Rapporto del Controllo federale delle finanze per la Delegazione delle finanze delle Camere federali e il Consiglio federale sull'attività svolta nel 2005 del 13 febbraio 2006

Onorevoli presidenti e consiglieri, Gentili signore, egregi signori, abbiamo l'onore di sottoporre alla vostra attenzione il rapporto del Controllo federale delle finanze sulla sua attività svolta nell'anno trascorso. Ai sensi dell'articolo 14 capoverso 3 della legge sul Controllo delle finanze (LCF; RS 614.0), il rapporto deve riferire su accertamenti e valutazioni rilevanti, come pure sulle pendenze e sui motivi degli eventuali ritardi. Il rapporto viene pubblicato nel Foglio federale.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, gentili signore ed egregi signori, i sensi della nostra massima stima.

13 febbraio 2006

Controllo federale delle finanze: Il direttore, Kurt Grüter

2006-1206

3803

Compendio Il Controllo federale delle finanze (CDF) è l'organo supremo di vigilanza sulle finanze della Confederazione e stabilisce autonomamente ogni anno il suo programma di verifica. Esso fornisce al Parlamento le basi che gli consentono di esercitare l'alta vigilanza. Nel contempo, con la sua attività di verifica, assiste il Consiglio federale nella vigilanza sull'Amministrazione. Conformemente all'articolo 14 capoverso 3 della legge sul Controllo delle finanze (LCF), il CDF presenta ogni anno alla Delegazione delle finanze e al Consiglio federale un rapporto che informa sulla portata e sugli aspetti più importanti della sua attività di revisione, su accertamenti e valutazioni rilevanti come pure sulle pendenze.

Il CDF interviene in ogni fase dell'esecuzione del preventivo, ad esempio attraverso revisioni di chiusure annue, verifiche sul posto presso unità amministrative, organizzazioni parastatali e beneficiari di sussidi, nell'ambito della vigilanza finanziaria oppure mediante controlli preventivi prima di contrarre obblighi (art. 6 LCF). Sono sottoposti alla vigilanza finanziaria tutte le unità amministrative della Confederazione, i beneficiari di sussidi e le organizzazioni esterne all'Amministrazione federale di qualsivoglia forma giuridica a cui la Confederazione ha demandato l'adempimento di compiti pubblici. Non sono invece soggetti alla vigilanza finanziaria da parte del CDF la Banca nazionale svizzera e la società svizzera di radiotelevisione.

L'attività di sorveglianza verte innanzitutto sull'esecuzione del preventivo a tutti i livelli e sull'attuazione parsimoniosa e redditizia delle misure.

Il presente rapporto espone le constatazioni e i metodi di lavoro del CDF. Il capitolo 1 contiene i risultati delle singole verifiche, suddivise secondo i settori di attività e le entrate della Confederazione. Esso indica tra l'altro il potenziale di miglioramento dei controlli presso i datori di lavoro nell'ambito dell'AVS, conferma la trasparenza e la ricostruibilità del controlling e reporting nelle Trasversali alpine, critica le assegnazioni di commesse che non soddisfano appieno le disposizioni in materia di acquisti pubblici nonché i contributi federali che violano prescrizioni legali, sollecita gli Uffici federali a controllare maggiormente i propri provvedimenti in ordine alla loro
efficacia ed elenca gli errori commessi in occasione dell'esposizione nazionale Expo 02. In diversi settori dell'Amministrazione il CDF ha inoltre dovuto biasimare il sistema di controllo interno, i doppioni, i diritti d'accesso troppo magnanimi nell'informatica nonché una carente armonizzazione tra la contabilità dei servizi e quella centrale. Alla luce dell'imminente introduzione del Nuovo modello contabile e del cambiamento di sistema che ne consegue, il CDF si è concentrato prevalentemente sulla revisione informatica.

Accanto alla vigilanza finanziaria, il CDF svolge anche diversi mandati per verifiche finali. Fra questi, il più importante è quello della verifica del consuntivo. Il capitolo 2 riassume i principali risultati di questa verifica e commenta i risultati della verifica effettuata presso le opere sociali, i Politecnici federali, swissmedic e l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale.

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Sulla base dell'articolo 6 LCF, il CDF svolge mandati presso organizzazioni internazionali. Dato che si occupa tra l'altro della revisione di tre organizzazioni specializzate dell'ONU, il CDF è membro, assieme ad altre sette autorità governative di controllo dei conti, del gruppo di revisori esterni dell'ONU e quindi aggregato al sistema di vigilanza delle Nazioni Unite. Il capitolo 3 offre un compendio di questi lavori di revisione. Nel capitolo 4 sono illustrate altre funzioni assunte dal CDF come la facoltà di presentare osservazioni nella procedura legislativa e di partecipare a gruppi speciali. Il CDF è integrato in una rete di organi di vigilanza e può pertanto profittare di un ricco scambio di esperienze con le autorità di controllo cantonali e gli organi di vigilanza di altri Paesi. Il capitolo 5 offre una panoramica su queste relazioni. Il capitolo 6 riassume i risultati della verifica effettuata dalla Corte dei conti tedesca sui metodi di lavoro seguiti dal CDF. Il capitolo 7 è infine dedicato all'operato del CDF.

I numerosi accertamenti e rimandi in fatto di potenziale di ottimizzazione potrebbero far pensare che l'Amministrazione federale operi in modo poco accurato e professionale. Ciò non è affatto vero. Per sua natura il rapporto deve elencare le carenze. In occasione delle sue verifiche il CDF ha sempre avuto modo di constatare che, nonostante il contesto sovente difficile, i collaboratori lavorano con grande impegno, etica professionale ed elevata professionalità.

Nota I seguenti accertamenti del CDF si riferiscono a fatti e ad avvenimenti degli esercizi 2004 e 2005 riscontrati durante verifiche effettuate nell'anno in rassegna. Al momento della presentazione del rapporto non era stato possibile valutare in modo esaustivo in quale misura le carenze illustrate erano state colmate e in che modo le raccomandazioni del CDF erano già state attuate. Le verifiche successive nel 2006 permetteranno di giudicare lo stato concreto dei singoli affari.

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Indice Compendio

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Elenco delle abbreviazioni

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1 Vigilanza finanziaria secondo i settori di attività della Confederazione 1.1 Previdenza sociale 1.1.1 Controlli del datore di lavoro 1.1.2 Servizio di collocamento e di statistica del mercato del lavoro 1.1.3 Riduzione dei premi nell'assicurazione malattie 1.1.4 Aiuto ai rifugiati in Svizzera 1.2 Trasporti 1.2.1 Trasporti pubblici ­ materiale rotabile, risanamento fonico, Trasversali alpine e traffico merci 1.2.2 Strade nazionali 1.2.3 Liquidazione del mutuo a Swissair 1.3 Difesa, protezione della popolazione e sport ­ EURO 2008 1.4 Formazione e ricerca fondamentale ­ sussidi alle università 1.5 Agricoltura e alimentazione ­ IVI, pagamenti diretti e marketing 1.6 Relazioni con l'estero ­ Aggiudicazione di progetti di sviluppo 1.7 Economia e ambiente 1.8 Rimanenti settori di compiti 1.8.1 Governo elettronico 1.8.2 Analisi degli effetti negli Uffici federali 1.8.3 Esposizione nazionale Expo.01/02: mandato con responsabilità illimitata 1.8.4 La verifica speciale di SRG SSR 1.8.5 Revisioni in singoli servizi 1.9 Entrate fiscali 1.10 Amministrazione generale 1.10.1 Finanze e contabilità 1.10.2 Informatica 1.10.3 Edilizia ­ Il risanamento del Bernerhof

3812 3812 3812 3814 3815 3815 3816

2 Verifiche finali 2.1 Consuntivo e conti speciali 2.2 Opere sociali 2.3 Aziende e istituti 2.3.1 Politecnici federali 2.3.2 Swissmedic 2.3.3 Istituto della proprietà intellettuale

3840 3840 3841 3843 3843 3843 3844

3 Organizzazioni internazionali

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4 Altre prestazioni del CDF 4.1 Pareri in merito a progetti legislativi 4.2 Collaborazione in gruppi di esperti

3845 3845 3846

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3816 3818 3818 3819 3822 3823 3825 3826 3827 3828 3828 3829 3830 3830 3832 3835 3835 3837 3839

4.3 Trasmissione di principi di buona prassi (best practice)

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5 Il CDF e altri organi di revisione 5.1 Controlli cantonali delle finanze 5.2 Ispettorati delle finanze 5.3 Organizzazioni internazionali e Corti dei conti di altri Paesi 5.4 Organizzazioni e associazioni professionali

3847 3847 3848 3848 3850

6 Esame dei pari del CDF da parte della Corte dei conti federale tedesca

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7 Il CDF si presenta

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8 Prospettive

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Allegati 1 Compendio delle verifiche effettuate presso Autorità e Tribunali, presso Dipartimenti e imprese nonché Organizzazioni affiliate e internazionali 3854 2 Ispettorati delle finanze conformemente all'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze 3864 3 Organigramma del CDF 3865

3807

Elenco delle abbreviazioni A AD AELS AFC AFF AIF ALM ASR AUFIN AVS

Assicurazione contro la disoccupazione Associazione europea di libero scambio Amministrazione federale delle contribuzioni Amministrazione federale delle finanze Agenzia intergovernativa della Francofonia asset and liability management Aggruppamento per la scienza e la ricerca Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti

B BERS BLS BV PLUS

Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo Ferrovia Lötschberg Sempione Sistema d'informazione sul personale della Confederazione

C CA CaF CDF CDFC CEB CENAL CFC Cgcf CIA CICG CISA COBIT COLSTA CPC CSC D DDPS DelFin DEVON DFAE DFE 3808

Contabilità analitica Cancelleria federale Controllo federale delle finanze Controllo(i) cantonale(i) delle finanze Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa Centrale nazionale d'allarme Cassa federale di compensazione Corpo delle guardie di confine Certified Internal Auditor Centre International de Conférences Genève Organizzazione dei revisori diplomati Control Objectives for Information and related Technology; 41 norme in ambito di controllo, sicurezza, garanzia di qualità e IT Collocamento e mercato del lavoro Cassa pensioni della Confederazione Cassa svizzera di compensazione Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Delegazione delle finanze delle Camere federali Applicazione informatica della Tesoreria federale Dipartimento federale degli affari esteri Dipartimento federale dell'economia

DFF DFGP DFI DSC

Dipartimento federale delle finanze Dipartimento federale di giustizia e polizia Dipartimento federale dell'interno Direzione dello sviluppo e della cooperazione

E EBP EFTA ESA ESO EUMETSAT EURO 2008 EUROSAI

Modulo SAP «Enterprise Buyer Professional» European Free Trade Association European Space Agency Organizzazione europea per l'astronomia Organizzazione europea per l'esercizio di satelliti meteorologici Campionati europei di calcio del 2008 European Organisation of Supreme Audit Institutions

F FAQS FFS FGPF FIPOI FNP FNS Follow-up

Fonds pour l'Amélioration de la Qualité des Services Ferrovie federali svizzere Fondo per i grandi progetti ferroviari Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica Verifica a posteriori sull'osservanza delle raccomandazioni

G GEMAP GEVER

Gestione con mandato di prestazione e budget globale Gestione degli affari

H HERMES

Procedura di gestione di progetti

I IEPF IF IFADPA IIA IKS InSAP INSIEME INTOSAI IPI IRR ISACA

Institut de l'énergie et de l'environnement de la Francophonie Ispettorato delle finanze Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque Institut of Internal Auditors Sistema di controllo interno Integrazione SAP Programma per innovazioni nell'ambito di sistemi IT, di processi e di organizzazione dell'Amministrazione federale delle contribuzioni Organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche Istituto federale della proprietà intellettuale Regolazione internazionale del Reno Information Systems Audit and Control Association 3809

ISBO IT ITU IVA IVI L LAPub LCF LOGA LPMR LRD N NFTA NMC NOVE IT O OAPub OBB OMPI OSI OSIC OTIF

Incaricato della sicurezza informatica dell'organizzazione Informatica e telecomunicazione Unione internazionale delle telecomunicazioni Imposta sul valore aggiunto Istituto di virologia e d'immunoprofilassi Legge sugli acquisti pubblici Legge sul Controllo delle finanze, Legge federale sul Controllo federale delle finanze Legge sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca Legge sul riciclaggio di denaro Nuova ferrovia transalpina Nuovo modello contabile della Confederazione Riorganizzazione dell'informatica e delle telecomunicazioni nell'Amministrazione federale Ordinanza sugli acquisti pubblici Gestione ed esercizio degli immobili Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale Sicurezza operativa Organo strategia informatica della Confederazione Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari

P PF PNUS ProReMO PUBLICA

Politecnico federale Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Processi costruzione e Nuovo modello contabile della Confederazione Cassa pensioni della Confederazione

S SAP SCA Seco SER SEVAL SSR SRG SUVA SVIR

Software standard per la contabilità Società Svizzera di Credito Alberghiero Segretariato di Stato dell'economia Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca Società svizzera di valutazione Società svizzera di radiotelevisione Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni Associazione svizzera per le revisioni interne

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T TIES TTPCP

Services d'échange d'informations sur les télécommunications Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni

U UCC UFAB UFAC UFAEG UFAFP UFAG UFAS UFCL UFCOM UFIFT UFIT UFP UFPER UFR UFSP UFSPO UFT UPOV UPU USTRA

Ufficio centrale di compensazione a Ginevra Ufficio federale delle abitazioni Ufficio federale dell'aviazione civile Ufficio federale dell'acqua e della geologia Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio Ufficio federale dell'agricoltura Ufficio federale delle assicurazioni sociali Ufficio federale delle costruzioni e della logistica Ufficio federale delle comunicazioni Ufficio federale delle intendenze delle Forze terrestri Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione Ufficio federale di polizia Ufficio federale del personale Ufficio federale dei rifugiati Ufficio federale della sanità pubblica Ufficio federale dello sport Ufficio federale dei trasporti Unione internazionale per la protezione delle varietà vegetali Unione postale universale Ufficio federale delle strade

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Messaggio 1

Vigilanza finanziaria secondo i settori di attività della Confederazione

Il Controllo federale delle finanze (CDF) è l'organo supremo di vigilanza sulle finanze della Confederazione. Uno dei suoi compiti principali consiste nella verifica della gestione finanziaria della Confederazione. Secondo l'articolo 5 della Legge sul Controllo delle finanze, esso effettua il controllo delle finanze secondo i criteri della regolarità, legalità e redditività. Per mezzo di verifiche della redditività e di valutazioni il CDF intende dare il proprio contributo a ulteriori sviluppi nell'ambito della gestione dell'Amministrazione all'insegna dell'efficienza. Gli oggetti di verifica sono selezionati secondo i criteri di rischio. Le considerazioni che seguono sono effettuate in funzione dei settori di compiti e delle entrate della Confederazione. I risultati dei controlli nell'ambito delle finanze, dell'informatica e delle costruzioni vengono presentati in sede separata.

Qui di seguito sono commentati i risultati dei controlli più significativi, mentre l'elenco completo delle verifiche effettuate è contenuto nell'allegato 1.

1.1

Previdenza sociale

Nell'ambito della previdenza sociale il CDF ha effettuato sette verifiche. Esso ha tra l'altro valutato l'efficacia dei controlli del datore di lavoro in ordine all'AVS, esaminato le soluzioni basate sull'EED in fatto di collocamento e la riduzione dei premi nell'assicurazione malattie nonché le prestazioni di garanzia nell'assistenza ai rifugiati. In qualità di revisore contabile il CDF ha potuto raccomandare l'approvazione del Fondo AVS e del fondo di compensazione (cfr. n. 2.2).

1.1.1

Controlli del datore di lavoro

Per quanto riguarda l'AVS, il CDF ha valutato il sistema di controllo del datore di lavoro, verificando se questo, rimasto pressoché invariato dal 1948, è in grado di soddisfare in modo adeguato il mandato legale. I controlli del datore di lavoro intendono garantire che i conteggi sugli stipendi del personale siano operati in modo conforme alle disposizioni legali. Ogni anno vengono effettuati circa 36 000 controlli ordinari sul posto e 11 000 «controlli attraverso altre misure», sul posto o in ufficio. Responsabili di questi controlli sono le casse di compensazione che in parte li eseguono esse stesse e in parte li delegano a uffici di revisione esterni o anche all'INSAI. I controlli dei datori di lavoro occupano complessivamente circa 150 persone: La vigilanza sulla loro esecuzione spetta all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. I controlli sono sostenuti finanziariamente dal datore di lavoro attraverso il contributo alle spese amministrative. I costi del sistema di controllo ammontano a circa 45 milioni di franchi. Nel 2003, sulla base delle verifiche sono stati effettuati pagamenti suppletivi di contributi all'AVS per circa 100 milioni e restituzioni pari a circa 15 milioni di franchi.

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Il CDF ha constatato che il sistema di controllo dei datori di lavoro in fatto di AVS soddisfa il mandato legale. I controlli sono adeguati e bene accetti dai datori di lavoro oggetto di verifica. A causa dei diversi sistemi di controllo adottati dalle casse di compensazione, essi evidenziano però anche talune lacune. Il sistema prevede che ogni cinque anni tutti i datori di lavoro siano sottoposti a un controllo ordinario sul posto, oppure a un «controllo attraverso altre misure». Alcune casse di compensazione effettuano controlli presso datori di lavoro solo se il totale degli stipendi dichiarati supera i 200 000 franchi. Di conseguenza, circa il 25 per cento dei datori di lavoro è soggetto a verifiche superficiali o non lo è del tutto, ciò che è contrario alle prescrizioni. Le disposizioni legali in materia di «controlli attraverso altre misure», pensate appositamente per le piccole imprese, lasciano un ampio margine di interpretazione. Il modo in cui vengono effettuati i controlli è quindi molto variato. Nella loro attività di controllo alcune casse di compensazione sfruttano sinergie, combinando ad esempio il controllo AVS con quello dell'assicurazione contro gli infortuni. Tuttavia, secondo l'avviso del CDF, questo potenziale non è sfruttato appieno. I risultati della verifica indicano che ogni addetto ai controlli impiegato a tempo pieno apporta all'AVS un plusvalore di almeno mezzo milione di franchi. Nel 50 per cento dei casi vengono rilevate carenze, che sono oggetto di critiche. Dal 1995 questa cifra è rimasta invariata e riguarda perlopiù le spese, le indennità di malattia e d'infortunio, la mancanza di conteggi e la posizione del datore di lavoro sul piano delle assicurazioni sociali. Nella maggior parte dei casi le osservazioni sono accettate e attuate dai datori di lavoro, per cui le opposizioni sono rare.

Il CDF ha chiesto che venga eliminata la discrepanza tra le prescrizioni legali e la loro applicazione e ha formulato all'attenzione dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) le seguenti raccomandazioni: ­

Il concetto del controllo deve essere ridefinito e deve tenere maggiormente conto delle valutazioni dei rischi.

­

I «controlli attraverso altre misure» devono essere aboliti.

­

La sorveglianza delle casse di compensazione da parte dell'UFAS dev'essere potenziata.

­

Bisogna sfruttare meglio il potenziale di sinergie in occasione dei controlli nel settore delle assicurazioni sociali. Laddove possibile, le casse di compensazione devono riunire o coordinare nel tempo i controlli dei datori di lavoro con le altre verifiche nel campo delle assicurazioni sociali, come quella relativa agli assegni familiari.

­

Per ridurre il numero di contestazioni, l'UFAS deve intensificare le misure preventive.

L'UFAS ha accolto favorevolmente le raccomandazioni del CDF. Sulla base dei risultati della valutazione, esperti elaboreranno proposte concrete per reimpostare i futuri controlli dei datori di lavoro. Il CDF ha inoltre proposto di vagliare la possibilità di raggruppare i controlli relativi ad altri ambiti, come la lotta contro il lavoro nero o l'introduzione del nuovo certificato di salario, e quelli delle assicurazioni sociali. Il rapporto è pubblicato sul sito Internet del CDF, www.efk.admin.ch.

3813

Ai sensi dell'articolo 68 capoverso 2 della legge sull'AVS, bisognerà controllare periodicamente se i datori di lavoro affiliati alla cassa di compensazione applicano le disposizioni legali. Conformemente all'articolo 10 capoverso 1 dell'Ordinanza sull'Ufficio centrale di compensazione, sulla Cassa federale di compensazione, sulla cassa svizzera di compensazione e sull'Ufficio AI per assicurati all'estero, la Cassa federale di compensazione controlla periodicamente i datori di lavoro che le sono affiliati. Su suo mandato, l'Ufficio di revisione delle casse di compensazione sottopone a verifica i servizi della Confederazione. Nell'anno in rassegna sono state esaminate 26 unità amministrative della Confederazione.

I controlli hanno dato buoni risultati. In alcuni casi è stato constatato che per le prestazioni fornite dal datore di lavoro per il 2° pilastro (pensionamento anticipato), non è stato conteggiato nessun contributo AVS. In una circolare dell'8 luglio 2005, l'Ufficio federale del personale ha raccomandato ai servizi dell'Amministrazione federale di fornire alla Cassa federale di compensazione le informazioni, senza però saldare le eventuali fatture arretrate, e di coordinare la procedura con l'Ufficio federale del personale. Fino a chiarimento della situazione giuridica, in linea di massima i servizi sollevano reclamo contro le decisioni della Cassa federale di compensazione.

