02.028 Rapporto del Consiglio federale sulla gestione mediante mandati di prestazione e preventivo globale (rapporto di valutazione GEMAP) Rapporto della Commissione della gestione e della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale del 21 e 22 agosto 2002

Onorevoli presidenti e consiglieri, Il 21 e 22 agosto 2002, la Commissione della gestione e la Commissione delle finanze hanno esaminato il rapporto di valutazione del Consiglio federale del 19 dicembre 2001, che era stato oggetto di un esame preliminare della loro sottocommissione comune GEMAP.

Proposta delle Commissioni Le Commissioni propongono di prendere atto del rapporto del Consiglio federale.

In nome della Commissione della gestione:

In nome della Commissione delle finanze:

La presidente, Brigitta M. Gadient

Il presidente, Werner Marti

2002-2023

6961

Rapporto 1

Situazione iniziale

1.1

Il progetto pilota GEMAP

Nel 1996 il Consiglio federale ha incaricato il DFF di introdurre in alcuni settori la gestione con mandato di prestazione e budget globale (GEMAP). Il concetto GEMAP si ispira ai principi della nuova gestione pubblica (NGP). Intende rafforzare, rispetto al passato, l'orientamento dell'azione statale su prestazioni e risultati misurabili, delegare i compiti e le responsabilità a unità amministrative, in base al livello gerarchico, e riprendere strumenti di direzione utilizzati con successo nell'economia privata.

Nel 1997, il Parlamento ha istituito le basi legali necessarie per la GEMAP.

L'articolo 44 della legge sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (LOGA)1 affida al Consiglio federale la facoltà di conferire mandati di prestazioni a determinati gruppi e uffici e di definire il necessario grado d'indipendenza dei medesimi. Il capoverso 2 precisa che il Consiglio federale consulta previamente la commissione parlamentare competente di ogni Consiglio. Inoltre, secondo l'articolo 38a della legge sulle finanze della Confederazione (LFC)2, IL Consiglio federale può sottoporre la compilazione dei conti negli uffici GEMAP a norme speciali che possono derogare ai principi contabili (universalità, unità, espressione al lordo, specificazione e annualità). I conti degli uffici GEMAP continuano però a essere parte integrante del consuntivo e del preventivo della Confederazione (cpv. 2).

Secondo l'articolo 22quater della legge sui rapporti fra i Consigli (LRC)3 il Parlamento può incaricare il Consiglio federale, mediante mandato, di adottare o di modificare un mandato di prestazioni. Questo mandato ha rango di direttiva alla quale è possibile derogare solamente in casi giustificati.

Durante i quattro anni della fase pilota GEMAP, vale a dire dal 1998 alla fine del 2001, il Consiglio federale ha fatto passare progressivamente 11 servizi amministrativi alla GEMAP, ciò che rappresenta circa il 7 per cento dei posti di lavoro e il 5 per cento delle spese di funzionamento dell'Amministrazione federale.

1.2

Seguito del progetto da parte della sottocommissione GEMAP delle commissioni di vigilanza

Le commissioni di vigilanza delle due Camere hanno seguito da vicino il progetto GEMAP nella sua fase pilota e si sono occupate in particolare degli strumenti di gestione. Per quanto riguarda la trattazione in Parlamento del budget, dei conti e del rapporto di gestione degli uffici GEMAP, così come la procedura di consultazione relativa ai mandati di prestazioni, gli uffici dei due Consigli hanno emanato diretti-

1 2 3

RS 172.010 RS 611.0 RS 171.11

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ve4 il 28 agosto e il 3 settembre 1998. Su questa base e in ogni Camera, la Commissione delle finanze e la Commissione della gestione hanno costituito assieme una sottocommissione incaricata dell'esame annuale del budget, dei conti e del rapporto di gestione degli uffici GEMAP. A questo proposito, la sottocommissione GEMAP ha controllato costantemente il raggiungimento degli obiettivi e ha sostenuto, dialogando con l'Amministrazione, lo sviluppo e il miglioramento degli indicatori necessari a tal fine. Secondo le direttive degli uffici, le commissioni legislative competenti hanno esaminato i mandati di prestazioni di una durata di quattro anni nell'ambito della procedura di consultazione.

