei e collezioni di terzi la Confederazione sostiene musei d'importanza nazionale. Questi contributi servono a finanziare varie misure per la conservazione, la salvaguardia e la mediazione del patrimonio culturale.

Nel 2017 si è svolto per la prima volta un bando di concorso pubblico per i contributi d'esercizio a musei e collezioni. In base al concorso la Confederazione ha individuato 13 musei a cui destinare aiuti finanziari53 che vanno dal 5 al 7 per cento dei costi di gestione del museo beneficiario. L'ipotesi di sopprimere i contributi d'esercizio per sostituirli con contributi a progetto è stata esaminata e scartata dal gruppo di lavoro «politica museale» del Dialogo culturale nazionale con la motivazione che, rispetto ai progetti, per l'esercizio dei musei è più difficile trovare finanziamenti terzi.

Oltre ai contributi d'esercizio, la Confederazione sostiene i musei con due altri tipi di aiuti finanziari: i sussidi per premi di assicurazione e i sussidi per la realizzazione di progetti. Con i primi aiuta i musei di terzi ad assicurare le opere in prestito per mostre importanti. Dato l'aumento di valore delle opere d'arte di spicco, negli ultimi anni i premi assicurativi sono diventati un notevole onere finanziario per molti musei. In un rapporto sottoposto alla Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) il 22 dicembre 2016, l'UFC ha esaminato la prassi in base alla quale vengono erogati questi contributi54. Il rapporto giunge alla conclusione che il modello attuale è più efficace rispetto all'introduzione di una garanzia di Stato e quindi deve essere mantenuto.

I sussidi per la realizzazione di progetti servono a conservare il patrimonio culturale in relazione alle tematiche che la Confederazione seleziona periodicamente.

Nell'ultimo messaggio sulla cultura sono stati destinati a progetti che servivano a chiarire e pubblicare la provenienza delle opere d'arte, in particolare quelle confiscate durante il regime nazista.

Obiettivi e misure Anche nel prossimo periodo di finanziamento i contributi d'esercizio a musei e collezioni di terzi saranno assegnati tramite un bando di concorso pubblico, mantenendo immutati i criteri di promozione. Il concorso sarà indetto nel
2020 per erogare i contributi dal 2023. I musei disporranno quindi di uno lasso di tempo sufficiente tra la decisione e l'erogazione.

I sussidi per premi di assicurazione saranno nuovamente messi a concorso per il periodo 2021­2024. Lo stesso vale per i sussidi per la realizzazione di progetti, che 53

54

Disponibile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Attualità > Comunicati stampa > Archivio > Comunicati stampa 2017 > La Confederazione sosterrà 13 musei con contributi d'esercizio Rapporto dell'UFC del 22 dicembre 2016 all'attenzione della CSES-S concernente l'esame di una garanzia di Stato da parte della Confederazione per opere d'arte di musei date e prese in prestito (in francese e tedesco): www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Musei, istituzioni culturali e collezioni > Attualità.

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saranno oggetto di un bando di concorso nel 2021, inizialmente per un periodo di due anni, riservato alle ricerche sulla provenienza. Qualora se ne rilevi l'esigenza, la ricerca sulla provenienza sarà sostenuta anche nel secondo biennio del periodo di finanziamento. In caso contrario saranno sostenuti progetti dedicati alla digitalizzazione nel contesto museale.

3.4.3.3

Contributi d'esercizio alle reti di terzi

Situazione iniziale e sfide Con i contributi d'esercizio alle reti di terzi la Confederazione promuove centri di competenza che dal 2018 vengono definiti nel modo seguente: una rete mette le proprie competenze riconosciute a livello nazionale e internazionale a disposizione di altre istituzioni culturali nel campo dell'analisi, conservazione o mediazione del patrimonio culturale. Le attività di una rete devono essere di portata nazionale e integrate in un contesto svizzero e internazionale.

Fra le reti attualmente sostenute dalla Confederazione in base a questa definizione si annoverano l'Associazione dei musei svizzeri (sostenuta dal 2014), la Fondazione Passaporto musei svizzeri (sostenuta dal 2014) e il Museo alpino svizzero (sostenuto in quanto rete dal 2019). A queste si aggiungono le reti promosse dalla Confederazione nell'ambito del patrimonio audiovisivo: l'Associazione Memoriav (sostenuta dal 2010), la Fondazione SAPA55 (sostenuta dall'UFC dal 2017, anno della fusione fra l'Archivio svizzero della danza e la Collezione svizzera del teatro, già in precedenza sostenuti dalla Confederazione) e la Fondazione svizzera per la fotografia (sostenuta dalla Confederazione sin da quando fu istituita nel 1971).

Per le reti sostenute dalla Confederazione nell'ambito del patrimonio audiovisivo (Memoriav, SAPA e Fondazione svizzera per la fotografia) le sfide da affrontare sono esposte di seguito.

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Digitalizzazione e accessibilità: per meglio catalogare e rendere accessibile al pubblico svizzero e internazionale l'importante patrimonio audiovisivo sono necessarie nuove competenze, soprattutto nel campo dell'archiviazione digitale.

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Archiviazione a lungo termine: nei prossimi anni le istituzioni che si occupano del patrimonio audiovisivo saranno confrontate con le problematiche dell'archiviazione digitale a lungo termine, le quali riguarderanno la selezione, la tecnologia e il finanziamento.

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Collezioni: occorre continuare a sviluppare e curare le collezioni tenendo conto delle limitate risorse disponibili.

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Collaborazione istituzionale: la gestione del patrimonio audiovisivo richiede l'intensa collaborazione con altre istituzioni specializzate.

Fondazione SAPA, Archivio svizzero delle arti della scena

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Obiettivi e misure Nel periodo 2021­2024 la Confederazione continuerà a promuovere le reti tematiche sostenute finora. A queste si aggiungerà dal 2021 l'associazione Bibliosuisse, la quale assume un ruolo di primo piano per la definizione di standard nel campo nella biblioteconomia e anche per la messa in rete dei vari attori. Sarà inoltre creata una categoria di promozione distinta per le reti del patrimonio audiovisivo. In questo ambito la Confederazione continuerà a sostenere Memoriav, SAPA e la Fondazione svizzera per la fotografia. Per le reti del patrimonio audiovisivo occorre concentrarsi in particolare sugli obiettivi e le misure esposti di seguito.

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Digitalizzazione e accessibilità: occorre incrementare le competenze digitali e sviluppare una politica d'azione coerente per garantire la più ampia partecipazione possibile della popolazione alla vita delle istituzioni collezionistiche sostenute dalla Confederazione.

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Archiviazione a lungo termine: l'archiviazione a lungo termine del patrimonio audiovisivo deve essere garantita con misure adeguate, assicurando in particolare il coordinamento con le altre istituzioni coinvolte in questa tematica.

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Collezioni: il mandato concernente le collezioni deve focalizzarsi su Helvetica seguendo criteri uniformi. Occorre stabilire le priorità nell'archiviazione dei documenti analogici. Presso la Fondazione svizzera per la fotografia è necessario riorganizzare e ristrutturare i locali esistenti, tanto più che l'archivio attuale incontra già problemi di capienza e si prevede che nei prossimi anni la Fondazione riceverà altri fondi importanti.

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Collaborazione internazionale: le reti collaborano con istituzioni nazionali e internazionali per sviluppare in modo efficiente le migliori pratiche collezionistiche, conservative e di mediazione.

L'ammissione di Bibliosuisse tra le reti sostenute dalla Confederazione a partire dal 2021 e l'ulteriore fabbisogno finanziario della Fondazione svizzera per la fotografia per il rinnovo dei locali e l'archiviazione analogica rendono necessaria una nuova ripartizione delle risorse disponibili. Ne consegue una riduzione dell'aiuto finanziario della Confederazione all'associazione Memoriav, dato che i suoi compiti a favore della SRG SSR sono revocati in seguito a un adeguamento della LRTV.

3.4.3.4

Opere d'arte confiscate durante il regime nazista

Situazione iniziale e sfide L'UFC dirige l'Ente opere d'arte frutto di spoliazioni, centro di competenza della Confederazione per tutte le questioni legate alle opere d'arte confiscate durante il regime nazista. L'ultima analisi condotta dal DFI e dal DFAE sulle attività svolte dalla Confederazione in questo campo riguarda il periodo 2011­2016. I risultati

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sono stati pubblicati in un rapporto56, il quale individua le seguenti necessità d'intervento: (1) le istituzioni devono verificare sistematicamente se le opere hanno subito un passaggio di proprietà nel periodo 1933­1945; (2) i risultati delle ricerche sulla provenienza devono essere pubblicati e l'accessibilità degli archivi deve essere migliorata; (3) per le opere d'arte confiscate durante il regime nazista si devono trovare soluzioni giuste ed eque nel rispetto dei «Principi della conferenza di Washington applicabili alle opere d'arte confiscate dai nazisti» (Principi di Washington). Per la Confederazione il criterio determinante perché un'opera d'arte si consideri confiscata durante il regime nazista è l'effetto confiscatorio del passaggio di proprietà avvenuto tra il 1933 e 1945.

La Confederazione ha aggiornato le ricerche sulla provenienza delle opere dei propri musei e collezioni tra il 2017 e il 2020. I risultati saranno pubblicati. La Confederazione auspica che i proprietari pubblici e privati di beni culturali proseguano le loro ricerche sulla provenienza e mettano a disposizione i mezzi necessari allo scopo. Nel periodo 2016­2020 ha perciò destinato 2 milioni di franchi a musei e collezioni di terzi per la ricerca della provenienza di opere d'arte che potrebbero essere state trafugate, in particolare durante il regime nazionalsocialista, e la pubblicazione dei risultati (cfr. n. 3.4.3.2). Grazie a questi fondi sono stati svolti ben 27 progetti. I risultati sono stati pubblicati e sono disponibili online57.

Obiettivi e misure Grazie al lavoro dell'Ente opere d'arte frutto di spoliazioni, la Confederazione continua a impegnarsi affinché le opere che si trovano in fondi collezionistici svizzeri e sono state interessate da passaggio di proprietà tra il 1933 e il 1945 siano sistematicamente oggetto di ricerca e i relativi risultati pubblicati dai musei, in modo da trovare i proprietari nel periodo prebellico o i loro eredi. La Confederazione continua a sostenere queste ricerche con contributi a progetto (cfr. n. 3.4.3.2). Un altro impegno è quello per il miglioramento dell'accessibilità degli archivi e lo scambio con le persone operanti nel commercio d'arte e i collezionisti privati. Per le opere d'arte confiscate durante il regime nazista si devono trovare soluzioni eque nel rispetto delle direttive internazionali determinanti58.

3.4.3.5

Trasferimento internazionale dei beni culturali

Situazione iniziale e sfide Le attività relative al trasferimento internazionale dei beni culturali hanno per scopo il mantenimento del patrimonio culturale mobile in Svizzera e all'estero. In particolare devono garantire che la Svizzera non venga usata come piazza di scambio per il 56

57 58

Rapporto DFI/DFAE del 19 ottobre 2016 sullo stato dei lavori della Confederazione nel periodo 2011­2016 nell'ambito delle opere d'arte frutto di spoliazioni, pubblicato su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Opere d'arte frutto di spoliazioni.

www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Opere d'arte frutto di spoliazioni > Ricerca sulla provenienza in Svizzera > Ricerche sulla provenienza di terzi.

www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Opere d'arte frutto di spoliazioni > Basi internazionali.

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traffico illegale di beni culturali. La base legale svizzera necessaria a tale scopo è la legge del 20 giugno 200359 sul trasferimento dei bei culturali, la quale si basa sulla Convenzione del 14 novembre 197060 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali.

Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha sottoscritto accordi bilaterali con il Perù e il Messico per l'importazione e il rimpatrio di beni culturali, al fine di salvaguardare il patrimonio culturale. Ha inoltre sostenuto progetti per la protezione di beni culturali particolarmente minacciati, ad esempio alcuni workshop per i Paesi arabi sulle misure di protezione del patrimonio culturale in caso di conflitti e catastrofi naturali. Con la sottoscrizione di accordi bilaterali e il sostegno a progetti per la salvaguardia dei beni culturali minacciati, la Svizzera si è fatta conoscere nel contesto internazionale per il suo impegno a favore della legalità nello scambio di beni culturali e per i suoi sforzi nel contrasto dei traffici illegali.

Obiettivi e misure In una decisione del 13 maggio 201961 il Tribunale federale si è espresso in merito all'importazione illecita e l'inesatta dichiarazione di beni culturali ai sensi della LTBC. Esso ha ribadito che, in base al diritto vigente, l'inesatta o la mancante dichiarazione di un bene culturale è punibile solo se si tratta di un oggetto che figura in un accordo bilaterale tra la Svizzera e un altro Stato concernente l'importazione e il rimpatrio di beni culturali. L'UFC, come le autorità di perseguimento penale cantonali, partiva invece dal presupposto che, in base alla disposizione penale contenuta nella LTBC, l'inesatta o mancante dichiarazione di un bene culturale fosse comunque punibile, a prescindere dall'esistenza di un accordo bilaterale. Nel caso di beni culturali provenienti da attuali zone di crisi, l'assenza di un obbligo di dichiarazione per mancanza di accordi bilaterali potrebbe procurare alla Svizzera la reputazione di essere una piattaforma commerciale per beni culturali minacciati e ciò potrebbe nuocere in generale alla sua reputazione internazionale. Per impedirlo occorre modificare la LTBC (cfr. n. 4.3). Questa modifica permetterebbe al contempo di dare seguito alla richiesta
avanzata dal nostro Consiglio nel «disegno di legge federale che adegua il diritto penale accessorio alla nuova disciplina delle sanzioni»62 e di armonizzare le disposizioni penali della LTBC con la nuova disciplina delle sanzioni. La citata decisione del Tribunale federale è stata presa a pochi giorni dall'apertura della procedura di consultazione sul messaggio sulla cultura 2021­ 2024. Di conseguenza la revisione non è stata oggetto della consultazione.

Anche in futuro si punta a stipulare accordi bilaterali in modo mirato e in funzione dell'urgenza. I contributi per la salvaguardia del patrimonio culturale mobile saranno erogati anche in futuro e assegnati tramite bandi di concorso annuali. Saranno sostenuti in via prioritaria progetti volti alla protezione e al mantenimento dei beni culturali mobili particolarmente minacciati. I progetti in o con Paesi con cui la Svizzera

59 60 61 62

RS 444.1 RS 0.444.1 Sentenza 1C 447/2018 FF 2018 2525

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ha sottoscritto un accordo bilaterale sull'importazione e il rimpatrio di beni culturali avranno la precedenza.

3.4.4

Biblioteca nazionale svizzera

La Biblioteca nazionale svizzera (BN) è un'istituzione della memoria appartenente alla Confederazione. Conserva e tramanda testi stampati e digitali, immagini e documenti sonori che presentano un legame con la Svizzera. Insieme ad altre biblioteche, agli archivi e ai musei contribuisce alla conservazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

Situazione iniziale e sfide Edifici L'edificio che oggi occupa l'ex torre dei libri del 1931 ospita postazioni di lavoro destinate sia al pubblico che al personale e sale di lettura per le collezioni speciali.

Questi spazi sono stati realizzati dopo la costruzione dei magazzini sotterranei est e ovest nel 1997 e nel 2009. Nel 2017, in seguito a delle misurazioni, si è constatato che la parte centrale dell'edificio non è conforme alle attuali norme antisismiche e quindi necessita di interventi di risanamento. In una fase provvisoria che durerà almeno fino alla fine del 2023 l'uso dell'edificio sarà limitato. Si è dovuta trovare una soluzione alternativa per oltre 50 postazioni di lavoro e per le sale di lettura con le relative collezioni e infrastrutture. In seguito, l'intero edificio sarà inagibile per diversi anni. È già stato individuato un edificio sostitutivo idoneo nel centro di Berna, in Monbijoustrasse 74, attualmente occupato dall'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT). Qui sarà provvisoriamente trasferita l'intera attività, compresi i servizi al pubblico, che saranno forniti nella maniera più completa possibile.

Collezione digitale Il volume delle informazioni pubblicate in digitale supera oggi di gran lunga quello delle informazioni stampate. La risposta a questa evoluzione è la creazione della collezione digitale «e-Helvetica», che raccoglie pubblicazioni digitali consultabili esclusivamente online e non trasferibili su un supporto fisico, come siti web, eBook, giornali online e documenti sonori. Le pubblicazioni digitali assumono forme sempre nuove, complesse e dinamiche che richiedono quindi un continuo adeguamento dell'attività collezionistica e dei procedimenti tecnici per la memorizzazione. Oggi viene collezionata una parte infinitesimale delle pubblicazioni digitali. L'ampliamento della collezione digitale comporterà un grande lavoro e notevoli costi.

Per quanto riguarda i documenti analogici, ormai le
persone si aspettano di poterli consultare online ovunque e in qualsiasi momento. Un programma di digitalizzazione permette alla popolazione interessata l'accesso online a un numero crescente di giornali, riviste, libri, immagini e documenti sonori digitalizzati. La stretta collaborazione con le biblioteche cantonali e le case editrici ha permesso finora di digitalizzare 31 000 volumi ovvero quasi 20 milioni di pagine. Tuttavia, nonostante l'ingente investimento di risorse da parte della BN e dei suoi partner cantonali e privati, finora 2894

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è stato digitalizzato soltanto l'1 per cento della collezione analogica. Anche in futuro la digitalizzazione del patrimonio culturale analogico richiederà considerevoli risorse in termini di personale e di finanze.

Archiviazione digitale a lungo termine La fruizione di informazioni digitali fa ormai parte della nostra quotidianità, ma la conservazione e la fruibilità a lungo termine di questi dati è tutt'altro che scontata.

Di fronte all'immensa mole di dati è fondamentale chiarire con i vari attori a tutti i livelli federali a chi spetta conservare quali dati. Garantire la conservazione e la fruibilità a lungo termine dei dati digitali è una missione complessa e i costi sono talmente elevati che è possibile affrontarla soltanto cooperando. Oltre alle biblioteche cantonali e agli archivi di Stato devono fare la loro parte anche la BN e l'Archivio federale svizzero nel loro ruolo di istituzioni della memoria appartenenti alla Confederazione63.

Obiettivi e misure In aggiunta alle misure di promozione messe in atto finora, nel periodo 2021­2024 le sfide illustrate saranno affrontate come esposto di seguito.

Edifici Occorre avviare, sotto la guida dell'UFCL, riflessioni fondamentali sulla futura sede della BN. Durante la permanenza nella sede provvisoria, il funzionamento e la fruizione delle collezioni sia in loco che online devono essere garantiti nel migliore dei modi. Le riflessioni fondamentali sulla BN del XXI secolo rappresentano un'opportunità per condurre la biblioteca nel futuro. La conservazione e la mediazione dello straordinario patrimonio architettonico presente in Hallwylstrasse 15 a Berna avverranno in un'ottica di lungo termine.

Collezione digitale La BN sta preparando un documento sulla propria strategia digitale, nel quale fissa i parametri fondamentali per la gestione della trasformazione digitale. Gli obiettivi sono: definire la politica collezionistica rispetto alle pubblicazioni di origine digitale; stabilire le priorità nella digitalizzazione del patrimonio culturale analogico; portare avanti lo sviluppo dei processi gestionali digitali, approvare una politica open data e disciplinare la gestione delle disposizioni in materia di diritto d'autore e protezione dei dati. Per sostenere lo sviluppo della collezione digitale verrà valutata la possibilità di introdurre il deposito
legale per le pubblicazioni digitali. Una volta completato il documento di cui sopra, la strategia verrà gradualmente messa in atto nel corso del periodo 2021­2024 Archiviazione digitale a lungo termine Dal 2017 la Confederazione e gli attori cantonali perseguono un impegno congiunto a favore dello sviluppo di una rete intersettoriale che garantisca la conservazione e la 63

D. Burda, A. Dungga Winterleitner und B. Estermann: Digitale Langzeitarchivierung in der Schweiz. Ergebnisse einer Studie im Auftrag der Schweizerischen Nationalbibliothek, Berna 2017.

2895

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disponibilità a lungo termine del patrimonio culturale digitale svizzero. Data l'urgenza di misure di conservazione della memoria digitale svizzera, gli sforzi in questo senso saranno intensi anche nel periodo 2021­2024. Per poter amministrare, diffondere e conservare la propria collezione digitale, durante il periodo 2021­2024 la BN metterà in campo un sistema di archiviazione digitale a lungo termine.

3.5

Cultura della costruzione

Monumenti, insediamenti e siti archeologici sono considerati una risorsa per la società e l'economia. Il patrimonio culturale di un Paese fa sì che la popolazione abbia radici e si identifichi con esso. In Svizzera, centri storici suggestivi, quartieri intatti e villaggi e paesaggi rurali ben conservati sono anche un fattore importante per il successo del turismo. Il modo di gestire il patrimonio costruito della Svizzera è determinante per il futuro sviluppo dello spazio vitale. La valenza sociale del patrimonio culturale e l'utilità della sua conservazione acquistano senso come elementi di una considerazione qualitativa globale dell'intero ambiente costruito. Questo richiede una nuova ottica culturale più aperta dell'ambiente costruito. Il concetto di cultura della costruzione considera come unità la conservazione e la cura del patrimonio culturale, oltre alle realizzazioni contemporanee. La cultura della costruzione comprende tutte le attività umane che modificano lo spazio vitale costruito. In una società gli sforzi comuni a favore di una progettazione consapevole, dibattuta e di pregio di tutte le testimonianze costruite riflettono una cultura della costruzione di qualità. Tutti i risultati degli interventi sullo spazio, dal dettaglio artigianale all'architettura e dal restauro conservativo dei monumenti alla pianificazione di opere infrastrutturali con un impatto sul paesaggio, sono espressione della cultura della costruzione. La cultura della costruzione riguarda anche i processi della progettazione e, di conseguenza, oltre alla progettazione architettonica ed edilizia di costruzioni e opere d'ingegneria civile, anche misure pianificatorie ed edilizie nella realizzazione di insediamenti e nella progettazione del paesaggio. L'obiettivo ultimo è una cultura della costruzione eccellente, che migliori la qualità dell'ambiente costruito nel suo insieme. Nel gennaio 2018 questa concezione globale di cultura della costruzione è sfociata nella Dichiarazione di Davos per una cultura della costruzione di qualità adottata dai ministri della cultura europei convenuti su invito della Svizzera a una Conferenza internazionale tenutasi nel quadro del World Economic Forum (WEF). La Dichiarazione di Davos è alla base della futura politica federale a favore del patrimonio culturale.