Presso l'Ufficio centrale di compensazione (UCC) a Ginevra, il CDF ha svolto un controllo di sicurezza («test di penetrazione») in collaborazione con l'UFIT. Il controllo era volto a verificare che il collegamento fra le reti locali e il sistema informatico della Confederazione rispettasse le prescrizioni di sicurezza. I risultati ottenuti sono positivi: il rischio di aggressione proveniente da Internet ai sistemi di Ginevra è minimo. L'UCC è stato sottoposto a verifica con preavviso. La prima fase del controllo di sicurezza è stata dissimulata, mentre la fase successiva si è svolta apertamente. Le verifiche non hanno permesso di pronunciarsi sull'impiego non autorizzato di apparecchi senza fili. Il gruppo di revisori non è riuscito ad accedere al sistema informatico della Confederazione dall'esterno tramite tecniche radio. Il CDF ha raccomandato di eseguire controlli preventivi sporadici visto l'elevato rischio per la sicurezza rappresentato dai mezzi di comunicazione senza fili.

1.1.2

Servizio di collocamento e di statistica del mercato del lavoro

Presso il Segretariato di Stato dell'economia (Seco) il CDF ha esaminato la regolarità dell'applicazione informatica concernente il servizio di collocamento e di statistica del mercato del lavoro (COLSTA). Visto che questa applicazione verrà sostituita da un'applicazione di nuova concezione a partire dal secondo semestre 2007, il CDF ha controllato inoltre i rischi legati all'interfaccia, la sicurezza della procedura di accesso e di abilitazione, la garanzia dell'integrità dei dati, il conteggio delle prestazioni dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) a carico del Seco, nonché l'osservanza delle disposizioni sugli acquisti pubblici.

La verifica ha dato buoni risultati. Il CDF ha potuto prendere atto della professionalità e serietà del metodo di lavoro e tutte le fasi oggetto di verifica sono risultate complete e ricostruibili. Il CDF ha individuato un potenziale di miglioramento e possibili rischi nei seguenti ambiti:

3814

­

I dati personali sensibili devono essere trasmessi in modo codificato.

­

È necessario definire un concetto di utente e di autorizzazione.

­

L'applicazione tecnica delle verifiche del codice di accesso sugli host system deve essere riesaminata e definita.

­

Per gli esterni è difficile avere una visione della documentazione sull'applicazione COLSTA. Per questo il CDF ha raccomandato di approntare un concetto per la documentazione.

­

I dati personali confidenziali raccolti negli ambienti di sviluppo, test e formazione dell'UFIT devono essere anonimizzati.

Gran parte di questo potenziale di miglioramento dovrebbe essere sfruttato attraverso il nuovo sistema d'applicazione COLSTA.

1.1.3

Riduzione dei premi nell'assicurazione malattie

Conformemente a quanto disposto dall'Ordinanza concernente i sussidi della Confederazione per la riduzione dei premi nell'assicurazione malattie, ogni anno l'Ufficio federale della sanità pubblica versa ai Cantoni circa due miliardi di franchi. Il CDF ha esaminato anche il trattamento delle lacune riscontrate nel 2002, la distribuzione dei contributi ai Cantoni, i processi, l'analisi dei rapporti di verifica nonché il concetto di vigilanza sugli organi esecutivi. Esso ha constatato una buona organizzazione dello svolgimento dei processi e formulato diverse raccomandazioni riguardo all'assetto del sistema di controllo interno, la documentazione dei controlli, l'analisi dei rapporti di verifica e la vigilanza.

1.1.4

Aiuto ai rifugiati in Svizzera

Presso l'Ufficio federale della migrazione (UFM) il CDF ha esaminato il settore delle prestazioni di garanzia. Al riguardo si tratta di deduzioni dal salario a carico dei rifugiati e che i datori di lavoro devono versare su un conto bloccato. Il fulcro della verifica era costituito dal rilevamento dei rischi rispettivamente dalla valutazione del sistema di controllo interno per quanto riguarda i pagamenti in entrata e uscita di Postfinance, responsabile della tenuta dei conti. Il CDF ha constatato che nell'elaborazione dei pagamenti in entrata e uscita la ripartizione delle funzioni e il principio del doppio controllo vengono rispettati. Secondo il CDF, i rischi che la Confederazione subisca un danno sono minimi. Problematici sono i conti per i quali i titolari non sono più reperibili. Dato che secondo la prassi in auge la Confederazione assume i contributi che i datori di lavoro hanno trattenuto, ma non versato, il CDF ha tra l'altro raccomandato di porre su solide basi legali questo modo di procedere.

Gli estratti conto dovrebbero essere sottoposti a intervalli regolari per controllo ai titolari dei conti. L'UFM presenterà al CDF un rapporto sull'attuazione delle misure.

3815

1.2

Trasporti

Nel settore dei trasporti, il CDF si è occupato principalmente delle Ferrovie federali svizzere (FFS), delle Trasversali alpine e della vigilanza sulle strade nazionali.

Ancora aperta è la liquidazione definitiva del mutuo concesso a Swissair.

1.2.1

Trasporti pubblici ­ materiale rotabile, risanamento fonico, Trasversali alpine e traffico merci

In seno alle Ferrovie federali svizzere (FFS), il CDF ha analizzato la gestione del progetto nella fase di preparazione del materiale rotabile utilizzato nella prima tappa di Ferrovia 2000. Secondo le FFS, sono stati spesi 3,32 miliardi di franchi per l'acquisto di materiale rotabile e 2,12 miliardi di franchi per le modifiche apportate ai veicoli esistenti. Il CDF ha constatato che mancavano i dettagli su questi dati. Ciò ha reso più difficoltoso il confronto dei costi e delle prestazioni. Da un lato, i vari cambiamenti non sono stati gestiti in modo trasparente e comprensibile e non ne sono stati documentati i costi. Non è stato previsto un rapporto sulla gestione del progetto che informasse in modo uniforme e regolare in merito a prestazioni, scadenze, costi e finanziamento. Il controlling è subentrato soltanto verso la conclusione della fase di attuazione. Manca inoltre un elenco esaustivo dei costi per il materiale rotabile nell'ambito del progetto Ferrovia 2000. D'altro canto, nell'ambito della verifica non si è potuto distinguere il progetto Ferrovia 2000 da altri progetti.

Il CDF non ha dunque potuto accertare a quale prezzo e in quali quantità è stato approntato il materiale rotabile per la prima tappa di Ferrovia 2000. L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) è corresponsabile di questa situazione, poiché quale ufficio di vigilanza non ha emanato alcuna direttiva in merito a un'adeguata presentazione del rapporto. Malgrado gli investimenti per il materiale rotabile siano finanziati mediante il budget ordinario delle FFS, secondo il CDF l'adempimento del mandato di prestazione potrà essere valutato in via definitiva soltanto quando le FFS potranno rendersi conto e rendere conto all'autorità di vigilanza dello stato di avanzamento e dei costi della prima tappa di Ferrovia 2000. Per questa ragione, il CDF ha consigliato alle FFS di conferire con l'UFT in merito allo spoglio dei dati sul materiale rotabile. Le FFS condividono l'opinione del CDF e hanno avviato le misure necessarie.

Dalla verifica è inoltre emerso che le spese per l'installazione del sistema elettronico di segnalazione in cabina (ETCS), finanziato attraverso il Fondo per i grandi progetti ferroviari, possono essere chiaramente distinte dai costi sopportati dalle FFS. I risultati degli accertamenti del CDF indicano inoltre che
al Fondo non possono più essere addebitate ulteriori spese per il materiale rotabile.

Il CDF ha verificato il progetto di risanamento fonico delle FFS. Il volume delle commesse, che ammonta a 1,36 miliardi di franchi (prezzo base 1998), è finanziato attraverso il Fondo per i grandi progetti ferroviari. Il CDF ha potuto stabilire che la gestione del progetto, il risanamento del materiale rotabile nonché la progettazione e la realizzazione delle misure edili avvengono in modo professionale. La regolarità, la legalità e la redditività sono state garantite. Il CDF non esclude costi supplementari per le misure edili, a seguito delle crescenti richieste da parte dei Cantoni, dei Comuni e dei privati. Non sono state sollevate riserve riguardo al rispetto dei termini legali che prevedono il risanamento dei vagoni entro il 2009 e la realizzazione di misure edili entro il 2015. Si è concordi nel ritenere che dotare i vagoni internazio3816

nali di appositi dispositivi anti-rumore potrebbe ridurre notevolmente il problema.

Purtroppo avanzano lentamente i relativi progetti dell'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari presieduta dalle FFS. Vi è il rischio che gli Stati confinanti rinuncino alla conversione del materiale rotabile in favore di misure edili locali. L'UFT e le FFS intendono adoperarsi con maggior rigore per comunicare all'estero la vasta portata dei vantaggi che la conversione del materiale rotabile comporterebbe.

Nell'ambito di AlpTransit, l'UFT, il CDF e altri organi interni ed esterni di vigilanza hanno effettuato verifiche presso le società di costruzione, in particolare presso la BLS AlpTransit SA e l'AlpTransit San Gottardo SA. Il CDF e l'UFT hanno armonizzato, con i vari organi di revisione, la pianificazione delle verifiche per il 2005 sia sotto il profilo temporale sia sotto quello materiale. Nel caso dell'AlpTransit San Gottardo SA, il CDF ha verificato la gestione del contratto d'opera per la galleria Faido-Bodio, soprattutto l'elaborazione di un'aggiunta di 223 milioni di franchi nella tratta di Faido. La somma di contratto iniziale era di circa 1,6 miliardi di franchi. Lo scopo della verifica era di valutare l'esecuzione dei contratti e analizzare l'elaborazione del progetto sotto il profilo dell'ottimizzazione dei costi. Il CDF è giunto alla conclusione che l'aggiunta al contratto è stata elaborata correttamente.

Due volte all'anno entrambe le società di costruzione devono presentare un rapporto all'UFT sullo stato dei lavori, sull'evoluzione dei costi e sul rispetto delle scadenze.

In base a queste informazioni l'UFT redige un rapporto, che viene valutato dal CDF, all'attenzione della delegazione di vigilanza per la NFTA. Il CDF è giunto alla conclusione che i costi supplementari sono stati presentati e motivati in modo plausibile. Tuttavia, non si possono escludere ulteriori costi supplementari. In particolare, vi sono ancora molte incertezze circa l'aggiudicazione degli equipaggiamenti ferroviari sull'asse del San Gottardo. Inoltre bisogna attendersi confronti sulle richieste supplementari. Il CDF ha dovuto altresì prendere atto che sarà difficile rispettare la scadenza prevista per la messa in esercizio della galleria di base del Lötschberg.

Lo scopo della verifica
in seno all'Ufficio federale dei trasporti (UFT), sezione Traffico merci, era, da un lato, di stabilire come si era organizzato il suddetto Ufficio per l'adempimento dei propri compiti relativi agli indennizzi e agli aiuti finanziari.

D'altro lato, in due settori scelti dei sussidi si è valutato se le indicazioni e i processi interni sono sufficienti ad assicurare uno svolgimento delle attività ricostruibile, conforme alla legge e alle istruzioni.

Per conseguire l'obiettivo del trasferimento dalla strada alla rotaia, si adottano misure di accompagnamento concernenti le strade e le rotaie, oltre agli strumenti principali quali gli ampliamenti dell'infrastruttura, la tassa sul traffico pesante e la riforma ferroviaria. Una di queste misure è la promozione finanziaria del traffico su rotaia mediante sussidi. I più importanti sono i contributi per il trasporto combinato, seguiti dalle riduzioni dei prezzi dei tracciati per il trasporto di vagoni a pieno carico nonché i contributi d'investimento per terminal e binari di raccordo ferroviario.

Queste misure di promozione sono attuate dalla sezione Traffico merci. Il CDF ha potuto stabilire che gli indennizzi sono stanziati per un ammontare di 2 850 milioni di franchi sulla base dell'ordinanza sul traffico combinato e nell'ambito dei limiti di spesa accordati dal Parlamento per il periodo 2000­2010. Il trasporto non accompagnato in transito attraverso le Alpi è di notevole importanza. Al fine di promuovere il trasporto combinato, viene incentivato anche il traffico che non transita attraverso le Alpi (2004: ca. 15%). Questa suddivisione dei contributi è sostenibile e le relative 3817

basi giuridiche sono generalmente osservate. Tuttavia il CDF ha raccomandato di verificare se non è necessaria una distinzione più chiara tra i due indirizzi, al fine di ottenere maggiore trasparenza. In tal modo si potrebbe meglio identificare cosa giova direttamente all'obiettivo del trasferimento.

È difficile misurare l'efficacia delle riduzioni dei prezzi dei tracciati per il trasporto di vagoni a pieno carico. Tuttavia, il CDF ritiene che in tale ambito l'UFT agisca in modo scrupoloso. L'UFT può ricorrere a vari studi commissionati sia all'esterno sia all'interno. Per quanto riguarda il traffico su rotaia, la riflessione è incentrata sulla valutazione dell'efficacia delle misure di accompagnamento nel settore del trasporto combinato non accompagnato. Le riduzioni dei prezzi dei tracciati sono di importanza secondaria. L'indennizzo è concesso dal 2001 conformemente alla volontà espressa dal Parlamento e sarà progressivamente ridotto, fino alla sua scadenza nel 2007.

I risultati della verifica finale del Fondo per i grandi progetti ferroviari sono presentati al numero 2.1.

1.2.2

Strade nazionali

Nel settore delle strade nazionali, il CDF ha analizzato l'efficacia della vigilanza sulla costruzione e sulla manutenzione in seno all'Ufficio federale delle strade (USTRA). Il CDF ha constatato che le raccomandazioni formulate nel rapporto di revisione del mese di aprile del 2004 non sono ancora state pienamente applicate dal Revisorato dell'USTRA. Anche il contenuto e la forma dei rapporti d'attività dei Controlli cantonali delle finanze non corrispondono ancora alle istruzioni dei dipartimenti. Inoltre, spesso i rapporti non sono consegnati nel rispetto delle scadenze.

Malgrado i miglioramenti riscontrati dal Revisorato dell'USTRA, è stato necessario intervenire su vari punti affinché la vigilanza a livello di Confederazione e Cantoni venga esercitata conformemente alle istruzioni. L'USTRA intende attuare in tempo le raccomandazioni del CDF. A tale proposito esso ha già informato i Controlli cantonali delle finanze in occasione del convegno annuale del giugno 2005.

1.2.3

Liquidazione del mutuo a Swissair

Nell'ambito del contratto di mutuo del 5 ottobre 2001 e del contratto complementare del 24 ottobre 2001, fino al 30 marzo 2002 sono stati pagati a Swissair 1 170 milioni di franchi circa. Swissair, attualmente in liquidazione, è tenuta a liquidare il mutuo richiesto della Confederazione. Alla fine del mese di aprile del 2004 è stata presentata al CDF una prima liquidazione provvisoria ­ e insufficiente ­ del liquidatore, basata su un semplice paragone fra le cifre di bilancio. Su richiesta del CDF, il liquidatore ha rielaborato la liquidazione in base al principio della fondatezza. Il risultato è stato sottoposto al CDF nel dicembre 2004.

Dopo la verifica di questo progetto di liquidazione, discussioni con il gruppo del liquidatore e rettifiche parziali, nel luglio 2005 il CDF ha redatto un rapporto all'attenzione del liquidatore, registrandovi i vari punti contestati. Le ripercussioni finanziarie sono considerevoli. Le osservazioni sul rapporto di verifica del CDF non sono ancora state presentate. Nell'attuale pianificazione del liquidatore è previsto che nel primo semestre del 2006 la graduatoria possa essere predisposta e sottoposta 3818

ai creditori per consultazione. Il CDF presuppone che la correzione della liquidazione debba avvenire preventivamente. La valutazione della documentazione relativa alla liquidazione è impegnativa e necessita di molto tempo. In considerazione dell'importanza dell'affare e delle somme di denaro in gioco, è indispensabile impiegare le risorse necessarie. La Confederazione è rappresentata in seno al comitato dei creditori dal direttore sostituto del CDF.

1.3

Difesa, protezione della popolazione e sport ­ EURO 2008

A causa delle riforme e della riorganizzazione in corso in seno al DDPS, i processi e le strutture sono in costante mutamento. Questo rende difficile il corretto svolgimento dei processi finanziari in vari settori. Le verifiche del CDF concorrono anche a consolidare il più presto possibile i processi e il controllo interno.

Il CDF ha eseguito una revisione presso la Centrale nazionale d'allarme (CENAL).

Tra l'altro, sono stati esaminati la fornitura di prestazioni e l'impiego di risorse, la collaborazione interna ed esterna e la regolarità delle informazioni finanziarie, la presenza ­ all'interno della Centrale ­ di un ambiente adeguato al controllo nonché le interfacce per i processi rilevanti sotto il profilo finanziario. La CENAL è la centrale svizzera di allarme e di coordinamento per eventi di portata nazionale. Essa è operativa durante le prime ore che seguono l'evento e fino a quando le altre organizzazioni per la sicurezza sono potute entrare in funzione. Tali eventi sono ad esempio terremoti, rotture di sbarramenti idrici, incidenti con sostanze chimiche, cadute di satelliti e incidenti con sostanze radioattive in centrali nucleari. La CENAL lavora in stretta collaborazione con altri servizi federali nonché con organizzazioni locali, cantonali e internazionali.

Il CDF constata che le leggi, le ordinanze e gli accordi internazionali in cui sono definiti i compiti della CENAL sono in parte superati. Quantunque la missione della CENAL sia chiara, la sua futura strategia in merito alla sicurezza nazionale e all'organizzazione, incluso il posizionamento a livello federale, continuano ad essere oggetto di discussione. La CENAL deve fronteggiare difficoltà di personale che sono ulteriormente aggravate dal fatto che il servizio di picchetto non è più retribuito, ma deve essere compensato. Essa deve sempre essere in grado di adempiere i propri compiti principali. Per conseguire una maggiore trasparenza sui costi, il CDF ha raccomandato di allestire una contabilità analitica semplice e significativa che possa al contempo fungere da Management Information System. In considerazione dell'importanza della CENAL per la sicurezza nazionale, il CDF ritiene che debbano essere create tutte le condizioni organizzative e tecniche affinché la CENAL possa adempiere i propri compiti con efficacia. È dunque
indispensabile effettuare una pianificazione strategica mediante una lista dei progetti per l'assegnazione annua e a medio termine delle risorse di personale e finanziarie. L'Ufficio federale della protezione della popolazione intende attuare le raccomandazioni entro l'inizio del 2007. Sono fatte salve le decisioni del Consiglio federale sull'ottimizzazione del sistema della cooperazione per la sicurezza nazionale e sul rafforzamento della condotta in materia di politica di sicurezza. Tali decisioni determinano la portata dei futuri compiti della CENAL e delle risorse necessarie.

In seno alla Base della comunicazione Difesa sono stati verificati il mandato e i compiti nonché la regolarità e la legalità, valutata la redditività dell'organizzazione e 3819

analizzati lo svolgimento dei compiti da parte del Centro di formazione per l'informazione e la comunicazione dell'esercito (CICE), un'unità della Base della comunicazione Difesa. La Base della comunicazione è dal punto di vista della gestione tecnica un'unità del Centro di prestazioni Difesa, che è situato nella Base logistica dell'esercito. Il servizio esiste già dal 2004 ed è nato dalla fusione di sei unità autonome che svolgevano i più disparati compiti di comunicazione. Nel settore della difesa, la Base della comunicazione è il centro di competenze per prodotti e prestazioni della comunicazione.

Il CDF ha accertato che il concetto generale della Base della comunicazione Difesa non è ancora interamente attuato e che in determinati settori permangono doppioni.

Una parte dei mezzi finanziari della Base della comunicazione Difesa è messa a disposizione dalla Sezione della contabilità della truppa, rendendo difficoltosi la gestione finanziaria e il controlling. Il CDF effettua con altri settori del DDPS e con l'Amministrazione federale soltanto accertamenti sporadici sulle potenzialità di ottimizzazione nel settore Media e comunicazione. Con un'analisi e una coordinazione sistematici si potrebbero conseguire risparmi.

Presso la farmacia dell'esercito, il CDF ha esaminato gli acquisti pubblici e ha constatato che le direttive legali non sono sempre rispettate. La legge prescrive il principio della libera concorrenza.

In mancanza di questo si procede all'aggiudicazione mediante trattativa privata. Il CDF ha esaminato 14 mandati aggiudicati con questo metodo ed è giunto alla conclusione che in alcuni casi la libera concorrenza sarebbe stata opportuna. L'aggiudicazione mediante trattativa privata deve essere impiegata in maniera restrittiva. Essa deve essere motivata in modo trasparente e documentata. In caso di mandati ripetitivi bisognerebbe concludere contratti pluriennali tenendo conto dell'impiego economico e parsimonioso dei mezzi. Nel caso di mandati iniziali per ingenti acquisti che possono sfociare in contratti importanti, occorre mettere a bando il volume totale con opzioni. In tal modo si creano i presupposti per riscattare le opzioni o rinunciarvi, a seconda delle necessità future. In relazione all'aggiudicazione mediante trattativa privata è stata sollevata la questione dell'applicabilità
dell'eccezione citata nell'articolo 3 della legge sugli acquisti pubblici (protezione della salute e della vita dell'uomo, degli animali e dei vegetali). Il CDF era dell'opinione che questa eccezione non era data in nessuno degli affari esaminati. Questo articolo d'eccezione può essere fatto valere in caso di eventi imprevisti come le epidemie. La farmacia dell'esercito non condivideva pienamente questa opinione e ha fatto notare che il CDF non ha tenuto conto, o ne ha tenuto troppo poco, degli aspetti medico-tecnici e farmaceutici. La farmacia dell'esercito ha deciso misure per la maggior parte delle raccomandazioni e le ha in parte già attuate.