1.3

Rapporto di valutazione GEMAP del Consiglio federale

Nell'articolo 65 LOGA, il Parlamento obbliga il Consiglio federale a presentare al termine della fase pilota di quattro anni della GEMAP un rapporto di valutazione sulle esperienze fatte con gli strumenti sviluppati e attuati negli uffici interessati. Il Consiglio federale ha eseguito questo mandato presentando il suo rapporto del 19 dicembre 2001 sulla gestione mediante mandati di prestazione e preventivo globale ­ valutazione e procedura ulteriore (rapporto di valutazione GEMAP).

Il Consiglio federale ha inoltre integrato nel suo rapporto di valutazione i risultati di un rapporto di due esperti esterni (N. Thom, dell'Institut für Organisation und Personal dell'Università di Berna, e A. Balthasar, di Interface, Institut für Politikwissenschaft a Lucerna). I due esperti hanno esaminato gli effetti della GEMAP a tutti i livello del Governo e dell'Amministrazione, compresi i processi parlamentari.

Il Consiglio federale conclude nel suo rapporto di valutazione che il concetto e gli strumenti della GEMAP sono di principio idonei, che il funzionamento del modello è garantito e che la sua trasposizione sistematica genera a tutti i livelli cambiamenti positivi nel senso degli obiettivi fissati e dei risultati. Fondandosi su queste conclusioni, ha deciso di estendere la GEMAP a piccole tappe, prevedendo di raddoppiarne o addirittura di triplicarne la portata (ovvero il numero di uffici GEMAP).

L'estensione avrebbe luogo su base volontaria, nell'ambito dei dipartimenti. Inoltre, bisognerebbe ridurre a tutti i livelli gli oneri legati al passaggio alla GEMAP e semplificare gli strumenti utilizzati. Il Consiglio federale intende procedere a questi cambiamenti senza adeguare le basi legali attuali. Ritiene infine che il suo rapporto di valutazione concluda la fase pilota della GEMAP e si prefigge di trasformare il progetto GEMAP in programma permanente.

Le pagine seguenti trattano gli aspetti del rapporto di valutazione GEMAP del Consiglio federale che il Parlamento ritiene essenziali. Le commissioni di vigilanza si soffermano in particolari sugli aspetti in cui la loro posizione si discosta da quella del Consiglio federale.

4

Trattazione parlamentare dei mandati di prestazioni e dei budget globali; direttive degli uffici del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale del 28 agosto e del 3 settembre 1998.

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2

Parere su alcuni punti del rapporto di valutazione GEMAP

2.1

Proseguimento ed estensione della GEMAP

Per quanto concerne il futuro ruolo della GEMAP, il Consiglio federale intende trovare un compromesso e fissa come obiettivo a medio termine di raddoppiare o triplicare il numero di uffici GEMAP. A suo parere, i risultati globalmente positivi della valutazione giustificano un'estensione del campo d'applicazione della GEMAP.

D'altro lato, ritiene che vi siano importanti motivi per non introdurre la GEMAP in tutta l'Amministrazione federale. La sua introduzione dovrebbe aver luogo principalmente, come sinora, nei settori che hanno un forte carattere aziendale e non in settori in cui l'influenza politica è marcata e quindi le indicazioni in materia di preventivo sono dettagliate. In futuro, anche gli uffici incaricati di versare sussidi entrerebbero in considerazione per la GEMAP. Oltre alla GEMAP, l'Amministrazione federale non dovrebbe escludere altri strumenti e misure che perseguono un maggiore orientamento sui risultati.

Le commissioni di vigilanza concordano essenzialmente su questi principi. Esse approvano inoltre la volontà di ridurre i costi della GEMAP a tutti i livelli, di semplificarne gli strumenti e di ottimizzare e standardizzare il sistema dei rapporti (reporting).

Il Consiglio federale intende preservare il carattere volontario dell'adozione della GEMAP da parte degli uffici. Anche le commissioni di vigilanza ritengono che la sua introduzione non può avere successo se i servizi amministrativi vi si oppongono, ma auspicano che i dipartimenti assumano il loro ruolo di direzione e favoriscano un cambiamento culturale e di opinioni all'interno degli uffici che sarebbero particolarmente idonei per la GEMAP ma nei quali manca la buona volontà. Ritengono tuttavia necessario, al fine di stabilire e misurare gli obiettivi in materia di prestazioni e di risultati, migliorare sensibilmente la compatibilità e i controlli a ogni livello gerarchico.