Le esigenze conservative
e scientifiche dei monumenti storici e dell'archeologia acquistano valenza all'insegna di una politica culturale della costruzione di ampio respiro, considerato che la protezione e la conservazione del patrimonio culturale rappresentano due elementi di una strategia di sviluppo sostenibile. Per garantire lo sviluppo di qualità dello spazio insediativo per il futuro non è sufficiente focalizzare esclusivamente i valori storici. Occorre piuttosto una visione globale, che punti alla qualità dell'intero spazio vitale costruito. La cultura della costruzione di qualità è ben più della buona architettura, in quanto implica un trattamento di edifici, infrastrutture, spazi pubblici e paesaggi consapevole, efficiente in termini di risorse e orientato alla qualità. Al suo centro si collocano gli individui con le loro esigenze 2896

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funzionali, sociali e culturali. Vari sviluppi globali riguarderanno in modo particolare l'ambiente costruito. Alla luce della crescente vulnerabilità dell'ambiente, gli effetti del cambiamento climatico, il massiccio impoverimento della biodiversità, la digitalizzazione, il futuro approvvigionamento energetico e il cambiamento demografico influiranno notevolmente sulle modalità di costruire in Svizzera e richiederanno approcci innovativi e adeguati. Sullo sfondo di questi elementi, una cultura della costruzione di qualità è da considerare anche come contributo al pieno adempimento dell'Agenda 2030 dell'ONU e dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile («Sustainable Development Goals»).

Situazione iniziale e sfide La Svizzera è caratterizzata da una grande diversità culturale e naturale. Tuttavia, pur tenendo conto dell'esistenza di realtà economiche, sociali e politiche regionalmente variabili, per quanto riguarda l'ambiente costruito, i paesaggi rurali, i villaggi e le città è innegabilmente riscontrabile una tendenza inquietante: la qualità delle realizzazioni è in calo, come ha illustrato il nostro Collegio nel rapporto in adempimento del postulato Fluri (16.4028) «Proteggere gli insediamenti svizzeri»64. Anche se singole opere realizzate sono considerate esempi eccellenti dell'architettura e dell'ingegneria civile contemporanee, in Svizzera è rilevabile una dilagante trivializzazione. In vaste aree del territorio svizzero sorgono costruzioni senza pretese dal punto di vista della progettazione. Questo problema affligge non tanto le aree urbane, quanto soprattutto le zone rurali e gli agglomerati. La Confederazione ha reagito alla crescente dispersione degli insediamenti revisionando il diritto di pianificazione del territorio e punta a contrastare questa evoluzione negativa ponendo l'esigenza di uno sviluppo centripeto degli insediamenti. Per l'auspicato miglioramento della qualità dell'ambiente costruito occorre un migliore equilibrio tra gli aspetti di cultura della costruzione e le logiche tecniche ed economiche, che oggi predominano nella prassi edilizia e pianificatoria. In un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e dalla globalizzazione, gli aspetti culturali devono essere considerati prioritari nello sviluppo e nella valutazione dell'ambiente costruito per soddisfare a lungo termine
le esigenze sociali in termini di qualità di vita e di benessere della popolazione.

Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione Il messaggio sulla cultura 2016­2020 aveva introdotto il concetto di cultura della costruzione e annunciato l'elaborazione di una strategia interdipartimentale per la cultura della costruzione. Sotto l'egida dell'UFC è stato istituito un gruppo di lavoro interdipartimentale composto di rappresentanti dei 15 servizi federali interessati.

Nella nuova strategia il Consiglio federale fissa gli obiettivi e i provvedimenti volti a migliorare la cultura della costruzione a livello federale. Nell'ambito delle costruzioni e dell'archeologia la Confederazione dispone di solide basi e di una pratica che si è imposta ed è evoluta in oltre un secolo di attività. Per l'attuazione di un concetto globale di cultura della costruzione occorre invece ancora consolidare la pratica nell'ambito della costruzione contemporanea. Pertanto la Strategia interdipartimen64

Rapporto del Consiglio federale del 15 dicembre 2016 in adempimento del postulato Fluri (16.4028) «Conservare gli insediamenti svizzeri», www.parlamento.ch, 16.4028 > Rapporto in adempimento dell'intervento parlamentare.

2897

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tale sulla cultura della costruzione è focalizzata su questo aspetto. La bozza della strategia è stata oggetto di un'indagine conoscitiva informale in concomitanza con la consultazione del progetto di messaggio sulla cultura65.

Nella legislatura in corso i servizi federali interessati attueranno il piano di misure e azioni contemplato dalla strategia della Confederazione per la cultura della costruzione contemporanea e aggiorneranno la strategia per il periodo 2024­2027. Secondo il disegno, la strategia della Confederazione e le relative misure dei servizi federali coinvolti puntano segnatamente a: ­

istituzionalizzare all'UFC il gruppo di lavoro interdipartimentale incaricato di promuovere la cultura della costruzione;

­

sviluppare competenze esaustive nelle questioni di cultura della costruzione da parte sia delle autorità sia dei committenti, dei progettisti, dei realizzatori e della popolazione;

­

migliorare durevolmente la qualità delle opere e della progettazione;

­

consolidare la collaborazione multisettoriale e interdisciplinare;

­

rafforzare la partecipazione socioculturale.

Secondo il disegno della strategia e fatta salva l'approvazione del Consiglio federale, le misure concrete e i mezzi finanziari necessari per realizzarle sono iscritti nei messaggi sul finanziamento e nei preventivi dei singoli servizi federali interessati. Il presente messaggio sulla cultura 2021­2024 riguarda esclusivamente le misure dell'UFC. Queste comprendono segnatamente gli sforzi per l'acquisizione di competenze da parte delle autorità, la promozione di una formazione generale ampia in materia di cultura della costruzione, la promozione del dibattito e il rafforzamento della ricerca interdisciplinare sulla cultura della costruzione.

Ricerca, sapere, mediazione Nel messaggio sulla cultura 2016­2020 si constatava una «crisi delle tradizioni» nell'ambito del patrimonio culturale. Per crisi delle tradizioni si intende una sempre minore disponibilità a confrontarsi in modo approfondito con la propria storia e, di conseguenza, la mancata approvazione di misure volte a proteggere il patrimonio culturale. Per contrastare questa situazione la Confederazione aveva deciso di dare rilevo al tema «Pubbliche relazioni e sapere» elaborando allo scopo basi come la statistica svizzera dei monumenti, compilata dall'UST66 su mandato dell'UFC, fornendo esempi di buone pratiche e analizzando approfonditamente questioni legate alla comunicazione e alla partecipazione67. Indagini rappresentative hanno fornito indicazioni sulla valenza sociale della cultura della costruzione contemporanea e

65 66 67

Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Cultura della costruzione Ufficio federale di statistica (UST): Monumenti in Svizzera: primi risultati. Statistica dei monumenti 2016 e Statistica del comportamento culturale, Neuchâtel 2018.

Ufficio federale della cultura (UFC): Situationsanalyse zur Kommunikation in den Bereichen Denkmalpflege, Archäologie und Ortsbildschutz in der Schweiz, Berna 2017, consultabile in tedesco e francese su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale e monumenti storici > Basi > Strategia di comunicazione.

2898

FF 2020

storica68. La Confederazione ha sostenuto progetti di ricerca, progetti pilota e pubblicazioni rilevanti per la pratica e ha partecipato in misura determinante alle campagne di sensibilizzazione per l'Anno del giardino 2016 e l'Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

Negli ultimi anni le strategie e gli obiettivi di una politica globale della cultura della costruzione sono stati formulati in diversi documenti di varia natura. Parallelamente occorrerà anche approfondire le basi scientifiche necessarie per l'attuazione. Occorrerà evidenziare meglio l'importanza e l'apporto della cultura della costruzione per la società e promuovere un'ampia comprensione delle qualità costruttivo-culturali.

La mediazione sul perché della conservazione dei monumenti e dello studio dei siti archeologici contribuisce, come anche l'accesso all'architettura contemporanea e alle tecniche innovative di costruzione, ad alimentare questa comprensione per la qualità dello spazio costruito. Contemporaneamente la Confederazione vuole permettere alla popolazione una maggiore partecipazione anche in questo ambito, attuando così un importante proposito della Convenzione di Faro.

Perizie e consulenze Le prese di posizione della Confederazione su numerosi progetti di costruzione e pianificazione contribuiscono allo sviluppo di una cultura della costruzione di qualità. Il più capillare monitoraggio dei progetti fin dalle prime fasi è una tendenza positiva da portare avanti per una migliore pianificazione. Le circa 200 perizie messe a disposizione dei Cantoni nel corso del periodo precedente hanno permesso di garantire la qualità dei lavori realizzati sull'intero territorio svizzero nell'archeologia e nella conservazione del patrimonio costruito. Di fronte alla crescente pressione sul patrimonio culturale dovuta all'intensa attività edilizia, l'intervento della Confederazione in questo ambito resta importante. Il dialogo con i differenti settori interessati deve essere intensificato per giungere a una maggiore considerazione del patrimonio costruito nelle città e nei villaggi della Svizzera. Nell'ambito del Patrimonio mondiale dell'UNESCO (siti culturali) la Confederazione ha realizzato, insieme al DFAE e all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), il Piano d'azione Svizzera 2016­202369, focalizzato sulla conservazione esemplare
dei siti culturali UNESCO svizzeri, la cui attuazione verrà portata avanti.

Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale (ISOS) L'ISOS cataloga e analizza gli insediamenti della Svizzera più importanti nell'ottica della cultura della costruzione. Non recensisce singoli monumenti, bensì interi 68

69

Ufficio federale della cultura (UFC): Cultura della costruzione per tutti?, Berna 2018; Ufficio federale della cultura (UFC): Indagine su Heimat ­ identità ­ monumenti storici, Berna 2015; Ufficio federale della cultura (UFC): Indagine sull'importanza del patrimonio in Svizzera, Berna 2014. Tutti i documenti sono consultabili su www.culturasvizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale e monumenti storici > Basi > Inchieste.

Ufficio federale della cultura (UFC), Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Direzione politica: Patrimonio mondiale UNESCO, Piano d'azione Svizzera 2016­2023, consultabile su www.bak.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio mondiale dell'UNESCO > Rapporto periodico.

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insediamenti. L'ISOS presenta un'analisi globale del patrimonio costruito tenendo conto delle strade, delle piazze, dei giardini e di altri spazi verdi nonché del legame che esso ha con il paesaggio circostante. L'iscrizione di un insediamento nell'ISOS indica che esso merita specialmente di essere conservato intatto. Trattandosi dell'unico inventario di insediamenti al mondo che copre l'insieme del territorio di uno Stato, contribuisce a preservare la diversità architettonica della Svizzera. Permette di capire l'evoluzione e l'identità degli insediamenti e con questo promuove una cultura della costruzione di qualità.

Pur identificando ciò che è meritevole di essere conservato, l'ISOS non equivale a una misura di protezione assoluta. Si tratta di una base decisionale che la Confederazione deve applicare sistematicamente nell'adempimento dei suoi compiti. I Cantoni e i Comuni sono tenuti a considerare l'ISOS nelle rispettive pianificazioni territoriali.

Per fare sì che l'ISOS sia meglio accettato e applicato quale base pianificatoria, la Confederazione ha preso varie misure negli ultimi anni. Tra l'altro ha pubblicato i materiali sull'ISOS, dopo avere esaminato nel 2015 su nostro mandato la questione della conciliabilità tra l'ISOS e i compiti dello sviluppo centripeto, stabiliti dalla legge sulla pianificazione del territorio, e confermata da un rapporto pubblicato dall'ARE70. Nel 2020 la Confederazione prevede la pubblicazione di raccomandazioni concrete per attuare uno sviluppo centripeto degli insediamenti che tenga conto della qualità degli insediamenti svizzeri da proteggere. Infine la Confederazione ha organizzato tavole rotonde e convegni e dal 2019 propone, in collaborazione con EspaceSuisse, una formazione specifica sull'ISOS. Dal 2019/2020 il potenziale turistico degli insediamenti che figurano nell'ISOS viene sfruttato con successo nella campagna «Un amore di luogo» di Svizzera Turismo.

Come previsto dal messaggio sulla cultura 2016­2020, nel 2016 l'ISOS è stato integrato nell'Amministrazione federale dopo essere stato gestito all'esterno. L'integrazione è riuscita e presenta vantaggi di ordine organizzativo, logistico e finanziario per quanto riguarda le prestazioni.

Dal 2017/2018 è in corso la revisione degli inventari federali dei Cantoni dei Grigioni e di Ginevra. Il metodo di
rilevamento dell'ISOS è stato aggiornato mediante un processo partecipativo e la rappresentazione dell'inventario adeguata ai nuovi standard tecnici e digitali. L'ordinanza sull'ISOS viene revisionata e precisata nel 2019 e conterrà anche i principi determinanti per la selezione degli oggetti.

Il confronto profondo con il patrimonio costruito resta una grande sfida e l'ISOS fornisce una base adeguata per ponderare i diversi interessi. Gli sforzi volti a rafforzare l'informazione sugli obiettivi e sul senso dell'ISOS e a promuovere la partecipazione devono pertanto essere portati avanti.

70

Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE): ISOS und Verdichtung, Bericht der Arbeitsgruppe, Berna 2016, consultabile in tedesco e francese su www.are.admin.ch > Media e pubblicazioni > Pubblicazioni > Città e agglomerati.

2900

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Aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione e misure archeologiche Nel suo rapporto in adempimento del postulato Fluri (16.4028) «Insediamenti svizzeri da proteggere» e nella Strategia del turismo della Confederazione del 17 dicembre 201771 il nostro Consiglio sottolinea l'importanza della conservazione del patrimonio costruito. Senza il contributo dei poteri pubblici sovente non è possibile restaurare adeguatamente edifici storici e assicurarne la conservazione a lungo termine.

Già nei messaggi sulla cultura relativi ai periodi 2012­2015 e 2016­2020 era stato illustrato, sulla base di una perizia, che occorrerebbero mezzi finanziari pubblici molto più ingenti per impedire perdite considerevoli del patrimonio costruito e archeologico della Svizzera. Il solo fabbisogno per la Confederazione ammonterebbe a oltre 100 milioni di franchi l'anno72. La situazione è rimasta invariata, e in particolare i presupposti dello sviluppo centripeto degli insediamenti hanno fatto lievitare i costi per le misure archeologiche dei Cantoni. Anche i più frequenti compiti di restauro, che dovrebbero interessare nei prossimi anni i beni culturali più recenti in seguito all'ingrandirsi del patrimonio culturale, faranno aumentare la richiesta di aiuti finanziari. Il Dialogo culturale nazionale ha verificato tra l'altro l'efficienza e l'organizzazione dell'erogazione di sussidi federali per misure a favore di beni culturali e archeologici. Il rapporto che ne è scaturito 73 attesta alla Confederazione un'attuazione efficace e appropriata del compito. Nel periodo 2021­2024 è previsto di ottimizzare singoli aspetti.

Affari internazionali Negli anni 2016­2020 la Svizzera ha proseguito e consolidato la sua partecipazione attiva al dibattito internazionale nell'ambito della cultura della costruzione. Soprattutto l'adozione nel 2018 della Dichiarazione di Davos per una cultura della costruzione di qualità, avvenuta sotto la guida della Confederazione, e l'impegno che ne è scaturito sono stati ampiamente riconosciuti a livello internazionale. La partecipazione della Svizzera all'iniziativa dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 ha rafforzato la visibilità del nostro Paese quale partner credibile e competente in materia.

Nell'ambito del patrimonio mondiale dell'UNESCO, nel 2017 la Svizzera
ha aggiornato la sua Lista indicativa. Il 30 novembre 201874 abbiamo sottoposto al Parlamento per approvazione la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa del 27 ottobre 2005 sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro) e 71 72

73

74

Consultabile su www.seco.admin.ch > Promozione della piazza economica > Politica del turismo > Strategia del turismo della Confederazione Maurer, Philipp: Heimatschutz und Denkmalpflege 2012ff, Arbeitsbericht zuhanden des BAK, Bausatz, Zurigo 2010, consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale e monumenti storici > Aiuti finanziari.

Schwenkel, Christof; Duarte, Marcelo; Rieder, Stefan: Untersuchung der Kompetenzverteilung zwischen Bund und Kantonen im Bereich Heimatschutz und Denkmalpflege.

Bericht zuhanden des BAK, Interface Politikstudien Forschung Beratung, Lucerna 2018, consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale e monumenti storici > Aiuti finanziari.

FF 2019 63 e 423

2901

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la Convenzione del 2 novembre 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo (UNESCO­2001). L'Assemblea federale ha approvato entrambe le convenzioni il 21 giugno 201975. Con la ratifica dei due strumenti la Svizzera promuove una politica moderna sul patrimonio culturale e rafforza la certezza del diritto internazionale. La rete che la Svizzera ha costituito in questo ambito e la sua notevole reputazione devono essere curate mediante la presenza e la partecipazione costanti ai dibattiti e alle decisioni internazionali, al fine di renderle sfruttabili per il rafforzamento degli interessi della Svizzera e della comunicazione delle sue posizioni.

Considerata la scarsità di risorse disponibili, è tuttavia necessario fissare priorità.

Riassumendo, tenuto conto dell'intera sfera di attività, nel prossimo periodo di finanziamento dovranno essere affrontate le seguenti sfide.

­

Consolidare una concezione globale di cultura della costruzione: la progressiva perdita di qualità riscontrata in molte zone della Svizzera deve essere contrastata con la promozione di una concezione globale di cultura della costruzione e le relative misure di mediazione e formazione.

­

Superare la crisi delle tradizioni riscontrata per il patrimonio culturale: il riconoscimento del patrimonio culturale quale risorsa e l'approvazione dei rispettivi strumenti di protezione rimangono insufficienti. Le relative misure volte a un miglioramento devono essere portate avanti e rafforzate, specie il sostegno all'applicazione dell'ISOS e il rafforzamento della collaborazione con progettisti, committenti e costruttori.

­

Priorizzare le misure: i compiti e i mezzi del servizio specializzato della Confederazione si trovano in un rapporto teso rispetto all'aumento delle esigenze. Sia l'attribuzione di sussidi sia l'attività di consulenza devono essere maggiormente focalizzate a progetti d'interesse nazionale.

Obiettivi e misure Gli anni 2021­2024 saranno all'insegna del passaggio dall'ambito del patrimonio culturale e monumenti storici a quello della cultura della costruzione. Di conseguenza i compiti esistenti saranno portati avanti e completati con misure ai sensi della nuova impostazione che punta a una promozione globale della cultura della costruzione.

Ricerca, sapere, mediazione La promozione della ricerca, del sapere e della mediazione da parte della Confederazione comprende tutti gli aspetti della cultura della costruzione e priorizza progetti che sostengono gli obiettivi della Convenzione di Faro.

Le nuove misure da attuare nell'ambito della cultura della costruzione sono le seguenti: ­

75

mediazione: la Confederazione mette a punto misure per promuovere globalmente la cultura della costruzione e può sostenere progetti di terzi sulla base della strategia di comunicazione e partecipazione elaborata nel quadro FF 2019 3807 e 3811

2902

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del messaggio sulla cultura 2016­2020 e di un'analisi della situazione e delle necessità formative in cultura della costruzione; ­

piattaforme per il dibattito: la Confederazione consolida una concezione di cultura della costruzione dialogica promuovendo attivamente gli scambi tra specialisti e persone interessate e sostenendo formati partecipativi e reti;

­

collaborazione trasversale e multisettoriale: la Confederazione promuove nuovi formati e forme di collaborazione tra autorità, settore privato e società civile chiamando in causa tutte le parti interessate.

Perizie e consulenze Tenuto conto delle risorse limitate occorre priorizzare l'attività di perizie e consulenze per interrogativi e interessi di portata nazionale. La Confederazione continua a gestire l'organizzazione di esperti federali messa a disposizione dei Cantoni. Inoltre s'impegna a favore dei Comuni promuovendo consulenze che riguardano la cultura della costruzione. I Comuni, pur disponendo di un ampio spazio di manovra nel trattamento di questioni di cultura della costruzione e nell'applicazione di procedure volte a garantire la qualità, sovente non riescono a sfruttarle completamente.

Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale (ISOS) I lavori di inventariazione all'ISOS vengono portati avanti e le possibilità di sfruttamento digitale migliorate. Per migliorare la comprensione politica e sociale per l'ISOS e la sua applicazione appropriata vengono realizzate misure formative e informative.

Aiuti finanziari Gli aiuti finanziari per misure a favore di monumenti e beni archeologici vengono portati avanti mediante i già collaudati accordi programmatici con i Cantoni e le decisioni. La Confederazione continua a sostenere organizzazioni e progetti d'interesse nazionale. Tenuto conto dei mezzi limitati a disposizione, s'impone una priorizzazione più severa.

Affari internazionali La partecipazione della Confederazione ai forum internazionali (UNESCO, Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali, Consiglio d'Europa e altri organismi europei) viene portata avanti.

Segnatamente vengono realizzate le seguenti misure: ­

politica di cultura della costruzione: la concezione di cultura della costruzione definita nella Dichiarazione di Davos 2018 viene approfondita a livello europeo e resta riconoscibile come iniziativa della Svizzera. La Confederazione porta avanti l'iniziativa politica e scientifica introdotta nel 2018 e formalizza i risultati nel quadro di una seconda conferenza ministeriale;

­

candidatura al patrimonio mondiale: la Confederazione segue l'elaborazione della candidatura del Ponte di Salginatobel (Schiers/GR) al patrimonio mondiale e la presenta all'UNESCO.

2903

FF 2020

3.6

Cultura e società

3.6.1

Partecipazione culturale

Uno dei tre assi d'azione strategici della politica culturale della Confederazione consiste nel fare partecipare alla vita culturale una parte possibilmente ampia della popolazione. Per partecipazione culturale s'intende la partecipazione attiva e passiva di un numero il più possibile consistente di persone alla vita e al patrimonio culturale76. Rafforzare la partecipazione culturale significa stimolare il confronto individuale e collettivo con la cultura, il coinvolgimento attivo nella vita culturale e l'espressione culturale individuale. Chi partecipa alla vita culturale si rende conto della propria impronta culturale, sviluppa una propria identità culturale e in questo modo contribuisce alla diversità culturale della Svizzera. Analogamente alla promozione della partecipazione politica, sociale ed economica, l'obiettivo della promozione della partecipazione culturale consiste nel rafforzare la coesione sociale.

Situazione iniziale e sfide Per attuare una politica in grado di rafforzare la partecipazione culturale occorrono la collaborazione e lo scambio tra i diversi livelli dello Stato e gli ambiti della politica rilevanti per l'inclusione e la partecipazione (pari opportunità per persone con disabilità, parità tra donna e uomo, promozione dei bambini e dei giovani, terza età, migrazione e integrazione, protezione dalla discriminazione ecc.).