Un'altra verifica del CDF ha riguardato determinati aspetti della gestione immobiliare del DDPS, ovvero le fasi precedenti il bando. Sono stati esaminati innanzi tutto il trattamento delle necessità edili e la priorità accordata a queste ultime nel quadro degli obiettivi strategici e della pianificazione finanziaria. La gestione immobiliare del DDPS è cominciata all'inizio del 2004 ed è stata orientata al cosiddetto «modello dei locatari», che prevede il computo, con incidenza sui crediti, degli alloggi occupati. La rappresentante dei proprietari «armasuisse» tutela gli interessi del DDPS, rispettivamente della Confederazione in quanto proprietaria degli edifici militari e collabora sia con i locatari che con i gestori. Nelle organizzazioni di progetto, la cui composizione varia a seconda del mandato, si ricercano soluzioni consensuali.

Poiché nel quadro di Esercito XXI le condizioni sono cambiate, i lavori di pianifica3820

zione procedono senza interruzione. «armasuisse» deve in particolare esaminare in che misura possano essere soddisfatti i bisogni annunciati dai locatari. I risanamenti e gli adattamenti edili hanno la priorità rispetto alle nuove costruzioni. Il CDF ha constatato che i locatari notificano i loro bisogni alla gestione immobiliare in modo soprattutto orientato alle soluzioni e non alle esigenze; le argomentazioni sono di carattere materiale e in funzione degli oggetti. «armasuisse» conferma che non in tutti i casi è possibile fare una descrizione generale di una determinata necessità e considerarla in un'ottica globale. Inoltre non tutti gli interessati conoscono a sufficienza i nuovi ruoli. Nel quadro della strategia di incremento dell'utilizzo mediante un approccio top-down, si mira però alla notifica delle necessità, ma non alle modalità per il raggiungimento degli obiettivi. Il CDF ha raccomandato di determinare indicatori di qualità per la notifica delle necessità e di respingere le richieste che non soddisfano le esigenze poste. Il responsabile del settore dell'impresa Immobili è convinto che il cosiddetto «modello dei locatari» migliorerà ulteriormente la consapevolezza per le spese legate al ciclo vitale, l'ottimizzazione del rapporto costibenefici e quindi la definizione delle priorità a livello di necessità e varianti di soluzioni.

Il CDF ha esaminato l'Ordinanza sugli emolumenti e la tariffa delle prestazioni del DDPS. La verifica si è limitata all'allestimento e al rispetto delle disposizioni tariffali comprese le prove per sondaggio presso le Forze aeree e la Base logistica dell'esercito. Il CDF ha constatato che il principio dei costi integrali prescritto dalla legge non è attuato in modo del tutto corretto. Inoltre, nella tariffa mancano degli elementi. Le disposizioni sono in parte superate. Alcune prestazioni non vengono conteggiate oppure non vengono conteggiate nella misura prevista. Il CDF ha preteso che le disposizioni concernenti gli emolumenti siano attuate in modo coerente.

Qualora le direttive esistenti non fossero applicabili, bisogna adeguare la pertinente base giuridica. Le tariffe devono inoltre essere esaminate regolarmente in merito alla loro adeguatezza, ad esempio ogni tre anni, e se del caso adeguate. Il condono parziale degli emolumenti non dovrebbe permettere
che un organizzatore esterno possa realizzare utili a spese della Confederazione. In linea di principio le domande di condono per importi considerevoli devono essere autorizzate soltanto con riserva.

Presso l'Ufficio federale dello sport (UFSPO) a Macolin, il CDF ha esaminato la garanzia e il versamento dei contributi nell'ambito dei decreti federali concernenti la concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN). Esso vi ha constatato un'organizzazione adeguata ai fini dell'attuazione della CISIN. Dei crediti d'impegno decisi per un totale di 80 milioni di franchi erano stati assegnati fino alla fine del 2004 contributi per 65,2 milioni, di cui circa 50 già versati. I crediti d'impegno previsti per il Letzigrund a Zurigo e la Pontaise a Losanna pari a 14,8 milioni di franchi sono rimasti inutilizzati perché gli organi responsabili di entrambi gli stadi non hanno potuto predisporre per tempo il finanziamento. Secondo il messaggio del Consiglio federale concernente Euro 2008, i crediti d'impegno non impiegati devono essere in parte utilizzati per attrezzare gli stadi che ospiteranno partite del campionato europeo di calcio.

Come confermato dall'UFSPO, il rispetto dell'accordo sull'utilizzo degli stadi, che costituisce parte integrante del contratto, sarà sorvegliato per tutta la sua durata.

Bisognerà prestare particolare attenzione allo stadio di Genève La Praille. Infatti, la precaria situazione finanziaria dei responsabili mette in discussione il suo utilizzo futuro conformemente alle disposizioni contrattuali.

3821

Su mandato della Delegazione delle finanze delle Camere federali, il CDF ha valutato la portata finanziaria del messaggio del Consiglio federale sui contributi e sulle prestazioni della Confederazione in favore dei Campionati europei di calcio del 2008 (EURO 2008). I 72 milioni di franchi richiesti nel messaggio non sono i costi totali, bensì uscite supplementari della Confederazione. Questo importo è venti volte superiore al contributo della Confederazione che il Parlamento ha approvato nel 2002. Le uscite supplementari dell'ente pubblico ­ Confederazione, Cantoni e città ospitanti le partite ­ sono stimati a 182 milioni di franchi. Il CDF è giunto alla conclusione che le uscite supplementari calcolate sono state accertate in modo serio e si basano su ipotesi plausibili. Esso ha dovuto constatare che nel 2002, nell'ambito della sicurezza, Confederazione e Cantoni si sono assunti una responsabilità politica e finanziaria illimitata. Le esperienze dei grandi eventi sportivi organizzati dopo l'11 settembre 2001 hanno dimostrato che nel 2002 la questione della sicurezza è stata ampiamente sottovalutata. Per la Confederazione non erano allora previste spese. Con il nuovo messaggio sono stati richiesti 25 milioni per la sicurezza. Altri 40 milioni saranno a carico dei Cantoni e delle quattro città ospitanti le partite. I rischi che potrebbero causare costi suppletivi sono essenzialmente un cambiamento della situazione relativa alla sicurezza, il fallimento delle prescrizioni in materia di budget nelle città ospitanti le partite e il non completamento dei lavori dello Stadio di Ginevra. Oltre a generare spese, i Campionati europei di calcio del 2008 offrono un'opportunità che la Svizzera dovrebbe cogliere, in particolare nella situazione di concorrenza con l'Austria. Il rapporto è pubblicato sul sito Internet www.efk.admin.ch.

1.4

Formazione e ricerca fondamentale ­ sussidi alle università

Presso la Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca (SER), il CDF ha esaminato l'elaborazione dei contributi federali destinati alle università. Il CDF ha potuto constatare che la SER ha svolto correttamente i propri compiti relativi alla pianificazione, all'assegnazione e al conteggio dei contributi d'investimento e ha attuato le raccomandazioni formulate in occasione della verifica del 2003. L'uniformazione dei processi e della documentazione ha reso più comprensibile il disbrigo delle pratiche. Il CDF ha raccomandato di mettere inoltre per scritto i processi e di strutturare i dossier in maniera eloquente secondo procedure preliminari, procedure principali e conteggio. La prassi della SER, secondo la quale al momento dell'inoltro della domanda si autorizza tacitamente l'inizio dell'investimento per progetti che ammontano fino a due milioni di franchi, viola la legge sulle finanze federali, poiché corrisponde di fatto all'assegnazione di un sussidio. Questa prassi ha provocato un accumulo tale delle domande pendenti che, malgrado un ordine di priorità, i relativi contributi federali non possono più essere considerati entro un termine congruo nell'ambito dei crediti d'impegno autorizzati dal Parlamento. Il CDF ha perciò raccomandato di respingere mediante decisione formale, conformemente alla legge sui sussidi, le richieste di contributi di cui non può essere tenuto conto entro un adeguato termine e soprattutto di rinunciare ad autorizzazioni tacite per l'inizio anticipato dell'investimento. Inoltre, la SER dovrebbe adottare le misure necessarie per sincronizzare nuovamente i contributi e il credito d'impegno autorizzato. La SER ha espresso l'opinione secondo cui un cambiamento della pluriennale prassi sarebbe difficilmente attuabile.

3822

I Controlli delle finanze dei Cantoni di Friburgo e Neuchâtel si erano a suo tempo dichiarati disposti a identificare e analizzare con il CDF i rischi nel settore dei sussidi alle università. Dall'analisi è emerso che la SER e il Fondo nazionale svizzero osservano i criteri per l'assegnazione dei sussidi e dei contributi ai progetti di ricerca di entrambe le università. Tuttavia la verifica ha dimostrato che i contributi federali non sono versati in modo uniforme ai servizi finanziari delle università bensì anche direttamente a servizi universitari che dispongono di un proprio indirizzo di pagamento. In tal modo vi è il rischio che i dati finanziari determinanti per i sussidi siano incompleti. Ulteriori rischi sono l'utilizzo indebito dei contributi federali o l'elusione dai controlli interni. L'indicazione di un unico indirizzo di pagamento è una misura semplice ma efficace per ridurre i rischi. Le istruzioni della SER contengono una disposizione in proposito. Il CDF ha insistito affinché si vegli con maggiore attenzione sul rispetto delle istruzioni.

Quale Ufficio di revisione del settore dei Politecnici federali, il CDF ha inoltre esaminato i conti annuali del 2004 dei politecnici e degli istituti di ricerca (cfr.

n. 2.3.1).

1.5

Agricoltura e alimentazione ­ IVI, pagamenti diretti e marketing

Il CDF ha esaminato la sostenibilità del mantenimento di un istituto di salute degli animali in Svizzera. Al centro della verifica della redditività vi era l'Istituto di virologia e immunoprofilassi (IVI). L'IVI è stato istituito nella seconda metà degli anni Ottanta quale successore dell'Istituto di Immunologia di Basilea; i costi dell'investimento erano ammontati a 60 milioni di franchi. L'istituto si è occupato della diagnosi di malattie come l'afta epizootica e la peste suina e ora conduce la ricerca nel campo della virologia, in special modo nella messa a punto di test diagnostici e vaccini. Altre attività svolte sono la registrazione di vaccini come pure la formazione e il perfezionamento. L'IVI è l'unico laboratorio svizzero con un livello di biosicurezza 4. Il livello 4 significa che la zona di massima sicurezza è protetta da una cappa ed è costantemente pressurizzata. L'edificio è provvisto di filtri speciali e dispone di un sistema chiuso di depurazione delle acque di scarico. Nel 2003, le spese d'esercizio dell'IVI ammontavano a 13,1 milioni di franchi.

Il CDF ha concluso che l'utilità di un laboratorio nazionale di massima sicurezza è indiscussa, anche se le stabulazioni devono essere meglio impiegate. Esso raccomanda pertanto di esaminare il raggruppamento in un'unica sede dei laboratori per malattie infettive di medicina umana e veterinaria di Spiez e Mittelhäusern. Esperti svizzeri e internazionali ritengono che la Svizzera non possa rinunciare a un istituto quale l'IVI che, nel campo delle epizoozie, ha una posizione di predominio. Gli esami effettuati dall'IVI non possono tuttavia essere fatturati, in quanto i costi vengono coperti unicamente in ragione del 10 per cento. L'IVI utilizza poco le stabulazioni di animali di grossa taglia. Gli esperti sono comunque dell'opinione che queste stabulazioni vadano mantenute. Il CDF raccomanda di esaminare la possibilità di sfruttare le superfici inutilizzate, ad esempio mediante la creazione di impianti di massima sicurezza in campo umano e veterinario. Tale esame si rende necessario anche per il fatto che il laboratorio di Spiez sta progettando un settore di massima sicurezza accessibile con la tuta protettiva. Il CDF sostiene l'utilità di procedere ad analisi approfondite, nonostante i pareri degli esperti in merito al raggruppamento 3823

dei laboratori siano discordanti. Come dimostrano esempi dall'estero, la via del futuro è quella del rafforzamento della cooperazione tra la medicina umana e veterinaria. Anche la Commissione federale per la sicurezza biologica ha raccomandato di prendere nuovamente in esame la questione della sede di un laboratorio di massima sicurezza. Il CDF ha pertanto sollecitato un'analisi dei requisiti e l'elaborazione di soluzioni in cui si tenga conto dei vantaggi e degli svantaggi. L'Ufficio federale di veterinaria ha condiviso le raccomandazioni. Contro un riesame della questione della sede si è invece espresso l'Ufficio federale della protezione della popolazione. Alla fine del mese di gennaio del 2006 il Consiglio federale ha deciso di mantenere entrambe le sedi.

Il rapporto può essere consultato sul sito www.efk.admin.ch.

Presso l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) il CDF ha esaminato la concessione dei pagamenti diretti agli agricoltori del Canton Argovia nel 2003, l'armonizzazione della contabilità dell'UFAG con il Canton Argovia, il rispetto delle istruzioni e delle prescrizioni giuridiche, la valutazione dei processi di rilevamento dei dati e di pagamento nonché il sistema di controllo interno. L'esame ha evidenziato che i pagamenti diretti sono stati eseguiti correttamente e impiegati legalmente. Le verifiche effettuate dall'UFAG nel Canton Argovia soddisfano i requisiti di vigilanza. La Divisione dell'agricoltura del Canton Argovia esegue bene e con impegno i suoi compiti e il controllo, superando addirittura i requisiti minimi per i controlli previsti dall'Ordinanza sui pagamenti diretti. Malgrado la valutazione positiva, sono stati evidenziati alcuni punti deboli. La struttura federalistica fa sì che si venga a creare un intreccio tra attività dei controllori locali e attività degli agricoltori, che rischia di compromettere l'indipendenza dei controlli. Il CDF ha pertanto raccomandato all'UFAG di specializzare ulteriormente i controllori e di adeguare l'ordinanza in modo da impedire che in futuro l'esaminato sia egli stesso il committente del controllo sulla propria attività. Nella sua presa di posizione, l'UFAG ha aderito alla valutazione del CDF ribadendo tuttavia che la raccomandazione nell'ambito delle disposizioni in materia di accreditamento è già stata in parte attuata e che
sarebbe eccessivo adottare misure di portata più vasta. Inoltre, il CDF ha accertato che dalla fine di agosto fino a metà settembre 2003, a seguito della grande siccità, è stato versato un secondo acconto di 386 milioni di franchi a dodici Cantoni. Questo pagamento anticipato di contributi federali è in contraddizione con l'ordinanza.

Nell'ambito dell'esame del consuntivo, il CDF ha constatato che la contabilità presso l'Ufficio federale dell'agricoltura è gestita secondo il principio della regolarità. Tuttavia, il CDF ha dovuto contestare i trasferimenti effettuati in relazione alle eccedenze nell'ambito dei pagamenti diretti. Con il Nuovo modello contabile tali registrazioni non dovrebbero più essere possibili. Il CDF ha inoltre raccomandato di allestire il budget in modo realistico e di non inserirvi riserve allo scopo di destinare ai pagamenti diretti più mezzi di quelli preventivati. Inoltre, a causa dei vincoli legali imposti a queste rubriche, non si dovrebbero più disporre blocchi dei crediti, che comportano un inutile dispendio amministrativo poiché devono essere regolarmente soppressi. Infine, in previsione dell'introduzione del Nuovo modello contabile, il CDF ha raccomandato di valutare i crediti residui della Confederazione nei confronti dei Cantoni per i sussidi destinati a miglioramenti strutturali e aiuti alla conduzione aziendale. Secondo l'UFAG, questi sussidi del valore residuo di circa 350 milioni di franchi dovrebbero essere rettificati. In relazione a un caso di sottrazione nel contingentamento del latte, il CDF è giunto alla conclusione che l'UFAG deve rafforzare le misure di controllo interne, al fine di vegliare meglio sull'osser3824

vanza delle disposizioni vigenti da parte delle organizzazioni private e, in parte, vicine all'agricoltura.

In seno all'UFAG, il CDF ha esaminato anche gli aiuti finanziari nel settore del marketing dei prodotti agricoli. Sono stati analizzati i processi di valutazione della domanda, di autorizzazione e di pagamento nonché il rispetto delle disposizioni di legge e delle istruzioni. Il CDF ha inoltre effettuato un esame presso i beneficiari dei sussidi, ovvero presso i Produttori svizzeri di latte, Swiss Wine, l'organizzazione interprofessionale svizzera del vino e l'Unione svizzera dei contadini. I processi, la relativa documentazione e i relativi strumenti nonché il sistema di controllo interno sono di buon livello. I contributi non sono invece stati versati regolarmente in tutte le fattispecie. Infatti, sono stati pagati acconti indipendentemente dall'imminenza delle relative spese. Le modalità di pagamento indicate nelle decisioni derogano alle disposizioni della legge sui sussidi. La prassi dei pagamenti anticipati a carico del preventivo dell'anno precedente e l'anticipo di oltre l'80 per cento degli aiuti finanziari disposti hanno esaurito il budget. Le «riserve" così accumulate ammontano a un terzo del budget complessivo per la promozione dello smercio rispettivamente a circa 20 milioni di franchi.

Il CDF ha inoltre constatato che l'intera procedura in materia di aiuti finanziari è sovraregolamentata. L'UFAG richiede la documentazione e pone condizioni che per motivi di capacità possono essere controllate soltanto in parte. Si ha l'impressione di una sorveglianza esaustiva. Nel caso di beneficiari di sussidi dotati di un'organizzazione centrale, questo può comportare la riduzione dei propri controlli e quindi ulteriori rischi. Le risorse disponibili non consentono all'UFAG di controllare adeguatamente i conteggi di ampia portata. I conteggi sono verificati soltanto sulla base di liste di giustificativi e, in maniera approfondita, di pochi campioni. Il rischio di essere scoperti rimane relativamente basso e può comportare disparità di trattamento. Dalle verifiche del CDF è emerso che risorse supplementari potrebbero consentire di ridurre sensibilmente i casi in cui la partecipazione alle spese è conteggiata ingiustamente.

1.6

Relazioni con l'estero ­ Aggiudicazione di progetti di sviluppo

In collaborazione con l'ispettorato del DFAE, il CDF ha esaminato il consolato generale a Città del Capo. L'ispettorato si è occupato degli affari consolari, mentre il CDF delle finanze e degli aspetti legati alle costruzioni. Il CDF ha accertato che le finanze sono ben amministrate e ha criticato la mancanza di conteggi dell'imposta sul valore aggiunto con l'Amministrazione delle contribuzioni sudafricana in relazione a lavori edili. Sulla base di questa constatazione, il consolato generale ha potuto far valere restituzioni d'imposta dell'ordine di varie centinaia di migliaia di franchi.

In seno alla Divisione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), il CDF ha verificato l'aggiudicazione di commesse per i progetti di aiuto allo sviluppo, il cui volume annuo si aggira sui 180 milioni di franchi. Le commesse sono aggiudicate mediante trattativa privata; le procedure di concorso sono un'eccezione. Il CDF ha constatato che tra il 1998 e il 2003 il numero di procedure mediante invito e il numero di procedure di gara pubblica sono rimasti molto bassi. La DSC ha fatto osservare che la grande maggioranza dei suoi progetti è regolata mediante trattati internaziona3825

li con i Paesi compartecipanti o con le organizzazioni internazionali e che nella maggior parte dei casi la legge federale sugli acquisti pubblici non è dunque applicabile all'aggiudicazione delle sue commesse. Le istruzioni della DSC in merito agli acquisti pubblici prevedono una serie di eccezioni al principio della concorrenza. Le commesse successive concernenti opere in corso, ad esempio, non sono di regola aggiudicate in condizioni di concorrenza. Le eccezioni di cui all'ordinanza sugli acquisti pubblici sono per lo più date se l'offerente gode di una posizione di monopolio. La posizione di monopolio dell'offerente deriva spesso dal fatto che in Svizzera soltanto pochissimi offerenti dispongono di un know-how legato a Paesi specifici e di una rete comprovata nel Paese beneficiario. Nell'aggiudicazione delle commesse, la DSC attribuisce grande importanza a entrambi gli elementi.

Da un confronto con la Danimarca è emerso che gli Uffici statali responsabili della cooperazione internazionale collaborano in modo assai stretto con le opere assistenziali e gli uffici privati specializzati nella cooperazione allo sviluppo. A differenza di quelli svizzeri, gli Uffici danesi responsabili della cooperazione allo sviluppo mettono a pubblico concorso tutte le commesse. Tuttavia la pubblicazione dei concorsi avviene soltanto in Danimarca, prassi che ha spinto l'UE a procedere legalmente contro tale Stato. Al contrario della Svizzera e della Danimarca, la Norvegia segue nella cooperazione internazionale allo sviluppo un approccio orientato verso i Paesi beneficiari. Questi ultimi decidono come impiegare i mezzi stanziati dalla Norvegia e aggiudicano anche le commesse. La condizione è però che le commesse siano messe a pubblico concorso a livello internazionale e che, nei settori in cui la Norvegia dispone di un know-how specialistico, siano aggiudicate a imprese norvegesi. È indiscusso che i bandi di concorso pubblici contribuirebbero a promuovere la trasparenza nell'aggiudicazione dei progetti della DSC e a creare una maggiore concorrenza tra gli offerenti anche al di fuori della Svizzera. La pubblicazione delle commesse basta infatti a favorire la parità di trattamento nei confronti degli offerenti. Il CDF è dell'opinione che i costi supplementari generati dai bandi di concorso non siano particolarmente
rilevanti, dal momento che la documentazione necessaria per le offerte deve essere comunque preparata per concepire il progetto. I bandi di concorso rendono l'indipendenza della DSC più credibile agli occhi dei partner privati e dimostrano l'impegno di quest'ultima a favore della trasparenza. Il CDF ha consigliato alla DSC di ridefinire la sua politica in materia di aggiudicazione delle commesse e di assicurare che in futuro gli scostamenti dal principio della concorrenza non siano più la regola ma l'eccezione.