Dal momento che la loro sottocommissione comune GEMAP segue da vicino il progetto pilota GEMAP e ne esamina attentamente la cultura, le commissioni di vigilanza sono di principio favorevoli alla gestione con mandato di prestazioni e budget globale. In effetti, il modello GEMAP presenta importanti vantaggi a livello di gestione e consente un cambiamento culturale positivo all'interno dell'Amministrazione, grazie a un maggiore orientamento verso le
prestazioni e a una maggiore trasparenza a livello di costi. Per tale motivo, le commissioni di vigilanza approvano di principio l'intenzione del Consiglio federale di estendere progressivamente la GEMAP ad altri uffici. A questo proposito, ritengono tuttavia necessario che il Parlamento approfondisca temi come la ripartizione delle competenze tra il potere esecutivo e quello legislativo nel settore della GEMAP, l'esercizio dell'alta vigilanza e l'introduzione del modello nella legislazione sulle finanze della Confederazione.

Approvano quindi la mozione presentata dalle commissioni di vigilanza del Consiglio degli Stati (02.3381 Introduzione del concetto GEMAP nella legislazione finanziaria / Sviluppo del settore GEMAP dell'Amministrazione; cfr. n. 2.3). L'esame di queste questioni e una revisione corrispondente della legge richiedono un certo

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tempo. I lavori parlamentari non dovrebbero tuttavia bloccare l'introduzione del modello in altri uffici e privare in tal modo il progetto della dinamica necessaria. Le commissioni di vigilanza ritengono quindi che il Consiglio federale dovrebbe proseguire senza indugio lo sviluppo del sistema della GEMAP in base ai pareri espressi nel suo rapporto di valutazione e nell'ambito delle linee direttrici tracciate in questo rapporto.

2.2

Coinvolgimento del Parlamento nei mandati di prestazioni

Il Consiglio federale intende attenersi alla regolamentazione attuale, secondo cui le commissioni legislative competenti del Parlamento hanno solo un voto consultivo sui mandati di prestazioni che esso ha affidato per quattro anni agli uffici GEMAP.

Rifiuta quindi che tali mandati siano sottoposti al Parlamento per approvazione. Gli esperti esterni concludono invece che il mancato intervento del Parlamento nei mandati di prestazioni deriva da una concezione imperfetta del progetto GEMAP e raccomandano che il Parlamento contribuisca a definire gli obiettivi di tali mandati.

Dal momento che non può influire sulle rubriche dei conti di Stato, il legislativo dovrebbe in compenso beneficiare di un adeguato aumento delle sue competenze a livello dei mandati di prestazioni. Solo in questo modo sarebbe soddisfatto il postulato di concentrare l'intervento del Parlamento a livello strategico (Evaluation FLAG ­ Schlussbericht, p. 40 e 46 segg.).

Per quanto concerne l'approvazione del mandato di prestazioni da parte del Parlamento, l'Amministrazione federale delle finanze ha nel frattempo affidato una perizia giuridica5 a Ulrich Zimmerli e Andreas Lienhard dell'Università di Berna. Gli esperti concludono che in base all'organizzazione funzionale del sistema fondata sulla separazione dei poteri, la gestione amministrativa spetta chiaramente al Governo (art. 178 cpv. 1 Cost.). Dal momento che nel modello GEMAP della Confederazione il mandato di prestazioni è uno strumento di gestione amministrativa, l'approvazione da parte del Parlamento violerebbe l'organizzazione delle competenze e disperderebbe le responsabilità. L'approvazione del mandato di prestazioni non sarebbe peraltro conciliabile con il principio di milizia valido per il Parlamento, dal momento che i mandati di prestazioni contengono numerose direttive operative che sarebbe inadeguato trattare a livello parlamentare.