Per sviluppare ulteriormente la partecipazione culturale, il Dialogo culturale nazionale ha istituito un apposito gruppo di lavoro che ha lo scopo di sensibilizzare alla partecipazione culturale i servizi di promozione della Confederazione, dei Cantoni e delle Città e di illustrare in che modo può essere rafforzata. Sotto la guida del gruppo di lavoro, sia nel 2017 che nel 2019 si è svolto un convegno nazionale, accompagnato nel 2019 dalla pubblicazione di un manuale sull'argomento. Parallelamente varie Città e Cantoni hanno inserito questo importante tema di politica culturale nelle loro strategie e misure di promozione e lo hanno trattato nel quadro di manifestazioni organizzate di propria iniziativa. Prendendo spunto dai lavori e dalle riflessioni compiuti è stato possibile dare rilievo all'asse d'azione «partecipazione culturale» anche a livello internazionale. Nella sua dichiarazione conclusiva, la Conferenza dei ministri della cultura dei Paesi
francofoni, tenutasi ad Abidjan (Costa d'Avorio) nel 2017, ha sottolineato la rilevanza sociale di una politica culturale inclusiva. Al summit dell'Organizzazione internazionale della Francofonia di Erevan (Armenia) nel 2018, su proposta della Svizzera è stata approvata una risoluzione sulla partecipazione culturale.

Le seguenti argomentazioni riguardano gli ambiti di promozione che rientrano nella creazione culturale dei non professionisti e di conseguenza le attività culturali di ampie fasce della popolazione: cultura amatoriale, promozione di progetti di partecipazione culturale, promozione della lettura, formazione musicale e patrimonio cultu-

76

Per una definizione esaustiva del concetto si rimanda al documento di posizione del gruppo di lavoro Partecipazione culturale del Dialogo culturale nazionale consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Partecipazione culturale > Basi.

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rale immateriale. Le misure volte a rafforzare la partecipazione culturale in altri ambiti, tra cui musei e biblioteche, sono illustrate nei rispettivi capitoli.

Cultura amatoriale La cultura amatoriale e l'attività associativa favoriscono una partecipazione ampia e attiva alla vita culturale e un coinvolgimento nell'impostazione della vita culturale.

Sono alla base di un panorama culturale vivace e variegato e sono importanti per preservare e fare evolvere la cultura quotidiana e le tradizioni. Le associazioni di musica e di canto, i gruppi teatrali e molte altre istituzioni e reti suscitano l'interesse per le arti e la cultura. Le associazioni, in qualità di diffusori della cultura amatoriale, creano reti sociali, opportunità di scambi intergenerazionali e sono un veicolo di coesione sociale. Le associazioni nazionali sostenute dalla Confederazione contribuiscono pertanto essenzialmente agli scambi culturali e alla collaborazione tra le comunità linguistiche della Svizzera.

Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha consolidato la sua promozione della cultura amatoriale, che si fonda su due pilastri.

­

Sostegno alle organizzazioni di operatori culturali non professionisti (art. 14 LPCu): la Confederazione sostiene le organizzazioni di operatori culturali non professionisti con lo scopo di promuovere l'accesso alla cultura e la pratica amatoriale di attività culturali. Nel periodo 2016­2020 nove organizzazioni di operatori culturali non professionisti hanno beneficiato di un contributo strutturale per la formazione e il perfezionamento, la mediazione, la consulenza e la rappresentanza dei membri verso l'esterno.

­

Promozione di manifestazioni culturali e progetti per un vasto pubblico (art.

16 LPCu): la Confederazione sostiene vari progetti e manifestazioni con lo scopo di promuovere la cultura per il grande pubblico. Nel periodo 2016­ 2020 ha sostenuto vari progetti e manifestazioni di portata nazionale, tra cui raduni di cultura amatoriale, come la Festa federale di jodel e la Festa federale dei tamburi e dei pifferi, oppure produzioni di teatro amatoriale, come quelle per il centenario dello sciopero generale in Svizzera e per i 600 anni della nascita di Nicolao della Flüe. Nel periodo 2021­2024, sulla base dell'articolo 16 LPCu, la Confederazione sovvenzionerà eventualmente un progetto comune delle Città che verte sulla presentazione della rispettiva vita culturale.

Il generale orientamento delle misure di promozione della Confederazione nell'ambito della cultura amatoriale si è dimostrato efficace. Le misure attuate sono riuscite a rafforzare l'attività associativa degli operatori culturali non professionisti e a fornire un contributo sostanziale alla realizzazione di manifestazioni e progetti di portata nazionale per un vasto pubblico.

Promozione dei progetti di partecipazione culturale Per rafforzare la partecipazione della popolazione alla vita culturale è stata inserita nella legge sulla promozione della cultura (LPCu) una nuova disposizione in relazione all'asse d'azione Partecipazione culturale contemplato nel messaggio sulla cultura 2016­2020. In virtù dell'articolo 9a LPCu la Confederazione può sostenere 2905

FF 2020

progetti d'interesse nazionale o con carattere di modello che promuovono la pratica culturale individuale e indipendente di determinati gruppi target e rimuovono gli ostacoli a partecipare alla vita culturale. Inoltre possono essere sostenuti o realizzati progetti che contribuiscono allo scambio delle conoscenze, all'ampliamento del sapere e alla crescita delle competenze nel quadro del rafforzamento della partecipazione culturale.

Il nuovo strumento di promozione ha permesso di sviluppare vari progetti modello.

Il sostegno della Confederazione ha permesso di realizzare anche progetti volti a promuovere la partecipazione culturale in istituzioni culturali cantonali e comunali.

Promozione della lettura Leggere e scrivere sono competenze fondamentali per sviluppare il sapere e il pensiero, per accedere all'istruzione e per integrarsi professionalmente; in quanto competenze di base sono anche un presupposto fondamentale per una partecipazione culturale attiva. La promozione della lettura da parte della Confederazione secondo l'articolo 15 LPCu non punta tuttavia a promuovere competenze di base, bensì a incentivare la lettura, quale abilità culturale, e a risvegliare il piacere alla lettura nonché a favorire l'accesso ai libri e alla cultura scritta, soprattutto per i bambini e i giovani.

Nel periodo 2016­2020 la Confederazione ha sostenuto sia organizzazioni e istituzioni nazionali attive nell'ambito della promozione della lettura, sia singoli progetti che si prefiggono di coinvolgere scuole e biblioteche, nuovi pubblici (giovani e adulti) e di mettere in rete fra loro i vari attori.

Non essendo in Svizzera la promozione della lettura di esclusiva competenza della Confederazione, assumono grande importanza gli scambi regolari e l'assiduo coordinamento tra Confederazione, Cantoni, Comuni, biblioteche e altri attori coinvolti.

A questo scopo è stato istituito un apposito gruppo di lavoro del Dialogo culturale nazionale. Le raccomandazioni espresse dal gruppo di lavoro riguardano la creazione di una piattaforma digitale per il coordinamento e l'informazione sulla promozione della lettura; l'istituzione di una giornata dedicata alla promozione della lettura; lo svolgimento a scadenze regolari di un incontro della rete di attori; la facilitazione dell'accesso a offerte di formazione e perfezionamento
per biblioteche cantonali e comunali. Nel 2016 la Confederazione ha iniziato ad attuare le raccomandazioni che la riguardano: nel 2016 e 2018 ha organizzato due convegni nazionali, che hanno suscitato il vivo interesse degli esperti, e ha sostenuto la giornata di promozione della lettura organizzata dall'Istituto svizzero Media e Ragazzi (ISMR). La Confederazione e i Cantoni dovranno verificare congiuntamente la pertinenza di una piattaforma di informazione sulla promozione della lettura facendo in modo di evitare sovrapposizioni.

Formazione musicale Il 23 settembre 2012, Popolo e Cantoni hanno accolto a larga maggioranza una nuova disposizione costituzionale sulla promozione della formazione musicale. Il nuovo articolo 67a Cost. riguarda al contempo la Confederazione e i Cantoni (nel rispetto delle rispettive competenze). La sua attuazione da parte della Confederazione avviene gradualmente.

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Per il periodo 2016­2020 erano state annunciate tre novità fondamentali: primo, il rafforzamento delle misure esistenti volte a promuovere gruppi, concorsi e festival musicali nazionali (sostanziale aumento degli aiuti finanziari); secondo, l'introduzione del programma Gioventù e Musica (G+M) volto a sostenere campi e corsi di musica per bambini e giovani; terzo, l'introduzione di disposizioni tariffarie per le scuole di musica sostenute dallo Stato per garantire pari opportunità di accesso a tutti i bambini e giovani.

77

­

Promozione di gruppi, concorsi e festival musicali nazionali: grazie ai mezzi finanziari supplementari disponibili, la Confederazione ha potuto sostenere numerosi progetti nazionali che promuovono la formazione musicale di bambini e giovani attraverso la pratica musicale. La Confederazione ha stipulato contratti di prestazioni per gli anni 2018­2020 con sette organizzazioni esistenti da molto tempo e gestite in un'ottica di lungo termine.

­

Programma Gioventù e musica: il programma Gioventù e musica (G+M) è stato introdotto nel 2016. Dalla fine del 2016 vengono proposti corsi di certificazione per monitori G+M e, dal 2017, vengono sostenuti finanziariamente corsi e campi di musica. Alla fine del 2019 erano stati certificati in totale 972 monitori G+M e svolti 124 corsi e campi G+M. Alla fine del 2019 il programma G+M aveva già raggiunto circa 41 000 bambini e giovani. Dal 2019 anche il Principato del Liechtenstein partecipa al programma, sulla base di un accordo internazionale stipulato nel maggio 2018 e contro rimunerazione delle spese sulla base dei costi effettivi. I lavori al programma G+M sono tuttora in corso. Una prima analisi del programma e dei risultati, effettuata nel 2018, ha evidenziato che l'organizzazione e i processi operativi sono concepiti in modo funzionale ed efficiente 77. Le principali raccomandazioni riguardano la verifica dei criteri di ammissione per la certificazione dei monitori G+M, l'adeguamento dei moduli formativi, un più saldo collegamento tra il programma e la scuola dell'obbligo e l'ottimizzazione del processo di iscrizione per i richiedenti. La principale sfida consiste nella netta crescita del programma G+M da attendersi nei prossimi anni (numero di monitori G+M, bambini e giovani partecipanti, corsi e campi, formazioni continue). Questa crescita non è compensabile con l'attuale quadro finanziario del programma G+M.

­

Tariffe delle scuole di musica: il Parlamento ha fissato le basi per l'accesso dei giovani alla musica nell'articolo 12a LPCu: le scuole di musica sostenute dallo Stato devono offrire a tutti i bambini e giovani fino alla conclusione del livello secondario II tariffe chiaramente inferiori a quelle applicate agli adulti. Nel fissare le tariffe devono tenere conto della situazione economica dei genitori e del maggiore fabbisogno formativo dei talenti musicali.

L'articolo 12a LPCu è entrato in vigore il 1° gennaio 2016. Nel 2019 l'UFC ne ha valutato l'efficacia. Stando ai risultati, le disposizioni della Confederazione sono state attuate in modo lacunoso e dal 2016 non ci sono praticamente stati adeguamenti delle tariffe nel senso indicato dal legislatore. Circa due terzi delle scuole di musica non hanno ancora una struttura tariffaria diConsultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Gioventù e Musica.

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pendente dal reddito e oltre la metà non dispone di un'offerta sovvenzionata rivolta ai bambini e ai giovani musicalmente dotati78.

Le novità illustrate hanno finora permesso di attuare solo in parte il mandato costituzionale riguardante la promozione di massa. Misure specifiche per promuovere i giovani talenti (art. 67a cpv. 3 Cost.) non sono ancora state introdotte. Considerato che il mandato costituzionale riguarda sia la Confederazione sia i Cantoni, s'impone una stretta collaborazione nella promozione di massa e dei talenti e tra i differenti livelli dello Stato.

Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale La Svizzera ha ratificato la Convenzione del 17 ottobre 200379 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale nel 2008 (Convenzione UNESCO). Questo accordo si prefigge la salvaguardia, la promozione e lo studio di espressioni culturali tradizionali come musica, teatro, danza o artigianato e sottolinea l'importanza del patrimonio culturale immateriale per il vivere comune e la partecipazione della popolazione alla vita culturale.

­

Attuazione in Svizzera: in collaborazione con i Cantoni, la Confederazione ha compilato un inventario del patrimonio culturale immateriale in Svizzera (Lista delle tradizioni viventi), pubblicato nel 2012. Nel 2017 lo ha aggiornato e pubblicato come sito web arricchito di dettagliate descrizioni e materiale documentario sonoro e visivo. Parallelamente la Confederazione ha sostenuto e organizzato vari progetti per la mediazione delle tradizioni viventi (da parte di musei, centri di competenza, scuole) e per l'approfondimento della loro conoscenza (tra l'altro nell'ambito dell'artigianato tradizionale).

L'obiettivo consisteva nel sensibilizzare la popolazione all'importanza del patrimonio culturale immateriale e alla sua valenza per la società80.

Il tema del patrimonio culturale immateriale riunito sotto il marchio delle «tradizioni viventi» è stato accolto positivamente dall'opinione pubblica.

Molte identità e particolarità nazionali e regionali si definiscono attraverso elementi del patrimonio culturale immateriale. L'importanza del patrimonio culturale immateriale non si riflette invece sul piano normativo: mentre la salvaguardia del patrimonio culturale materiale è trattata in un'apposita legge (legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio, LPN)81, il patrimonio culturale immateriale non figura esplicitamente nelle basi legali della Confederazione. Considerata la rilevanza del patrimonio culturale immateriale per la politica culturale ­ anche e soprattutto come vettore della partecipazione culturale ­ e del notevole interesse da parte dell'opinione

78 79 80

81

Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Formazione musicale.

RS 0.440.6 Primo rapporto periodico della Svizzera del 15 dicembre 2014 sull'attuazione della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

Consultabile su www.cultura-svizzera.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO > Attuazione > Rapporto periodico.

RS 451

2908

FF 2020

pubblica a questo tema, è opportuno creare una base legale specifica (cfr.

n. 4.1).

­

Cooperazione internazionale: dal 2012 la Svizzera apporta il proprio contributo agli organismi dell'UNESCO in favore di una cooperazione internazionale nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Su raccomandazione di un gruppo di esperti, nell'ottobre 2014 il Consiglio federale ha individuato otto tradizioni viventi che ha proposto come candidature alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO. Dal 2015 al 2019 ha inoltrato all'UNESCO un dossier di candidatura all'anno. Inoltre la Svizzera ha partecipato a diverse candidature multinazionali sotto la guida di Paesi confinanti. Complessivamente, per fine 2019 sono state inserite nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità quattro candidature svizzere (Festa dei vignaioli di Vevey, Carnevale di Basilea, Gestione del pericolo di valanghe, Processioni della Settimana Santa di Mendrisio) e due candidature internazionali con partecipazione svizzera (Arte dei muretti a secco e Alpinismo).

Importanti nuovi impulsi sono da attendersi dalla ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa del 2005 sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro). La Convenzione promuove un approccio al passo con i tempi e costituisce una solida base per il futuro orientamento di una politica globale per la salvaguardia del patrimonio culturale, una politica che ponga in primo piano i benefici del patrimonio culturale per la società e incentivi la popolazione ad esserne partecipe e responsabile (cfr. n. 3.5).

Obiettivi e misure Il riscontro positivo dei Cantoni, delle Città, dei servizi di promozione culturale e delle organizzazioni della società civile mostra che il rafforzamento della partecipazione culturale quale compito fondamentale della politica culturale è ampiamente riconosciuto. La partecipazione culturale resterà un pilastro centrale della strategia di politica culturale della Confederazione anche negli anni 2021­2024. Per ancorare durevolmente la partecipazione culturale nella politica e nella promozione culturale a tutti i livelli dello Stato, la Confederazione intende approfondire ulteriormente la documentazione di buone pratiche, la riflessione sulla prassi della promozione e gli scambi di esperienze. Ciò comprende anche la collaborazione tra gli Uffici negli ambiti della partecipazione culturale e della diversità Le misure nell'ambito della cultura amatoriale, della promozione dei progetti di partecipazione culturale e della promozione della lettura si sono dimostrate efficaci e verranno portate avanti nel periodo 2021­2024. Novità essenziali sono previste nei due ambiti seguenti: Formazione musicale ­

Programma Gioventù e musica (G+M): dal lancio del programma G+M nel 2016 il numero di monitori G+M certificati, di corsi e campi sostenuti e di bambini e giovani raggiunti è in costante e rapido aumento. Per il periodo 2021­2024 è da attendersi un ulteriore incremento, che non sarà più compensabile con i mezzi finanziari stanziati finora. Per ampliare ulteriormente e 2909

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consolidare in modo duraturo il programma G+M sono necessari mezzi supplementari. Per l'inizio del periodo 2021­2024 sono previsti in particolare i seguenti miglioramenti: verifica della formazione G+M e dei relativi criteri di ammissione; aumento della notorietà del programma presso organizzazioni musicali, Cantoni e Comuni; rafforzamento della collaborazione tra il programma G+M e la scuola dell'obbligo; semplificazione e centralizzazione dei processi per l'inoltro delle richieste e l'iscrizione alla formazione G+M.

­

Promozione dei talenti: per attuare il capoverso 3 dell'articolo 67a Cost., relativo alla promozione dei giovani talenti musicali, nel periodo 2021­2024 il nostro Consiglio intende fissare principi e introdurre misure specifiche.

Servirà come base una strategia quadro federale per la promozione dei giovani talenti musicali a seconda dell'età, dalla fase prescolare fino alla maturità, da sviluppare in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni musicali. Da un lato saranno sostenuti con finanziamenti iniziali una tantum programmi di promozione per talenti musicali nei Cantoni, dall'altro verrà introdotta una tessera per talenti che servirà a sostenere i giovani talenti nel quadro dei programmi cantonali di promozione. I programmi dovranno comprendere misure di promozione programmatiche (lezioni supplementari, lezioni di gruppo ecc.) e strutturali (strutture a tempo pieno adatte, mentoring ecc.). La strategia quadro definirà i requisiti e le modalità del sostegno.

Le misure della Confederazione sono complementari e non si sovrappongono né alle misure cantonali né alle borse di studio federali per studentesse e studenti stranieri nell'ambito delle arti. Per l'attuazione della promozione dei giovani talenti musicali è necessario adeguare le basi legali (cfr. n. 4.1) e disporre mezzi finanziari e risorse umane supplementari (cfr. n. 5.2.2).

­

Tariffe delle scuole di musica: l'adeguamento della LPCu nel 2016 puntava alle pari opportunità di accesso dei giovani alla pratica musicale. Finora le disposizioni dell'articolo 12a LPCu sono state applicate in modo lacunoso.

Sono necessari pertanto sforzi supplementari sia da parte della Confederazione che da parte dei Cantoni e dei Comuni in qualità di gestori delle scuole di musica. In una prima fase occorre realizzare le opportune misure di comunicazione e sensibilizzazione e contemporaneamente tenere conto delle disposizioni legali nel definire la strategia quadro per la promozione dei talenti. In una seconda fase l'UFC tornerà a valutare l'effetto dell'articolo 12a LPCu nel corso del periodo 2021­2024. Qualora i risultati non dovessero risultare sensibilmente migliorati, la Confederazione provvederà, d'intesa con i Cantoni, a precisare le disposizioni, in particolare per quanto riguarda i valori di riferimento per l'impostazione delle tariffe.

­

Musica nella formazione professionale: per agevolare gli studenti delle scuole professionali nella pratica di un'attività musicale intensa accanto alla formazione di base verrà creato, seguendo l'esempio dello sport, il marchio «azienda formatrice amica della musica», che potrebbe essere rilasciato da un'associazione musicale idonea allo scopo. Questa misura, che figurava già nel messaggio 2016­2020, ha dovuto essere posticipata a favore della realizzazione del programma G+M.

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Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Gli obiettivi della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale sono oggi riconosciuti in Svizzera e la loro attuazione è stata avviata con successo. Tuttavia l'organizzazione e la collaborazione esistente tra i vari attori in questo ambito sono per ora poco incisive. La Confederazione intende sensibilizzarli con adeguate misure e aiutarli a mettersi in rete, sostenendoli così nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Inoltre occorrerà ancorare esplicitamente il patrimonio culturale immateriale nella LPCu come ambito di attività (cfr.

n. 4.1).

Per le otto tradizioni selezionate dal Consiglio federale, le candidature alla Lista dell'UNESCO saranno presentate presumibilmente entro il 2025. Nel periodo 2021­ 2024 il nostro Consiglio stabilirà l'ulteriore modo di procedere. È emersa poi la necessità di elaborare linee guida per la partecipazione della Svizzera a candidature internazionali. Nello stesso periodo è prevista inoltre la stesura del prossimo rapporto della Svizzera sull'attuazione della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, rapporto che offre spazio a un'approfondita riflessione strategica sull'attuazione della Convenzione in Svizzera.

3.6.2

Lingue e comprensione

La coesistenza delle quattro lingue nazionali e la diversità culturale che esse rappresentano sono un pilastro dell'identità e del funzionamento della Svizzera. Il plurilinguismo rappresenta una caratteristica essenziale dello Stato. Gli assidui dibattiti sull'insegnamento delle lingue a scuola o i dibattiti sulla diversità mediatica denotano l'interesse della popolazione per queste sfide riguardanti la coesione nazionale e la comprensione tra le comunità linguistiche.

La promozione delle lingue da parte della Confederazione si fonda essenzialmente sulla legge del 5 ottobre 200782 sulle lingue (LLing) e sull'ordinanza del 4 giugno 201083 sulle lingue (OLing). Queste disposizioni attuano il mandato costituzionale di promozione delle lingue nazionali. Hanno come obiettivo il rafforzamento del quadrilinguismo svizzero, il consolidamento della coesione nazionale, la promozione del plurilinguismo individuale e istituzionale nonché la salvaguardia e la promozione dell'italiano e del romancio.

Situazione iniziale e sfide I principali ambiti di promozione della LLing, illustrati dettagliatamente nel messaggio sulla cultura 2016­2020, sono i seguenti: ­

82 83

lingue ufficiali della Confederazione: miglioramento delle conoscenze linguistiche del personale della Confederazione e della rappresentanza delle comunità linguistiche all'interno dell'Amministrazione federale;

RS 441.1 RS 441.11

2911

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­

promozione della comprensione e degli scambi tra comunità linguistiche: promozione degli scambi scolastici, promozione dell'insegnamento delle lingue nazionali e delle conoscenze degli alloglotti nella loro prima lingua, promozione della ricerca applicata nell'ambito del plurilinguismo, promozione delle agenzie di stampa d'importanza nazionale e delle organizzazioni nazionali che incentivano la comprensione tra le comunità linguistiche;

­

sostegno ai Cantoni plurilingui (Berna, Friburgo, Grigioni e Vallese) nell'esecuzione dei compiti speciali legati al plurilinguismo che ricadono sulle autorità, la giustizia, l'amministrazione e l'educazione;

­

salvaguardia e promozione della lingua e della cultura italiana e romancia nei Cantoni Ticino e Grigioni.