Il rapporto è pubblicato nel sito Internet www.efk.admin.ch.

1.7

Economia e ambiente

Presso la Società svizzera di credito alberghiero (SCA), il CDF ha esaminato la regolarità dell'impiego dei mezzi finanziari della Confederazione. Questa deve assumere il 25 per cento delle perdite derivanti dalle fideiussioni. La SCA può attingere i mezzi necessari per coprire le perdite da un fondo appositamente istituito.

A tale scopo è stato aperto un conto bancario che viene amministrato fiduciariamente dalla SCA. Il saldo di 16,1 milioni di franchi registrato alla fine del 2004 non figurava finora nei libri contabili della Confederazione (conto di Stato). In futuro, il Segretariato di Stato dell'economia (Seco), responsabile del turismo, iscriverà la posizione nei conti d'ordine.

3826

Il CDF ha accertato che alla fine del 2004 la dotazione di liquidi della SCA ammontava a ben 86 milioni di franchi. I mezzi finanziari stanziati dalla Confederazione non hanno potuto essere interamente destinati al loro scopo, ossia alla concessione di mutui agli alberghi. Il CDF ha perciò raccomandato di chiarire il fabbisogno finanziario della SCA prima del pagamento delle ultime due parti del mutuo nel 2006 e nel 2007. Qualora la concessione di mutui non procedesse come previsto nel business plan, bisogna considerare l'eventualità di ridurre i pagamenti. Occorre infine menzionare che la SCA deve richiedere emolumenti che coprano i costi dell'attività di consulenza. Per il 2004 non si è potuta comprovare una completa copertura dei costi. La SCA ha assicurato che in futuro applicherà il principio della copertura totale dei costi.

Presso i fabbricanti e gli importatori viene riscossa una tassa di smaltimento anticipata su vari prodotti. La tassa è utilizzata per finanziare i costi della raccolta, la separazione, il trasporto, il condizionamento, il riciclaggio e l'informazione pubblica. I consumatori partecipano ai costi di questo sistema con circa 200 milioni di franchi all'anno, sotto forma di tassa di smaltimento anticipata. Lo smaltimento dei rifiuti è un compito dello Stato che, nel caso delle raccolte separate, è svolto coinvolgendo organizzazioni dell'economia privata (Public Private Partnership). Le raccolte separate sono soluzioni per lo più volontarie adottate a livello settoriale, finalizzate innanzitutto al calcolo del tasso di riciclaggio, alla minimizzazione dei costi e al controllo dei flussi finanziari. In Svizzera quasi la metà dei rifiuti urbani è raccolta separatamente. Il nostro Paese è dunque regolarmente in testa alle classifiche internazionali riguardanti le quantità raccolte e i costi. Il CDF ha valutato i costi del riciclaggio dei rifiuti come pure le modalità e la portata del controllo dell'efficacia e dell'efficienza. Esso ha potuto constatare che il sistema della raccolta e della ripresa individuali nel settore dei rifiuti è efficiente. La Confederazione dispone di sufficienti competenze in materia di vigilanza. L'Ufficio federale dell'ambiente interviene soltanto quando l'obiettivo della raccolta non può essere raggiunto. Dalla valutazione è inoltre emerso che i dati
finanziari concernenti le varie soluzioni non sono sufficientemente paragonabili e trasparenti. L'Ufficio federale dell'ambiente dovrebbe presentare un rapporto più esauriente sulle proprie attività di controllo e incentivare gli attori spunti a costituire unioni e nuovi gruppi. Il CDF ha formulato all'Ufficio federale dell'ambiente varie raccomandazioni. L'Ufficio dovrebbe sviluppare standard per i resoconti finanziari, stabilire priorità per gli studi e definire una strategia nonché focalizzare e professionalizzare meglio le campagne informative per la popolazione. L'Ufficio federale dell'ambiente deve inoltre verificare se la soluzione finora volontaria adottata a livello settoriale per il riciclaggio di autoveicoli non possa essere trasformata in una soluzione legale. I dettagli dei risultati dell'esame si trovano nel sito Internet www.efk.admin.ch.

1.8

Rimanenti settori di compiti

Nel presente capitolo sono illustrati i controlli di diversi settori e servizi.

3827

1.8.1

Governo elettronico

Nel quadro del controllo a livello federale delle attività di Governo elettronico, assunto dal Dipartimento federale delle finanze (OSIC), la Cancelleria federale è responsabile del progetto Sportello virtuale e Voto elettronico.

Nell'autunno del 2003 il CDF ha esaminato entrambi i progetti e formulato raccomandazioni per lo sportello elettronico. Allora il CDF non ha potuto individuare rischi di rilievo legati al progetto. La realizzazione è avvenuta tramite i Cantoni pilota di Ginevra, Neuchâtel e Zurigo. Nell'anno in rassegna, il CDF ha nuovamente esaminato lo stato del progetto, perché voleva farsi un'idea sullo stato e sulla gestione del progetto presso Confederazione e Cantoni pilota nel settore del voto elettronico. Ha potuto constatare che il progetto è gestito professionalmente sia dalla Cancelleria federale che dai tre Cantoni pilota. È previsto che il Parlamento decida in merito a un'introduzione nazionale del voto elettronico nel 2007. Per non pregiudicare lo scadenziario politico, il CDF ha consigliato alla Cancelleria federale di cercare una soluzione praticabile con i due Cantoni di Neuchâtel e Zurigo affinché, se possibile, già nel 2005 possano essere effettuate a livello federale le necessarie prove.

Le raccomandazioni formulate per lo sportello virtuale (www.ch.ch) sono state ampiamente attuate. Dall'inizio del 2005 la piattaforma Internet si trova formalmente in fase d'esercizio e, al pari del sito Internet delle Autorità federali svizzere (www.admin.ch), è gestita dal nuovo Centro di competenza Governo elettronico. Il CDF ha preso atto che la Cancelleria federale non persegue più l'idea originale di uno sportello virtuale interattivo e che www.ch.ch rappresenta una piattaforma puramente informativa. Nella strutturazione e nel contenuto di questa piattaforma esiste indubbiamente un potenziale di miglioramento. Tuttavia il CDF ritiene che www.ch.ch sia una base solida che deve ora essere ulteriormente sviluppata e potenziata. Occorre separare chiaramente i costi di www.admin.ch e www.ch.ch, poiché la trasparenza nei confronti dei Cantoni deve essere data in base agli accordi. Il successivo ampliamento di www.ch.ch a partire dal 2007 dovrà essere pianificato per tempo dalla Cancelleria federale come pure lo sviluppo di futuri progetti. Nel frattempo il Consiglio federale ha deciso di proseguire il progetto.

Il rapporto è pubblicato sul sito Internet www.efk.admin.ch.

1.8.2

Analisi degli effetti negli Uffici federali

È necessario promuovere l'analisi degli effetti negli Uffici federali? Questa domanda è attualmente al centro dei dibattiti sull'operato in funzione dell'efficienza. A livello di Confederazione non si sono definiti né standard né un modo di procedere uniforme. I Paesi Bassi, ad esempio, hanno scelto una procedura con la quale il Ministero delle finanze stabilisce norme e criteri d'analisi cui devono attenersi anche tutti gli altri ministeri. In quest'ottica il CDF ha portato a termine una valutazione finalizzata a conoscere il modo in cui gli Uffici federali analizzano l'efficienza del loro operato. Con questa valutazione il CDF ha voluto anche contribuire all'attuazione dell'articolo 170 della Costituzione federale, secondo cui l'efficacia dei provvedimenti della Confederazione deve essere verificata. Dieci Uffici sono stati sottoposti a tale verifica.

3828

La valutazione ha fornito risultati differenti. Bisogna però evidenziare che gli Uffici selezionati differiscono sensibilmente tra di loro. La disponibilità a verificare l'efficacia dei provvedimenti non era la stessa ovunque. Anche nella prassi esistono differenze sostanziali. Alcuni Uffici vantano anni d'esperienza, altri sono solo agli inizi. Il più diffuso è il Controlling. Analisi approfondite vengono effettuate soltanto sporadicamente. Spesso mancano indicatori per misurare sistematicamente l'efficacia dei provvedimenti. L'accesso ai dati è un presupposto fondamentale per realizzare analisi approfondite. Tuttavia, gli Uffici federali hanno a volte difficoltà ad accedere ai dati, soprattutto quando questi devono essere raccolti presso i Cantoni. Il CDF ha constatato che in diversi Uffici federali sussiste attualmente un interesse per i vantaggi di tali analisi in quanto strumento di gestione e base decisionale politica.

Gli Uffici federali che si basano su un modello di efficacia hanno un modo di procedere più coerente, perché hanno definito in precedenza i prodotti o le prestazioni e gli obiettivi più importanti come pure le modalità per la verifica del conseguimento degli obiettivi e l'analisi degli effetti. Anche le raccomandazioni del CDF ai dieci Uffici sono inserite nel rapporto del gruppo di contatto interdipartimentale della Confederazione. Questo gruppo,che è stato istituito dalla Conferenza dei segretari generali, formula raccomandazioni volte all'attuazione dell'articolo 170 della Costituzione federale. Il Consiglio federale ha preso atto di tale rapporto e ha approvato la maggior parte delle raccomandazioni ivi contenute.

1.8.3

Esposizione nazionale Expo.01/02: mandato con responsabilità illimitata

La verifica speciale su problemi, esperienze e insegnamenti in relazione all'esposizione nazionale Expo.02 ha dimostrato che i chiarimenti riguardanti la fattibilità erano lacunosi sin dall'inizio. Con Expo.01 le strutture a livello di commesse e di milizia erano state oltremodo strapazzate, il controlling strategico era insufficiente, l'ottimismo nei confronti dell'evoluzione delle entrate era eccessivo e le possibilità di risparmio non sono state sfruttate a sufficienza. I chiarimenti iniziali insufficienti hanno avuto serie ripercussioni in prosieguo di tempo. Gli studi sulla fattibilità non sono stati condotti nel modo dovuto. Ad esempio, gli aspetti tecnici hanno costituito l'80 per cento delle analisi, quelli economici il 14 e quelli di contenuto il 6 per cento. Particolarmente insufficienti sono state le considerazioni concernenti il finanziamento di terzi, che secondo le aspettative iniziali dovevano costituire la parte più cospicua del budget. Expo si è trasformata viepiù in un mandato con responsabilità politica e finanziaria illimitate della Confederazione. Il CDF riconosce anche i successi di Expo quali l'alto numero di visitatori, la compatibilità ambientale, la procedura di autorizzazione di costruzione o il concetto di sicurezza. Non sono stati accertati indizi di comportamenti errati rilevanti ai fini del diritto civile o penale. Il CDF ha formulato diverse raccomandazioni in vista delle esposizioni nazionali future o di grandi progetti, ad esempio EURO 2008.

Oggi si può ritenere che dopo l'incasso di tutte le pretese e la liquidazione di tutti gli impegni sarà possibile restituire alla Confederazione un importo milionario a due cifre.

Il rapporto completo sulla verifica speciale può essere consultato nel sito Internet www.efk.admin.ch.

3829

1.8.4

La verifica speciale di SRG SSR

In base all'articolo 56 capoverso 4 della legge sulla radiotelevisione, il Capo del DATEC ha affidato al CDF l'incarico di esaminare il bilancio della Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR). La nuova legge sulla radiotelevisione influirà sul mandato di prestazione di SRG SSR e si ripercuoterà sull'assegnazione delle tasse di ricezione. Le entrate provenienti dalla riscossione delle tasse di SRG SSR diminuiranno a causa del loro più ampio splitting. Poiché l'ultimo aumento della tassa è avvenuto nel 2000, si può ritenere che la SRG SSR sottoporrà presto la richiesta per un aumento della tassa. Il modo in cui la SRG SSR adempie in termini economici il suo mandato di servizio pubblico sarà d'importanza decisiva per la valutazione di questa richiesta. Il mandato del DATEC comprende i seguenti settori d'analisi: ­

un'analisi della situazione finanziaria fondata su indicatori scelti come base per una valutazione dell'impiego economico dei mezzi.

­

Un'analisi dell'efficacia delle procedure della SRG per garantire l'economicità e l'impiego parsimonioso dei mezzi.

­

Diverse questioni speciali, segnatamente il rapporto tra il mandato relativo ai programmi, le prestazioni commerciali e gli impegni online.

Il CDF ha allestito un programma di lavoro in conformità a tale mandato e per rispondere alle questioni speciali ha assegnato anche mandati esterni. Il lavoro principale compete al CDF. Il rapporto all'attenzione del Capo del DATEC è atteso per la fine di aprile del 2006.

1.8.5

Revisioni in singoli servizi

L'esame per campionatura dei conteggi compilati dall'Ufficio federale di statistica concernenti il progetto «misura delle competenze» ha mostrato diverse lacune. Il CDF ha chiesto che venga tenuta una contabilità trasparente sui fondi di terzi. Per questo progetto, per il quale sono incassati mezzi a destinazione vincolata, deve essere tenuto un conto separato. Nella contabilità del progetto devono essere registrate tutte le entrate e uscite. I rapporti a servizi esterni devono essere concordati con la contabilità. Bisognerà concludere accordi chiari con i finanziatori.

Presso la Segreteria generale del DFGP, il CDF ha analizzato la strategia di predominio per l'Istituto di proprietà intellettuale (IPI). Esso è giunto alla conclusione che sussiste la necessità di adottare provvedimenti in particolare per quanto riguarda la politica del personale e quella finanziaria come pure la struttura del capitale proprio (riserve). Così, in riferimento alla nomina del consiglio d'istituto come pure del direttore dell'IPI, è stata posta la questione se, dal punto di vista del buon governo, il Consiglio federale debba essere l'autorità di nomina o se questi debba nominare soltanto il consiglio d'istituto il quale, a sua volta, nomina la direzione. Nel caso della RUAG, ad esempio, il Consiglio federale è autorità di nomina soltanto per il consiglio d'amministrazione. Il DFGP è dell'opinione che alla luce dei compiti politici dell'IPI e della doppia funzione che ne deriva per il direttore, la situazione attuale sia quella giusta. Analogamente allo «Swiss Code of Best Practice for Corporate Governance», l'istituto ha formulato il codice «Good governance nell'IPI». Il CDF ha potuto constatare che sia l'IPI che il competente Dipartimento agiscono di 3830

conseguenza. Attualmente l'Amministrazione federale delle finanze sta elaborando un rapporto sulla strategia di predominio della Confederazione che fornisce una risposta anche alla questione del ruolo che i diversi attori devono avere nelle varie aziende della Confederazione e negli istituti.

Presso l'Ufficio federale di metrologia e di accreditamento (metas) il CDF ha esaminato lo stato del controlling delle prestazioni e dell'efficienza in vista del rapporto che l'Ufficio deve allestire nel quadro del mandato di prestazione GEMAP 2004­ 2007. Esso ha inoltre analizzato diversi aspetti del settore dell'informatica e ha effettuato un successivo esame nell'ambito della contabilità analitica. Negli ultimi anni il controllo degli obiettivi di prestazione e di efficienza in seno a metas è molto migliorato. Esistono ancora riserve in merito alla qualità degli indicatori. Il sistema di indicatori con mandato di prestazione non è del tutto ottimale dal punto di vista della misurabilità. In particolare un potenziale di miglioramento è stato individuato nell'attendibilità dei valori misurati. Al momento della revisione metas non disponeva di un'analisi dei rischi per tutte le sue attività. Il CDF ha raccomandato di introdurre tale analisi per la gestione dei rischi.

Il CDF ha eseguito una verifica presso l'Ufficio federale delle assicurazioni private.

Nel 2003 l'Ufficio è stato trasferito dal DFGP al DFF ed è stato ampiamente ristrutturato. È stato orientato all'evoluzione del mercato delle assicurazioni e i compiti di sorveglianza sono stati professionalizzati. Le norme e gli strumenti del controllo delle assicurazioni sono stati adeguati per permettere di riconoscere le situazioni difficili delle assicurazioni e ridurre in tal modo il rischio di danni per gli assicurati.

Il CDF ha constatato che a causa della riorganizzazione si è trascurato il compito centrale, ossia la sorveglianza delle assicurazioni. Con l'entrata in vigore della nuova legge sulla sorveglianza degli assicuratori il 1° gennaio 2006, la difficile situazione in cui si trova il personale potrebbe acuirsi. L'aumento del personale è rimasto indiscusso anche durante i dibattiti sulla nuova legge in Parlamento, tanto più che i costi vengono completamente trasferiti alle imprese di assicurazione. Il Dipartimento federale delle finanze ha
assicurato al CDF di intraprendere i passi necessari per garantire una sorveglianza efficace sulle assicurazioni.

Nell'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) il CDF ha potuto constatare che la situazione relativa alle perdite nel settore degli immobili ha potuto essere consolidata. Nell'ultimo rapporto di revisione il potenziale di rischio è stato stimato a circa 500 milioni di franchi. Questo valore di stima si basava sulle cifre del 2003. I rilevamenti e le analisi più recenti confermano la prevista evoluzione. Il potenziale di rischio è valutato a circa 300 milioni di franchi. I valori che influenzano il mercato delle abitazioni si sono evoluti in modo perlopiù positivo per l'UFAB. Il CDF ha dovuto constatare che nel caso dei costruttori di abitazioni d'utilità pubblica aventi diritto a sussidi, nel 2004 la liquidità ha registrato un forte aumento. Esso ha pertanto raccomandato di seguire con attenzione questa evoluzione e, se del caso, richiedere una parziale restituzione del mutuo.

La verifica del CDF nell'ambito dei riversamenti dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha rivelato che il suddetto Ufficio è gestito in modo regolare e legale. Le revisioni condotte presso gli organizzatori locali e regionali hanno dimostrato che è necessario aumentare la vigilanza sugli organizzatori sussidiati, in particolare anche in vista delle maggiori ripartizioni previste a loro favore nel quadro della nuova legge sulla radiotelevisione.

3831

Secondo l'articolo 17 capoverso 1a, l'UFCOM riceve la propria quota delle tasse di ricezione per coprire le spese di gestione e sorveglianza delle frequenze nonché le spese di pianificazione delle reti emittenti. La quota delle tasse di ricezione decisa dal Consiglio federale non è più in grado di coprire totalmente le spese dell'UFCOM. In futuro la quota a queste tasse di ricezione, come previsto dal legislatore, dovrà essere resa compatibile con le spese di gestione e sorveglianza delle frequenze nonché le spese di pianificazione delle reti emittenti. L'UFCOM vuole esaminare se la chiave di ripartizione può essere adeguata nel 2006.

1.9

Entrate fiscali

Il CDF non esamina soltanto l'impiego regolare e legale dei mezzi ma anche il loro impiego parsimonioso. Controlla attentamente anche la riscossione dell'imposta.

Nell'anno in rassegna ha effettuato numerose verifiche presso l'Amministrazione federale delle contribuzioni e l'Amministrazione federale delle dogane. Con circa 45 miliardi di franchi i due Uffici federali procurano insieme il 90 per cento delle entrate della Confederazione.

L'imposta sul valore aggiunto (IVA) è un'imposta imperniata sul principio dell'autotassazione. L'Amministrazione federale delle contribuzioni deve pertanto controllare la tassazione e il conteggio conforme alla legge presso circa 300 000 imprese assoggettate all'imposta. Il CDF ha esaminato in che modo l'Amministrazione federale delle contribuzioni svolge questa funzione di vigilanza. Lo scopo della valutazione era esaminare la strategia, il processo e i risultati dei controlli sull'IVA.

Sono stati analizzati i dati del 2000 e del 2002 della banca dati dell'IVA ed è stata condotta un'indagine presso gli ispettori IVA. Contemporaneamente, nel quadro di una verifica parallela con la Corte dei conti austriaca, il CDF ha confrontato l'attività di controllo dei due Paesi.

La redditività dei controlli esterni è notevole. Nel 2004, 160 ispettori IVA hanno eseguito circa 9 000 controlli esterni, questo significa che l'intervallo tra un controllo e l'altro è in media di 33 anni. Nonostante gli sforzi dell'Amministrazione federale delle contribuzioni per aumentare il numero di controlli, l'intervallo tra di essi continua ad essere nettamente superiore al termine di prescrizione di cinque anni dell'IVA. Il CDF ha constatato grandi differenze anche tra le varie imprese. Quattro su cinque controlli esterni generano rettifiche fiscali. Nel 2004 questo tipo di controlli ha permesso di incassare ulteriori 450 milioni di franchi a titolo di riprese d'imposta. In tal modo un controllo dell'IVA copre mediamente nove volte i suoi costi. L'analisi dei dati di controllo ha mostrato un elevato numero di controlli per ispettore, entrate importanti per giornata di controllo e un'elevata riscuotibilità. La maggiore produttività rispetto all'Austria dipende dal maggiore intervallo tra i controlli in Svizzera e dal fatto che si effettuano relativamente molti primi controlli.