Le commissioni di vigilanza concludono che un passaggio di altri uffici alla GEMAP comporterebbe una limitazione della sovranità del Parlamento in materia di budget dal momento che il potere decisionale del Parlamento riguarda ora solo il budget globale per ufficio GEMAP (cfr. n. 2.3). Ne consegue la necessità di rafforzare l'influenza del Parlamento nel settore della GEMAP. A tal fine, le commissioni di vigilanza intravedono due possibilità: la prima consisterebbe nel sottoporre i mandati di prestazioni all'approvazione del Parlamento, ciò che permetterebbe al

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Ulrich Zimmerli/Andreas Lienhard, Università di Berna, Rechtsgutachten zu FLAG ­ Genehmigung von Leistungsaufträgen durch das Parlament, 15 aprile 2002.

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legislatore di partecipare all'attribuzione dei mandati e di dibattere, a livello delle due Camere, sugli obiettivi previsti nel quadro di queste prestazioni. La seconda soluzione sarebbe di migliorare le possibilità di intervento del Parlamento nella procedura inerente al budget. Bisognerebbe tuttavia evitare di prendere queste misure simultaneamente per non limitare di nuovo in misura significativa il margine di manovra guadagnato dall'Amministrazione grazie al sistema GEMAP.

La sottocommissione GEMAP delle commissioni di vigilanza propendeva inizialmente per la prima opzione, vale a dire per l'approvazione dei mandati di prestazioni da parte del Parlamento. Non condivide a priori le conclusioni della perizia Zimmerli concernenti la dispersione delle responsabilità e ritiene che il mandato di prestazioni dovrebbe essere concepito in modo che il Parlamento debba approvare unicamente gli obiettivi strategici e politici e non i particolari di esecuzione. La sottocommissione GEMAP del Consiglio degli Stati, con la quale la sottocommissione del Consiglio nazionale ha lavorato in stretta collaborazione, preferirebbe invece la seconda opzione. Ai fini di una procedura coordinata tra i due Consigli, la sottocommissione GEMAP ha quindi proposto alle commissioni di vigilanza di sostenere la mozione depositata dalle commissioni di vigilanza del Consiglio degli Stati, di rinunciare a proporre l'approvazione dei mandati di prestazioni da parte del Parlamento e infine di attenersi all'attuale procedura di consultazione. Quest'ultima si è svolta complessivamente senza dar luogo a conflitti di competenze, anche se alcuni aspetti devono essere migliorati (presentazione, intelleggibilità, standardizzazione dei mandati di prestazioni). In generale il Consiglio federale ha tenuto conto delle richieste di cambiamento espresse dal Parlamento. L'interesse molto relativo manifestato dalle commissioni legislative per i mandati di prestazioni è dovuto al fatto che esse non hanno dovuto trattare questioni di grande rilevanza politica. In questo modo si spiega come lo strumento del mandato secondo l'articolo 22quater LRC, che consente al Parlamento di far adottare una modifica o conferire un mandato di prestazioni, non è mai stato utilizzato fino ad ora. La situazione potrebbe tuttavia cambiare se in futuro uffici più
grandi e di maggiore importanza politica dovessero adottare la GEMAP. Le commissioni di vigilanza ritengono quindi che la procedura di consultazione consenta al Parlamento una partecipazione sufficiente nell'ambito dell'assegnazione di mandati di prestazioni.

2.3

Specificazione dei budget per gruppi di prodotti nel conto finanziario

A livello amministrativo, sinora il Parlamento ha statuito sulle spese e gli introiti di ogni gruppo di prodotti mediante decisione in materia di budget. In futuro, il Consiglio federale intende rinunciare alla presentazione dettagliata delle spese dell'Amministrazione. Le decisioni in materia di preventivo riguarderebbero quindi solo un importo per le spese e un importo per gli introiti per ogni ufficio GEMAP (un budget globale per ufficio). Il Consiglio federale giustifica questa modifica in particolare con la difficoltà reale riscontrata dagli uffici sottoposti alla gestione delle risorse in funzione dei costi e degli introiti (modello GEMAP) a presentare un conto finanziario suddiviso in uscite ed entrate per gruppi di prodotti.

