Valutazione della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati del 29 marzo 2011

Onorevole Presidente della Confederazione, Onorevoli Consiglieri federali, qui di seguito la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) esprime le proprie conclusioni, indirizzate al Consiglio federale, sul rapporto del Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) concernente la valutazione della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.

Gradite, onorevole Presidente della Confederazione, onorevoli Consiglieri federali, l'espressione della nostra alta considerazione.

29 marzo 2011

In nome della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati: Il presidente, Claude Janiak La segretaria, Beatrice Meli Andres Il presidente della sottocommissione DFAE/DDPS, Peter Briner La segretaria della sottocommissione DFAE/DDPS, Jacqueline Dedeystère

2011-0792

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Indice 1 Introduzione

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2 Conclusioni della CdG-S

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3 Seguito dei lavori

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Allegato: Valutazione della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. Rapporto del Controllo parlamentare dell'amministrazione alla Commissione della gestione del Consiglio degli Stati

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Rapporto 1

Introduzione

Il 23 gennaio 2009, le Commissioni parlamentari della gestione hanno deciso di accogliere la proposta della Delegazione svizzera presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (DCE) e di affidare quindi al Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) la stesura di una valutazione della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.

Tale valutazione è divenuta l'oggetto di un rapporto che il CPA ha presentato alla CdG-S («Valutazione della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa», del 3 marzo 2011). Per evitare di ripetere i risultati della valutazione del CPA, la CdG-S si limita a riportare qui di seguito le proprie conclusioni.

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Conclusioni della CdG-S

La CdG-S si rallegra del bilancio complessivamente positivo della presidenza svizzera del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.

La Commissione osserva che, alla luce degli obiettivi del Consiglio d'Europa, la presidenza svizzera può ritenersi un successo. Facendo adottare la dichiarazione di Interlaken, la presidenza svizzera ha per esempio contribuito a progredire in maniera determinante in quella che è la principale sfida per questo organismo multilaterale: la riforma della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Secondo il CPA, la presidenza svizzera ha svolto le funzioni assunte con molta abilità: oltre ad aver collocato la suddetta riforma in cima alla lista delle sue priorità, ha condotto in modo molto risoluto e autonomo il processo di elaborazione di una dichiarazione comune degli Stati membri, ha associato ai preparativi i servizi competenti del Consiglio d'Europa e ha deliberatamente assunto un ruolo di leader nel processo di negoziazione. La collaborazione tra il DFAE e il DFGP si è svolta nel migliore dei modi e i responsabili dei due dipartimenti hanno caldeggiato personalmente la dichiarazione presso rappresentanti di governi stranieri.

Dalla valutazione emerge inoltre che la presidenza svizzera è stata caratterizzata da un buon rapporto tra costi e prestazioni e dal forte impegno dei collaboratori dell'Amministrazione federale. Per quanto riguarda la direzione delle sedute nel Comitato dei ministri, la presidenza svizzera si è distinta per la sua efficacia, la sua efficienza e la sua competenza. Il CPA rileva, tuttavia, anche alcuni punti deboli, dai quali occorrerà trarre gli insegnamenti necessari nel caso in cui la Svizzera dovesse assumere incarichi analoghi in altre organizzazioni internazionali.

Sebbene ogni presidenza di un'organizzazione internazionale presenti caratteristiche diverse, in particolare per quanto riguarda il margine di manovra dello Stato che ricopre questa funzione, la CdG-S ritiene che alcuni dei punti deboli individuati dal CPA nella sua valutazione siano riconducibili a problematiche più generali e possano quindi causare difficoltà anche in altre situazioni.

Per questa ragione, la CdG-S suggerisce di prestare particolare attenzione ai punti deboli riportati qui di seguito e di non perderli di vista.

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Innanzitutto il CPA fa notare come l'organigramma della presidenza, elaborato sulla base delle strutture gerarchiche esistenti, sia stato troppo complesso a causa del grande numero di livelli gerarchici, il che ha rallentato i processi decisionali e complicato la collaborazione tra i servizi federali. È pertanto auspicabile che, in futuro, sia definita un'organizzazione di progetto che risponda alle esigenze concrete del caso.

Il CPA parla inoltre di attriti tra la rappresentanza permanente a Strasburgo e la sezione Consiglio d'Europa e OSCE della Divisione politica I, causati soprattutto da una mancanza di chiarezza sui rispettivi compiti. Secondo la CdG-S, un'organizzazione di progetto su misura avrebbe permesso di definire e chiarire sin dall'inizio le competenze e i compiti dei diversi organi e servizi interessati.

Il CPA individua infine un potenziale di ottimizzazione a livello di comunicazione: il Consiglio d'Europa e i suoi Stati membri non hanno per esempio colto appieno la vasta gamma delle attività svolte dalla Svizzera e l'eco dei media è stata alquanto modesta.

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Seguito dei lavori

Nella seduta del 29 marzo 2011 la CdG-S ha deciso di pubblicare le sue conclusioni e la valutazione del CPA. Prima della pubblicazione, i due documenti saranno presentati alla Delegazione svizzera presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

La CdG-S invita il Consiglio federale a esprimere il proprio parere sulle osservazioni riportate sopra e sulla valutazione del CPA entro il 20 settembre 2011. Lo invita inoltre a presentare gli insegnamenti tratti dalla valutazione e le eventuali misure correttive (inclusi i tempi di attuazione) che pensa di adottare.

29 marzo 2011

In nome della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati: Il presidente, Claude Janiak La segretaria, Beatrice Meli Andres Il presidente della sottocommissione DFAE/DDPS, Peter Briner La segretaria della sottocommissione DFAE/DDPS, Jacqueline Dedeystère

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