Il CDF ha
dovuto constatare che i responsabili dell'Amministrazione federale delle contribuzioni hanno un difficile compito che riguarda la definizione delle priorità nell'ambito delle risorse di personale, peraltro limitate, e l'ottimizzazione della scelta dei contribuenti da controllare. L'analisi del CDF ha mostrato che l'intervallo tra i controlli è troppo lungo e che varia fortemente a seconda del ramo, della dimensione dell'impresa e del Cantone. Così, ad esempio, nel 2000 e nel 2002 la probabilità di un controllo nei Cantoni della Svizzera francese era quattro volte maggiore che in determinati Cantoni della Svizzera tedesca. L'Amministrazione federale delle 3832

contribuzioni ha riconosciuto il problema e vuole introdurre le relative correzioni.

Per aumentare l'efficacia della procedura di scelta, in futuro l'Amministrazione federale delle contribuzioni intende, come raccomandato dal CDF, valutare i risultati dei controlli e utilizzarli come base per l'analisi dei rischi. Infine il CDF ha individuato un potenziale di miglioramento nello scambio di informazioni con i Cantoni e le altre autorità.

Entrambi i rapporti sui controlli in Svizzera e sul controllo parallelo con l'Austria sono pubblicati sul sito del CDF (www.efk.admin.ch).

L'Amministrazione federale delle contribuzioni realizza attualmente ampi progetti informatici per l'esazione e il conteggio delle diverse imposte. Il CDF ha constatato che i punti deboli e i rischi esistenti potranno essere eliminati soltanto a partire dal 2008 con l'introduzione dei sistemi IT di rendiconto d'imposta. Il CDF ha chiesto tra l'altro che i sistemi soddisfino anche le esigenze di un efficace sistema di controllo interno. Esso ha altresì criticato il fatto che questi progetti non fossero gestiti tramite un credito d'impegno. Singole raccomandazioni risultate da verifiche del passato nel settore dell'imposta sul valore aggiunto non hanno potuto essere attuate a causa della mancanza di risorse. Alla lotta contro la frode è stata attribuita molta importanza in seguito al caso di frode fiscale «EXPOTRONIC». È stato tra l'altro creato un gruppo speciale per lottare contro la frode.

In seguito il CDF ha esaminato la chiusura annuale 2004, la gestione della contabilità del personale e l'introduzione del modulo SAP Finanze dell'Amministrazione federale delle contribuzioni. Il CDF ha potuto constatare che le chiusure delle diverse imposte federali sono state allestite conformemente alla legge, secondo le istruzioni e in modo comprensibile. Le imposte sono state contabilizzate secondo i principi approvati dal CDF. I punti deboli dell'informatica pregiudicano tuttavia la qualità dei dati e l'integrità della contabilità. Il CDF ha preso atto che le lacune potranno essere colmate soltanto con l'introduzione dei nuovi sistemi di conteggio delle imposte. I diritti d'accesso di utenti esterni al sistema informatico di gestione del personale, disciplinati tuttora in maniera insoddisfacente, non hanno ancora potuto essere regolati.
Il progetto informatico «sistema elettronico di informazione e lettura dei moduli» per l'IVA ha potuto essere concluso a metà del mese di dicembre del 2005. Il CDF ha dovuto constatare che nel corso del progetto si è formata una dipendenza sempre maggiore da persone chiave. Al fine di ridurre questo rischio, esso ha raccomandato di salvaguardare le conoscenze acquisite nell'ambito del progetto tramite la documentazione e il trasferimento di conoscenze ad altri collaboratori. Gli accordi contrattuali con l'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) non sono ancora stati regolamentati in maniera soddisfacente. L'Amministrazione federale delle contribuzioni e l'UFIT vogliono concludere i contratti all'inizio del 2006.

Nel quadro della realizzazione del nuovo sistema IT di conteggio delle imposte, l'Amministrazione federale delle contribuzioni ha deciso di rinunciare alla sicurezza dell'impianto Host (backup), di sospendere fino alla fine di marzo del 2006 i lavori per il concetto di emergenza e di riprenderli soltanto in funzione dei crediti autorizzati nel 2006. Il CDF ha raccomandato all'AFC di tematizzare la problematica di un guasto del sistema a livello di Dipartimento e di mettere a disposizione i mezzi necessari ad acquistare un secondo sistema. Questo sistema deve essere incluso nella prevenzione delle catastrofi della Confederazione e non deve essere considerato, 3833

come sinora, un caso particolare. Secondo le informazioni dell'UFIT, un'interruzione può durare al massimo quattro settimane senza alcuna perdita di dati.

Sulla base di test che il CDF ha effettuato assieme all'Amministrazione federale delle contribuzioni nei Cantoni, è stato necessario migliorare le soluzioni EED per la tassazione e l'esazione della tassa d'esenzione dall'obbligo militare. Non è stato possibile sfruttare le sinergie, poiché i Cantoni hanno sviluppato soluzioni differenti.

Una soluzione centralizzata avrebbe comportato risparmi e permesso un'esecuzione più efficiente. Il CDF, d'intesa con i Controlli cantonali delle finanze, vuole pertanto esaminare con più attenzione le applicazioni informatiche nel settore dei compiti in comune di Confederazione/Cantoni.

La legge sui sussidi obbliga il Consiglio federale, almeno ogni sei anni, a riesaminare le norme concernenti i sussidi fondate su leggi speciali. Nel rapporto del 1997 sui sussidi, l'Amministrazione federale delle finanze (AFF) ha riferito per la prima volta in merito agli sgravi fiscali della Confederazione. Gli sgravi fiscali causano alla Confederazione perdite di entrate di almeno 2,5 miliardi di franchi all'anno. Gli incentivi fiscali sono pertanto uno degli strumenti di gestione della Confederazione.

Per tutti i tipi d'imposta della Confederazione esistono regolamentazioni speciali.

Particolarmente diffusi sono gli sgravi nell'ambito dell'imposta federale diretta, dell'imposta sul valore aggiunto, delle tasse di bollo e in misura crescente anche nell'ambito della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. Il CDF ha esaminato il rapporto sugli sgravi fiscali e ha raccomandato diversi miglioramenti per il nuovo rapporto del 2005. Tale rapporto dovrebbe definire le disposizioni fiscali su cui si basa. La definizione degli sgravi fiscali dovrebbe inoltre essere più estensiva, affinché nel rapporto le regolamentazioni speciali possano essere trattate nella misura più esaustiva possibile. La parte riservata alle cifre dovrebbe essere strutturata in modo da permettere confronti con i sussidi. Altre raccomandazioni riguardano la valutazione di strumenti di promozione finanziaria e fiscale nonché la trasmissione di informazioni approfondite sulle agevolazioni fiscali. Il CDF ha organizzato la verifica dal punto di
vista delle scadenze e dei contenuti in modo che i risultati possano essere impiegati per il rapporto sui sussidi del 2005. Al di là di questi miglioramenti che sono realizzabili a breve termine, è tuttavia ragionevole che l'AFF sviluppi ulteriormente il suo rapporto impiegando anche maggiori risorse.

In considerazione del volume finanziario, il CDF attribuisce un'elevata priorità a una migliore trasparenza nell'ambito degli sgravi fiscali. Il rapporto è consultabile sul sito Internet www.efk.admin.ch.

La verifica condotta presso l'Amministrazione federale delle dogane ha dimostrato che la tassa d'utilizzazione delle strade nazionali (contrassegno autostradale) è riscossa correttamente. I processi sono organizzati in modo adeguato ed efficiente. Il CDF ha potuto constatare che riscossione, logistica e contabilizzazione sono effettuate con un minimo di risorse di personale. Ha individuato miglioramenti nella gestione e nella contabilizzazione dei contrassegni. L'Amministrazione federale delle dogane vuole attuare le raccomandazioni. Nel quadro della revisione della legge si è affermato anche un nuovo sistema di riscossione ­ il contrassegno elettronico ­ quale alternativa d'avanguardia al tradizionale contrassegno. Il nuovo sistema di riscossione sarebbe più efficiente e ridurrebbe determinati problemi al momento della vendita e del controllo (abusi), ma comporterebbe degli investimenti. Il Dipartimento federale delle finanze ha respinto il progetto perché vantaggi, processi e controlli non sono stati sufficientemente dimostrati, rispettivamente chiariti.

3834

1.10

Amministrazione generale

In base all'articolo 6 LCF, il CDF verifica i controlli che le unità amministrative effettuano sui loro crediti. Esamina i sistemi interni di controllo come pure la sicurezza e la funzionalità dell'informativa. I processi finanziari sono viepiù messi in rete ed eseguiti mediante sistemi elettronici. La vigilanza finanziaria può essere assicurata soltanto tramite verifiche sempre più complesse. Queste verifiche richiedono molto tempo e sono svolte da un gruppo di diversi specialisti. Nell'anno in rassegna, il CDF ha esaminato finanze, contabilità e applicazioni informatiche di diversi servizi.

1.10.1

Finanze e contabilità

Il CDF ha esaminato la regolarità e la legalità della contabilità dei Servizi del Parlamento che, dal 1° luglio 2004, è curata da un proprio servizio finanziario.

Inoltre è stato controllato il corretto funzionamento del dispositivo elettronico di voto del Consiglio nazionale. Il CDF ha potuto confermare la regolarità e la legalità della contabilità. Il sistema «TRAFFIC» implementato nel 2003, tramite il quale sono conteggiati tutte le indennità e le spese dei parlamentari, garantisce un conteggio plausibile, completo e corretto. Il CDF ha raccomandato di migliorare singoli processi amministrativi e di intervenire presso la Delegazione amministrativa affinché, ai fini della trasparenza e della coerenza giuridica, gli sgravi non menzionati nella legge sulle indennità parlamentari siano integrati nella base giuridica.

Il dispositivo di voto elettronico del Consiglio nazionale è impiegato con successo dal 1994. I Servizi del Parlamento hanno adottato le misure di sicurezza e di controllo più importanti per garantire l'integrità del sistema e dei dati e la disponibilità del dispositivo stesso. Nell'ambito della confidenzialità non vi sono rischi particolari, poiché i risultati delle votazioni sono pubblici. Le misure adottate permettono di ricostruire e verificare i risultati delle votazioni.

Nel quadro di verifiche trasversali effettuate presso tre fornitori di prestazioni del settore dell'informatica, il CDF ha esaminato in che misura questi siano in grado di garantire la trasparenza nel computo interno delle prestazioni. Sulla base delle sue verifiche, il CDF ha dovuto constatare che i confronti dei risultati tra questi fornitori di prestazioni non sono soddisfacenti, perché le singole soluzioni si scostano dalle prescrizioni. Il grado di realizzazione e consolidamento della contabilità analitica è differente. Fare un paragone è inoltre difficile perché il catalogo dei servizi e dei prodotti non è rispettato ovunque. Infine esistono differenti concezioni e incertezze tra l'Organo di strategia informatica, l'Amministrazione federale delle finanze e i fornitori di prestazioni. Il CDF ha formulato diverse raccomandazioni affinché con l'introduzione del Nuovo modello contabile sia garantito un conteggio comprensibile, confrontabile e trasparente delle prestazioni informatiche nell'Amministrazione
federale.

Presso le Forze terrestri, il CDF ha potuto constatare che finanze e contabilità sono tenute correttamente, con una sola eccezione, per la quale ha dovuto introdurre una restrizione. La regolarità della contabilità dei servizi della sicurezza militare non ha potuto essere confermata, poiché mancavano i giustificativi dei saldi di numerosi conti di bilancio. A seguito delle fluttuazioni di personale nel 2004 e delle misure di 3835

risparmio, l'organizzazione della contabilità è stata sensibilmente snellita in termini di personale. La gestione delle finanze e della contabilità è resa più difficile dal fatto che i processi non sono stati ancora definiti a livello di Difesa e che si effettuano continuamente modifiche organizzative e tecniche. Infine è stato individuato un potenziale di miglioramento nella documentazione dei processi e nel sistema di controllo interno del settore Tiro fuori del servizio militare. Nel frattempo sono state avviate le pertinenti misure. Numerosi miglioramenti sono possibili unicamente dopo che i processi finanziari a livello di Difesa saranno stati appurati.

Il CDF ha esaminato la contabilità dell'Ufficio federale del personale (UFPER).

Rispetto alla revisione del 2003 sono stati conseguiti miglioramenti. Numerosi aspetti devono ancora essere chiariti prima dell'introduzione del Nuovo modello contabile della Confederazione. Per questo non è stato possibile attestare completamente la regolarità della contabilità dei conti di bilancio per la chiusura del 2004.

L'UFPER deve eseguire le armonizzazioni mancanti tra la contabilità centrale della Confederazione e quella dell'Ufficio, le necessarie contabilizzazioni a posteriori nonché l'apertura dei conti mancanti nella contabilità dell'Ufficio. Il CDF ha inoltre proposto di uniformare, ad esempio, i processi dei pagamenti per i crediti globali relativi alla retribuzione del personale. L'UFPER non ha ancora attuato queste raccomandazioni, ma ha comunque migliorato il sistema di controllo interno.

Presso MeteoSvizzera il CDF ha esaminato le finanze, la contabilità e gli inventari, il sistema di controllo interno, la contabilità analitica nonché la contabilità del personale. Esso ha potuto definire corretta la contabilità soltanto in parte, in quanto ha riscontrato alcune gravi lacune. MeteoSvizzera presenta lacune nell'ambito del controllo interno. Sono stati constatate irregolarità presso i debitori e nell'applicazione uniforme e corretta delle tariffe nel processo di elaborazione. Da lungo tempo non vengono più svolti controlli periodici degli effettivi relativamente all'inventario degli impianti. Per i creditori, la regolamentazione attuale concernente le firme e l'assenza di controlli della direzione non soddisfano le esigenze di un efficace sistema
di controllo interno. Nell'ambito dei mezzi di terzi e dei sussidi per la ricerca, mancavano in parte i contratti e il conteggio dell'impiego dei mezzi. Per EUMETSAT, l'organizzazione specialistica europea, esiste un conto con un avere di 9,6 milioni di franchi. Il CDF ha chiesto di chiarire, d'intesa con l'Amministrazione federale delle contribuzioni, se sia necessario invitare EUMETSAT a restituire tale importo alla cassa federale.

Le verifiche dell'Ufficio federale di polizia (UFP) hanno fornito buoni risultati. Il CDF ha potuto constatare che le finanze e la contabilità sono tenute correttamente e che i processi sono efficaci. Il CDF ha indicato possibilità di miglioramento nel sistema di controllo interno. I processi di affari rilevanti per le finanze devono essere registrati sistematicamente.

In base all'accordo di cooperazione con i rispettivi Stati contraenti, a Ginevra e a Chiasso vengono gestiti centri per la collaborazione di polizia e doganale. La gestione comune di questi centri genera costi di locazione, esercizio e manutenzione come pure spese di cooperazione, che, dopo il pagamento da parte dell'UFP, sono conteggiati in misura proporzionale agli Stati contraenti. Nonostante le diffide, lo Stato italiano non ha ancora pagato alcune fatture. Conformemente al servizio centrale d'incasso della Confederazione, questi crediti devono essere richiesti tramite il Dipartimento federale degli affari esteri.

3836

1.10.2

Informatica

Il CDF assume la funzione di organo di revisione in seno all'informatica della Confederazione. Alla luce del peso sempre maggiore che l'informatica ha in tutti i settori di compiti della Confederazione e della continua crescita dei costi, l'impiego professionale ed efficiente dell'informatica acquista sempre più importanza. Con il progetto «NOVE-IT», conclusosi nell'autunno del 2004, sono stati fatti notevoli progressi.

L'impiego economico dell'informatica è però spesso ancora ostacolato da diverse soluzioni particolari dei dipartimenti. Al centro dell'attività di revisione vi erano i sistemi SAP e le interfacce nonché la sicurezza informatica; aspetti, questi, decisivi per l'attuazione del Nuovo modello contabile.

Il CDF ha potuto constatare che sono state adottate le prime misure per una strategia globale SAP. Esso è dell'opinione che una tale strategia dovrebbe essere elaborata e sorvegliata da un'organizzazione sovradipartimentale. In tal modo la Confederazione potrebbe pure approfittare maggiormente dei vantaggi di un'informatica uniformata e standardizzata. In considerazione dei notevoli mezzi, pari a circa 400 milioni di franchi, finora investiti per l'introduzione di SAP nell'Amministrazione federale civile, è di fondamentale importanza che le norme e gli standard siano attuati in conformità alla strategia.

La gestione dei diritti d'accesso ai diversi moduli SAP presenta ancora numerose lacune, che il CDF deve continuamente ricordare già da oltre due anni. In particolare, i diritti sono concessi in maniera troppo generosa. L'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) vuole adottare i provvedimenti necessari e fare rapporto al CDF ogni sei mesi.

Nell'anno in rassegna il CDF ha esaminato l'impiego del modulo SAP «Enterprise Buyer Professional (EBP)» nel quadro di una verifica trasversale presso sei Uffici scelti. Sono stati oggetto di verifica anche la divisione Distribuzione dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) e il Centro Competenze SAP dell'UFIT, responsabile per la tecnica del sistema. Il modulo EBP serve agli Uffici per allestire e trasmettere elettronicamente ai servizi di acquisto centrali le notifiche riguardanti il proprio fabbisogno. Nel contempo, esso sostiene il controllo dei crediti, la consegna, la fatturazione e la
registrazione contabile. Il CDF ha esaminato la fase dell'introduzione, le prime esperienze e il grado di accettazione. Tramite un questionario i sei Uffici hanno dovuto valutare in che misura erano state soddisfatte le aspettative. La valutazione ha dato risultati discreti. Gli Uffici hanno fornito indicazioni sui punti deboli e sulle possibilità di miglioramento che l'UFCL e l'UFIT devono analizzare e, se del caso, eliminare, rispettivamente realizzare.

L'aggiunta al modulo EBP di altri cataloghi, ad esempio di quello dell'informatica, deve essere esaminata; ciò anche in vista di un impiego per quanto possibile ottimale degli investimenti effettuati per l'integrazione dei diversi moduli SAP.

Nel Centro competenze SAP il CDF ha esaminato le interfacce tra SAP e altri sistemi, la separazione delle funzioni tra sviluppo e distribuzione, nonché la rete e i possibili rischi. Il CDF ha constatato che per le numerose interfacce di e verso SAP mancano una panoramica e una documentazione complete. Lo sviluppo autonomo di interfacce tra i diversi servizi della Confederazione causa ridondanze e inutili spese supplementari al Centro competenze SAP. La mancanza di una visione d'insieme delle interfacce rappresenta per l'esercizio già un rischio che può essere ridotto soltanto tramite standardizzazione, centralizzazione e riduzione delle interfacce

3837

attuali. Finora sono stati investiti 25 milioni di franchi per la definizione di standard e norme nonché per lo sviluppo di interfacce.

Secondo il CDF, la catastrofe è un evento ancora troppo poco documentato. Tra l'altro, lo stato maggiore superiore di crisi non è definito. Diverse interruzioni hanno dimostrato che in caso di emergenza i task force manager SAP sono in grado di gestire una situazione di crisi, ciò nondimeno bisogna prevedere un'interruzione della durata di oltre quattro ore. Secondo la risposta dell'UFIT, questa situazione permarrà almeno fino al 2007. Solo con l'ampliamento e la messa a disposizione di ubicazioni alternative sarà possibile ottenere miglioramenti.

Nell'UFIT, il CDF ha esaminato anche il programma Prevenzione delle catastrofi naturali della Confederazione, in particolare l'organizzazione del progetto, l'impiego dei mezzi finanziari accordati, lo stato dei lavori, lo svolgimento del progetto e il conseguimento degli obiettivi. Le differenze tra le aspettative dei beneficiari di prestazioni e le possibilità dei fornitori di prestazioni devono essere definite negative a causa delle limitate risorse di personale e finanziarie. Il CDF è dell'opinione che queste differenze devono essere eliminate. Pertanto, o si raggiunge un accordo, oppure tutte le persone interessate devono essere coscienti dei rischi residui. A seguito della decisione di trasferire l'attuale ubicazione, non sarà più necessario effettuare grossi investimenti nella vecchia ubicazione.

Il CDF ha dovuto constatare che, malgrado i notevoli progressi compiuti nella prevenzione delle catastrofi della Confederazione, non si può ancora parlare di un centro di calcolo per le emergenze funzionante e regolarmente testato. Mancano a tal fine importanti installazioni di telecomunicazioni. I sistemi di riserva sono troppo vicini l'uno all'altro oppure non sono disponibili e l'organizzazione in caso di crisi è in fase di allestimento. Verosimilmente dal 2006 l'UFIT potrà offrire a tutti i fornitori di prestazioni di trasferire in un'altra sede i dati rilevanti per l'esercizio. Questo trasferimento costituirebbe un grande passo in avanti rispetto alla situazione attuale.

Il CDF ha constatato che se si verificasse un guasto totale in seno al Titanic II, settori sensibili dell'Amministrazione federale resterebbero
paralizzati per un periodo di tempo piuttosto lungo e importanti flussi finanziari sarebbero bloccati. Nel caso delle imposte federali, bisognerebbe addirittura aspettarsi un'importante perdita di dati. Le raccomandazioni del CDF sono già state in parte attuate o la loro realizzazione è in fase di pianificazione.