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Le commissioni di vigilanza hanno sollevato la questione di principio se, secondo la concezione attuale della GEMAP, il Parlamento può ancora esercitare a sufficienza la sua funzione di orientamento nel processo del budget. Hanno concluso che la sovranità in materia di budget del Parlamento, una competenza classica del legislativo, sarebbe troppo limitata se esso potesse statuire a pieni diritti, per ogni ufficio dell'Amministrazione centrale, solo a livello di budget globale, ovvero di un importo unico per le spese e per gli introiti oppure mediante un saldo. La gestione finanziaria con budget globali e la rinuncia a qualsiasi decisione vincolante nell'ambito delle spese per rubrica di budget limitano la sovranità del Parlamento in materia di budget, il che va peraltro nella direzione della nuova gestione pubblica.

La migliore informazione consentita dalla GEMAP a livello della fornitura di prestazioni e la trasparenza dei costi compensano solo in parte la perdita di competenza subita se la legislazione finanziaria non permette un orientamento vincolante almeno a livello di gruppi di prodotti e se nessuna indicazione relativa alla fornitura delle prestazioni è sottoposta alla decisione del Parlamento, come è previsto invece in alcuni Cantoni (cfr. la perizia Zimmerli e Lienhard, p. 17).

Per tali motivi, le commissioni di vigilanza del Consiglio nazionale concordano in sostanza con la mozione depositata dalle loro omologhe del Consiglio degli Stati (02.3381 Introduzione del concetto GEMAP nella legislazione finanziaria / Sviluppo del settore GEMAP dell'Amministrazione, cfr. allegato). Questa mozione, nel quadro del nuovo modello contabile (NMC), intende introdurre la gestione finanziaria GEMAP nella legge sulle finanze della Confederazione, che sarà riveduta prossimamente. A tal fine, il Consiglio federale deve proporre nel suo messaggio un modello che consenta la gestione per gruppi di prodotti. Bisognerà inoltre ricercare le possibilità di rafforzare la partecipazione del Parlamento nell'ambito di una pianificazione integrata delle finanze e dei compiti nel settore GEMAP.

Le commissioni di vigilanza si aspettano dal Consiglio federale che, prima dell'introduzione della gestione finanziaria GEMAP nella legge, rinunci a sopprimere, come previsto, la specificazione dei budget per gruppi di prodotti nel conto finanziario.

2.4

Costituzione di riserve

Le commissioni di vigilanza sono favorevoli al principio della costituzione di riserve, che conferisce maggiore flessibilità agli uffici GEMAP. I dipartimenti competenti potranno d'ora in poi decidere di costituire riserve. A questo proposito, le commissioni di vigilanza ritengono che i dipartimenti debbano prendere decisioni in materia solo d'intesa con l'Amministrazione federale delle finanze e che la costituzione delle riserve deve rispondere a criteri stabiliti in direttive (per es. economicità, redditività). Non sarebbe quindi sufficiente effettuare meno spese di quanto preventivato. Bisognerebbe invece aver registrato un aumento della produttività. Gli importi destinati alle riserve saranno sottoposti all'approvazione del Parlamento con il conto di Stato.

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2.5

Obiettivi di risparmio

L'attuale rigida regolamentazione secondo cui gli uffici GEMAP devono conseguire sul periodo di quattro anni del mandato di prestazioni un obiettivo di risparmio del 10 per cento deve diventare più flessibile. Gli obiettivi fissati per migliorare la redditività devono tener conto del potenziale esistente. Le commissioni di vigilanza approvano di principio questa modifica. La nozione di obiettivo per migliorare la redditività e la produttività presentata dal Consiglio federale non è tuttavia sufficientemente concreta. Il Consiglio federale dovrebbe fornire in ogni caso obiettivi precisi di redditività e di produttività, adeguati alle possibilità degli uffici GEMAP.

2.6

Sistema di rendiconto / reporting

Le commissioni di vigilanza osservano a proposito del sistema di rendiconto che sono stati fatti miglioramenti nel corso della fase pilota. Sono tuttavia necessari sforzi supplementari per standardizzarlo, uniformarlo e sintetizzarlo. Le proposte del Consiglio federale intese a migliorare le motivazioni nella parte contabile del messaggio relativo al budget sono auspicabili. Bisognerà tuttavia standardizzare i rapporti interni degli uffici ai dipartimenti per facilitare i confronti tra uffici GEMAP.

