ad 10.458 Iniziativa parlamentare Trattazione degli interventi controversi Rapporto dell'Ufficio del Consiglio nazionale del 27 agosto 2010 Parere del Consiglio federale del 17 novembre 2010

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento, vi presentiamo il nostro parere in merito al rapporto dell'Ufficio del Consiglio nazionale del 27 agosto 2010 concernente la trattazione degli interventi controversi.

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

17 novembre 2010

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Doris Leuthard La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2010-2313

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Parere 1

Situazione iniziale

Dopo il parere espresso dal Consiglio federale, l'autore di una mozione o di un postulato dichiara se è d'accordo con la proposta formulata dall'Esecutivo. Se la risposta è affermativa, il relativo intervento è integrato al Consiglio nazionale in una lista che viene distribuita sempre nella terza settimana di sessione e trattata a complemento dell'ordine del giorno l'ultimo giorno di sessione. I membri del Consiglio nazionale hanno tempo fino al penultimo giorno della sessione per «combattere» la proposta del Governo, che ha ottenuto il consenso dell'autore, e depositare una proposta divergente. Questi cosiddetti interventi «controversi» non possono essere trattati con procedura semplificata (vale a dire essere accolti senza discussione), come invece avviene per quelli indiscussi. Necessitano di una deliberazione e la loro trattazione deve essere rinviata a una data successiva qualora il tempo non sia sufficiente o se il competente membro del Consiglio federale non è presente.

Al fine di poter trattare le mozioni e i postulati controversi con una procedura accelerata, il consigliere nazionale Norbert Hochreutener ha depositato due mozioni (07.3211 del 23 marzo 2007 e 08.4037 del 19 dicembre 2008) con la richiesta di evitare le tattiche ostruzionistiche. È stata preferita la proposta di soluzione di «trattare in generale gli interventi controversi con procedura scritta». Gli interventi controversi dovrebbero essere trattati l'ultimo giorno della sessione successiva con procedura scritta (ossia con una motivazione scritta del deputato che osteggia l'intervento), senza alcun diritto di chiedere la parola. Vi saranno soltanto le votazioni e il diritto di parola sarà escluso. Tale diritto, che in virtù dell'articolo 46 capoversi 3 e 4 del regolamento del Consiglio nazionale (RCN; RS 171.13) spetta al rappresentante del Consiglio federale e agli autori degli interventi, deve essere escluso in un nuovo articolo 28a capoverso 2. Di conseguenza, nella successiva sessione ordinaria si voterà sugli interventi controversi senza chiedere la parola.

Il 7 maggio 2010, basandosi sulla mozione 08.4037 Hochreutener (Mozioni e postulati. Per evitare tattiche ostruzionistiche), l'Ufficio del Consiglio nazionale ha deciso di elaborare un'iniziativa parlamentare in tal senso. Il 27 agosto 2010 l'Ufficio ha adottato il progetto di modifica del RCN allegato, sottoponendolo alla propria Camera e trasmettendolo nel contempo per parere al Consiglio federale.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale ritiene che spetti in primo luogo al Parlamento disciplinare la trattazione degli interventi controversi. Si impone pertanto a questo proposito un certo riserbo. Nel caso presente si tratta di modificare il RCN quanto alla procedura nella trattazione degli interventi controversi. Dato che la modifica riguarda una norma prettamente parlamentare, senza ripercussioni né sul Consiglio federale né sull'Amministrazione federale, il Consiglio federale rinuncia a esprimere un suo parere. Auspica tuttavia che lo svolgimento della procedura relativa alla trattazione degli interventi parlamentari venga semplificato.

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