Nel 2016 abbiamo messo in consultazione un progetto di revisione della LLing che puntava all'armonizzazione dell'insegnamento delle lingue nella scuola dell'obbligo e precisava la posizione delle lingue nazionali. L'insegnamento delle lingue in Svizzera si fonda principalmente sulla strategia della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) per l'insegnamento delle lingue del 2004, i cui elementi fondamentali sono stati concretizzati nel concordato HarmoS del 2007, e sugli obiettivi formativi nazionali per la seconda lingua nazionale e l'inglese, che la CDPE ha adottato nel 2011. Il nostro Consiglio aveva avviato una consultazione, in quanto l'insegnamento di una seconda lingua nazionale a livello primario era stata rimessa in discussione in alcuni Cantoni. Di fronte alle decisioni prese nei Cantoni in questione di non sopprimere l'insegnamento di una seconda lingua nazionale al livello primario, abbiamo rinunciato a proporre una revisione della legge.

Le misure in corso nell'ambito delle lingue e della comprensione vengono portate avanti nel segno della continuità dall'entrata in vigore della LLing nel 2010. In seguito al programma di stabilizzazione della Confederazione per gli anni 2017­ 2019, il sostegno ai Cantoni plurilingui ha dovuto essere considerevolmente ridotto durante il periodo 2016­2020. Allo stesso tempo, con ognuno di questi Cantoni è stato sottoscritto un accordo programmatico che prevede anche una quota per progetti linguistici in ambito culturale (finora il 30 % dell'aiuto finanziario, dal 2021 il 50 %) Scambi scolastici Gli scambi scolastici all'interno della Svizzera sono uno strumento fondamentale per promuovere le competenze linguistiche individuali e la comprensione tra le comunità linguistiche: i giovani hanno modo di migliorare le loro conoscenze linguistiche, le loro competenze sociali e specialistiche e quindi anche le loro prospettive sul mercato del lavoro. Imparano inoltre a conoscere la diversità linguistica e culturale della Svizzera. A livello sociale, gli scambi e la mobilità costituiscono un importante contributo alla comprensione tra le comunità culturali e linguistiche nonché alla qualità e all'ulteriore sviluppo dello spazio educativo svizzero.

Perciò la promozione degli scambi scolastici era già stata iscritta come priorità per la Confederazione e i Cantoni nel periodo 2016­2020. Anche vari interventi parlamen-

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tari hanno riguardato questa tematica84. Il rapporto del Consiglio federale85 in adempimento del postulato 14.3670 della CSEC-N del 28 agosto 2014 «Un programma per i soggiorni linguistici» fornisce una panoramica esauriente dei lavori che la Confederazione ha realizzato nel periodo 2016­2020. Gli elementi principali sono i seguenti: ­

Nel 2016 la Confederazione (rappresentata dalla SEFRI, dall'UFC e dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, UFAS) e i Cantoni (rappresentati dalla CDPE) hanno istituito la Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità (FPSM). Con la creazione di questa fondazione comune e della sua agenzia di promozione Movetia, la Confederazione e i Cantoni hanno compiuto un passo importante a favore di una maggiore coerenza nell'ambito degli scambi e della mobilità.

­

Su mandato della Confederazione, l'agenzia di promozione Movetia sostiene progetti di scambio e fornisce informazioni, consulenza e supervisione in merito alle attività di scambio. Grazie a mezzi finanziari supplementari accordati nel periodo 2016­2020, nel 2017 Movetia ha elaborato un ben affermato programma per gli scambi di classi in Svizzera (cfr. n. 1.4.1).

­

Nel novembre 2017, la Confederazione (DFI e Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca, DEFR) e i Cantoni (CDPE) hanno adottato la Strategia per gli scambi e la mobilità86, il cui obiettivo consiste nel potenziare gli scambi e la mobilità in termini quantitativi e qualitativi al fine di incrementare la partecipazione. La strategia fornisce il quadro necessario per una cooperazione efficace tra la Confederazione, i Cantoni e gli altri attori dell'ambito degli scambi e della mobilità.

L'attuazione della Strategia per gli scambi e la mobilità richiede un ulteriore rafforzamento del dispositivo di sostegno e di riflesso un aumento dei mezzi finanziari per il periodo 2021­2024. Occorre inoltre porre rimedio all'insufficienza di dati sugli scambi e la mobilità.

Lingua e cultura italiana e romancia In considerazione della precaria posizione dell'italiano in Svizzera, soprattutto nell'insegnamento, nel messaggio sulla cultura 2016­2020 il nostro Consiglio ha posto un accento particolare sul sostegno di progetti di promozione della lingua e cultura italiana nelle scuole. Sono stati sostenuti diversi progetti di sensibilizzazione e la creazione di nuovi materiali didattici aderenti agli attuali piani di studio. È stata

84

85 86

Mozione Trede / Graf Maya (14.3949) «50 milioni di franchi per i programmi di scambi linguistici»; postulato Fehr Jacqueline (14.4234) «Migliorare le competenze linguistiche dei futuri docenti»; mozione Marchand-Balet (17.3306) «Apprendimento di una seconda lingua nazionale. Crediti per la promozione degli scambi linguistici»; mozione Bulliard (18.3632) «Potenziare l'apprendimento delle lingue nazionali nella formazione professionale».

Rapporto del Consiglio federale del 14 dicembre 2018, consultabile su: www.parlamento.ch > 14.3670 > Rapporto in adempimento dell'intervento parlamentare.

www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingua e società > Lingue > Legge e ordinanza sulle lingue > Scambi in ambito scolastico

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inoltre sostenuta l'introduzione di una maturità bilingue con l'italiano nei Cantoni di Vaud e Berna.

Nell'aprile 2017 è entrato in funzione il servizio regionale dell'Agenzia telegrafica svizzera (oggi Keystone-ATS) per il Grigioni italiano. L'agenzia di stampa nazionale gestisce questo servizio su incarico del Cantone dei Grigioni; il finanziamento proviene da contributi per la promozione delle lingue stanziati dalla Confederazione e dal Cantone dei Grigioni. L'iniziativa trae origine da interventi parlamentari presentati a livello federale e cantonale87. Il servizio regionale per il Grigioni italiano, che offre notizie di politica, economia, società e cultura, è messo gratuitamente a disposizione di tutti i media di lingua italiana del Cantone.

Nonostante gli sforzi per la salvaguardia delle lingue minoritarie, la situazione del romancio e dell'italiano rimane tesa. Soprattutto l'uso del romancio come lingua principale è in calo per varie ragioni, tra cui la scarsa crescita demografica nelle regioni periferiche e montane, l'esodo verso le aree di fondovalle e le regioni urbane, l'arrivo di alloglotti (soprattutto in seguito allo sfruttamento turistico dello spazio alpino), le fusioni tra Comuni di lingua diversa, i cambiamenti del panorama mediatico (scomparsa di quotidiani romanci) e lo scarso consenso nei confronti della lingua standard rumantsch grischun. Occorre quindi chiedersi quali possono essere i provvedimenti giusti per migliorare la promozione della lingua e cultura italiana e romancia. Nel 2018 la Confederazione ha commissionato una valutazione esterna per verificare gli effetti prodotti dal sostegno finanziario della Confederazione 88.

Così facendo ha anche dato seguito a un postulato che chiedeva un rapporto sulla situazione delle due lingue minoritarie in Svizzera89.

Dalla valutazione emerge che la situazione dell'italiano è notevolmente diversa da quella del romancio. L'italiano, pur essendo una lingua minoritaria in Svizzera e nei Grigioni, è la lingua principale nel Ticino e in Italia, ragione per cui, a differenza del romancio, non occorre promuovere misure di sviluppo della lingua (dizionari, grammatiche, traduzioni). D'altra parte i parlanti romanci si considerano bilingui a tutti gli effetti. Di conseguenza il romancio come lingua quotidiana si trova sotto pressione
non appena il contesto è plurilingue, per esempio nella comunicazione con le autorità o nelle assemblee in Comuni bilingui.

Altrettanto differenti sono le sfide che si pongono per le due lingue minoritarie. Nel caso del romancio si tratta di garantire l'esistenza della lingua e pertanto la promozione delle competenze linguistiche dei bambini e dei giovani è essenziale affinché sia tramandata. Di fronte allo spostamento della popolazione verso le regioni urbane, la promozione non deve limitarsi alle aree di diffusione tradizionali del romancio.

Nel messaggio sulla cultura 2016­2020 il Consiglio federale aveva annunciato che avrebbe esaminato misure per promuovere il romancio al di fuori del territorio di lingua romancia. La valutazione ha confermato l'opportunità di questo orientamento.

87

88 89

Interrogazione Semadeni (14.1083) «Sostegno all'informazione per e dal Grigioni di lingua italiana»; incarico parlamentare Albertin dell'11.12.2014 al Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni.

Rapporto di valutazione dello Zentrum für Demokratie Aarau commissionato dall'UFC, consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue.

Postulato Semadeni (15.4117) «Allegra, lunga vita al romancio e all'italiano!».

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Gli sforzi della Confederazione per promuovere il romancio si concretizzano anche al di fuori dell'ambito culturale90.

Un altro importante strumento per salvaguardare le lingue minoritarie sono i media.

Di fronte all'incombente soppressione del giornale «La Quotidiana» a partire dal 2019, la Confederazione e il Cantone dei Grigioni hanno lanciato insieme all'organizzazione linguistica Lia Rumantscha il progetto Medias rumantschas 2019, volto a incentivare e diversificare ulteriormente il panorama mediatico romancio.

L'obiettivo del progetto consiste nel garantire un panorama mediatico variegato in lingua romancia a partire dal 2020.

Nel Cantone dei Grigioni la principale sfida per l'italiano consiste nella sua affermazione come lingua ufficiale (p. es. come lingua di lavoro nell'amministrazione e nella sanità). Al di fuori della Svizzera italiana, nella vita quotidiana l'italiano svolge, nonostante la sua valenza culturale ed economica (l'Italia è dopo la Germania e gli Stati Uniti il terzo partner commerciale della Svizzera in ordine d'importanza), solo un ruolo marginale. Attraverso la divulgazione di competenze culturali e linguistiche nelle lingue nazionali la scuola fornisce un contributo alla coesione nazionale.

Nella Svizzera tedesca e francese vi rientra anche l'insegnamento dell'italiano quale terza lingua nazionale. Questa offerta deve essere garantita e rafforzata.

Sostegno alle organizzazioni La Confederazione sostiene alcune organizzazioni attive nell'ambito della comprensione tra le comunità linguistiche nonché agenzie di stampa d'importanza nazionale che diffondono informazioni sulle quattro regioni linguistiche. Le attività di queste organizzazioni sono varie ­ pubblicazioni, misure di sensibilizzazione, organizzazione di conferenze, ricerche, scambi ­ e s'intersecano sovente con attività già sostenute in altri ambiti di promozione della LLing. Ciò nonostante, i potenziali sinergici non sono ancora sufficientemente sfruttati91. La sfida consiste nell'individuare le possibili sinergie per rendere più coerenti e complementari i singoli ambiti di promozione.

Obiettivi e misure Gli obiettivi a livello di promozione delle lingue e della comprensione sono definiti dalla LLing e restano validi anche nel periodo 2021­2024. Per rispondere alle sfide illustrate, determinate misure in
corso di attuazione devono essere rafforzate oppure reimpostate, segnatamente nei seguenti ambiti di promozione: Scambi linguistici La Strategia svizzera per gli scambi e la mobilità ha l'obiettivo di promuovere gli scambi e la mobilità per raggiungere un maggior numero di allievi. La visione comune della Confederazione e dei Cantoni prevede che nel corso della loro forma-

90 91

A partire dal 2020, ad esempio, l'attestazione delle competenze linguistiche fide sviluppata dalla Segreteria di stato per la migrazione sarà disponibile anche in romancio.

Cfr. Rapporto di valutazione del luglio 2016, commissionato a Interface GmbH dall'UFC, in merito al progetto Forum del Forum Helveticum, consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue.

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zione o al momento di entrare nel mondo del lavoro i giovani partecipino almeno una volta a un'attività di scambio e di mobilità di lunga durata.

Per quanto riguarda l'attuazione della Strategia per gli scambi e la mobilità, il nostro Consiglio intende portare avanti gli obiettivi definiti nel messaggio sulla cultura 2016­2020: ­

rafforzare la promozione di scambi di classi e di allievi nel quadro dei programmi di scambio di Movetia;

­

rendere possibile un programma operato da Movetia per lo scambio di insegnanti in formazione e insegnanti già formati;

­

rendere possibile un programma operato da Movetia per gli scambi durante la formazione professionale di base.

Parallelamente occorrerà ampliare i servizi dell'agenzia Movetia, in particolare con la creazione di una piattaforma che funga da tramite per i partecipanti. In collaborazione con i Cantoni, la Confederazione conduce una statistica sugli scambi e la mobilità. I relativi dati sono forniti dai Cantoni in base a uno standard. Si dovrà adeguare di conseguenza la LLing (cfr. n. 4.5) come pure l'ordinanza sulle lingue (OLing). Gli interventi su quest'ultima dovranno garantire che le disposizioni sulla promozione degli scambi seguano più chiaramente la Strategia per gli scambi e la mobilità.

Lingua e cultura italiana e romancia La valutazione sulla promozione dell'italiano e del romancio commissionata dall'UFC giunge alla conclusione che la promozione delle lingue minoritarie non deve limitarsi al territorio linguistico tradizionale. Le nuove misure contemplate dal precedente messaggio a favore dell'italiano, specie nell'insegnamento, si sono dimostrate efficaci e devono pertanto essere portate avanti. Per ancorare saldamente la promozione delle lingue minoritarie italiano e romancio al di fuori del rispettivo territorio linguistico tradizionale occorre adeguare a medio termine la base legale.

Questo permetterebbe alla Confederazione anche di sostenerle direttamente e non solo, come prevede il testo attuale, tramite i Cantoni dei Grigioni e del Ticino (art. 22 LLing). Le misure illustrate qui di seguito saranno realizzate con il credito quadro ad oggi disponibile, senza mezzi supplementari.

­

92

Lingua e cultura italiana: per incentivare i giovani a scegliere l'italiano nel loro percorso scolastico, la Confederazione sostiene progetti culturali e di sensibilizzazione nelle scuole e progetti pilota che prevedono la creazione di formazioni bilingui con l'italiano92. Nel periodo 2016­2020 il sostegno a questi progetti pilota si è limitato al livello secondario II (liceo). Nel periodo 2021­2024 sarà mantenuto e al contempo verrà esaminata la possibilità di estenderlo al livello secondario I. Il sostegno finanziario non sarà limitato ai programmi bilingui ma riguarderà in generale gli approcci immersivi all'apprendimento della lingua. Come di consueto, è sostenuta esclusivamente la fase di introduzione.

Attuazione della mozione Semadeni (14.3143) «Strategia per promuovere le scuole in cui s'insegna in due lingue nazionali».

2916

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Lingua e cultura romancia: in primo luogo la Confederazione sosterrà offerte formative in romancio per bambini in età prescolastica e scolastica al di fuori del Cantone dei Grigioni; primi progetti pilota saranno realizzati dal 2020 (tra l'altro un'offerta di corsi di lingua e cultura sulla base dell'art. 16 lett. c LLing). In secondo luogo la Confederazione sosterrà (insieme al Cantone dei Grigioni) e cofinanzierà il progetto Medias Rumantschas, che prevede l'organizzazione e l'accessibilità di articoli in romancio per la popolazione di lingua romancia e la conversione dell'Agentura da Novitads Rumantscha (ANR) nella Fundaziun Medias Rumantschas (FMR), finanziata dai poteri pubblici e la cui redazione lavorerà a stretto contatto con la redazione della Radiotelevisiun Svizra Rumantscha (RTR). In terzo luogo la Confederazione si attiverà nel quadro del contratto di prestazioni con il Cantone dei Grigioni per priorizzare maggiormente i progetti delle organizzazioni sostenute (segnatamente la Lia Rumantscha) e concentrare i mezzi sul settore formativo (per esempio materiali didattici).

Sostegno alle organizzazioni I criteri di sostegno saranno riesaminati per sfruttare i potenziali sinergici tra le varie misure sostenute in virtù della LLing e per coordinare meglio le attività delle organizzazioni promotrici della comprensione con le altre misure. Le attività delle organizzazioni dovranno essere focalizzate su ambiti non ancora coperti, segnatamente la sensibilizzazione della popolazione al plurilinguismo e la messa in rete degli attori attivi in questo ambito.

3.6.3

Scuole svizzere all'estero

Conformemente alla legge federale del 21 marzo 201493 sulle scuole svizzere all'estero (LSSE), entrata in vigore nel 2015, la Confederazione sostiene in tutto il mondo 18 scuole svizzere ubicate a Bangkok, Barcellona, Bergamo, Bogotà, Catania, Curitiba, Lima, Madrid, Milano (con filiale a Como), Città del Messico (con filiali a Cuernavaca e Querétaro), Pechino, Roma, Santiago del Cile, San Paolo, Singapore. Le scuole svizzere all'estero sono scuole private, confessionalmente neutrali e di utilità pubblica, frequentate da bambini e giovani svizzeri, del Paese ospitante o di Paesi terzi. L'insegnamento si fonda sul Piano di studio 21 ed è plurilingue. Le scuole svizzere all'estero sono un luogo d'incontro tra la Svizzera e il Paese ospitante e in questo senso un biglietto da visita della cultura e della formazione svizzere all'estero.

Le scuole svizzere all'estero sono frequentate da 8000 allievi, di cui 1700 di nazionalità svizzera. Gli aiuti finanziari della Confederazione coprono in media circa un quarto delle spese d'esercizio delle scuole. Il rimanente fabbisogno è finanziato con le rette scolastiche versate dai genitori. I Cantoni patroni assumono la vigilanza pedagogica e sostengono le scuole in vario modo (mediante contributi all'infrastruttura, formazioni continue, materiali didattici ecc.).

93

RS 418.0

2917

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Situazione iniziale e sfide Con la revisione della LSSE nel 2014, la Confederazione ha reagito alle tendenze in atto nella realtà in costante evoluzione delle scuole svizzere all'estero: la nuova legge assegna alle scuole svizzere una maggiore flessibilità gestionale e rafforza contemporaneamente la mediazione della cultura e dell'istruzione svizzera all'estero. Inoltre permette di promuovere la formazione professionale di base e di fondare o creare nuove scuole svizzere. I nuovi criteri di promozione si sono generalmente dimostrati efficaci nella loro attuazione.

Nell'ultimo periodo di finanziamento è stato possibile raggiungere due importanti traguardi: ­

nel 2016 il DFI ha approvato una strategia per lo sviluppo della rete delle scuole svizzere all'estero94. In essa figurano gli obiettivi, le priorità geografiche e le considerazioni per il sostegno alle scuole svizzere all'estero da parte della Confederazione. In primo luogo la strategia punta all'ampliamento della rete delle scuole svizzere in regioni ritenute prioritarie sotto il profilo della collaborazione culturale e formativa. In secondo luogo chiede l'approfondimento delle cooperazioni con le scuole all'estero dei Paesi limitrofi.

In terzo luogo propone di creare le basi per una collaborazione con scuole private svizzere che operano a scopo di lucro all'estero.

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In concomitanza con l'anno scolastico 2017/2018 è stata inaugurata a Pechino la 18a scuola svizzera all'estero. Questo passo permetterà di approfondire ulteriormente gli scambi culturali con la Cina. Il Consiglio federale ha riconosciuto la nuova scuola svizzera provvisoriamente fino a tutto il 2020. Fino ad allora la scuola dovrà dimostrare di disporre di un effettivo stabile di allievi e di adempiere ai requisiti per il riconoscimento.

Nel frattempo il contesto delle scuole svizzere è cambiato ulteriormente e si delineano nuove sfide.

94

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Reclutamento di docenti svizzeri: le scuole svizzere all'estero sono tenute per legge a fare impartire l'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nelle materie rilevanti secondo i piani di studio svizzeri prevalentemente da persone abilitate a insegnare in Svizzera, in modo da garantire la qualità formativa (art. 3 cpv. 1 lett. i LSSE). I requisiti fiscali e assicurativi nei Paesi ospitanti rendono sempre più difficile reclutare questi docenti. Sovente esiste uno scarto notevole tra la Svizzera e il Paese ospitante per quanto riguarda le condizioni di assunzione (livello salariale, imposte sul reddito, copertura assicurativa sociale ecc.). Per garantire l'esistenza delle scuole svizzere all'estero con docenti qualificati e abilitati ad insegnare in Svizzera occorre trovare una nuova soluzione duratura per l'assunzione e la posizione di questi docenti.

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Fondazione di nuove scuole: in vari Paesi sussiste un interesse a fondare scuole svizzere. La possibilità di estendere la rete è stata esplicitamente contemplata dal legislatore. Il sostegno alla fondazione e alla creazione di nuove Ufficio federale della cultura, Sviluppo della rete delle scuole svizzere all'estero, Berna, 2016.

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scuole (cfr. art. 14 cpv. 2 lett. e LSSE) non deve tuttavia penalizzare le scuole esistenti.

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Collaborazione con scuole private che operano a scopo di lucro: oltre alle scuole sostenute dai poteri pubblici, soprattutto scuole tedesche e francesi all'estero, si affacciano sul mercato sempre più istituti formativi che operano a scopo di lucro. In molti Paesi emergenti si è sviluppato un mercato dell'istruzione privata in costante crescita. Oltre alle scuole svizzere riconosciute sono nate altre scuole che hanno un legame con la Svizzera e che segnalano il proprio interesse a cooperare con la Confederazione e i Cantoni per entrare a far parte della rete mondiale delle scuole svizzere all'estero e per potere offrire titoli scolastici riconosciuti in Svizzera. La normativa in vigore non consente praticamente alla Confederazione di collaborare con scuole che operano a scopo di lucro, dato che un riconoscimento presuppone per l'appunto l'utilità pubblica delle scuole in questione.

Obiettivi e misure Il sostegno alle scuole svizzere all'estero riconosciute si è dimostrato proficuo e sarà portato avanti. Questo vale anche per le cooperazioni con le scuole tedesche e francesi all'estero. La strategia per lo sviluppo della rete delle scuole svizzere all'estero fornisce le linee guida per il monitoraggio di ulteriori scuole che puntano a un eventuale riconoscimento da parte del Consiglio federale.