Presso l'UFIT, il CDF ha esaminato le reti. In generale la verifica ha dato buoni risultati. I collaboratori lavorano in modo professionale e hanno dato l'impressione di essere tecnici esperti. La nuova soluzione di sistema, implementata a livello nazionale, e i servizi alla clientela, protetti mediante firewall, rappresentano un vero e proprio salto di qualità rispetto alle strutture precedenti. Il CDF deplora le iniziative individuali e le arbitrarietà in diversi settori dei Dipartimenti, benché la costruzione e l'esercizio delle reti sia un compito centrale trasversale dell'UFIT. Visto che le risorse sono limitate, la Confederazione non può permettersi doppioni nel settore delle reti. L'UFIT deve essere coinvolto in tutti i progetti che riguardano le reti, affinché sia possibile un'integrazione corretta nelle strutture esistenti senza regolamentazioni d'eccezione. Le raccomandazioni del CDF presuppongono in parte ampi lavori e consultazioni in seno al Comitato per la sicurezza informatica. La loro attuazione avverrà pertanto tra metà 2006 e fine 2008.

3838

Nell'Ufficio federale dei trasporti (UFT) il CDF ha esaminato la gestione del progetto concernente l'applicazione informatica «notifiche» e la sua realizzazione.

Questo progetto intende semplificare l'acquisizione di dati nell'ambito delle ferrovie. Il CDF ha potuto constatare che la piattaforma impiegata per l'applicazione web «notifiche» corrisponde allo stato attuale della tecnica e potrà essere ulteriormente sviluppata in futuro. Tuttavia, i mandati non sono stati del tutto assegnati in modo conforme alle disposizioni della Confederazione. Le spese accumulate di circa 750'000 franchi non sono per nulla proporzionali ai benefici che si sono potuti trarre finora. Se questi benefici potranno essere ottenuti nel corso dell'ulteriore sviluppo dipende soprattutto dalle prossime spese e dal raggiungimento dell'obiettivo stabilito inizialmente, e cioè, un sistema di notifiche centralizzato. La direzione deve emanare chiare istruzioni sulla partecipazione a questo progetto. Le raccomandazioni del CDF sono state accettate dall'UFT. Il progetto dovrà essere valutato nuovamente nell'ambito di una strategia EED globale. Nella riorganizzazione in corso dell'Ufficio è prevista la creazione di un servizio di coordinazione «notifiche».

Il CDF ha esaminato la sicurezza informatica presso l'Ufficio federale delle acque e della geologia (UFAEG). La verifica ha mostrato che le strutture dell'UFAEG garantiscono una gestione IT economica. Nonostante l'imminente ristrutturazione rispettivamente integrazione nell'Ufficio federale dell'ambiente, il CDF ha raccomandato all'UFAEG di elaborare per tempo il piano di strategia informatica previsto, poiché l'Ufficio ha applicazioni altamente tecniche. Il CDF ha inoltre analizzato due progetti dell'UFAEG: il Flip Web per la gestione di progetti e sussidi ai Cantoni nell'ambito delle opere idrauliche nonché Damast per la gestione dei dati idrologici.

Il CDF ha potuto constatare che la direzione dei progetti lavora secondo gli standard della Confederazione ed è riuscita a concludere con successo questi complessi progetti. Devono ancora essere elaborati un manuale sull'organizzazione e un concetto per la sicurezza. Viste le esperienze negative fatte con un fornitore coinvolto nel progetto Damast, il CDF ha raccomandato di seguire più da vicino le imprese incaricate.

1.10.3

Edilizia ­ Il risanamento del Bernerhof

Il CDF ha esaminato il risanamento del Bernerhof, sede del Dipartimento federale delle finanze, in particolare lo sviluppo del progetto relativamente agli aspetti riguardanti la definizione dei bisogni, il controllo del progetto e la sua aggiudicazione da parte dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL).

Un primo progetto risalente a oltre dieci anni fa era stato sospeso a causa della situazione finanziaria di allora. Anche i necessari lavori di manutenzione sono stati continuamente rimandati. L'UFCL ha quindi elaborato un piano di ristrutturazione e di occupazione con 285 posti di lavoro. Per motivi di rappresentanza, una sala di grandi dimensioni è stata dotata di una tavola per 86 persone. La sala può però essere utilizzata anche per conferenze (200 posti a sedere). Il CDF ha dovuto constatare che all'inizio del progetto i bisogni erano stati rilevati in misura insufficiente e che gli utenti erano, in parte ancora durante l'esecuzione dei lavori, all'oscuro delle varie utilizzazioni, peraltro già decise. Per quanto concerne il controllo del progetto e i relativi dati, la direzione del progetto si è limitata a sopralluoghi regolari e a prove per sondaggio nel cantiere, senza però effettuare alcuna annotazione. Il CDF ha constatato lacune anche a livello di rapporti, archiviazione e documentazione.

3839

Sussistono inoltre incertezze in merito alle caratteristiche dell'oggetto o dell'utenza.

Così, ad esempio, bisogna ancora scindere la quota delle spese per la conservazione dei monumenti storici e la rappresentanza per poter determinare i costi dei posti di lavoro.

Per il risanamento del Bernerhof è stato bandito un concorso di idee. Le varie prestazioni edili sono state successivamente messe a concorso, secondo le regole della procedura libera. Il CDF ha potuto constatare che il bando e l'analisi dei costi sono stati eseguiti con molta cura. In tal modo si sono create buone premesse per una durata più breve dei lavori.

2

Verifiche finali

Il CDF svolge il mandato di organo di revisione di istituti, fondi e organizzazioni affiliate, sulla base di diverse leggi federali e ordinanze. Questi mandati del CDF sono nel pubblico interesse e permettono anche sinergie con la vigilanza finanziaria, perché grazie alle suddette revisioni acquisisce conoscenze dettagliate sulle organizzazioni soggette alla legge sul controllo delle finanze. Il mandato più importante è la revisione del consuntivo che, con un volume di uscite di oltre 50 miliardi di franchi e una somma di bilancio di circa 150 miliardi di franchi, è una delle chiusure singole più importanti della Svizzera.

2.1

Consuntivo e conti speciali

Il consuntivo 2004 ha presentato un deficit nel conto finanziario di 2,8 miliardi di franchi e una perdita contabile nel conto economico di 3,5 miliardi di franchi per una perdita complessiva di 6,3 miliardi di franchi. Il disavanzo del bilancio della Confederazione è quindi cresciuto a 92,9 miliardi di franchi, mentre il debito ha raggiunto i 126,7 miliardi di franchi.

La verifica del consuntivo poggia su quattro pilastri. Il CDF ha esaminato principalmente le posizioni del conto economico e del bilancio. Secondariamente sono stati analizzati e integrati nella valutazione i risultati delle verifiche dei conti speciali concernenti il Fondo per i grandi progetti ferroviari, i Politecnici federali e la Regìa federale degli alcool. In terzo luogo il CDF ha esaminato la congruenza delle cifre di chiusura tra la contabilità centrale e quella dell'Ufficio in determinati Uffici federali, scelti sulla base di un'analisi dei rischi. Infine, sette ispettorati finanziari interni hanno ampiamente collaborato alla revisione finale nei loro Uffici.

Il CDF ha constatato che la contabilità e il conto annuale corrispondevano alle prescrizioni legali e alle disposizioni decise dal Parlamento in materia di freno all'indebitamento secondo l'articolo 126 della Costituzione federale. Le indicazioni del CDF concernevano in particolare i mutui all'assicurazione contro la disoccupazione e la copertura dei grandi rischi dei PF. Nel fondo dell'assicurazione contro la disoccupazione sono stati esposti per la prima volta prestiti della tesoreria della Confederazione per due miliardi di franchi. Dato che il fondo registra grosse perdite e un capitale proprio negativo di 797 milioni di franchi, i mutui possono essere restituiti solo attraverso future eccedenze del fondo. Di conseguenza non bisogna perdere di vista l'evoluzione del fondo e il prestito della tesoreria. Al momento della revisione del consuntivo è rimasta insoluta la questione relativa alla copertura dei 3840

grandi rischi del settore dei PF. L'Amministrazione federale delle finanze ha precisato al riguardo, d'intesa con il Consiglio dei politecnici federali, che è in elaborazione un management dei rischi e che verranno emanate istruzioni dettagliate. Un argomento ricorrente è la congruenza dei conti tra i servizi e la contabilità centrale.

Il CDF ha raccomandato che i servizi siano espressamente resi attenti sulla necessità di disporre di saldi dei conti coerenti e appurati. Nel frattempo l'AFF ha emanato la relativa circolare.

La base per il conto del Fondo per i grandi progetti ferroviari sono le disposizioni transitorie della Costituzione federale approvate da Popolo e Cantoni nel novembre del 1998 concernenti la costruzione e il finanziamento di infrastrutture dei trasporti pubblici. Secondo tali disposizioni, i grandi progetti ferroviari comprendono la nuova Ferrovia transalpina (NFTA), Ferrovia 2000, il raccordo della Svizzera orientale e della Svizzera occidentale alla rete ferroviaria europea ad alta velocità nonché il miglioramento delle protezioni contro l'inquinamento fonico lungo le autostrade.

Il conto del Fondo, che non è giuridicamente autonomo, ha come obiettivo di indicare in modo trasparente sia il finanziamento sia l'impiego di fondi per i grandi progetti. Nel suo rapporto alle Commissioni delle finanze delle Camere federali il CDF ha evidenziato che, a causa dell'insufficiente redditività, le ferrovie e le società costruttrici non potranno restituire entro i termini previsti né i mutui loro concessi né gli interessi.

Il CDF ha raccomandato alle Commissioni delle finanze delle Camere federali di approvare il consuntivo e i conti speciali. Il rapporto di conferma del CDF concernente il consuntivo è consultabile sul sito Internet www.efk.admin.ch.

2.2

Opere sociali

Secondo l'articolo 9 dell'ordinanza del 2 dicembre 1996 concernente l'amministrazione del Fondo di compensazione dell'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, il Controllo federale delle finanze è l'organo di controllo.

Il CDF ha potuto constatare che gli investimenti di capitale sono stati effettuati secondo le disposizioni dell'ordinanza e le direttive per l'amministrazione, l'attività d'investimento e l'organizzazione nonché le deliberazioni del Consiglio di amministrazione del Fondo AVS, rispettivamente del comitato direttivo. La tenuta della contabilità e il conto annuale sono conformi, con una sola riserva, alla legge e alle pertinenti prescrizioni. L'articolo 107 capoverso 3 della legge sull'AVS prescrive che il Fondo di compensazione non deve, di regola, scendere sotto un importo uguale a quello delle uscite di un anno. Questa disposizione non ha potuto essere rispettata nemmeno nel 2004, sebbene alla fine dell'anno in rassegna il grado di copertura del Fondo di compensazione AVS era aumentato del 5,3 per cento all'88,8 per cento. Secondo le prospettive finanziarie elaborate dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, il grado di copertura continuerà a peggiorare nei prossimi anni. La situazione finanziaria è determinata dal riporto della perdita dell'AI, che supera già i 6 miliardi di franchi, e dalle crescenti perdite dell'AI nei prossimi anni. Dal punto di vista economico è essenziale sapere in che modo si possono coprire le uscite di tre opere sociali, pari a quasi 42 miliardi di franchi, con liquidità e investimenti di circa 20 miliardi di franchi. Alla fine del 2004 il relativo indicatore è rimasto invariato al 47 per cento. Il finanziamento durevole dell'AVS diviene viepiù limitato. Il CDF ha nuovamente evidenziato che dal 2007 i pagamenti delle prestazioni dovranno essere 3841

delimitati correttamente per quanto riguarda il periodo di tempo. Entro l'inizio del 2006 l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali elaborerà le basi decisionali, d'intesa con l'Amministrazione federale delle finanze. Una delimitazione peggiorerebbe di colpo di un miliardo di franchi i risultati dell'esercizio, in particolare quelli dell'AI.

Secondo l'articolo 68 della legge federale su l'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti e l'articolo 159 dell'ordinanza sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, la Cassa federale di compensazione (CFC) e la Cassa svizzera di compensazione (CSC) a Ginevra, incaricate dell'esecuzione dell'AVS, devono essere controllate due volte all'anno con una revisione principale e una finale. La portata della verifica dipende dalle istruzioni concernenti la revisione delle Casse di compensazione AVS, emanate dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. La revisione principale comprende il controllo dell'organizzazione delle Casse di compensazione e l'esecuzione del diritto materiale AVS/AI/IPG quali l'assoggettamento, il sistema di contribuzione e le prestazioni nonché la contabilità. È stata inoltre controllata l'esecuzione dell'assicurazione maternità del Canton Ginevra. Il CDF ha potuto confermare che nell'ambito AVS/AI/IPG le disposizioni legali e le istruzioni completive dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali sono state rispettate. La revisione finale serve innanzi tutto per esaminare se i casi eseguiti durante l'esercizio sono stati contabilizzati regolarmente e se il conto annuale è stato allestito correttamente. Il CDF ha potuto confermare la regolarità della contabilità e della presentazione dei conti del 2004 di entrambe le Casse di compensazione. Le lacune accertate nel 2004 nelle importanti applicazioni informatiche della CFC hanno potuto essere parzialmente colmate. L'Ufficio centrale di compensazione ha avviato misure per stabilizzare le applicazioni.

Il CDF è l'organo legale di controllo del Fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione (AD). In questa funzione esso ha esaminato il consuntivo 2004 e la contabilità. Il CDF ha potuto constatare che la chiusura e la contabilità corrispondono alle disposizioni legali. Alla fine del 2004 il bilancio presentava un riporto delle perdite di quasi
800 milioni di franchi. Nell'anno in rassegna si è dovuto presentare una perdita di 2,3 miliardi di franchi (2003: 807 milioni di fr.). Il peggioramento del risultato rispetto all'anno precedente di 1,5 miliardi di franchi è dovuto alla diminuzione dei contributi degli assicurati e dei datori di lavoro di 1,3 miliardi di franchi (aliquota di contribuzione 2004: 2 %; 2003: 2,5 %) e all'aumento delle indennità di disoccupazione di 0,2 miliardi di franchi. I mutui della Confederazione non sono pertanto completamente coperti e possono essere restituiti soltanto grazie a future eccedenze del Fondo AD. Se il livello d'indebitamento del fondo di compensazione AD raggiunge il 2,5 per cento della somma dei salari soggetti a contribuzione, il Consiglio federale dovrà presentare, entro un anno, una revisione della legge che prevede una nuova regolamentazione del finanziamento. Nel 2006 sono previste misure di risanamento conformemente al Programma di sgravio 2004. Il CDF ha raccomandato al Consiglio federale di approvare il conto annuale 2004 del Fondo AD.

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2.3

Aziende e istituti

2.3.1

Politecnici federali

In quanto organo di revisione il CDF ha verificato il conto del Settore dei PF come pure i conti dei due politecnici federali, del Consiglio dei PF e dei quattro istituti di ricerca; ne ha raccomandato l'approvazione senza riserve. Le contabilità e i conti annuali corrispondono alle disposizioni legali. La qualità del conto consolidato per l'anno 2004 come pure della contabilità del settore dei PF è nel complesso buona.

Come nell'anno precedente il CDF ha dovuto sottolineare la questione irrisolta della copertura dei rischi.

In quanto organo di revisione del PF di Zurigo il CDF verifica la regolarità del conto annuale. La qualità del conto consolidato dipende essenzialmente dall'efficacia del sistema di controllo interno, segnatamente in ambito SAP. Il PF di Zurigo dispone di un centro di competenze SAP, che copre a sufficienza il settore informatico e offre agli utenti prestazioni di alta qualità a un prezzo ragionevole. In applicazione dei nuovi standard svizzeri in materia di verifica, il CDF ha tra l'altro raccomandato di istituire una gestione dei rischi SAP che comprenda anche i settori d'interfaccia e sia applicabile all'intero processo. I controlli delle procedure finanziarie dovrebbero essere decentrati e automatizzati, la separazione delle funzioni migliorata e i doppioni inerenti ai dati di base dei clienti eliminati. Anche il concetto dei diritti d'accesso dovrebbe essere attualizzato. Il PF di Zurigo ha iniziato i lavori necessari.

Alla domanda riguardante il modo in cui il PF valuta il rischio che il conto consolidato possa presentare gravi irregolarità dovute a errori o ad atti delittuosi i responsabili del PF hanno dato risposte convincenti.

2.3.2

Swissmedic

In quanto organo di revisione di Swissmedic il CDF ha verificato la contabilità e il conto annuale 2004. Ha esaminato anche il resoconto sul rispetto del mandato e dell'accordo di prestazione nonché il corretto funzionamento dei sistemi di pianificazione, controllo, regolazione e di resoconto dell'istituto. Il CDF ha raccomandato al Consiglio d'istituto di approvare il conto annuale 2004. L'accordo di prestazione per l'anno 2004 si basa sul mandato di prestazione, prolungato di un anno fino al 2006. Come già accertato un anno fa, entrambi i documenti contengono però direttive non del tutto adeguate, poiché il sistema degli indicatori non è completo né misurabile né privo di contraddizioni. Il rapporto annuo del 25 febbraio 2005 di Swissmedic sull'adempimento dell'accordo di prestazione per l'anno 2004 è ben leggibile e strutturato in modo confacente. Tuttavia, non vi figurano tutti gli indicatori secondo tale accordo. Nell'ambito della registrazione delle prestazioni e della contabilità analitica si sono fatto progressi rispetto al 2003. Vi è però ancora un potenziale di miglioramento nel controllo della registrazione delle prestazioni, nel calcolo delle tariffe orarie, nella definizione dei costi generali nonché nelle chiavi di riparto.

3843

2.3.3

Istituto della proprietà intellettuale

Il CDF ha verificato il conto annuale secondo gli International Standards on Auditing (ISA). Conformemente all'articolo 13 capoverso 2 della legge federale sullo statuto e sui compiti dell'Istituto della proprietà intellettuale (IPI), le tasse devono essere fissate in modo che le rimunerazioni per prestazioni di servizi e le indennità per prestazioni economiche generali coprano, nella media quadriennale, i costi per ogni settore dei diritti di protezione. Nei diritti d'autore tale esigenza non era adempiuta. Nell'ambito del Programma di sgravio 2004, il Parlamento ha deciso di abrogare questa disposizione per l'inizio del 2006. Dopo l'attribuzione dell'utile alle riserve, queste hanno raggiunto la cifra auspicata di 71 milioni di franchi. Il CDF ha potuto raccomandare al Consiglio d'istituto di approvare il conto annuale 2004/2005 con un utile di 10,6 milioni di franchi (anno precedente: 5,6 milioni di franchi).

3

Organizzazioni internazionali

Conformemente all'articolo 6 della legge sul Controllo delle finanze, il CDF conduce diversi mandati di verifica presso organizzazioni internazionali. Il CDF verifica i conti di tre organizzazioni speciali della Nazioni Unite, segnatamente dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) a Ginevra, dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) a Ginevra e dell'Unione postale universale (UPU) a Berna. Il CDF è quindi membro del gruppo di revisori esterni delle Nazioni Unite, di cui fanno parte anche le Corti dei conti di Sudafrica (presidenza), Canada, Francia, India, Filippine, Germania e Regno Unito. Possono essere revisori delle Nazioni Unite soltanto organi di vigilanza di Stati membri dell'INTOSAI. Il citato gruppo intende coordinare la vigilanza sul sistema dell'ONU e procedere allo scambio di informazioni ed esperienze nell'intento di promuovere procedure e standard di revisione uniformi. Dalla sua fondazione il gruppo ha esaminato numerose tematiche di presentazione e revisione dei conti e formulato raccomandazioni. Al riguardo sono stati al centro dell'attenzione soprattutto la presentazione di rapporti sulla situazione finanziaria, le strategie di revisione, la revisione in ambito informatico, i sistemi di controllo, la revisione interna, il settore del personale e degli acquisti, la cooperazione allo sviluppo e gli esami di redditività. I risultati dei controlli vengono presentati e discussi con le delegazioni degli Stati membri nelle sessioni plenarie.

L'impegno in questo comitato internazionale procura al CDF un proficuo scambio con le altre Corti dei conti, garantisce l'unità di dottrina per la vigilanza del sistema dell'ONU e consente di curare preziosi contatti. Le conoscenze acquisite possono inoltre essere applicate nella propria attività di revisione.

Le voci circolate su presunte irregolarità presso l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale a Ginevra, segnatamente in relazione a progetti di costruzione, sono state oggetto di varie discussioni. Dando seguito al desiderio del direttore generale, il CDF ha incaricato la Ernst&Young di svolgere un'inchiesta speciale. La Ernst&Young non ha riscontrato frodi o irregolarità ma ha accertato che le lacune presenti nei processi potrebbero favorire irregolarità. Attualmente è in corso un'inchiesta
delle autorità ginevrine, che potrebbe portare alla luce nuovi fatti.

Quale membro di altre organizzazioni internazionali la Svizzera, rappresentata dal CDF, assolve i seguenti mandati presso: 3844

­

l'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari (OTIF) a Berna;

­

la segreteria dell'AELS a Ginevra e Bruxelles. Il CDF è presente nel Board of Auditors con un membro;

­

il CDF verifica con il Paraguay i conti annuali delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche INTOSAI presso la sede del Segretariato generale a Vienna;

­

la Banca per lo sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) a Parigi. Il CDF è uno dei tre membri della commissione di vigilanza;

­

l'Agenzia intergovernativa della Francofonia a Parigi con diversi uffici regionali e rappresentazioni permanenti;

­

l'Agenzia spaziale europea (ESA). Il CDF è uno dei quattro membri della commissione di revisione dei conti.