Per essere in grado di reagire alle sfide illustrate, nel periodo 2021­2024 sono previsti i seguenti obiettivi e le seguenti misure.

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Reclutamento di docenti svizzeri: la Confederazione crea i dovuti presupposti per offrire condizioni di assunzione attraenti ai docenti abilitati a insegnare in Svizzera durante l'impiego all'estero. Per garantire ciò, i docenti saranno assunti da un'organizzazione di diritto pubblico della Confederazione.

Grazie al contratto di lavoro di diritto pubblico, rimarranno nella maggior parte dei casi assoggettati al diritto svizzero in materia di lavoro, fisco e assicurazioni sociali, fatto salvo il riconoscimento da parte del Paese di destinazione e premesso che non siano cittadini dello Stato in cui esercitano la professione.

L'assunzione avverrà tramite l'agenzia nazionale FPSM/Movetia. Da fondazione di diritto privato, questa dovrà essere convertita in un ente di diritto pubblico. A questo scopo, entro la metà del 2020 l'Amministrazione ci sottoporrà un progetto di consultazione per un atto organizzativo. Il progetto conterrà anche le necessarie modifiche alla LSSE. Si dovrà inoltre garantire che la Svizzera possa esercitare il suo diritto di imposizione fiscale nei confronti dei docenti distaccati. Ciò richiede una base legale nella legge federale del 14 dicembre 199095 sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (LAID) e nella legge federale del 14 dicembre 1990 96 sull'imposta federale diretta (LIFD).

95 96

RS 642.14 RS 642.11

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Fondazione di nuove scuole: il finanziamento della scuola svizzera di Pechino, finora riconosciuta provvisoriamente, deve essere garantito. Questo presuppone un aumento del limite di spesa.

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Collaborazione con scuole private che operano a scopo di lucro: nel periodo 2021­2024 la Confederazione svilupperà un modello per prendere in considerazione le scuole a scopo di lucro che possiedono un evidente legame con la Svizzera ai sensi della LSSE. In questo modo tiene conto del futuro sviluppo sul mercato internazionale delle scuole private. Il modello si fonderà sulla distinzione tra riconoscimento e sovvenzionamento delle scuole: in futuro anche le scuole che operano a scopo di lucro potrebbero essere riconosciute come facenti parte della rete delle scuole svizzere all'estero, ma solo le scuole senza scopo di lucro sarebbero sostenute con mezzi finanziari pubblici. L'introduzione del modello con gli adeguamenti normativi eventualmente necessari andrebbe prevista per il periodo 2025­2028.

3.6.4

Jenisch, Sinti e vita nomade

Jenisch e Sinti sono minoranze nazionali riconosciute ai sensi della Convenzionequadro del 1° febbraio 199597 per la protezione delle minoranze nazionali. La Svizzera si è impegnata a promuovere condizioni quadro che permettono a queste minoranze di coltivare e sviluppare la propria cultura. Questo vale segnatamente per la vita nomade e per la lingua jenisch quale lingua minoritaria riconosciuta ai sensi della Carta europea del 5 novembre 199298 delle lingue regionali e minoritarie. La Confederazione sostiene la Radgenossenschaft der Landstrasse, un'organizzazione di autoaiuto degli Jenisch e dei Sinti, la quale si occupa di documentare la storia, di coltivare la lingua jenisch e di affrontare questioni legate alla vita nomade. Inoltre la Confederazione finanzia la Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri», creata nel 1997 per curare il dialogo tra le autorità e gli esponenti delle minoranze e cercare soluzioni per affrontare la carenza di aree di sosta.

Oltre alle minoranze Jenisch e Sinti, che contano circa 35 000 persone, occorre menzionare anche la minoranza Rom, che conta in Svizzera circa 80 000 persone, la maggioranza delle quali è immigrata da vari Paesi balcanici fin dagli anni Settanta e vive qui in modo sedentario.

Situazione iniziale e sfide Nonostante l'impegno delle organizzazioni sostenute dalla Confederazione, le condizioni per le minoranze interessate non sono migliorate sostanzialmente negli ultimi decenni, in particolare per quanto riguarda il numero di aree di sosta e di passaggio e l'atteggiamento da parte della società. Il numero di aree disponibili è in calo da anni e non copre assolutamente le esigenze delle minoranze nomadi. La pressione sulle poche aree disponibili cresce per la presenza di Rom e Sinti stranieri provenienti in prevalenza dalla Germania, dalla Francia e dall'Italia, i quali nei mesi estivi attraver97 98

RS 0.441.1 RS 0.441.2

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sano la Svizzera con le loro roulotte alla ricerca di lavoro e sostano alcune settimane o mesi. La principale sfida consiste quindi nel mantenimento e nella creazione delle aree di sosta necessarie alla vita nomade.

Per affrontare questa sfida il DFI ha istituito nel 2015 un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e delle organizzazioni delle minoranze con lo scopo di elaborare un piano d'azione che comprenda tutti gli ambiti della vita: aree di sosta e di passaggio, formazione, aspetti sociali e culturali.

Il rapporto che ne è scaturito99 fornisce una panoramica esaustiva in cui figurano tutti i temi rilevanti e le dovute misure e rappresenta in questo senso una pietra miliare per l'ulteriore lavoro.

L'attuazione in corso del piano d'azione si concentra sulle misure che la Confederazione può realizzare nell'ambito delle proprie competenze: riconoscimento degli Jenisch e dei Sinti svizzeri con la propria designazione (adeguamento linguistico nell'Amministrazione federale), promozione di progetti a favore della lingua e della cultura (istituzione di un fondo per il sostegno di progetti presso la Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri»), riorganizzazione della Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» con l'obiettivo di darle maggiore visibilità e di rafforzarne il ruolo come punto di collegamento tra autorità e minoranze. Da quanto esposto, risultano in particolare le seguenti sfide.

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Aumento del numero delle aree di sosta: in molti ambiti la Confederazione deve potere contare sulla collaborazione dei Cantoni per raggiungere risultati tangibili. In particolare, una delle responsabilità condivise riguarda le aree di sosta: la creazione di aree di sosta e di passaggio è per principio di competenza cantonale, mentre la creazione di aree di transito per Rom provenienti dall'estero richiede soluzioni interregionali.

­

Rinuncia a usare l'espressione «nomadi»: fino a pochi anni fa questa espressione veniva applicata a tutte le persone appartenenti alle minoranze Jenisch, Sinti e Rom, a prescindere dal loro nomadismo o dalla loro sedentarietà. Nel frattempo questa espressione è diventata obsoleta, in quanto le minoranze non vogliono più essere definite «nomadi» e chiedono l'uso del nome che le identifica come «Jenisch», «Sinti» e «Rom».

Obiettivi e misure Il sostegno a organizzazioni e progetti (cultura, lingua, sensibilizzazione della società maggioritaria) si è rivelato efficace. La Confederazione porta avanti le relative misure di promozione come ha fatto finora. Per il periodo 2021­2024 sono previsti inoltre i seguenti obiettivi e le seguenti misure: ­

99

Aumento del numero delle aree di sosta: anche se molti Jenisch e Sinti non vivono in roulotte, la loro identità culturale comporta la vita nomade. Per mantenere questo aspetto fondamentale in termini culturali ed economici occorre migliorare notevolmente e durevolmente la situazione delle aree di sosta. Allo scopo è necessario lanciare nuove iniziative di sensibilizzazione Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Jenisch e Sinti quale minoranza nazionale > Piano d'azione.

2921

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delle autorità e dell'opinione pubblica. Importanti partner della Confederazione in questo intento sono la Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» e la Radgenossenschaft der Landstrasse.

Per aumentare il numero delle aree di sosta occorrono maggiori sforzi da parte dei Cantoni e i dovuti incentivi da parte della Confederazione. In linea con il piano d'azione la Confederazione s'impegnerà per una maggiore offerta di aree di transito per i Rom stranieri e metterà a disposizione allo scopo spazi e mezzi finanziari. L'elaborazione di una strategia ai sensi dell'articolo 13 della legge del 22 giugno 1979100 sulla pianificazione del territorio (LPT) e la sua attuazione saranno prioritarie nel lavoro dei prossimi anni. Inoltre la Confederazione sosterrà i Cantoni con incentivi finanziari nella creazione di aree di minori dimensioni per Jenisch e Sinti.

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Rinuncia a usare l'espressione «nomadi»: la richiesta delle minoranze di usare i singoli appellativi viene accolta e il tenore dell'articolo 17 LPCu adeguato di conseguenza (cfr. n. 4.1).

4

Commenti alle modifiche di legge

4.1

Legge sulla promozione della cultura (Progetto 1)

Art. 1 lett. a n. 1 Il patrimonio culturale immateriale (p. es. musica, danza, tradizioni popolari, feste e tecniche artigianali tradizionali) è un elemento importante del patrimonio culturale.

Lo testimoniano segnatamente la Lista delle tradizioni viventi (cfr. n. 3.6.1) e i quattro elementi finora iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO (Festa dei vignaioli di Vevey, Carnevale di Basilea, Gestione del pericolo di valanghe, Processioni della Settimana Santa di Mendrisio). Nonostante la sua valenza culturale, il patrimonio culturale immateriale non è finora menzionato nella LPCu. D'ora in poi il patrimonio culturale immateriale figurerà nell'articolo 1 LPCu.

Art. 12 cpv. 4 L'articolo 67a Cost. conferisce alla Confederazione e ai Cantoni una competenza costituzionale per la formazione musicale, in particolare dei bambini e dei giovani (cpv. 1). Inoltre alla Confederazione spetta di definire i principi per l'accesso dei giovani alla pratica musicale e per la promozione dei talenti musicali (cpv. 3). Con l'introduzione del programma G+M nel periodo 2016­2020 è stato compiuto un primo passo nell'attuazione di questa disposizione costituzionale, ponendo l'accento sulla promozione dell'accesso alla musica. In un secondo si dovranno predisporre misure di promozione specifiche per i talenti musicali (cfr. 3.6.1). Considerato che l'articolo 12 LPCu riguardante la formazione musicale attualmente in vigore è

100

RS 700

2922

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troppo restrittivo, la promozione dei talenti viene esplicitamente menzionata nell'articolo 12 capoverso 4 LPCu.

Art. 17

Jenisch, Sinti e vita nomade

L'attuale articolo 17 LPCu ha il seguente tenore: «La Confederazione può prendere misure al fine di permettere alle comunità nomadi uno stile di vita consono alla loro cultura». Nel quadro del Piano d'azione concernente Jenisch, Sinti e Rom la Confederazione ha prospettato di rinunciare all'espressione «nomadi» ritenuta discriminante. Di conseguenza l'articolo 17 LPCu deve essere adeguato.

La rubrica e la disposizione devono menzionare espressamente in quali ambiti la Confederazione è attiva: da un lato essa può promuovere la cultura degli Jenisch e dei Sinti svizzeri in qualità di minoranze ufficialmente riconosciute dal Consiglio federale, dall'altro può introdurre misure per rendere possibile una vita nomade indipendentemente dalla nazionalità e dall'etnia delle minoranze interessate. Nelle questioni relative alle minoranze nomadi bisogna infatti tenere conto delle esigenze sia dei gruppi svizzeri (per lo più Jenisch e alcuni Sinti) sia di quelli stranieri (per lo più Rom).

Art. 18 Il contributo alla città di Berna per spese culturali sarà soppresso dal 2021 (cfr. 5.2.2) e la relativa base legale nella LPCu di conseguenza abrogata.

4.2 Art. 8

Legge sul cinema (Progetto 2) Promozione cinematografica

Per la commercializzazione di film è necessaria una precisazione nella LCi,n in modo da fare dipendere la promozione dal contributo fornito alla pluralità dell'offerta.

Art. 10 cpv. 2 Le istituzioni che svolgono regolarmente compiti d'interesse pubblico per i quali beneficiano di sovvenzioni sono sostenute con contributi d'esercizio sulla base di contratti di prestazioni pluriennali. Queste istituzioni sono generalmente fondazioni di utilità pubblica oppure associazioni, di modo che eventuali eccedenze restano disponibili come riserve da destinare agli scopi promossi. Per le imprese a scopo di lucro e per le imprese che, pur non essendo a scopo di lucro, sono guidate da imprese a scopo di lucro ciò non è invece garantito. Le imprese a scopo di lucro saranno pertanto escluse dal sovvenzionamento con contributi d'esercizio. Potranno tuttavia beneficiare anche in futuro di sussidi per la realizzazione di progetti. Le imprese e le istituzioni sostenute sono tenute alla trasparenza. Per garantire l'indipendenza occorre documentare in particolare lo stato della proprietà ed eventuali transazioni con persone vicine (organi direttivi, quadri, proprietari o imprese sotto la loro sfera di 2923

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influenza) conformemente alle norme contabili riconosciute, per esempio Swiss GAAP FER 21.

Art. 15 cpv. 2 Sulla base dell'estensione dell'obbligo di investire nel cinema svizzero, l'attuale disposizione concernente gli introiti (finanziamento speciale) viene estesa anche ai fornitori di film online (art. 24b d-LCin). Inoltre, per quanto riguarda lo scopo di utilizzazione degli introiti, viene precisato che possono essere impiegati sia a destinazione vincolata per la promozione cinematografica (lett. a) sia per il finanziamento delle spese (formazione, personale, informatica ecc.) legate alla riscossione della tassa e ai relativi controlli (lett. b e c). Entrambe le tasse sono state concepite a scopo di incentivazione e compensazione. Lasciano infatti agli operatori privati la libertà di scegliere se sostenere il cinema svizzero attraverso la loro politica commerciale oppure pagare una tassa101. L'obiettivo di questo obbligo non è di generare introiti per la Confederazione, bensì di motivare gli operatori ad investire nel cinema nazionale. La competenza per la riscossione della tassa emana dagli articoli 71 Cost.

(Cinematografia) e 93 Cost. (Radio e televisione).

Art. 19a

Accesso al patrimonio cinematografico

La nuova disposizione punta a garantire che i film finanziati con fondi pubblici siano accessibili per la popolazione anche dopo la loro commercializzazione. Oggi gran parte di questi film diventano inaccessibili per il pubblico già pochi anni dopo la loro uscita. I film la cui produzione è stata sovvenzionata dalla Confederazione sono depositati presso la Cineteca svizzera. Dal 2003, infatti, vige per questi film l'obbligo del deposito legale. Il capoverso 1 si limita a sancire una pratica esistente da anni. Il capoverso 2, invece, introduce il principio secondo cui i film sovvenzionati devono rimanere accessibili per il pubblico. La commercializzazione si conclude di norma al più tardi cinque anni dopo l'uscita del film. In futuro (ovvero dal 2021), per i film realizzati con un contributo sostanziale della Confederazione, il finanziamento sarà legato oltre che all'obbligo del deposito legale anche alla condizione che si possano lasciare o mettere il film a disposizione della popolazione dopo il termine del periodo di commercializzazione (licenza non esclusiva per uso non commerciale). Questo avverrà non prima del 2026. Nel periodo 2021­2024 restano da chiarire con i detentori dei diritti e i partner di promozione dell'UFC (in particolare la SRG SSR in qualità di coproduttrice) le questioni ancora in sospeso, soprattutto riguardo alle diverse possibilità di attuazione e remunerazione della messa a disposizione dei film. Per gli altri film svizzeri depositati presso la Cineteca svizzera, compresi quelli che non sono stati sovvenzionati dalla Confederazione, resta da chiarire nel corso della prossima legislatura se e come sia possibile renderli accessibili al grande pubblico. Il pieno accesso al patrimonio cinematografico sarà possibile solo una volta chiarite le questioni in sospeso mediante il dialogo. Allo stato attuale non è previsto che la Confederazione crei e gestisca una propria piattaforma per rendere accessibili i film svizzeri. L'UFC provvederà invece, per esempio con la

101

Riguardo alla tassa secondo l'art. 21 LCin cfr. FF 2000 4725, qui 4750 segg.

2924

FF 2020

SRG SSR e la Cineteca svizzera, ad esaminare varianti adatte e a discuterne le modalità.

Art. 24 cpv. 1, 3bis e 5 L'obbligo di notifica per le imprese del settore cinematografico viene adeguato: primo, per le imprese di produzione questo riguardava finora gli introiti generati dalla commercializzazione in Svizzera, rilevanti per il calcolo degli importi accreditati per Succès Cinéma, e avveniva attraverso le imprese di distribuzione, mentre gli introiti generati all'estero non erano rilevanti ai fini della promozione. Per questa ragione l'obbligo di notifica non è mai stato applicato e può pertanto essere abrogato. Secondo, per le imprese che commercializzano film al di fuori delle sale viene ridisciplinato nel nuovo capitolo 3a. Terzo, si rinuncia all'obbligo di notifica delle vendite di supporti audiovisivi essendo queste in forte calo e il confronto dei dati eccessivamente oneroso a causa delle strutture di vendita (notifiche multiple e numerosi piccolissimi venditori al dettaglio) rispetto al volume delle vendite.

Capitolo 3a: Prescrizioni sulla promozione della pluralità dei film al di fuori delle sale Il capitolo 3 della LCin disciplina gli obblighi di tutela della pluralità dell'offerta per i gestori di sale cinematografiche e le imprese di distribuzione nonché gli obblighi di notifica per scopi statistici. Viene introdotto il nuovo capitolo 3a, che disciplina gli obblighi relativi alla pluralità dell'offerta di film proposti in digitale in Svizzera, in particolare in programmi televisivi e su Internet. Fra questi rientrano l'obbligo di riservare una parte dell'offerta cinematografica ai film europei (quota europea), l'obbligo di destinare una parte degli introiti lordi al cinema indipendente svizzero e l'obbligo di notificare le richieste di film a pagamento.

Per le emittenti televisive nazionali vige già l'obbligo di riservare la parte preponderante del loro programma alle opere cinematografiche europee. Questa norma è in linea con gli impegni internazionali della Svizzera102, attuati in diverse forme nel quadro della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). Considerato che il consumo di film si sta spostando dai programmi televisivi lineari alla visione a richiesta individuale, per le imprese che offrono film in modo non lineare (ovvero a richiesta o in abbonamento) sarà introdotto
un obbligo analogo nella LCin (art. 24a d-LCin).

In diversi altri Paesi europei le emittenti televisive e i fornitori di film online sono subordinati a obblighi identici o simili. La normativa proposta è nell'interesse della pluralità e della varietà dell'offerta cinematografica. Corrisponde inoltre alla direttiva UE sui servizi di media audiovisivi (Direttiva DSMA), che è vincolante per i Paesi limitrofi.

L'obbligo di considerare la creazione cinematografica svizzera indipendente esiste al momento solo per le emittenti di programmi televisivi nazionali o destinati alle regioni linguistiche (art. 7 cpv. 2 LRTV). Questa disposizione verrà trasferita dalla LRTV alla LCin ed estesa a tutte le emittenti televisive e a tutti i fornitori di film online (art. 24b segg. d-LCin). Inoltre, per non penalizzare la concorrenza svizzera, saranno subordinati al nuovo disciplinamento anche le emittenti estere con finestre 102

Convenzione europea del 5 maggio 1989 sulla televisione transfrontaliera, RS 0.784.405

2925

FF 2020

di programmi o finestre pubblicitarie in Svizzera. Sono previste deroghe per le imprese che raggiungono una cifra d'affari esigua (meno di 2 mio. fr. all'anno) o che hanno una diffusione limitata o un numero limitato di film. Riguardo all'obbligo di notifica per scopi statistici, l'obbligo di notificare le richieste a pagamento per film e anno, in vigore dal 2016 per i fornitori di servizi online, sarà integrato nel nuovo capitolo 3a (art. 24i d-LCin).

Il rispetto degli obblighi relativi alla pluralità dell'offerta (quota europea, considerazione del cinema svizzero, notifica delle richieste a pagamento) sarà controllato in base a un registro a cui dovranno iscriversi tutti i fornitori di film online. Un tale registro pubblico esiste già per le sale cinematografiche e le imprese di distribuzione (cfr. registro delle sale cinematografiche e delle imprese di distribuzione all'art. 23 LCin).

Attualmente la vigilanza sulle emittenti televisive è di competenza dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), che attua la LRTV. L'UFCOM svolge questa vigilanza sulla base del rendiconto annuale delle emittenti televisive e per il controllo dell'obbligo di promozione cinematografica è coadiuvato dall'UFC. Per quanto riguarda i nuovi obblighi disciplinati dalla LCin, la vigilanza sulle emittenti televisive e i fornitori di film online sarà affidata all'UFC. Di conseguenza occorre adeguare la LRTV (cfr. il commento alla modifica della LRTV qui di seguito).

Art. 24a

Pluralità dell'offerta cinematografica

L'articolo 24a d-LCin obbliga i fornitori di film online a riservare il 30 per cento del loro catalogo al cinema europeo. Questa percentuale corrisponde alla quota minima prevista dalle disposizioni della Direttiva DSMA (cpv. 1). L'obbligo vige per le imprese che selezionano i film a richiesta e quindi rivestono una responsabilità redazionale. Non riguarda invece le piattaforme che si limitano ad acquistare interi cataloghi e a metterli a disposizione né le piattaforme che mettono a disposizione contenuti realizzati dagli utenti (le cosiddette piattaforme di video sharing). Sono assoggettate anche le imprese con sede all'estero (cpv. 2). Quelle che risiedono nei Paesi europei confinanti sottostanno comunque alle stesse disposizioni della Direttiva DSMA. In base al principio del Paese d'origine vengono controllate dalle autorità dello Stato in cui hanno sede. Le possibilità di controllo per le imprese al di fuori dell'Europa sono invece limitate ed è piuttosto difficile imporre il rispetto delle norme dalla Svizzera. D'altro canto, le esperienze fatte con l'obbligo di notifica delle richieste a pagamento dal 2016 ad oggi mostrano che anche le imprese estere hanno interesse a rispettare la legislazione dei Paesi in cui operano.

È previsto di esonerare dall'obbligo del rispetto della quota europea le imprese con una cifra d'affari esigua (cpv. 3). Come è avvenuto finora, le eccezioni saranno stabilite in un'ordinanza del Consiglio federale. La soglia della cifra d'affari oltre la quale vige detto obbligo sarà elevata da uno a due milioni di franchi, come previsto anche dalla normativa UE.

Art. 24b

Principio

Il capoverso 1 estende alle imprese che offrono film a richiesta in digitale l'obbligo di investire nel cinema svizzero attualmente vigente per le emittenti di programmi 2926

FF 2020

televisivi nazionali o destinati alle regioni linguistiche secondo l'articolo 7 capoverso 2 LRTV. L'obbligo viene inoltre esteso alle emittenti televisive locali che trasmettono regolarmente film. Come previsto nell'ordinanza del 9 marzo 2007 103 sulla radiotelevisione, le imprese con una cifra d'affari fino a 2 milioni di franchi l'anno (finora 1 mio. fr. di spese d'esercizio) o che trasmettono solo raramente film (fino a 12 film di fiction, animazione o documentari all'anno) verranno esonerate dall'obbligo di investire nel cinema svizzero (cfr. art. 24e cpv. 2 d-LCin). Sono previste altre deroghe per ragioni di proporzionalità che saranno concretizzate a livello di ordinanza. L'obbligo riguarda le imprese con sede in Svizzera e le imprese che, con la loro offerta, si rivolgono a un pubblico svizzero. Sussiste quindi anche per le imprese estere nella misura in cui propongono un'offerta rivolta al pubblico svizzero (cpv. 2). Il disciplinamento proposto intende creare pari opportunità per le imprese nazionali ed estere. È quindi più severo rispetto a quello finora vigente per le finestre pubblicitarie delle emittenti televisive estere, che, conformemente alla pratica corrente, non sono soggette all'obbligo di promuovere il cinema svizzero secondo la LRTV. Di fatto, questo rappresenta un trattamento più favorevole rispetto alle emittenti televisive svizzere, il che non è giustificato. L'obbligo di considerare la creazione cinematografica svizzera non trova invece applicazione nelle emittenti estere soltanto captabili in Svizzera, come ARD, ORF, RAI o Antenne 2.

L'obbligo di considerare la creazione cinematografica svizzera indipendente non è nemmeno applicabile alla SRG SSR, che viene finanziata dal canone radiotelevisivo (cpv. 3). Per quest'ultima si applicano obblighi più estesi definiti nella LRTV e nella concessione (produzioni commissionate e coproduzioni nel quadro del Pacte de l'audiovisuel).

Art. 24c

Spese computabili

Le spese computabili per la creazione cinematografica svizzera vengono descritte dettagliatamente al fine di garantire la certezza del diritto per le imprese interessate.

La creazione cinematografica svizzera comprende i film svizzeri ai sensi dell'articolo 2 capoverso 2 LCin e i film frutto di coproduzioni internazionali che sono stati ufficialmente riconosciuti dalla Svizzera e dalle autorità degli altri Paesi partecipanti. Sono computabili come spese i costi per l'acquisizione dei diritti di commercializzazione al fine di includere nella propria offerta film svizzeri indipendenti o coproduzioni riconosciute. Le disposizioni relative all'obbligo di investire nel cinema indipendente includono anche i film realizzati su commissione, a condizione che il commissionario e gli operatori cinematografici con cui collabora siano indipendenti dal committente. Le prestazioni in natura verranno escluse in futuro, dal momento che hanno effetti perlopiù trascurabili e il loro calcolo risulta difficile nella pratica. Le emittenti televisive e i fornitori di film online che beneficiano di sovvenzioni nel quadro della promozione culturale e cinematografica e che sono soggetti all'obbligo di reinvestimento devono dedurre dalle spese computabili dell'importo delle sovvenzioni.

103

RS 784.401

2927

FF 2020

Art. 24d

Proventi lordi

Questa disposizione disciplina le basi per la determinazione dell'obbligo di reinvestimento (cpv. 1). Per le imprese con sede all'estero che si rivolgono al pubblico svizzero (finestre di programmi e finestre pubblicitarie) è determinante la cifra d'affari realizzata in Svizzera (cpv. 2), che deve pertanto essere scorporata dalla cifra d'affari complessiva dell'impresa. Le imprese estere devono dichiarare gli introiti lordi conseguiti in Svizzera allo stesso modo delle imprese svizzere (art. 24h cpv. 1 d-Cin).

Art. 24e

Tassa di promozione

I dettagli e la procedura relativa alla tassa di promozione vanno disciplinati a livello di ordinanza (cpv. 1). Determinate eccezioni saranno comunque già predefinite a livello di legge (cpv. 2). Nell'ordinanza vanno sancite inoltre le disposizioni relative ai film computabili: anche in futuro devono essere considerati tali soltanto i film di fiction, animazione e i documentari che potrebbero essere proiettati anche nelle sale cinematografiche. Secondo l'attuale prassi, le serie, le sitcom, le soap opera, i reality show o i reportage e le trasmissioni informative su argomenti di attualità non sono considerati film che comportano l'obbligo di investire nel cinema svizzero. Di conseguenza non sono computabili nemmeno i costi per la produzione o l'acquisto dei diritti di tali programmi, nemmeno se sono prodotti in maniera indipendente.

Art. 24f

Assistenza amministrativa

Le emittenti televisive e i fornitori di film online che sono soggetti all'obbligo devono notificare all'UFC i loro proventi lordi e le spese computabili (art. 24h d-LCin). In caso di mancato adempimento da parte delle imprese, altre autorità svizzere potranno prestare assistenza amministrativa. L'Amministrazione federale delle contribuzioni, per esempio, dispone di notifiche relative alla cifra d'affari conseguita in Svizzera dalle imprese e può essere autorizzata, nel caso specifico, a fornire informazioni all'UFC (art. 74 cpv. 2 lett. b della legge del 12 giugno 2009 104 sull'IVA).

I fornitori di film con sede all'estero (in particolare finestre di programmi e finestre pubblicitarie) sono subordinati alla sorveglianza da parte delle autorità del Paese in cui hanno sede (principio di territorialità o origine). Tenuto conto che anche la Direttiva DSMA dell'UE prevede tasse di promozione cinematografica per tali finestre, la cooperazione transfrontaliera crescerà in tutta Europa. Nei Paesi confinanti come la Germania e la Francia gli introiti delle emittenti televisive e dei fornitori di film online vengono già tassati a favore della promozione cinematografica. Il disegno di legge contiene pertanto un ampliamento della competenza del Consiglio federale in merito alla stipula di accordi internazionali (cfr. art. 33 lett. f d-LCin).

Gli accordi sul computo reciproco con i Paesi confinanti potrebbero essere presi nel quadro o a complemento di accordi di coproduzione esistenti.

104

RS 641.20

2928

FF 2020

Art. 24g

Obbligo di registrazione

Come per le sale cinematografiche e le imprese di distribuzione, la registrazione è la base per tutti i controlli volti a garantire il rispetto delle disposizioni in materia di pluralità e dell'obbligo di notifica. Al contempo la pubblicazione dei dati del registro garantisce una certa trasparenza. Anche le imprese che, per l'esiguità della loro cifra d'affari, non sono soggette all'obbligo di sostenere il cinema svizzero, devono comunque registrarsi.

Art. 24h

Obblighi di rendicontazione

Le informazioni fornite obbligatoriamente dalle imprese servono a verificare l'adempimento degli obblighi in materia di pluralità (quota di film europei e presa in considerazione del cinema svizzero).

Art. 24i

Obbligo di notifica

Dall'entrata in vigore della LCin, per compilare la statistica dei film e del cinema vengono rilevati gli ingressi realizzati (art. 24). Dal 2017 vengono rilevate anche le richieste a pagamento di film digitali; l'obbligo di notifica viene ripreso dall'articolo 24 capoverso 3bis. I dati vengono riuniti per titolo di film e pubblicati dall'UST (cpv. 2). L'UFC li utilizza per valutare la pluralità dell'offerta e per calcolare gli accrediti relativi alla promozione cinematografica in base al successo dei film. I film a richiesta finanziati dalla pubblicità non sottostanno all'obbligo di notifica e tantomeno la fruizione di film alla televisione.

Art. 27 cpv. 1 e 28 cpv. 1 Le disposizioni penali degli articoli 27 capoverso 1 e 28 capoverso 1 vengono adeguate ai nuovi obblighi (obbligo di registrazione nonché obbligo di rendicontazione e notifica per le emittenti televisive e i fornitori di film online).

Art. 33 lett. f Considerata l'esistenza di aree linguistiche comuni con altri Paesi, l'offerta mediatica in Svizzera assume sempre più un carattere transfrontaliero. Viene effettivamente sfruttata anche al di là dei confini nazionali e, di conseguenza, diversi Paesi partecipano alle coproduzioni cinematografiche. Occorrono pertanto strumenti di coordinamento e lo scambio di informazioni tra le autorità interessate. La competenza del Consiglio federale riguardo alla stipula di accordi internazionali nell'ambito del cinema dovrà essere ampliata allo scopo di consolidare le condizioni quadro per il settore audiovisivo in Svizzera.

Modifica della LRTV In futuro l'obbligo per le emittenti televisive di considerare la creazione cinematografica svizzera, finora sancito dalla LRTV, sarà disciplinato nella LCin. Nella LRTV vi sarà una esplicita menzione in proposito.

2929

FF 2020

Entrata in vigore I nuovi impegni per le emittenti televisive e i fornitori di film online entreranno in vigore il 1° gennaio 2022, in modo da concedere alle imprese interessate il tempo necessario per prepararsi. Le rimanenti modifiche della LCin entreranno presumibilmente in vigore il 30 giugno 2021.

4.3

Legge sul trasferimento dei beni culturali (Progetto 3)

Art. 2 cpv. 5 e titolo della sezione 3 Visto che secondo l'articolo 8 capoverso 1 lettera a LTBC i provvedimenti limitati nel tempo possono riguardare non soltanto l'importazione, ma anche il transito o l'esportazione di beni culturali, per ragioni di sistematica devono essere integrati anche l'articolo 2 capoverso 5 e il titolo della sezione 3.

Art. 4a

Dichiarazione doganale

Una dichiarazione mancante o inesatta di beni culturali impedisce all'Amministrazione federale delle dogane di svolgere al confine un controllo consono ai rischi.

Soltanto se i beni culturali sono dichiarati in maniera corretta e trasparente possono essere controllati a campione. Finora la dichiarazione mancante o inesatta non era definita nella LTBC. Da una sentenza del Tribunale federale è emerso che il concetto di dichiarazione inesatta richiede chiarimenti definiti per legge (cfr. n. 3.4.2.5).

Per garantire la necessaria certezza del diritto, l'obbligo di dichiarare alla dogana i beni culturali secondo l'articolo 2 capoverso 1 LTBC viene fissato nella legge.

Come finora, i dati necessari per una dichiarazione doganale corretta nell'ambito della LTBC sono precisati agli articoli 25 e 26 dell'ordinanza del 13 aprile 2005105 sul trasferimento dei beni culturali.

Art. 24 cpv. 1, frase introduttiva, art. 25 cpv. 3 e art. 28, primo periodo Queste modifiche danno seguito alla proposta avanzata dal nostro Collegio nel disegno di legge federale che adegua il diritto penale accessorio alla nuova disciplina delle sanzioni, al momento pendente nelle Camere federali 106.

Art. 24 cpv. 1 lett. c, cbis e d L'importazione illecita e la dichiarazione inesatta sono due fattispecie differenti. Per poterle distinguere meglio, d'ora in poi figurano anche in due disposizioni differenti (lett. c e cbis). Questa modifica crea anche il necessario collegamento con la dichiarazione doganale secondo l'articolo 4a d-LTBC. Come da prassi vigente, eventuali informazioni fornite nell'ambito della dichiarazione doganale che non siano in rapporto con il trasferimento di beni culturali non vengono perseguite come infra105 106

RS 444.11 FF 2018 2525

2930

FF 2020

zione alla LTBC, ma rientrano nell'ambito di applicazione del diritto doganale.

Visto che, in un sistema basato sulla responsabilità individuale, una dichiarazione doganale mancante o inesatta impedisce un controllo dei beni culturali consono ai rischi, viene mantenuto l'attuale quadro penale. Infine, alla lettera d viene aggiunta all'elenco dei delitti l'esportazione senza autorizzazione di beni culturali iscritti nell'Elenco federale.

4.4

Legge sulla Biblioteca nazionale (Progetto 4)

Ingresso Nell'ingresso deve essere statuita la norma costituzionale che disciplina la competenza per la LBNS (art. 69 cpv. 2 Cost.). Nell'ingresso dell'attuale legge manca infatti il riferimento alla Costituzione federale.

Sezione 5 (art. 14) Secondo l'articolo 14 LBNS, la commissione della Biblioteca nazionale svizzera ha essenzialmente il compito di seguire lo sviluppo della biblioteconomia. Bibliosuisse è la nuova organizzazione mantello nazionale delle biblioteche svizzere. Questioni di ordine superiore riguardanti la biblioteconomia saranno dibattute in futuro in seno alla nuova associazione, ragione per cui la commissione sarà soppressa.

4.5

Legge sulle lingue (Progetto 5)

Art. 25

Rendicontazione, valutazione e statistica

La gestione della promozione degli scambi e della mobilità in Svizzera presuppone indicazioni affidabili sui progetti sostenuti dal Consiglio federale nel quadro della LLing e sulle attività promosse dai Cantoni. Il coinvolgimento dei Cantoni è indispensabile. Per garantirlo viene ampliato l'articolo 25. Nella rubrica dell'articolo 25 viene aggiunta la parola «statistica». Il disegno di revisione totale della legge federale sulla cooperazione e la mobilità internazionale in materia di formazione (LCMIF)107 contiene una disposizione per la rilevazione statistica degli scambi e della mobilità in ambito internazionale.

5

Commenti ai decreti che stanziano crediti

5.1

Osservazioni preliminari

Nel presente capitolo e nei disegni dei decreti finanziari l'importo dei limiti di spesa e dei crediti è arrotondato a centomila franchi. Talvolta l'arrotondamento può comportare apparenti differenze di addizione.

107

FF 2019 6937

2931

FF 2020

I sette limiti di spesa e il credito quadro Cultura della costruzione comprendono un rincaro pronosticato nel dicembre 2019 per gli anni 2021­2024108. Il rincaro pronosticato sarà adeguato annualmente al rincaro effettivo e i mezzi finanziari saranno aumentati o ridotti nella misura corrispondente. La correzione del rincaro del dicembre 2019 determina un quadro finanziario globale inferiore a quello originariamente previsto dal progetto posto in consultazione.

5.2

Ufficio federale della cultura

5.2.1

Osservazioni preliminari

La presente richiesta di mezzi finanziari per la sfera di attività dell'UFC si fonda in larga misura sulla continuità finanziaria rispetto al messaggio sulla cultura 2016­ 2020 (per i dettagli cfr. n. 5.6). In singoli ambiti di attività dell'UFC sono previste misure supplementari, descritte al capitolo 2, con ripercussioni finanziarie. Qui di seguito sono illustrate le conseguenze finanziarie delle singole misure.

Finora la rete SAPA è stata sovvenzionata dalla SEFRI e dall'UFC. Dal 2021 a livello federale sarà sostenuta soltanto dall'UFC. La SEFRI trasferirà all'UFC i mezzi finora impiegati a questo scopo.

Alcune modifiche incidono sul bilancio ma non sono oggetto del presente messaggio, in quanto riguardano il settore proprio dell'UFC: l'attuazione di varie misure richiede l'acquisto di servizi esterni. Una volta fissate le priorità, i costi saranno compensati con i mezzi disponibili nel settore proprio dell'UFC.

5.2.2

Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sulla promozione della cultura (Progetto 6)

Tutte le attività dell'UFC fondate sulla LPCu sono finanziate nel quadro dei limiti di spesa LPCu. Ad eccezione delle seguenti misure, nel periodo 2021­2024 non sono previsti ulteriori adeguamenti con ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione:

108

­

Musei, collezioni e reti di terzi: all'interno della sfera di attività avviene una parziale ripartizione degli aiuti finanziari senza ripercussioni sul preventivo nell'ambito delle reti di terzi (in seguito a un primo sostegno a Bibliosuisse e a un aumento degli aiuti finanziari per la Fondazione Svizzera per la Fotografia). Il credito comprende i circa 450 000 franchi l'anno trasferiti dalla SEFRI all'UFC per il sostengo della rete SAPA.

­

Formazione musicale: nella sfera di attività della formazione musicale sono richiesti mezzi supplementari di 2,1 milioni di franchi in media all'anno. I mezzi supplementari garantiscono in primo luogo la copertura della grande Previsione relativa al rincaro del dicembre 2019: +0,4 % nel 2021, +0,6 % nel 2022, +0,8 % nel 2023, +1,0 % nel 2024.

2932

FF 2020

richiesta di campi e corsi di musica per bambini e giovani nel quadro del programma G+M e, in secondo luogo, sono necessari per consolidare una promozione specifica per i talenti musicali (cfr. n. 3.6.1). Considerato che il programma sarà introdotto gradualmente, è previsto uno scaglionamento del credito.

­

Jenisch, Sinti e vita nomade: per migliorare la situazione delle minoranze nomadi in Svizzera sono necessarie aree di sosta supplementari, che saranno cofinanziate dalla Confederazione. Allo scopo nel periodo 2021­2024 sono necessari in media 625 000 franchi (cfr. n. 3.6.4).

­

Manifestazioni e progetti: i mezzi per la promozione di progetti a favore del patrimonio culturale immateriale (cfr. n. 3.6.1) vengono incrementati mediante trasferimenti all'interno del credito corrispondente.

­

Contributo per la cultura alla città di Berna: dal 1848 la città di Berna è la sede dell'Assemblea federale, del Consiglio federale, dei dipartimenti e della Cancelleria federale. Dagli anni Settanta, la Confederazione sostiene finanziariamente la città di Berna per le particolari prestazioni culturali che fornisce quale capitale federale. Gli aiuti finanziari ammontano attualmente a 1 milione di franchi all'anno corrispondenti a una quota di circa il 3 per cento sul totale delle spese per la cultura della città di Berna. Il contributo della Confederazione sarà soppresso dal 2021 e la disposizione di promozione corrispondente abrogata (cfr. n. 4.1). È in dubbio se la città di Berna accusi effettivamente uno svantaggio finanziario dovuto al suo status di capitale federale. A questa conclusione è giunto tempo fa un gruppo di lavoro composto di rappresentanti della Confederazione, del Cantone e della città di Berna109. Le stesse constatazioni sono state confermate dal CFF nel 2019 (rapporto del 14 agosto 2019 sull'audit 17 416)110. Date le circostanze il mantenimento del Contributo per la cultura alla città di Berna non è giustificato.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 9a, 10, 12­15, 16 capoversi 1 e 2 lettera a e 17 LPCu (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(3,2)

3,2

3,2

3,2

3,2

12,8

Promozione della letteratura (case editrici) (1,8)

1,8

1,9

1,9

1,9

7,4

(13,3) 13,4 13,5 13,6 13,7

54,1

Premi, riconoscimenti e acquisti Musei, collezioni, reti di terzi Partecipazione culturale (promozione progetti)

(1,0)

1,0

1,0

1,0

1,0

4,0

Formazione musicale

(4,2)

4,3

5,7

7,0

8,3

25,3

109

Rapporto del 19 agosto 2003 del gruppo di lavoro tripartito «Bundesstadtstatus», pag. 6 segg.

110 Consultabile su www.efk.admin.ch > Pubblicazioni > Cultura e sport

2933

FF 2020

(2020)

2021

2022

2023

2024 2021­2024

Promozione della lettura

(4,5)

4,5

4,6

4,6

4,7

Jenisch e Sinti

(0,7)

0,7

1,2

1,7

1,7

5,4

Organizzazioni culturali

(3,3)

3,3

3,3

3,3

3,4

13,3

Manifestazioni e progetti

(1,0)

1,0

1,0

1,2

1,3

4,5

Contributo per la cultura alla città di Berna (1,0)

0

0

0

0

0

(34,1) 33,1 35,4 37,5 39,2

145,1

Limite di spesa LPCu

5.2.3

18,3

Limite di spesa cinema (Progetto 7)

Il limite di spesa Cinema copre tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LCin.

Come finora, le misure compensative nazionali al Programma MEDIA dell'UE non sono contenute nel limite di spesa Cinema. Non fanno parte del limite di spesa nemmeno i contributi al Fondo di sostegno al cinema Eurimages del Consiglio d'Europa dell'ammontare di 0,7 milioni di euro all'anno. Non sono previsti ulteriori adeguamenti con ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione.

La politica cinematografica della Confederazione si concentra su due priorità: la promozione e la cultura cinematografiche (cfr. n. 3.3.6.1 seg.). La struttura di credito riportata qui di seguito si basa essenzialmente su questi due ambiti principali di spesa. L'aiuto finanziario alla Cineteca svizzera (cfr. n. 3.3.6.4) è oggetto di una rubrica separata nel quadro del limite di spesa.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 3­6 LCin (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

Promozione cinematografica

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(32,1) 32,2 32,4 32,6 32,9

130,1

Cultura cinematografica

(9,9) 10,0 10,0 10,1 10,2

40,3

Cineteca svizzera

(9,5)

9,8

38,7

(51,5) 51,8 52,0 52,4 52,9

209,1

Limite di spesa Cinema

2934

9,6

9,6

9,7

FF 2020

5.2.4

Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sul trasferimento di beni culturali (Progetto 8)

Il limite di spesa Trasferimento di beni culturali permette di finanziare tutte le attività di promozione dell'UFC che si fondano sulla LTBC (cfr. n. 3.4.3.5). Si tratta di progetti volti alla protezione e alla conservazione di beni culturali particolarmente minacciati e di progetti di organizzazioni internazionali specializzate nella protezione dei beni culturali (p. es. UNESCO, ICCROM, ICOM). Non sono previsti ulteriori adeguamenti con ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione.

Sussidi concessi in virtù dell'articolo 14 LTBC (in mio. di fr., arrotondati)

Limite di spesa Trasferimento di beni culturali

5.2.5

(2020)

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(0,8)

0,8

0,8

0,8

0,8

3,1

Credito quadro Cultura della costruzione (Progetto 9)

Il credito quadro Cultura della costruzione permette di erogare aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione (monumenti storici) e per la realizzazione di misure archeologiche, oltre che per il sostegno di organizzazioni, progetti di ricerca, formazione e mediazione secondo gli articoli 13, 14 e 14a LNP. Per l'attuazione di nuove misure dell'UFC nel quadro della Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione sono richiesti mezzi supplementari di 800 000 franchi in media all'anno. Non sono invece previsti ulteriori adeguamenti con ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione. In particolare, sia gli impegni esistenti che i nuovi vengono finanziati esclusivamente con i crediti a preventivo previsti nel piano finanziario.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 13, 14 e 14a LNP (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

Conservazione di oggetti meritevoli di protezione, archeologia Organizzazioni, ricerca, formazione e mediazione Credito quadro Cultura della costruzione

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(20,6) 20,8 20,9 21,0 21,2 (4,3)

4,2

4,7

5,3

83,9

5,8

20,0

(24,9) 25,0 25,6 26,3 27,0

103,9

2935

FF 2020

5.2.6

Limite di spesa Lingue e comprensione (Progetto 10)

Il limite di spesa Lingue e comprensione permette di finanziare tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LLing. Ad eccezione della seguente misura, nel periodo 2021­2024 non sono invece previsti ulteriori adeguamenti con ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione.