4

Altre prestazioni del CDF

Oltre alle verifiche, tra le attività principali del CDF vi è pure l'elaborazione di pareri relativi a disegni di legge e d'ordinanza. Grazie a questi pareri, il CDF può influire su aspetti rilevanti per la vigilanza finanziaria già nella fase di elaborazione degli atti legislativi. Tra le prestazioni del CDF figurano anche la partecipazione a organi specializzati e il trasferimento di esperienze.

4.1

Pareri in merito a progetti legislativi

L'istituzione dell'autorità di vigilanza sui mercati finanziari (AUFIN) in Svizzera permette di riunire in un'unica organizzazione la vigilanza sulle banche, sugli assicuratori e su gli altri intermediari finanziari. Secondo l'articolo 12 del disegno di legge sulla vigilanza dei mercati finanziari, il CDF è l'ufficio di revisione della nuova autorità. In analogia ai tribunali federali, l'AUFIN dovrebbe però sottostare alla vigilanza finanziaria del CDF soltanto nella misura in cui ciò serva all'esercizio dell'alta vigilanza dell'Assemblea federale. Pertanto, la valutazione dell'attività di vigilanza dell'AUFIN non rientra nella griglia d'esame del CDF, ciò che si evince coerentemente anche dalla specificazione dell'articolo 8 capoverso 2 della legge sul Controllo delle finanze. La designazione del CDF quale ufficio di revisione dell'AUFIN è giustificata soprattutto dal fatto che l'AUFIN è sostenuta da società di revisione nell'adempimento del suo compito. Queste società sono soprattutto imprese del settore della revisione. Designare quale ufficio di revisione una società dell'economia privata può comportare inevitabilmente un conflitto d'interessi. La scelta del CDF quale ufficio di revisione permette di evitare una situazione in cui l'organo sottoposto a controllo controlla se stesso e quindi l'eventuale conflitto d'interessi tra l'ufficio di revisione e l'organo da controllare.

L'introduzione del Nuovo modello contabile (NMC) ha reso necessaria la rielaborazione della legge federale sulle finanze della Confederazione e della pertinente ordinanza. Il CDF è stato sin dall'inizio coinvolto nei lavori e ha potuto presentare le sue richieste. Di particolare importanza sono stati la regolamentazione legale dei 3845

principi contabili, delle esigenze di un efficace sistema di controllo interno, del leasing nonché dei principi per lo svolgimento di grandi manifestazioni. Le riflessioni del CDF sono state prese in considerazione.

Contemporaneamente alla rielaborazione dell'obbligo di revisione nel diritto societario si è deciso di istituire un'autorità statale per l'ammissione e la vigilanza dei revisori. Il relativo disegno di legge prevede nell'articolo 33 l'impiego del CDF quale ufficio di revisione esterno. Il CDF ha approvato la concezione di vigilanza finanziaria proposta nel disegno di legge sui revisori.

Quale membro della Commissione sugli acquisti della Confederazione il CDF collabora alla revisione del diritto sugli acquisti pubblici e tenta di far confluire nella prevista revisione di legge le esperienze acquisite con le revisioni nel settore degli acquisti. I principali interessi del CDF sono la lotta alla corruzione, l'armonizzazione delle basi legali, la trasparenza e la tracciabilità nonché la valutazione separata e il confronto dei criteri d'aggiudicazione non monetari e monetari.

Con la Nuova perequazione finanziaria saranno introdotti accordi di programma con i Cantoni. L'accordo di programma permetterà di regolare in dettaglio la vigilanza finanziaria. Poiché la vigilanza finanziaria può essere costituita sia da un semplice reporting sulla vigilanza da parte dell'autorità che concede i sussidi sia da verifiche del CDF, sussiste il pericolo che i controlli diventino oggetto di trattative. In considerazione di questo pericolo e nell'ottica di una vigilanza finanziaria indipendente, è stato necessario introdurre una regolamentazione unitaria e centrale. Il CDF non solo è riuscito a ottenere che tutti gli accordi di programma stabiliscano gli obiettivi di programma strategici da raggiungere in comune e disciplinino i contributi della Confederazione, ma anche che i dettagli della vigilanza finanziaria siano fissati d'intesa con il CDF (art. 20a cpv. 2 LSu).

4.2

Collaborazione in gruppi di esperti

Il CDF collabora all'organizzazione del progetto «Nuovo modello contabile della Confederazione (NMC)» e «Gestione mediante mandato di prestazione e budget globale (GEMAP)». Esso fa confluire le proprie esperienze, garantisce l'adempimento dei requisiti d'abilitazione dei revisori, ma unicamente in via consultiva per non compromettere la propria indipendenza e autonomia di valutazione.

Con l'avvio dell'attuazione del concetto, il progetto NMC ha fatto un passo decisivo verso la realizzazione e l'ammissione dei differenti moduli. L'idea originaria d'introduzione scaglionata su due anni è stata sostituita a vantaggio della soluzione, sostenuta dal CDF, d'introduzione immediata per l'inizio del 2007. In questo modo si possono evitare difficili problemi di armonizzazione e delimitazione tra due sistemi differenti. La normativa dell'Amministrazione federale delle finanze con istruzioni concrete ai servizi sarà sottoposta per parere al CDF nel primo trimestre del 2006.

3846

4.3

Trasmissione di principi di buona prassi

Imparare dagli errori! Secondo questo motto il CDF vuole fornire un contributo all'«Amministrazione in continuo apprendimento». Il CDF non si limita soltanto a comunicare gli errori ricorrenti, ma anche esempi di principi di buona prassi (best practice). Con le Audit Letter pubblicate in lingua tedesca e francese sul suo sito (www.efk.admin.ch) il CDF non comunica soltanto gli errori frequenti ma pure esempi di principi di buona prassi.

L'Audit letter del mese di giugno del 2005 ha in particolare trattato l'appropriazione indebita di H., un collaboratore dell'Amministrazione federale che, tra il 1997 e il 2001, aveva sottratto quasi due milioni di franchi. Questo caso permette di trarre una lezione importante valida per qualsiasi Ufficio. L'Audit letter descrive i meccanismi del delitto ma anche i controlli che avrebbero potuto impedire l'appropriazione indebita. Le misure più efficaci per impedire la falsificazione dei visti e delle firme sono la registrazione elettronica della fattura all'entrata nonché la certificazione con il visto elettronico.

5

Il CDF e altri organi di revisione

La collaborazione con i Controlli e gli Ispettorati cantonali delle finanze, l'impegno nelle organizzazioni professionali e associazioni professionali svizzere, lo scambio mirato di esperienze con le Corti dei conti estere, come pure la collaborazione in gruppi di lavoro dell'organizzazione mondiale INTOSAI salvaguardano la qualità.

5.1

Controlli cantonali delle finanze

La conferenza annua con i Controlli cantonali delle finanze è stata riservata alla nuova perequazione finanziaria. Tale riforma scardinerà il paesaggio dei sussidi dal 2008 e originerà molte ridistribuzioni di fondi, segnatamente nel settore delle strade nazionali. Un'accurata ponderazione dei rischi aiuta a pianificare per tempo la vigilanza finanziaria. Con la nuova perequazione finanziaria saranno inoltre introdotti accordi di programma con i Cantoni, che disciplineranno non solo le prestazioni dei Cantoni e il loro finanziamento, bensì anche le modalità della vigilanza finanziaria. Nell'esercizio in rassegna il CDF ha adottato, insieme ai Controlli cantonali delle finanze, un accordo che agevola lo scambio d'informazioni e incentiva l'esecuzione di verifiche comuni.

Il gruppo di lavoro comune «Informatica» pubblica nell'esercizio in rassegna un opuscolo destinato ai responsabili dei progetti informatici. Questo opuscolo compendia i dieci documenti essenziali che un capoprogetto dovrebbe mettere a disposizione per la revisione. Per ciascuno di questi documenti sono elencate le questioni più importanti e indicate le basi come HERMES o CobiT. L'opuscolo è disponibile nelle tre lingue ufficiali sul sito Internet del CDF.

Anche nell'esercizio in rassegna, il CDF ha eseguito, insieme agli organi di vigilanza dei Cantoni di Friburgo e San Gallo, verifiche in comune nel settore della tassazione e riscossione dell'imposta federale diretta. Le verifiche, avviate nel 2002 e basate su una griglia elaborata congiuntamente, costituiscono uno strumento essen3847

ziale del CDF per la vigilanza su un volume d'entrate pari a circa 12 miliardi di franchi.

5.2

Ispettorati delle finanze

14 Uffici federali dispongono di un Ispettorato delle finanze conformemente all'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze. Questi servizi di revisione interna controllano la gestione finanziaria. Essi sono subordinati alla direzione dell'Ufficio, ma nell'adempimento dei loro compiti di controllo sono autonomi e indipendenti.

Per la direzione dell'Ufficio questi servizi rappresentano uno strumento efficace e adeguato al sostegno della conduzione dell'Ufficio stesso e nel contempo assistono i lavori del CDF. L'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze descrive le premesse che deve adempiere un Ispettorato delle finanze. Dal canto suo il CDF assume la supervisione tecnica, in particolare deve sorvegliare l'efficacia dell'adempimento dei compiti nonché curare la formazione e il perfezionamento dei collaboratori degli Ispettorati delle finanze. L'offerta di formazione interna al CDF è a disposizione anche degli Ispettorati delle finanze.

Nell'esercizio in rassegna è stato sciolto, a livello di Dipartimento, l'Ispettorato dell'Ufficio federale della migrazione, a causa delle riforme organizzative eseguite in seno all'UFGP con, tra l'altro, un accentramento dei servizi finanziari. Data questa circostanza, il CDF ha approvato questa soluzione, pur ritenendo che, conformemente alla legge sul Controllo delle finanze e alla legge sull'organizzazione dell'amministrazione, gli Ispettorati delle finanze debbano di principio essere collocati a livello d'Ufficio. Queste leggi stabiliscono difatti la responsabilità per l'utilizzazione legale e parsimoniosa delle risorse a livello d'Ufficio.

Al termine dell'esame dei pari (peer review; vedi n. 6) svolto dalla Corte federale dei conti della Germania, il CDF ha emanato una direttiva tecnica per gli Ispettorati delle finanze, che disciplina la collaborazione nelle verifiche della chiusura dei conti dei servizi e definisce le verifiche da eseguire. Questa collaborazione assume particolare importanza con il Nuovo modello contabile, poiché ora si richiedono chiusure dei conti a livello d'Ufficio, consolidati a livello di Confederazione.

5.3

Organizzazioni internazionali e Corti dei conti di altri Paesi

Sin dagli anni Cinquanta il CDF è membro dell'INTOSAI, l'organizzazione mondiale delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche. L'organizzazione è suddivisa in gruppi regionali continentali. La European Organisation of Supreme Audit Institutions (EUROSAI), che è stata fondata nel mese di giugno 1989, è costituita da 47 istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche (ISC) di Paesi europei. Il CDF è membro di questo gruppo regionale sin dalla sua costituzione.

A fine maggio 2005 si è tenuto a Bonn il triennale congresso EUROSAI, che ha avuto per tema la verifica delle entrate statali. Il congresso ha discusso il ruolo e l'attività dei massimi organi di vigilanza. Questi possono contribuire notevolmente all'aumento della trasparenza in ambito fiscale. Il congresso ha raccomandato tra l'altro di impegnarsi maggiormente in questo settore e di intensificare lo scambio di esperienze. Un gruppo di lavoro al quale collabora anche il CDF dovrebbe analizza3848

re l'effetto delle agevolazioni fiscali. Sulla base di verifiche, coordinate tra i diversi Paesi, si dovrebbero poter elaborare raccomandazioni per la semplificazione dei sistemi fiscali. Il congresso ha eletto il direttore del CDF alla presidenza di EUROSAI.

Alla luce della crescente importanza delle tecnologie informatiche nell'attività di revisione, l'EUROSAI ha istituito per le verifiche IT un gruppo di lavoro sotto la direzione della Corte dei conti dei Paesi Bassi. Il CDF si è dichiarato pronto a collaborare e a portare le sue esperienze. Nel 2002 il gruppo di lavoro ha lanciato il progetto «IT Self Assessment". In tal modo si intende mettere a disposizione delle autorità di vigilanza uno strumento per la valutazione della qualità e della praticabilità per l'utente dei loro sistemi informatici. Nel contempo si auspica uno scambio di esperienze sui metodi di autovalutazione nonché incentivi per una maggiore utilizzazione dello strumento CobiT dell'ISACA (www.isaca.ch), un'associazione professionale specializzata in revisioni informatiche. Il metodo innovativo è stato sviluppato da un gruppo di lavoro diretto dal CDF ed è già stato applicato da numerose autorità di vigilanza. Questo metodo rafforza la collaborazione e a medio termine dovrebbe consentire confronti eloquenti sull'impiego dell'informatica nelle Corti dei conti. Nell'esercizio in rassegna il CDF ha moderato tali valutazioni nelle Corti dei conti di Germania, Ungheria e Repubblica Ceca.

Le Corti dei conti dei Länder e la Corte dei conti federale della Germania organizzano regolarmente sedute su questioni attuali riguardanti la vigilanza finanziaria. A queste sedute sono regolarmente invitati il presidente della Corte dei conti austriaca, il membro tedesco presso la Corte dei conti europea e il direttore del CDF. La conferenza dei presidenti si è tenuta a Berna in primavera. Oltre a diversi temi tecnici è stato affrontato anche il tema della vigilanza di progetti edilizi complessi; ha fatto da corollario alla conferenza una visita alla galleria di base del Lötschberg. Per l'organizzazione della manifestazione il CDF ha potuto contare sull'aiuto delle autorità vallesane.

Il CDF ha inoltre curato uno scambio di esperienze mirato con la Corte dei conti austriaca in materia d'imposta sul valore aggiunto. I risultati della verifica
sono stati paragonati a quelli di un'analisi analoga svolta in Austria (vedi n. 1.9 nonché www.efk.admin.ch). Insieme alla Corte dei conti ungherese è stato effettuato un controllo parallelo concernente le costruzioni. Nell'esercizio in rassegna è stato pubblicato un rapporto comune, in cui l'Ungheria ha presentato i risultati del controllo di un ponte autostradale sul Danubio e la Svizzera quelli del controllo dei lotti del Lötschberg. L'approccio all'attività di controllo è una delle differenze essenziali tra le procedure nei due Paesi: l'Ungheria effettua il controllo solo dopo l'ultimazione di una costruzione, la Svizzera controlla, con una vigilanza finanziaria continua, le singole fasi di costruzione, ciò che le permette di tener regolarmente conto degli accertamenti per il prosieguo del progetto (vedi rapporto trilingue in www.efk.admin.ch). Come ricompensa per la pluriennale collaborazione tra la Corte dei conti ungherese e il CDF, il direttore ha ricevuto il premio Hagelmayer, assegnato per prestazioni straordinarie nell'ambito della revisione dei conti. Su invito della Commissione delle finanze del Parlamento messicano, il direttore ha spiegato il sistema di vigilanza elvetico e gli intrecci tra i diversi livelli statali.

Hanno visitato la Svizzera il presidente della Corte dei conti cinese e il vicepresidente dell'autorità di controllo russa. Entrambe le delegazioni hanno mostrato interesse per la cooperazione tra le autorità nazionali e regionali.

3849

5.4

Organizzazioni e associazioni professionali

Il CDF dispone di rappresentanti nelle principali associazioni professionali. In tal modo può partecipare alla definizione di future norme professionali, avere accesso ai metodi e agli strumenti di altri professionisti del ramo e disporre di una rete di esperti per trattare questioni particolari. Il CDF è particolarmente attivo nel settore dei controlli informatici dell'ISACA (Information Systems Audit and Control Association) e della Camera fiduciaria. È rappresentato nel comitato della Società svizzera di valutazione (SEVAL) e del gruppo di lavoro permanente dell'Associazione svizzera per le revisioni interne (SVIR). L'impegno del CDF in queste associazioni serve anche alla garanzia continua della qualità.

6

Esame dei pari del CDF da parte della Corte dei conti federale tedesca

«Chi controlla i controllori?» è una domanda che viene posta regolarmente. Il CDF ha posto questa domanda già nel 2000. D'intesa con la Delegazione delle finanze delle Camere federali, il CDF ha chiesto alla Corte dei conti federale tedesca di eseguire l'esame dei pari in Svizzera e la stessa si è dichiarata disposta a farlo.

L'esame dei pari è una valutazione critica effettuata da soggetti di pari livello ed è conforme alle raccomandazioni dell'INTOSAI. Da un canto l'esame dei pari doveva rivelare il grado d'efficacia e di professionalità del CDF nell'assolvimento del suo mandato legale nonché l'adeguatezza delle risorse autorizzate in proposito. D'altra parte il CDF si aspettava un giudizio tecnico dei suoi processi di pianificazione e di lavoro, dell'impiego delle risorse e della gestione delle conoscenze nonché indicazioni sul potenziale d'ottimizzazione. Per contro non si trattava di giudicare il sistema di vigilanza svizzero o quello a livello federale nella sua totalità.

La Corte dei conti federale ha rilasciato un buon attestato al CDF. Ha dichiarato che, con il CDF, la Svizzera dispone di un efficace organo supremo di controllo finanziario. Il CDF adempie il mandato legale. L'effettivo del personale è adeguato e, rispetto ad altre autorità di controllo dei conti, il CDF impiega per l'attività di controllo una parte importante delle risorse di personale; la parte amministrativa è pertanto esigua. Tenendo conto delle capacità dei controllori, il numero dei controlli annui effettuati dà un quadro positivo della produttività dei controllori.

La Corte dei conti federale attesta al CDF un elevato grado di professionalità. L'attività di controllo è effettuata nel rispetto sia degli attuali standard nazionali e internazionali sia di chiare direttive interne. Questi standard assicurano un'elevata efficacia dell'attività di controllo, anche nel confronto internazionale. Grazie alla competenza professionale del personale e alle procedure accurate e appropriate, l'affidabilità, l'obiettività e l'integrità dei risultati godono di un'alta considerazione presso gli Uffici controllati e i destinatari dell'attività in Parlamento e in Governo.

Per la scelta dei temi la Corte dei conti federale ha raccomandato al CDF di sviluppare una procedura che tenga conto nella stessa misura dei rischi legati
all'oggetto e al settore specifico. Un maggiore orientamento ai temi aumenterebbe l'importanza degli accertamenti fatti durante i controlli. La Corte dei conti federale ha infine constatato che il Parlamento, il Governo e l'Amministrazione necessitano di un'analisi oggettiva e competente che va oltre la semplice valutazione dei risultati dei 3850

controlli ottenuti a posteriori. La Corte dei conti federale conclude che le indicazioni del CDF sui rischi finanziari e sui potenziali di risparmio possono essere d'enorme utilità, se confluiscono per tempo nelle basi decisionali. Un tale supporto presuppone che il CDF possa impiegare una parte adeguata delle sue capacità di personale per l'analisi delle problematiche di particolare importanza. Oltre a ciò occorrono però anche condizioni quadro che permettono di conciliare in maniera appropriata l'esigenza di una consulenza indipendente e le possibilità di intervento del CDF. A tale proposito, è determinante garantire efficacemente l'autonomia del CDF anche se cambia il contesto in cui questi adempie il proprio compito. Bisognerebbe accordare maggiore importanza rispetto ad oggi all'autonomia dell'attività di consulenza del CDF.

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha potuto rendersi conto che il CDF è in linea di massima d'accordo con le raccomandazioni. Il CDF vuol prendere lo spunto dell'esame dei pari per orientare maggiormente ai controlli incrociati il suo programma annuo, al fine di poter dare un sostegno più efficace al Parlamento. In una seduta di clausura con la Delegazione delle finanze delle Camere federali si sono discusse ulteriori possibilità per fornire un sostegno maggiore al Parlamento.

Ad esempio il CDF potrebbe esprimere un secondo parere sugli affari del Consiglio federale di particolare portata finanziaria o politica e sostenere maggiormente la preparazione di visite informative. La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha già incaricato il CDF di analizzare il messaggio del Consiglio federale concernente i contributi al Campionato europeo di calcio. Il riassunto del rapporto di verifica è pubblicato in www.efk.admin.ch.

7

Il CDF si presenta

Nell'ambito delle sue verifiche, il CDF opera orientandosi ai rischi, in modo cooperativo, preventivo e secondo gli standard della Camera fiduciaria e delle associazioni professionali internazionali. Nell'esercizio in rassegna, esso disponeva di un budget di 17,5 milioni di franchi e di circa 90 collaboratori. L'organigramma di cui all'allegato 3 presenta un'organizzazione a matrice bidimensionale con i sei settori di mandato e i sei centri di competenza. I responsabili dei mandati evidenziano il punto di vista dei servizi oggetto di verifica. Gli esaminatori del CDF sono assegnati di volta in volta a uno dei centri di competenza: vigilanza e revisione finanziaria, verifiche delle costruzioni e degli acquisti, verifiche informatiche nonché verifica della redditività e valutazione. Il loro compito è di conservare, accumulare e ampliare le conoscenze necessarie al relativo settore specialistico e di garantire la qualità dei controlli. Il CDF dispone di personale specializzato e qualificato, i cui punti di forza sono le conoscenze tecniche in materia di revisione e le conoscenze dei compiti, processi e strutture dell'Amministrazione federale.