Per le misure di comprensione vengono richiesti mezzi supplementari di 2,4 milioni in media all'anno. I mezzi supplementari sono necessari per attuare la Strategia per gli scambi e la mobilità della Confederazione e dei Cantoni del novembre 2017 (cfr.

n. 3.6.2). Serviranno al sostegno di progetti per gli scambi interni realizzati dall'agenzia Movetia, segnatamente per scambi di classi e di allievi e scambi di docenti. Considerato che i programmi saranno introdotti gradualmente, è previsto uno scaglionamento del credito.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 14­22 LLing (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

2021

2022

2023

2024 2021­2024

Promozione di cultura e lingua nel Cantone Ticino

(2,5)

2,5

2,5

2,5

2,5

10,0

Promozione di cultura e lingua nel Cantone dei Grigioni

(5,3)

5,2

5,3

5,3

5,3

21,1

Misure volte a favorire la comprensione

(6,7)

7,4

8,4

9,9

12,0

37,7

16,2 17,8

19,9

68,8

Limite di spesa Lingue e comprensione (14,5) 15,1

5.2.7

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (Progetto 11)

Il limite di spesa Scuole svizzere all'estero permette di finanziare tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LSSE. Il limite di spesa dovrà essere alzato in media di 0,7 milioni di franchi all'anno, in particolare per il riconoscimento definitivo della scuola svizzera di Pechino (cfr. n. 3.6.3).

Sussidi concessi in virtù degli articoli 10 e 14 LSSE (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero

2936

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(21,4) 22,0 22,3 22,5 22,7

89,5

FF 2020

5.3

Pro Helvetia

5.3.1

Priorità che richiedono mezzi finanziari supplementari

Il limite di spesa di Pro Helvetia permette di finanziare attività che si fondano sulla LPCu. Nel fornire le proprie prestazioni, Pro Helvetia si distingue per il suo agire orientato all'economicità e ai risultati e applica adeguati processi di controllo e di gestione.

I mezzi finanziari richiesti per l'ambito di attività di Pro Helvetia s'iscrivono in larga misura nella continuità rispetto al periodo 2016­2020. In singole attività sono previste misure supplementari con ripercussioni finanziarie. Le singole misure sono descritte al capitolo 3 e vengono nuovamente commentate nel presente capitolo.

L'attuazione dei nuovi compiti scaturiti dal messaggio sulla cultura 2016­2020 e i compiti previsti dal messaggio sulla cultura 2021­2024 incidono a medio termine sul fabbisogno di risorse umane facendo aumentare i costi per il personale da 10,6 milioni di franchi nel 2021 a 11,0 milioni di franchi nel 2024, compreso il rincaro. Questo corrisponde in media a un aumento annuo dell'1,5 per cento. Per il periodo 2021­2024 sono preventivati complessivamente 43,2 milioni di franchi per i costi relativi al personale. Nel 2021 i costi materiali e d'esercizio ammonteranno a 2,4 milioni di franchi. Tenuto conto del rincaro previsto, nel 2024 sono preventivati 2,5 milioni di franchi per i costi materiali e d'esercizio, corrispondenti a un aumento medio annuo dell'1,4 per cento. Queste cifre si basano su proiezioni (stato 2019). Il fabbisogno finanziario supplementare è riconducibile prevalentemente all'aumento delle spese d'affitto dello stabile risanato in cui si trova la sede di Pro Helvetia e dei relativi costi per la gestione dell'immobile, l'esercizio e l'amministrazione.

Considerati i mezzi supplementari limitati e il costante aumento delle richieste di sussidi, Pro Helvetia dovrà rigorosamente stabilire delle priorità nell'assegnazione dei sussidi in determinati ambiti. Il limite di spesa è presentato con una nuova struttura che tiene conto sia di alcune novità integrate nel programma regolare di Pro Helvetia a seguito dell'ultimo messaggio, sia di modifiche strutturali imposte dallo sviluppo dell'organizzazione.

Nel periodo 2021­2024 per le misure descritte qui di seguito sono previsti adeguamenti che comportano ripercussioni finanziarie per la pianificazione finanziaria della Confederazione.

Rafforzamento
della creazione artistica: dalla promozione delle nuove leve all'eccellenza Nella promozione della creazione artistica, Pro Helvetia ha concesso finora sussidi per la realizzazione di opere nella musica, nella letteratura, nella danza, nel teatro, nelle pratiche artistiche interdisciplinari o legate ai media digitali e nelle arti visive (inclusa la fotografia). Con il messaggio sulla cultura 2021­2024 estenderà la sua attività di promozione anche al design e ai media interattivi, che in conseguenza del programma «Cultura ed economia» vengono stabilmente integrate nella Fondazione.

In questo modo Pro Helvetia colma una lacuna importante del sistema di promozione.

2937

FF 2020

In tutte le sue attività di promozione la Confederazione punta alla parità tra donna e uomo, e così anche nell'ambito della creazione artistica. Purtroppo le operatrici culturali sono tuttora penalizzate rispetto ai loro colleghi. In questo contesto la Confederazione interverrà con misure concrete nel prossimo periodo di finanziamento.

Oltre alle misure scaturite dal messaggio sulla cultura 2016­2020, per ottimizzare ulteriormente gli strumenti già esistenti Pro Helvetia prenderà le seguenti misure volte a rafforzare la produzione artistica e creativa.

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Promozione sistematica del design e dei media interattivi (finora Cultura ed economia): il programma Cultura ed economia è stato introdotto nel periodo 2016­2020 con due priorità: il design e i media interattivi. Considerando il successo internazionale riscosso dai lavori dei designer e degli sviluppatori svizzeri, il programma viene integrato nell'attività regolare di Pro Helvetia.

In questo modo viene dato seguito anche al nostro rapporto in adempimento al postulato 15.3114 Fehr («Rapporto sul potenziale dell'industria svizzera dei videogiochi per la cultura, la scienza e l'economia»). È intenzione dichiarata della Confederazione sostenere mediante adeguate misure di promozione il potenziale rappresentato dai giovani designer e sviluppatori per accompagnarli verso il riconoscimento internazionale e sviluppare ulteriormente la politica di promozione realizzata finora. I notevoli potenziali esistenti devono essere sostenuti in modo ancora più mirato nel loro sviluppo ed impatto artistico e commerciale mediante una promozione sistematica delle nuove leve e un ampliamento delle relative misure. A questo scopo Pro Helvetia porterà avanti e consoliderà anche la collaborazione con le università, l'industria e la promozione dell'innovazione e dell'economia. I mezzi finanziari disponibili finora per il design e i media interattivi ammontano a 2,0 milioni di franchi, ovvero a solo 1,0 milioni di franchi per disciplina.

Questo importo non è sufficiente per promuovere con coerenza il posizionamento internazionale dei talenti svizzeri.

Mezzi supplementari necessari: Per portare avanti e consolidare sistematicamente la promozione coordinata del design e dei media interattivi, ossia la promozione dei lavori, la diffusione, gli scambi culturali e le attività promozionali in Svizzera e all'estero, sono necessari mezzi supplementari pari complessivamente a 1,3 milioni di franchi, ovvero mediamente 325 000 all'anno.

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2938

Promozione sistematica di creazione e innovazione: le interrelazioni tra arte, tecnologia e scienza diventano sempre più importanti nella produzione artistica e nell'industria creativa, dato che sempre più spesso artisti e creativi collegano la pratica artistica a un'attività di ricerca in un contesto scientifico o tecnologico. Inoltre università e aziende si avvalgono delle competenze degli artisti per lanciare nuovi processi di ricerca. Ne risulta un notevole potenziale per nuovi modelli collaborativi e commerciali, ma anche per nuove forme espressive, legate in particolare alla digitalizzazione. Le cooperazioni sperimentate da Pro Helvetia con partner scientifici e formativi (PFZ, PFL e CERN) nel periodo di finanziamento in corso devono essere intensificate at-

FF 2020

traverso un maggiore sostegno degli operatori culturali che collaborano con questi partner. Inoltre Pro Helvetia metterà a punto in collaborazione con partner in ambito scientifico e tecnologico nuovi strumenti di promozione per sostenere e diffondere sistematicamente progetti innovativi. Si tratta di una novità per la quale non esisteva finora una posizione nel preventivo.

Mezzi supplementari necessari: Per l'introduzione scaglionata delle misure occorrono mezzi supplementari pari complessivamente a 2 milioni di franchi, ovvero mediamente 500 000 franchi all'anno.

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Parità di donne e uomini in ambito culturale: la politica culturale della Confederazione punta a ottenere una rappresentanza adeguata dei sessi in tutti gli ambiti rilevanti (formazione, sovvenzionamento, programmazione, rappresentanza in istituzioni culturali ecc.) e a creare gli strumenti di promozione necessari a realizzarla. Per definire il fabbisogno concreto, nel periodo 2021­2024 devono essere rilevati dati statistici dettagliati ed esaminate e sviluppate le dovute misure insieme ai Cantoni, alle Città e alle associazioni culturali.

Mezzi supplementari necessari: Per la realizzazione di studi e l'elaborazione di raccomandazioni ai fini della parità tra donna e uomo nella cultura sono necessari mezzi supplementari pari complessivamente a 300 000 franchi, ovvero mediamente 75 000 franchi all'anno.

Rafforzamento della coesione in Svizzera Di fronte alle crescenti disuguaglianze sociali, con effetti sulla produzione e la fruizione della cultura, è quanto mai importante intensificare gli scambi tra i diversi gruppi culturali e linguistici e rafforzare la coesione sociale. Per rafforzare la coesione in Svizzera, Pro Helvetia prevede le seguenti misure.

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Mediazione artistica: i contenuti della promozione della mediazione artistica vengono ridefiniti. Insieme alle istituzioni partner (università, istituzioni culturali, associazioni ecc.) si intende focalizzare l'attenzione su progetti modello per approfondire la riflessione critica sulla creazione artistica e dare la giusta importanza ai nuovi media (scrittura ed editoria digitale). L'ampliamento della promozione della mediazione è finanziato mediante l'adeguamento dei criteri esistenti.

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Scambi culturali / diffusione di opere d'arte: la maggior parte delle misure scaturite dal messaggio sulla cultura 2016­2020 per promuovere gli scambi culturali viene portata avanti anche nel prossimo periodo di finanziamento.

Per promuovere maggiormente gli scambi tra i gruppi sociali, culturali e demografici anche all'interno di una singola regione linguistica, la Confederazione valuterà inoltre l'opportunità di lanciare insieme alle Città e ai Cantoni e interessati anche reti interregionali per singole discipline al fine di contribuire a una migliore diffusione delle opere d'arte, in particolare nella musica, nella danza e nel teatro.

2939

FF 2020

Scambi culturali a livello internazionale (diffusione e attività promozionali, rafforzamento della presenza internazionale) Data la limitata portata del mercato interno, gli operatori culturali svizzeri dipendono dalla presenza internazionale, che è essenziale per una carriera artistica di successo, assicura il finanziamento e anche una migliore commercializzazione delle opere d'arte. Tuttavia il mercato internazionale è difficilmente accessibile, fortemente conteso ed economicamente teso. Di conseguenza occorre intensificare la promozione e l'incentivazione, ragione per cui Pro Helvetia negli ultimi anni ha iniziato a elaborare nuovi specifici strumenti di esportazione. Rispetto agli altri Paesi, il costo della vita e della produzione in Svizzera è eccezionalmente elevato e questo penalizza notevolmente gli operatori culturali svizzeri. Pro Helvetia si è quindi posta come obiettivo di rafforzare la competitività economica degli operatori culturali svizzeri aumentando i contributi ai loro progetti all'estero, intensificando i partenariati istituzionali con i Paesi limitrofi e sviluppando ulteriormente le misure di incentivazione in funzione delle nuove sfide.

Oltre a portare avanti e ottimizzare gli strumenti esistenti, per rafforzare la cultura svizzera all'estero Pro Helvetia intende adottare le seguenti misure supplementari.

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Ampliamento delle misure per l'accesso al mercato e la competitività: una sfida per i gruppi svizzeri è data dall'elevato costo della vita e della produzione in Svizzera, il quale rende molto costosi gli spettacoli all'estero, ragion per cui molte produzioni svizzere non sono o sono solamente in parte concorrenziali sul mercato internazionale nonostante la loro qualità. Per affrontare questo problema, nel periodo di finanziamento in corso la Confederazione ha investito nella professionalizzazione e in una migliore pianificazione strategica delle produzioni indipendenti sostenendo le attività di diffusione. Questa misura si è dimostrata efficace, pur essendo limitata alle tournée in Europa e ai progetti di teatro e di danza. Al di fuori dell'Europa, il problema persiste. Un impedimento alla diffusione internazionale della produzione musicale svizzera è la precaria situazione dei compensi all'estero, che sono sproporzionati rispetto al costo della vita in Svizzera. Le misure introdotte nel 2016 per rafforzare la competitività, che hanno avuto effetti positivi, verranno estese all'ambito musicale e a regioni al di fuori dell'Europa.

Inoltre Pro Helvetia rafforzerà la presenza e la visibilità di opere d'arte e di artisti svizzeri su importanti piattaforme internazionali ed estenderà i modelli di promozione sviluppati per le metropoli europee ad altre regioni. La partecipazione ai costi supplementari generati dalle attività di diffusione permetterà di rendere le tournée internazionali economicamente più interessanti per i musicisti svizzeri.

Mezzi supplementari necessari: Per queste misure sono necessari mezzi supplementari pari complessivamente a 1,0 milioni di franchi, ovvero in media a 250 000 franchi all'anno.

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2940

Sostegno a progetti di incentivazione e cooperazione: scambi culturali internazionali duraturi nell'ottica di una valorizzazione globale della creazione culturale richiedono costantemente nuove forme di produzione e cooperazione, che finora non hanno trovato sufficiente spazio nelle attività di pro-

FF 2020

mozione di Pro Helvetia. Questo vale sia per i progetti provenienti da Paesi in cui sono presenti sedi distaccate di Pro Helvetia (progetti a seguito di residenze e spettacoli o tournée), sia per quelli realizzati al di fuori di questi Paesi. Pertanto in futuro saranno promossi soprattutto in Europa progetti di cooperazione internazionali cui partecipano artisti svizzeri e internazionali.

Per una maggiore diffusione delle opere di artisti svizzeri all'estero saranno introdotti nuovi modelli di promozione in regioni al di fuori delle metropoli europee che possiedono una notevole dinamica culturale. Questi permetteranno agli artisti promettenti di ottenere nuovi ingaggi o instaurare collaborazioni.

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Flessibilizzazione delle residenze: i soggiorni di ricerca e le residenze artistiche permettono agli operatori culturali svizzeri di costituire reti individuali e di fare nuove esperienze di mediazione e produzione. Gli uffici di collegamento di Pro Helvetia offrono soggiorni di questo genere nei rispettivi Paesi. Considerati gli sviluppi culturali in atto nel mondo intero, per gli operatori culturali è importante ampliare il proprio orizzonte geografico e accedere in modo più flessibile alle residenze. L'offerta esistente sarà ampliata geograficamente e adeguata alle loro esigenze. A questo scopo l'offerta di residenze nelle sedi nel mondo sarà flessibilizzata e inoltre sarà creata la possibilità di usufruire di borse di viaggio e di ricerca individuali.

Mezzi supplementari necessari: Per queste misure sono necessari mezzi supplementari complessivamente di 0,9 milioni di franchi, ovvero mediamente 225 000 franchi all'anno.

5.3.2

Limite di spesa Pro Helvetia (Progetto 12)

Sussidi concessi in virtù degli articoli 11, 16 capoverso 2 lettera b e 19­21 LPCu (in mio. di fr., arrotondati) (2020)

2021

2022

2023

2024 2021­2024

Promozione nuove leve e opere*

(5,8)

6,0

6,3

6,6

6,9

25,8

Diffusione, scambi culturali e incentivazione in Svizzera**

(7,0)

7,1

7,5

8,2

8,9

31,7

(11,7) 11,1 11,3 11,5 11,8

45,7

Diffusione, scambi culturali e incentivazione all'estero*** Sedi esterne (compresi costi di personale e d'esercizio)****

(9,2)

8,4

8,6

8,6

8,7

34,3

2941

FF 2020

(2020)

Costi di personale e costi materiali in Svizzera Limite di spesa Pro Helvetia

2021

2022

2023

2024 2021­2024

(8,9) 10,4 10,6 10,8 11,1

42,9

(42,6) 43,0 44,3 45,8 47,4 180,4

* incl. promozione della traduzione (quota nuove leve e opere), Cultura ed economia (quota nuove leve e opere), promozione sistematica di creazione e innovazione ** incl. promozione della traduzione (quota Svizzera), mediazione culturale, Cultura ed economia (quota Svizzera), società interculturale, pari opportunità di donna e uomo nella cultura *** incl. promozione della traduzione (quota estero), Cultura ed economia (quota estero) **** Rispetto al messaggio 2016­2020 senza Cultura ed economia e società interculturale; non figurano nemmeno i costi di personale, quota svizzera, per la gestione delle sedi esterne.

5.4

Museo nazionale svizzero (Progetto 13)

In virtù dell'articolo 17 LMC, la Confederazione accorda contributi annuali al MNS per l'esecuzione dei suoi compiti. Nel fornire le proprie prestazioni, il MNS si distingue per il suo agire orientato all'economia aziendale e ai risultati e applica adeguati processi di controllo e di gestione. Grazie all'incremento dell'affluenza di pubblico, alla migliore gestione degli spazi, alle locazioni e alle vendite noché allo sfruttamento del potenziale di rendimento del Centro delle collezioni, il MNS riesce ad aumentare costantemente la propria redditività.

Tra i principali obiettivi del periodo 2016­2020 rientrava l'inaugurazione del nuovo edificio della sede di Zurigo del MNS. L'ampliamento del museo e il risanamento dell'ala dell'ex Scuola di arti applicate e della sua corte sono stati ultimati puntualmente nell'estate 2016 e hanno generato una spesa al di sotto del limite preventivato.

Tuttavia il MNS non ha avuto a disposizioni tutti i mezzi necessari per l'ampliamento in quanto il finanziamento è stato ridotto di 6,5 milioni di franchi (compreso l'adeguamento al rincaro) nel corso del periodo 2016­2020. Per garantire un'attività museale duratura e globale nelle quattro sedi del MNS il progetto prevede una parziale compensazione delle riduzioni avvenute.

Considerando le misure salariali comprensive del rincaro, i costi del personale passeranno da 24,33 milioni di franchi nel 2021 a 25,44 milioni di franchi nel 2024.

Per il periodo 2021­2024 sono da preventivare complessivamente 99,53 milioni di franchi, ovvero mediamente 24,88 milioni di franchi all'anno per i costi del personale. I costi materiali ammonteranno nel 2021 a 13,96 milioni di franchi. Tenuto conto del rincaro previsto, nel periodo 2021­2024 sono preventivati complessivamente 55,85 milioni di franchi per i costi materiali, ovvero 13,96 milioni di franchi all'anno. Queste cifre si basano su proiezioni (stato: fine 2019).

2942

FF 2020

Sussidi concessi in virtù dell'articolo 7 LMC (in mio. di fr., arrotondati)

Limite di spesa Museo nazionale svizzero

5.5

(2020)

2021

2022

2023

(31,7)

32,1

33,0

34,1

2024 2021­2024

35,3

134,5

Tavola sinottica delle finanze

Nella tabella qui di seguito sono riportati i limiti di spesa e i crediti d'impegno richiesti (credito quadro Cultura della costruzione).

Credito

(2020)

2021

2022

2023

Limite di spesa Legge sulla (34,1) promozione della cultura (Progetto 6)

33,1

35,4

37,5

39,2

145,1

Limite di spesa Cinema (Progetto 7)

(51,5)

51,8

52,0

52,4

52,9

209,1

Limite di spesa Trasferimento di beni culturali (Progetto 8)

(0,8)

0,8

0,8

0,8

0,8

3,1

Credito quadro Cultura della costruzione (Progetto 9)

(24,9)

25,0

25,6

26,3

27,0

103,9

Limite di spesa Lingue e comprensione (Progetto 10)

(14,5)

15,1

16,2

17,8

19,9

68,8

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (Progetto 11)

(21,4)

22,0

22,3

22,5

22,7

89,5

Limite di spesa Pro Helvetia (Progetto 12)

(42,6)

43,0

44,3

45,8

47,4

180,4

Limite di spesa Museo nazionale svizzero (Progetto 14)

(31,7)

32,1

33,0

34,1

35,3

134,5

(221,4) 222,6 229,5 237,1 245,2

934,5

Totale

5.6

2024 2021­2024

Evoluzione finanziaria

I limiti di spesa e i crediti d'impegno complessivi richiesti con il messaggio sulla cultura ammontano a 934,5 milioni di franchi. Ciò equivale a un incremento del 2,6 per cento in media all'anno (incluso il rincaro) rispetto alla pianificazione originaria e comporta, rispetto a quest'ultima, un incremento reale dei mezzi finanziari pari a 34,7 milioni di franchi per l'intero periodo 2021­2024. L'impiego dei mezzi supplementari pari a 34,7 milioni di franchi è commentato nel capitolo 2 e nel pre2943

FF 2020

sente capitolo. I mezzi finanziari richiesti per il periodo 2021­2024 corrispondono a un volume creditizio medio di 233,6 milioni di franchi all'anno, pari allo 0,3 per cento circa delle spese della Confederazione.

6

Ripercussioni

6.1

Ripercussioni per la Confederazione

6.1.1

Ripercussioni finanziarie

I limiti di spesa e i crediti d'impegno complessivi richiesti con il messaggio sulla cultura ammontano a 934,5 milioni di franchi. La crescita reale comporta, rispetto alla pianificazione finanziaria originaria, un incremento dei mezzi finanziari pari a 34,7 milioni di franchi per l'intero periodo 2021­2024.

Il 6 novembre 2019 abbiamo approvato il piano finanziario della legislatura 2021­ 2023. In tutto il quadriennio si prospettano eccedenze che però si ridurranno a 200 milioni di franchi entro il 2023. Allo stato attuale, i mezzi richiesti per la cultura con il presente messaggio sono finanziabili. In considerazione dei rischi cui sono esposte le finanze della Confederazione, i limiti di spesa e il credito quadro richiesti rappresentano comunque dei limiti massimi che potranno essere sfruttati soltanto in caso di un'evoluzione positiva delle finanze federali.

L'attuazione di varie misure richiede inoltre l'acquisto di servizi esterni (cfr.

n. 5.2.1).

6.1.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Il presente progetto implica per l'UFC un fabbisogno supplementare di personale pari a tre posti a tempo pieno. Questo fabbisogno supplementare è determinato dall'ampliamento dell'obbligo di vigilanza del cinema (1,6 posti a tempo pieno), dalla cultura della costruzione (0,8 posti a tempo pieno) e dalla promozione dei talenti musicali (0,6 posti a tempo pieno). Il fabbisogno di personale sarà finanziato nel quadro del budget globale già previsto per l'UFC.

6.1.3

Altre ripercussioni

Il messaggio non ha altre ripercussioni per la Confederazione. In particolare non ha alcuna ripercussione diretta nei settori delle costruzioni e dell'informatica.

2944

FF 2020

6.2

Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni nonché per i centri urbani, gli agglomerati e le regioni di montagna

La promozione culturale della Confederazione è complementare alla promozione culturale degli altri livelli dello Stato. Il presente progetto non ha alcuna ripercussione immediata (né oneri né sgravi) in materia di finanze o personale per Cantoni, Comuni, centri urbani, agglomerati e regioni di montagna. Diverse misure previste nel messaggio sulla cultura 2021­2024 hanno tuttavia ripercussioni indirette.

La promozione dei talenti musicali, per esempio, presuppone strutture di promozione nei Cantoni che probabilmente non esistono ancora (cfr. n. 3.6.1). Non sussiste comunque alcun obbligo di creare strutture di promozione adatte. Inoltre l'ampliamento delle statistiche nell'ambito degli scambi linguistici richiede la collaborazione amministrativa dei Cantoni nella rilevazione dei dati (cfr. n. 3.6.2). Infine, un'eventuale attuazione di misure identiche da parte di Cantoni, Città e Comuni per quanto riguarda gli sforzi legati alla rimunerazione adeguata degli operatori culturali comporterebbe costi aggiuntivi o una maggiore priorizzazione dei mezzi impiegati (cfr. n. 3.1.2).

Per contro, grazie alle novità previste la Confederazione può sgravare i Cantoni negli ambiti seguenti: sostegno alla creazione di programmi per la promozione dei talenti musicali (cfr. n. 3.6.1); creazione di aree di sosta per le minoranze nomadi (cfr. n. 3.6.4); maggiore promozione degli scambi scolastici grazie programmi di scambio di classi e di docenti (cfr. n. 3.6.2).

6.3

Ripercussioni economiche

Il settore culturale e creativo svizzero è un importante fattore economico che dà impiego a oltre 275 000 persone in circa 71 000 imprese. Queste cifre corrispondono al 10,9 per cento di tutte le imprese e al 5,5 per cento di tutte le persone occupate in Svizzera. Nel 2013 l'economia culturale e creativa ha generato un valore aggiunto lordo di circa 22 miliardi di franchi, che corrispondono al 3,9 per cento del prodotto interno lordo svizzero111. Inoltre, la variegata offerta culturale genera in Svizzera importanti impulsi, specie per la qualità di vita della popolazione, per la scelta dell'ubicazione di un'impresa e per il turismo. Promuovendo un'ampia offerta culturale, la Confederazione tiene conto della valenza sociale ed economica della cultura in Svizzera.

Il progetto ha determinate ripercussioni per i fornitori di film online e per le emittenti televisive regionali nonché per le emittenti televisive estere con finestre di programmi o finestre pubblicitarie in Svizzera: dal 2006 le emittenti di programmi televisivi nazionali o destinati alle regioni linguistiche sono tenute a investire almeno il 4 per cento dei loro proventi lordi nel cinema svizzero oppure a versare una corrispondente tassa di promozione (art. 7 cpv. 2 LRTV). Finora un tale obbligo non esisteva per i fornitori di film online e nemmeno per le emittenti televisive regionali 111

Statistica tascabile della Svizzera, Ufficio federale della cultura, 2018.

2945

FF 2020

e le emittenti televisive estere con finestre di programmi o finestre pubblicitarie in Svizzera. Questa incongruenza verrà dunque corretta (cfr. n. 3.3.6.2 e 4.2).

6.4

Ripercussioni sulla società

La politica culturale della Confederazione ha ripercussioni positive di vario genere sulla società. Promuove segnatamente la partecipazione della popolazione alla vita culturale e contribuisce alla coesione sociale. Nel periodo 2021­2024 sono previste varie misure che influiscono positivamente sulla partecipazione culturale e sulla coesione sociale. Per esempio, l'ampliamento del programma Gioventù e musica permetterà ad altri bambini e giovani ancora di dedicarsi alla musica (cfr. n 3.6.1).

Anche l'ampliamento delle attività nazionali di scambio tra le regioni linguistiche contribuisce alla coesione sociale (cfr. n. 3.6.2). Infine le rilevazioni sulle pari opportunità di donne e uomini nella cultura forniscono la base per eventuali misure volte a garantire una rappresentanza adeguata dei sessi nella cultura (cfr. n. 3.1.3).

6.5

Ripercussioni sull'ambiente

Le misure per l'attuazione della Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione hanno ripercussioni positive sulla qualità dell'ambiente costruito (cfr.

n. 3.5).

6.6

Altre ripercussioni

Grazie a varie misure nell'ambito della cultura della costruzione il progetto contribuisce ad aumentare la qualità dell'ambiente costruito (cfr. n. 3.5), mentre non ci sono ripercussioni evidenti o sostanziali per altri settori come la politica estera, motivo per cui non sono state verificate nello specifico.

7

Aspetti giuridici

7.1

Costituzionalità e legalità

La competenza budgetaria dell'Assemblea federale riguardo ai decreti federali (decreti che stanziano crediti) scaturisce dall'articolo 167 Cost. La competenza di emanare i singoli decreti federali si fonda sull'articolo 27 capoverso 3 lettera a (misure in conformità alla LPCu di competenza dell'UFC o di Pro Helvetia), lettera b (trasferimento dei beni culturali, cinema, lingue e comprensione, scuole svizzere all'estero e MNS) e lettera c (patrimonio culturale e monumenti storici) LPCu.

2946

FF 2020

Le seguenti disposizioni costituiscono la base legale materiale per l'impiego dei crediti concessi in virtù dei decreti federali: ­

misure secondo la LPCu di competenza dell'UFC: articoli 10, 11a, 12­15, 16 capoversi 1 e 2 lettera a, e 17 LPCu;

­

cinema: articoli 3­6 LCin;

­

trasferimento dei beni culturali: articolo 14 LTBC;

­

patrimonio culturale e monumenti storici: articoli 13, 14 e 14a LPN;

­

lingue e comprensione: articoli 14­22 LLing;

­

scuole svizzere all'estero: articoli 10 e 14 LSSE;

­

misure secondo la LPCu di competenza di Pro Helvetia: articoli 11, 16 capoverso 2 lettera b e 19­21 LPCu;

­

MNS: articolo 7 LMC.

Secondo l'articolo 163 capoverso 1 Cost., la modifica delle leggi federali rientra nella competenza dell'Assemblea federale. Le singole modifiche si fondano sui seguenti disposti costituzionali: ­

LPCu: articoli 67a capoverso 1 e 69 capoverso 2 Cost.;

­

LCin: articolo 71 capoversi 1 e 2 e articolo 93 Cost.: già oggi le emittenti di programmi televisivi nazionali o destinati alle regioni linguistiche devono destinare almeno il 4 per cento dei loro proventi lordi all'acquisto, alla produzione o alla coproduzione di film svizzeri oppure versare una corrispondente tassa di promozione (art. 7 cpv. 2 LRTV). Questo obbligo viene ora esteso ad altri fornitori di film (cfr. 4.2). La tassa summenzionata può essere considerata una tassa causale con carattere d'incentivazione. La competenza federale di prelevare una tassa d'incentivazione è generalmente ammessa se la Confederazione dispone di una competenza materiale. In questo caso, la Confederazione dispone di competenze in materia di cinema (art. 71 Cost.) e di radiotelevisione (art. 93 Cost.);

­

LRTV: articolo 71 capoverso 2 Cost.;

­

LTBC: articoli 69 capoverso 2 e 95 capoverso 1 Cost.;

­

LBNS: articolo 69 capoverso 2 Cost.;

­

LLing: articolo 70 Cost.;

7.2

Compatibilità con il diritto internazionale

Le previste modifiche alla legge sul cinema (cfr. n. 4.2) sono compatibili con il diritto internazionale. La nuova direttiva sui servizi media audiovisivi (Direttiva DSMA) è entrata in vigore nell'UE alla fine del 2018. Questa non è vincolante per la Svizzera, ma la Svizzera è interessata a partecipare al programma culturale dell'UE «Europa Creativa», e l'adesione al sottoprogramma MEDIA che ne fa parte richiederebbe probabilmente un'armonizzazione del diritto svizzero con la direttiva euro2947

FF 2020

pea. Le modifiche di legge previste nel presente messaggio sono compatibili con tale direttiva.

La Direttiva DSMA prevede l'introduzione di quote per i film europei nei cataloghi delle aziende che offrono film a richiesta su piattaforme digitali. Prevede inoltre la possibilità di obbligare le aziende a includere nella loro offerta i prodotti cinematografici nazionali. Infine, la Direttiva DSMA consente anche l'applicazione di obblighi per le finestre di programmi e pubblicità straniere rivolte al pubblico svizzero.

L'obbligo per i fornitori di servizi media di tenere conto del cinema svizzero come previsto dal presente messaggio è conforme al diritto europeo sulla base di una decisione dell'autorità europea per la concorrenza del 1° settembre 2016112.

7.3

Forma dell'atto

Il progetto comprende otto decreti federali semplici (decreti che stanziano crediti) ai sensi dell'articolo 163 capoverso 2 Cost., i quali non sottostanno a referendum, e cinque modifiche di leggi federali esistenti, le quali sottostanno a referendum facoltativo.

7.4

Subordinazione al freno alle spese

Ai sensi dell'articolo 159 capoverso 3 Cost., le disposizioni in materia di sussidi nonché i crediti d'impegno e i limiti di spesa che implicano nuove spese uniche di oltre 20 milioni di franchi o nuove spese ricorrenti di oltre 2 milioni di franchi richiedono il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera.

I presenti decreti federali approvano limiti di spesa e un credito quadro che superano i valori limite costituzionali. Pertanto l'articolo 159 capoverso 3 Cost. si applica a tutti i decreti federali nel quadro del presente messaggio. Il proposto articolo 12 capoverso 4 LPCu è inoltre subordinato al freno alle spese poiché la disposizione comporta nuove spese ricorrenti per oltre 2 milioni di franchi.

7.5

Conformità alla legge sui sussidi

I decreti di finanziamento proposti sono conformi alle disposizioni della legge del 5 ottobre 1990113 sui sussidi. In conformità all'articolo 5 della legge sui sussidi, il Consiglio federale è tenuto a verificare periodicamente gli aiuti finanziari e le indennità. Per i sussidi i cui decreti di finanziamento sono sottoposti periodicamente al Parlamento nel quadro di messaggi speciali, la verifica avviene nel quadro del relativo messaggio speciale. Le tre priorità della verifica dei sussidi (importanza per gli 112

Decisione (UE) 2016/2042 della Commissione, del 1° settembre 2016, sul regime di aiuti SA.38418 ­ 2014/C (ex 2014/N) al quale la Germania intende dare esecuzione a favore dei finanziamenti alla produzione e alla distribuzione cinematografica, GU L 314 del 22.11.2016, pag. 63.

113 RS 616.1

2948

FF 2020

obiettivi perseguiti dalla Confederazione, gestione materiale e finanziaria e procedure per la concessione di sussidi) per ciascun limite di spesa sono illustrate qui di seguito.

1

Limite di spesa Legge sulla promozione della cultura (Progetto 6)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il limite di spesa comprende nove crediti destinati ad ambiti di attività molto diversi. L'importanza dei diversi crediti e gli obiettivi da essi perseguiti sono descritti in modo esaustivo al capitolo 2. I crediti e i relativi compiti inclusi nel limite di spesa forniscono, nel loro complesso, un importante contributo per il conseguimento dei seguenti obiettivi di politica culturale della Confederazione: ­ conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale in Svizzera (Musei, collezioni e reti di terzi, Manifestazioni e progetti); ­ promozione di un'offerta culturale plurale e di qualità (Premi, riconoscimenti e acquisti, Promozione della letteratura, Organizzazioni culturali, Progetti e manifestazioni); ­ partecipazione culturale di tutti i gruppi della popolazione (Partecipazione culturale, Formazione musicale, Promozione della lettura, Jenisch e Sinti).

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari sono disciplinati dalla LPCu, dall'OPCu e da vari regimi di promozione del DFI. In alcuni ambiti è applicato un massimale vincolante.

Procedure per la concessione di sussidi

Fatta eccezione per i contributi ai costi d'esercizio erogati a favore di reti e per l'assegnazione di riconoscimenti (Gran Premi), tutti i sussidi sono concessi su richiesta.

L'erogazione avviene sulla base di una decisione o di un contratto di prestazioni.

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2

Limite di spesa Cinema (Progetto 7)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

La promozione cinematografica della Confederazione poggia su tre pilastri: la produzione cinematografica, la cultura cinematografica e il patrimonio cinematografico.

Questi tre pilastri permettono alla Confederazione di sostenere i film svizzeri durante l'intero ciclo di vita, dalla produzione alla diffusione, fino alla conservazione. Una promozione cinematografica continuativa da parte della Confederazione è necessaria per produrre film svizzeri di qualità, per mantenere la quota di mercato del cinema svizzero nel settore audiovisivo, fortemente competitivo a livello internazionale, e per conservare il patrimonio cinematografico svizzero per le generazioni future. Senza la promozione cinematografica della Confederazione la qualità e la pluralità della creazione cinematografica svizzera non sarebbero garantite. Il cinema è d'importanza fondamentale per l'identità di un Paese.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari nell'ambito cinematografico sono disciplinati dalla LCin e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Di norma il contributo della Confederazione non può superare il 50 per cento dei costi complessivi di un progetto cinematografico.

Procedure per la conces- I sussidi sono concessi su richiesta. L'erogazione avviene sione di sussidi sulla base di una decisione o di un contratto di prestazioni.

3

Limite di spesa Trasferimento di beni culturali (Progetto 8)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Gli aiuti finanziari di cui all'articolo 14 LTBC permettono di sostenere progetti per la protezione e la conservazione di beni culturali mobili esposti a grave minaccia. La priorità spetta ai progetti con gli Stati legati alla Svizzera da un accordo bilaterale ai sensi dell'articolo 7 LTBC. La promozione è necessaria per proteggere dalla distruzione beni culturali minacciati soprattutto da conflitti.

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Limite di spesa Trasferimento di beni culturali (Progetto 8)

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a favore della conservazione del patrimonio culturale sono disciplinati dalla LTBC e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Gli aiuti finanziari non possono superare il 50 per cento dei costi complessivi di un progetto.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta. L'erogazione avviene sulla base di una decisione.

4

Limite di spesa Cultura della costruzione (Progetto 9)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Gli aiuti finanziari a favore della cultura della costruzione sono ripartiti nei due seguenti ambiti tematici: Gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono concessi congiuntamente ai Cantoni. Senza i contributi pubblici molti proprietari di edifici storici non potrebbero finanziare il restauro e la documentazione a regola d'arte. La conservazione a lungo termine del patrimonio architettonico della Svizzera risulterebbe minacciata.

Gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione, mediazione e cultura della costruzione consentono alla Confederazione di sostenere in modo mirato attività e progetti di portata nazionale, che servono, tra l'altro, a fare conoscere il patrimonio della cultura della costruzione.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a favore della cultura della costruzione sono disciplinati dalla LNP e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Per gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono previsti importi massimi. Il contributo della Confederazione è vincolato a un cofinanziamento proporzionato da parte di Cantoni e Comuni. Per gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione, mediazione e cultura della costruzione la Confederazione si assume di norma al massimo il 50 per cento dei costi dei progetti.

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Limite di spesa Cultura della costruzione (Progetto 9)

Procedure per la concessione di sussidi

Gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono concessi sia nel quadro di contratti di prestazioni con i Cantoni sia, in singoli casi, su richiesta ed erogati mediante decisione. Gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione, mediazione e cultura della costruzione sono concessi su richiesta ed erogati mediante decisione o sulla base di un contratto di prestazioni.

5

Limite di spesa Lingue e comprensione (Progetto 10)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il plurilinguismo è una caratteristica distintiva della Svizzera. Salvaguardare e promuovere la diversità linguistica della Svizzera è un compito congiunto della Confederazione e dei Cantoni. Le misure della Confederazione per promuovere la comprensione e gli scambi tra le comunità linguistiche nonché salvaguardare e promuovere la lingua e cultura italiana e romancia scaturiscono da un interesse nazionale e contribuiscono in modo determinante alla coesione sociale in Svizzera.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari nell'ambito delle lingue e della comprensione sono disciplinati dalla LLing e dalla relativa ordinanza di esecuzione.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi alle organizzazioni che operano nell'ambito della comprensione tra le comunità linguistiche e a progetti sono concessi su richiesta. L'erogazione dei sussidi ai Cantoni plurilingui avviene sulla base di un programma o di un contratto di prestazioni. I sussidi a organizzazioni e progetti sono erogati sulla base di un contratto di prestazioni o una decisione.

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6

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (Progetto 11)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

La Confederazione riconosce attualmente 18 scuole svizzere all'estero. Si tratta di istituti di formazione privati, aventi scopi di utilità pubblica e confessionalmente neutrali. Sono frequentate da allievi provenienti sia dalla Svizzera sia dal Paese ospitante o da Paesi terzi. Le scuole svizzere all'estero fungono da mediatrici della cultura e dell'istruzione svizzere, godono di una notevole considerazione nei Paesi ospitanti e trasmettono un'immagine positiva durevole della Svizzera all'estero.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari sono disciplinati dalla LSSE e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Finora le scuole svizzere all'estero sono state sostenute mediante contributi forfettari alle spese d'esercizio, il cui importo veniva calcolato in base al numero di allievi, al numero dei docenti aventi diritto a un contributo e al numero delle lingue d'insegnamento. La creazione di un ente incaricato del distacco dei docenti svizzeri all'estero richiederebbe anche una verifica della determinazione dei contributi.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta ed erogati mediante decisione.

7

Limite di spesa Pro Helvetia (Progetto 12)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

I compiti della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, stabiliti nella LPCu, prevedono la promozione della cultura e dell'arte svizzere d'importanza nazionale e internazionale, a complemento delle misure cantonali e comunali. I mezzi finanziari richiesti sono necessari per garantire la qualità e la pluralità dell'offerta culturale in Svizzera e contribuiscono alla consapevolezza culturale e alla coesione nazionale. Una riduzione dei sussidi federali comporterebbe un notevole indebolimento della competitività internazionale della cultura svizzera e, di conseguenza, dell'immagine della Svizzera all'estero.

Gestione materiale e finanziaria

Il Consiglio federale definisce gli obiettivi strategici di Pro Helvetia a scadenze quadriennali. Sulla base del rapporto del consiglio di fondazione verifica ogni anno che questi obiettivi siano stati raggiunti. I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a terzi che ne fanno richiesta

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7

Limite di spesa Pro Helvetia (Progetto 12) sono disciplinati dall'ordinanza del 23 novembre 2011114 sui sussidi della Fondazione Pro Helvetia.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta.

8

Limite di spesa Museo nazionale svizzero (Progetto 13)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il MNS è un'istituzione accessibile al pubblico, al servizio della società e del suo sviluppo, che colleziona, conserva, studia, fa conoscere ed espone materiali e oggetti storicoculturali per scopi di ricerca, formazione e svago.

Attraverso la sua attività, contribuisce in modo significativo alla riflessione sulla storia e sull'identità della Svizzera.

Il confronto con il passato costituisce la base sulla quale costruire il futuro.

Al MNS sono affidati tre compiti: ­ rappresentare la storia della Svizzera e dei suoi rapporti con l'estero; ­ riflettere sull'identità della Svizzera; ­ fungere da centro di competenze per altri musei svizzeri.

Gestione materiale e finanziaria

Il Consiglio federale stabilisce gli obiettivi strategici del MNS a scadenze quadriennali definendo, a complemento del messaggio sulla cultura, i compiti prioritari e l'utilizzazione dei fondi del polo museale. Il resoconto e il controllo dell'utilizzazione dei mezzi finanziari e del raggiungimento degli obiettivi avvengono a scadenze annuali.

Procedure per la concessione di sussidi

Il MNS non concede contributi a terzi.

7.6

Delega di competenze legislative

I progetti di legge non prevedono alcuna delega di competenze legislative.

114

RS 442.132.2

2954

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Elenco delle abbreviazioni ACS

Associazione dei comuni svizzeri

AFF

Amministrazione federale delle finanze

BN

Biblioteca nazionale svizzera

CDF

Controllo federale delle finanze

CDPE

Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione

CERN

Organizzazione europea per la ricerca nucleare

Cost.

Costituzione federale del 18 aprile 1999 (RS 101)

CSEC

Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura

DFAE

Dipartimento federale degli affari esteri

DFI

Dipartimento federale dell'interno

DSMA

Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1

FPSM

Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità

ICCROM

Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali

IGV

Comunità d'interessi per la cultura popolare in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein

ISOS

Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale

LAID

Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (RS 642.14)

LBNS

Legge del 18 dicembre 1992 sulla Biblioteca nazionale (RS 432.21)

LCin

Legge del 14 dicembre 2001 sul cinema (RS 443.1)

LFC

Legge federale del 7 ottobre 2005 sulle finanze della Confederazione (RS 611.0)

LIFD

Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (RS 642.11)

LLing

Legge del 5 ottobre 2007 sulle lingue (RS 441.1)

LMC

Legge del 12 giugno 2009 sui musei e le collezioni (RS 432.30)

LPCu

Legge dell'11 dicembre 2009 sulla promozione della cultura (RS 442.1)

2955

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LPN

Legge federale del 1° luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio (RS 451)

LRTV

Legge federale del 24 marzo 2006 sulla radiotelevisione (RS 784.40)

LSSE

Legge del 21 marzo 2014 sulle scuole svizzere all'estero (RS 418.0)

LTBC

Legge del 20 giugno 2003 sul trasferimento dei beni culturali (RS 444.1)

MNS

Museo nazionale svizzero

OISOS

Ordinanza del 9 settembre 1981 riguardante l'inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (RS 451.12)

OPCu

Ordinanza del 23 novembre 2011 sulla promozione della cultura (RS 442.11)

PFZ

Politecnico federale di Zurigo

SAB

Gruppo svizzero per le regioni di montagna

SAPA

Fondazione Archivio svizzero delle arti della scena

SEFRI

Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione

SRG SSR

Società svizzera di radiotelevisione

UCS

Unione delle città svizzere

UE

Unione europea

UFC

Ufficio federale della cultura

UFCL

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

UFG

Ufficio federale di giustizia

UNESCO

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura

USAM

Unione svizzera delle arti e dei mestieri

USS

Unione sindacale svizzera

UST

Ufficio federale di statistica

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