Conoscenze, esperienza professionale e competenze sociali sono basilari per impostare con successo la vigilanza finanziaria, intesa non come una forza repressiva, ma quale garante di un'amministrazione che si migliora costantemente per il bene dei cittadini. Pertanto il CDF attribuisce molta importanza alla formazione e al perfezionamento dei suoi collaboratori. Ogni mese di gennaio organizza ad esempio, sull'arco di due settimane, corsi di formazione e perfezionamento per i suoi collaboratori, gli ispettori delle finanze della Confederazione e in parte anche dei Controlli cantonali delle finanze. Le conoscenze acquisite devono essere mantenute, trasmesse 3851

e applicate in modo mirato nell'interesse del mandato legale. I collaboratori devono tenersi aggiornati su quanto accade nel loro settore e trasmettere le loro conoscenze all'interno del CDF. Il sapere delle istituzioni estere di controllo delle finanze pubbliche, associazioni professionali e fiduciarie sono importanti fonti per il CDF. In singole verifiche il CDF ricorre inoltre all'assistenza di periti esterni, sia perché nel suo interno manca il know how richiesto, sia perché è necessario un potenziamento delle capacità per motivi di tempo. La direzione di questi progetti e la responsabilità incombono comunque al CDF. In questo modo è pure assicurato il trasferimento delle conoscenze.

Nell'anno in rassegna le uscite del CDF sono ammontate a 16,2 milioni di franchi.

La seguente tabella fornisce una panoramica delle uscite e delle entrate: Uscite ed entrate del CDF

2004 Consuntivo

2005 Preventivo

2005 Consuntivo

in migliaia di franchi

Uscite Spese per il personale Contributi del datore di lavoro Infrastruttura Prestazioni di terzi Altre spese per beni e servizi Investimenti IT Entrate Onorari Rimborsi di costi

Variazioni rispetto al preventivo in migliaia di franchi

in %

16 584 12 261 2 031

17 523 12 879 1 856

16 196 12 336 1 816

­1 327 ­ 543 ­ 40

­ 7,6 ­ 4,0 ­ 2,1

108 1 570 406

108 1 830 475

106 1 276 396

­ 2 ­ 554 79

­ 1,6 ­ 30,3 ­ 16,6

208

375

266

996 982 13

1 105 1 100 5

1 057 1 045 12

­ 109

­ 29,0

­ ­ +

­ 4,3 ­ 5,0 +148,4

48 55 7

Rispetto al preventivo, il consuntivo 2005 presenta un residuo di credito di 1,3 milioni di franchi. Rispetto all'anno precedente le uscite sono diminuite di 0,4 milioni di franchi. Il residuo di credito è riconducibile soprattutto ai posti vacanti e a minori uscite per prestazioni di terzi. Questo gruppo di spese comprende gli onorari degli esperti, i costi di formazione e perfezionamento come pure le prestazioni informatiche. Licenze informatiche più favorevoli e il mancato conteggio dei contratti di prestazioni con fiduciari costituiscono la ragione principale per i crediti non utilizzati. Nelle altre spese per beni e servizi spiccano gli indennizzi per i viaggi di servizio in Svizzera e all'estero e le spese di reclutamento del personale. Le uscite nette pari a 15,1 milioni di franchi assorbite dal CDF rappresentano circa lo 0,3 per mille delle finanze federali.

Il CDF dispone di una propria ordinanza sugli emolumenti per i mandati di revisione esercitati in virtù di un obbligo di diritto pubblico. Il CDF calcola il tempo impiegato per le verifiche finali secondo le aliquote dell'Amministrazione federale delle finanze, che si rifanno ai costi del posto di lavoro e alle classi di stipendio. Le verifiche eseguite a titolo di vigilanza finanziaria non vengono per contro fatturate in quanto rappresentano un compito sovrano.

3852

8

Prospettive

L'Amministrazione federale è in continua trasformazione a seguito di riforme di ogni genere, come la nuova perequazione finanziaria, i processi d'esternalizzazione e d'autonomia, il Nuovo modello contabile e la riforma dell'Amministrazione. Il CDF intende accompagnare e promuovere in maniera critica questi processi di riforma. L'individuazione e lo sviluppo di approcci e criteri di verifica in questo mutevole contesto è una sfida per la vigilanza finanziaria.

Il CDF coadiuverà l'Amministrazione federale nell'introduzione del Nuovo modello contabile. Nell'anno in corso esso non valuterà soltanto in modo critico le istruzioni dell'Amministrazione federale delle finanze, ma cercherà anche di accertarsi presso i singoli servizi dello stato dei lavori d'introduzione. Una pietra miliare sarà senz'altro la valutazione del bilancio d'apertura della Confederazione con le numerose rivalutazioni degli attivi e dei passivi. Il CDF è fiducioso che l'implementazione tecnica del Nuovo modello contabile possa essere effettuata con successo per l'inizio del 2007. Le prime indicazioni sono attese già nel primo semestre con i dati del preventivo 2007.

D'intesa con i Cantoni il CDF intende preparare l'introduzione della Nuova perequazione finanziaria. I nuovi strumenti della cooperazione finanziaria richiedono anche nuovi metodi e approcci di verifica. Gli accordi di programma con i Cantoni esigono, ad esempio, un nuovo orientamento in materia di vigilanza finanziaria. Le analisi degli effetti sostituiranno le tradizionali verifiche di vigilanza finanziaria.

Alla luce dei risultati dell'esame dei pari svolto dalla Corte dei conti federale tedesca, il CDF rafforzerà il proprio sostegno al Parlamento sia aumentando i controlli incrociati sia valutando in maniera critica i progetti del Consiglio federale. L'attuazione delle raccomandazioni provenienti dall'esame dei pari permetterà però anche al CDF di continuare a migliorare la propria qualità.

3853

Allegato 1

Compendio delle verifiche effettuate presso Autorità e Tribunali, presso Dipartimenti e lmprese nonché Organizzazioni affiliate e internazionali Cancelleria federale ­

Verifica trasversale dell'attuazione del modulo informatico Enterprise Buyer Professional (EBP)

­

Verifica del progetto e-voting e follow-up di IT quale strumento di conduzione nonché di e-government

Tribunale federale ­

Revisione del servizio ­ regolarità e legalità

Servizi del Parlamento ­

Verifica della contabilità e del sistema di votazione elettronico delle Camere federali

Dipartimento federale degli affari esteri Rappresentanze all'estero ­

Verifica della regolarità e della redditività a Città del Capo

­

Verifica della regolarità e della redditività a Beirut

Direzione delle risorse e rete esterna ­

Verifica del processo delle uscite delle rappresentanze con FINEDA

­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

Direzione dello sviluppo e della cooperazione ­

Verifica della redditività dell'aggiudicazione di commesse

Dipartimento federale dell'interno Segreteria generale ­

3854

Centro servizi informatici: verifica trasversale del principio della contabilità analitica

Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo ­

Verifica di finanze e contabilità, personale e sistema di controllo interno (SCI)

Ufficio federale della cultura ­

Verifica della regolarità e della legalità dei sussidi

­

Biblioteca nazionale svizzera: verifica nel settore Centre Dürrenmatt a Neuchâtel

­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

Ufficio federale della sanità pubblica ­

Verifica della riduzione dei premi nell'assicurazione malattie

Ufficio federale di meteorologia e climatologia ­

Verifica della vigilanza finanziaria

Ufficio federale di statistica ­

Follow-up concernente l'attuazione delle Raccomandazioni "TI quale strumento di conduzione»

­

Misura delle competenze con conteggi del progetto via conto capitale

Ufficio federale delle assicurazioni sociali ­

Valutazione del sistema di controllo nel settore dei controlli dei datori di lavoro nell'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti

Ufficio federale dell'assicurazione militare ­

Analisi e valutazione del rapporto dell'attività 2004 dell'ispettorato delle finanze

Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca ­

Compendio dei lavori di controllo sullo stato della vigilanza finanziaria del sovvenzionamento federale delle università Partecipazione alle verifiche dei Controlli delle finanze dei Cantoni di Friburgo e Neuchâtel

­

Verifica dei sussidi per le costruzioni

Dipartimento federale di giustizia e polizia Segreteria generale ­

Verifica delle esigenze per l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale

­

Revisione del servizio presso il Centro servizi informatici

­

Centro servizi informatici: verifica trasversale del principio della contabilità analitica

Ufficio federale di polizia ­

Revisione del servizio

­

Verifica delle uscite nel settore protezione dello Stato 3855

Ufficio federale di metrologia e accreditamento ­

Stato del controlling delle prestazioni e dell'efficacia per GEMAP

Ufficio federale della migrazione ­

Revisione del servizio ­ regolarità e legalità

­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

­

Verifiche nel settore della revisione del consuntivo

­

Verifiche nel settore delle prestazioni di garanzia e dei rimborsi

Istituto svizzero di diritto comparato ­

Revisione del servizio

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Segreteria generale ­

Verifica della tariffa delle tasse

­

Verifica dei contributi federali ai Centri di Ginevra

Ufficio federale dello sport ­

Regolarità e legalità di sussidi scelti

­

Verifica dei contributi per gli impianti sportivi

­

Osservazioni sul messaggio del Consiglio federale concernente EURO 2008

Ufficio federale della protezione della popolazione ­

Verifica nella Centrale nazionale d'allarme

­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

­

Verifiche successive nell'ambito della revisione del consuntivo

Stato maggiore di condotta dell'esercito ­

Verifica trasversale dei mandati conferiti a esperti

Aggruppamento Difesa ­

Verifica nell'ambito degli acquisti presso la farmacia dell'Esercito

Forze terrestri ­

Verifica della regolarità e della legalità delle finanze

Istruzione superiore dei quadri dell'esercito ­

Verifica del processo nell'ambito dell'istruzione superiore dei quadri

Base logistica dell'esercito ­

Verifica della gestione del materiale

­

Army Shop ­ Verifica della regolarità

3856

­

Base della comunicazione Difesa ­ Verifica del Centro di formazione per l'informazione e la comunicazione

Direzione informatica ­

Verifica della regolarità e della legalità delle finanze

armasuisse ­

Verifica del sistema di priorità sulla base di progetti scelti nel settore aziendale immobili

­

Rapporto sull'analisi del rischio nel settore della gestione del materiale

­

Verifica della regolarità e della redditività del settore scienza e tecnologia

Ufficio federale dei sistemi di condotta, telematici e d'istruzione ­

Verifiche dei prezzi

Ufficio federale di topografia ­

Revisione della contabilità del personale

Dipartimento federale delle finanze Segreteria generale ­

Revisione del conto annuale 2004 della Conferenza svizzera sull'informatica

Amministrazione federale delle finanze ­

Verifica del rapporto sulle agevolazioni fiscali nella Confederazione

­

Verifica dell'assegnazione di mandati di prestazione nel progetto Nuovo modello contabile della Confederazione

­

Verifica finale del consuntivo 2004

Cassa di risparmio del personale federale ­

Revisione del conto annuale 2004

Ufficio centrale di compensazione ­

Test informatico di penetrazione

Cassa federale di compensazione ­

Revisione principale del conto annuale 2004

­

Revisione finale del conto annuale 2004

­

Controllo del datore di lavoro dei conteggi AVS

Cassa svizzera di compensazione ­

Revisione principale del conto annuale 2004

­

Revisione finale del conto annuale 2004

Ufficio federale delle assicurazioni private ­

Valutazione delle attività di sorveglianza e revisione del servizio 3857

Amministrazione federale delle contribuzioni ­

Controllo dell'imposta sul valore aggiunto: valutazione della strategia, dell'attuazione e dei risultati dei controlli presso i contribuenti

­

Revisione del servizio 2004 presso la Divisione principale imposta sul valore aggiunto

­

Revisione del servizio con verifica dell'introduzione di SAP

­

Raccolta di informazioni e analisi dei risultati di Insieme e dei progetti INISCH (concetto) e FITIN (organizzazione)

­

Verifica dell'amministrazione degli atti dopo l'introduzione di EFIM e archiviazione dei dati

­

Verifica degli elementi contabili del software Escher e gruppo Spirit presso la tassa d'esenzione dall'obbligo militare

Amministrazione federale delle dogane ­

Verifica della riscossione del contrassegno stradale e del progetto contrassegno elettronico d'intesa con l'ispettorato delle finanze

­

Verifica del conto annuale 2004 della Cassa di previdenza del personale delle dogane

Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione ­

Esame dell'attività tecnica SAP presso il centro competenze SAP

­

Verifica dell'organizzazione e dei lavori del comparto Perizie

­

Verifica del progetto prevenzione delle catastrofi Amministrazione federale

­

Follow-up presso il centro di competenze SAP

­

Verifica dell'attuazione di differenti progetti

­

Verifica trasversale del principio della contabilità analitica

Ufficio federale del personale ­

Revisione del servizio ­ regolarità e legalità incluso BV Plus

­

Revisione del conto annuale 2004 del Fondo di soccorso

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica ­

Verifica della pulizia degli edifici

­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

­

Verifica delle costruzioni durante la fase d'esecuzione di singoli progetti

Dipartimento federale dell'economia Segretariato di Stato dell'economia ­

Verifica dei sussidi nel settore «Società Svizzera di Credito Alberghiero»

Istituto di virologia e d'immunoprofilassi ­ 3858

Verifica della redditività

Ufficio federale dell'agricoltura ­

Verifica dei pagamenti diretti a un Cantone (Argovia)

­

Revisione del servizio riguardo a effettivo, delimitazione e impegni

­

Verifica dei contributi alle istituzioni agricole

Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese ­

Revisione del servizio con verifica SCI e BV Plus

Ufficio federale delle abitazioni ­

Consegna delle cooperative di costruzione di alloggi della Confederazione all'Ufficio federale delle abitazioni, verifica della nuova applicazione

Commissione della concorrenza ­

Armonizzazione della contabilità del servizio con la contabilità centrale, conformità del controllo dei crediti d'impegno e giudizio SCI

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Ufficio federale dei trasporti ­

Verifica del progetto «notifiche»

­

Materiale rotabile Ferrovia 2000, prima tappa

­

Progetto risanamento fonico delle Ferrovie federali svizzere

­

Verifica del concetto di vigilanza nel settore trasporto di merci in merito a indennità e ad aiuti finanziari

­

Verifica finale del Fondo per i grandi progetti ferroviari e della sicurezza informatica

Ufficio federale dell'aviazione civile ­

Verifica della sicurezza informatica

Ufficio federale delle acque e della geologia ­

Verifica della sicurezza informatica

­

Verifica successiva delle revisioni concernenti gli acquisti e la gestione delle finanze nel settore dei contributi agli investimenti

Ufficio federale dell'energia ­

Verifiche nell'ambito della revisione del consuntivo presso la Divisione principale della sicurezza degli impianti nucleari

Ufficio federale delle strade ­

Attività di vigilanza degli organi cantonali di controllo finanziario e del revisorato dell'USTRA

Ufficio federale delle comunicazioni ­

Verifica della gestione dei crediti nell'ambito dei contributi federali 3859

Ufficio federale dell'ambiente ­

Verifica trasversale dell'attuazione di EBP

­

Valutazione nel settore dello smaltimento dei rifiuti con tasse anticipate

Ufficio federale dello sviluppo territoriale ­

Revisione del servizio riguardo al sistema di controllo interno, contabilità, personale e contratti, sicurezza informatica

Verifiche dipartimentali e interdipartimentali ­

Come valutano gli Uffici federali le ripercussioni del loro operato: rilevamento in dieci Uffici in riferimento all'attuazione dell'articolo 170 Cost.

Fondazioni, istituti, fondi e organizzazioni specializzate Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondazione Marcel Benoist ­

Mandato dell'organo di revisione

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Revisione del conto annuale 2004

Fondazione Pro Arte ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondazione Pro Helvetia ­

Revisione del conto annuale 2004 compresi i programmi di sostegno della cultura est/ovest nonché SCI

Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri" ­

Revisione del conto annuale 2004

Organo di accreditamento e di garanzia della qualità degli istituti universitari svizzeri ­

Revisione del conto annuale 2004

Conferenza dei rettori delle Università svizzere ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondo nazionale svizzero ­

Revisione del conto annuale 2004

Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa, Aarau ­

Revisione del conto annuale 2004

Conferenza universitaria svizzera, Berna ­

3860

Revisione del conto annuale 2004

Fondazione per i corsi preparatori agli studi universitari, Friburgo ­

Revisione del conto annuale 2004

Settore dei Politecnici federali ­

Revisione del conto annuale consolidato 2004 degli istituti e delle scuole

Consiglio dei PF ­

Revisione del conto annuale 2004

Politecnico federale di Zurigo ­

Revisione del conto annuale 2004

­

Verifica di acquisti

­

Verifica del modulo finanziario SAP FI e follow-up della revisione SAP RU

Politecnico federale di Losanna ­

Revisione del conto annuale 2004

Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio ­

Revisione del conto annuale 2004

Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca ­

Revisione del conto annuale 2004

Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque ­

Revisione del conto annuale 2004

Istituto Paul Scherrer ­

Revisione del conto annuale 2004

­

Verifica dello sviluppo del progetto sulle costruzioni

swissmedic ­

Revisione del conto annuale 2004

Ufficio Federale della Proprietà Intellettuale ­

Revisione del conto annuale 2004/2005

­

Revisione del conto annuale 2004/2005 della Cassa del personale

­

Revisione del conto annuale SPC Vietnam

Fondo sociale per la difesa e la protezione della popolazione ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondazione St. Jakob ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondo di compensazione AVS ­

Revisione del conto annuale 2004

3861

Regia federale degli alcool ­

Revisione del conto annuale 2004

Assicurazione contro la disoccupazione ­

AD/AVS ­ controllo del datore di lavoro

­

Revisione del conto annuale 2004 del fondo AD

­

Verifica dell'applicazione COLSTA (sistema di informazione svizzero in materia di servizio pubblico di collocamento e di statistica del mercato del lavoro)

Fondo per la garanzia dei rischi delle esportazioni ­

Revisione del conto annuale 2004

Associazione svizzera delle cooperative di fideiussione delle arti e dei mestieri ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondo paesaggio Svizzera ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondo per la promozione della ricerca forestale e del legno ­

Revisione del conto annuale 2004

Fondazione Parco nazionale svizzero ­

Revisione del conto annuale 2004 nonché follow-up

­

Vigilanza finanziaria del progetto di costruzione

Organizzazioni internazionali Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari ­

Revisione del conto annuale 2004

Unione postale universale ­

Verifica del conto annuale 2003­2004 dell'Unione, con conti speciali

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Revisione del conto annuale 2004 della Cassa pensioni e del fondo d'assicurazione

­

Revisione informatica del programma di gestione amministrativa della Cassa pensioni

­

Revisione del conto annuale 2004 del Fondo per il miglioramento delle prestazioni dei servizi

­

Revisione del conto annuale 2004, con diversi conti speciali

Unione internazionale delle telecomunicazioni ­

Revisione del conto annuale 2004, Cassa di previdenza del personale

­

Revisione del conto annuale 2004, con diversi conti speciali

3862

­

Revisione finale del conto annuale 2004 del conto speciale GDCNet e della liquidazione dei conti speciali TIES

­

Verifica della gestione nel settore delle reti satellitari

­

Verifica intermedia degli esercizi 2004­2005 dell'Unione

Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale ­

Revisione del conto annuale 2004 della Cassa pensioni

­

Revisione del conto annuale 2004 del Programma di sviluppo dell'ONU

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Revisione intermedia del nuovo edificio con sala conferenze

Associazione europea di libero scambio ­

Revisione del conto annuale 2004

Agenzia Spaziale Europea ­

Revisione del conto annuale 2004

Agenzia intergovernativa per la Francofonia ­

Revisione del conto annuale 2004

­

Revisione del conto annuale 2004 dell'Institut de l'énergie et de l'environnement de la Francophonie (IEPF)

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Revisione intermedia 2004­2005 AIF nel Bureau régional pour l'Afrique centrale, Libreville

Organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche (INTOSAI) ­

Revisione del conto annuale 2004

Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa ­

Revisione del conto annuale 2004

Regolazione internazionale del Reno ­

Revisione del conto annuale 2003 / 2004

3863

Allegato 2

Ispettorati delle finanze conformemente all'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze ­

Ispettorato consolare e delle finanze del Dipartimento federale degli affari esteri

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Controllo interno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione

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Ispettorato delle finanze della Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca

­

Ispettorato delle finanze del Consiglio dei Politecnici federali

­

Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale della migrazione

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Revisione interna Difesa

­

Ispettorato delle finanze di armasuisse

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Ispettorato interno dell'Ufficio centrale di compensazione

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Ispettorato delle finanze dell'Amministrazione federale delle contribuzioni

­

Ispettorato della Direzione generale delle dogane

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Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

­

Revisione interna Seco

­

Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale dell'agricoltura

­

Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale dei trasporti

3864

3865

H uissoud

Vicedirettore: M.

Settori sp ecial.

Verifica della redditività e valutazione E. Sangra

Verifiche delle costruzioni e degli acquisti P. Zum bühl

M . M agnini

Verifiche informatiche

Vigilanza e revisione finanziaria 3 R . Durrer

Vigilanza e revisione finanziaria 2 H .-R . W agner

Vigilanza e revisione finanziaria 1 D. M onnot

Viced irettore: M . Huissoud

D irettore supplente: A. Vuillem in

D irettore: K. Grüter

D irezione

Organigramma

J.-M . Blanchard

DFAE / DDPS

SM di direzione / Internazionale A. T augwalder Diritto

Personale

S ettori di verifica

I. Strobel

DAT EC B. Hächler

D F I / O rganiz.

internazionali D. Neier

C. Mücher

ASR / D F E

D irettore supplente: A. Vuillem in

M . W asem

E.-S. Jeannet

C aF / SP / D F F

Supporto

M. Kessler

Ass. sociali /

DFGP / UFPER / UFR

C . R einhardt

Allegato 3

3866