Le commissioni di vigilanza approvano il progetto del Consiglio federale di integrare in futuro il rapporto di gestione degli uffici GEMAP nel suo rapporto di gestione ordinaria e di rinunciare ai rapporti speciali sottoposti alla sua approvazione. Bisognerà tuttavia allestire un rapporto separato prima della scadenza del mandato di prestazioni che indichi in che modo gli obiettivi in materia di prestazioni e di risultati sono stati raggiunti. Tale rapporto deve inoltre consentire di valutare a lungo termine l'evoluzione dell'ufficio GEMAP. Infine, questo rendiconto dovrà imperativamente pervenire alle commissioni di vigilanza e alle commissioni legislative competenti con sufficiente anticipo affinché sia possibile integrare i risultati nel mandato di prestazioni successivo.

2.7

Impiego delle competenze nel settore della gestione del personale

Le commissioni di vigilanza considerano che, nel settore della gestione del personale, per gli uffici GEMAP non si debbano prevedere disposizioni speciali che si discostino dalla nuova legge sul personale federale (LPers). Quest'ultima offre in effetti la flessibilità richiesta dai principi della NGP. Gli uffici GEMAP dovrebbero tuttavia poter sfruttare tutte le possibilità offerte dalla LPers per promuovere e ricompensare un comportamento fondato sui risultati. Anche i salari versati a livello di direzione degli uffici devono essere determinati in funzione del grado di realizzazione del mandato di prestazioni.

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2.8

Dibattito sulla privatizzazione

Le commissioni di vigilanza condividono la constatazione del Consiglio federale secondo cui il passaggio di un ufficio al regime della GEMAP non è una prima tappa che porta a un'esternalizzazione o a una privatizzazione. Ritengono anch'esse che gli uffici GEMAP fanno parte dell'Amministrazione federale centrale allo stesso titolo di quelli del primo cerchio e che questa questione dovrebbe essere studiata secondo criteri indipendenti dalla GEMAP. Le commissioni attendono che il Consiglio federale fornisca loro, conformemente a un mandato della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale, un rapporto relativo alla sua strategia a lungo termine per quanto concerne le eventuali esternalizzazioni e privatizzazioni di unità amministrative.

3

Controllo parlamentare degli uffici GEMAP

In vista della trasformazione del progetto GEMAP in un programma permanente, le commissioni di vigilanza prevedono di seguire gli uffici interessati nell'ambito delle strutture ordinarie di vigilanza. L'attuale sottocommissione GEMAP, formata da membri della CdG e della Commissione delle finanze, dovrebbe sciogliersi. In tal modo si tiene conto dell'esigenza secondo cui tutte le commissioni di vigilanza dovrebbero occuparsi della GEMAP, invece di riservare questi strumenti a singoli specialisti del Parlamento. Parallelamente a questo rapporto, le commissioni di vigilanza sottoporranno agli uffici una proposta di modifica delle direttive da essi emanate il 28 agosto e il 3 settembre 1998 sulla trattazione parlamentare dei mandati di prestazioni e dei budget globali.

Le competenze delle commissioni derivano dalle disposizioni della legge sui rapporti fra i Consigli in vigore e della legge sul Parlamento attualmente in fase di deliberazione. La Commissione delle finanze esamina il preventivo e i budget globali degli uffici GEMAP, il piano finanziario e i conti. La Commissione della gestione si occupa invece del rapporto di gestione del Consiglio federale, che comprende un rapporto sugli uffici GEMAP. Può inoltre esigere in ogni momento rapporti complementari o svolgere inchieste nel settore GEMAP. Secondo l'articolo 49 capoverso 3 della legge sul Parlamento, la CdG e la Commissione delle finanze possono procedere assieme all'esame preliminare del rapporto di gestione e dei conti, ciò che può essere utile nel caso degli uffici GEMAP. Le commissioni di vigilanza possono coordinare le loro attività in questi settori. La consultazione preliminare dei mandati di prestazioni ha sempre luogo nell'ambito delle commissioni specializzate. La Commissione delle finanze e la Commissione della gestione possono peraltro formulare pareri a proposito delle conseguenze finanziarie o delle questioni concernenti la gestione. A questo proposito, è molto importante stabilire gli indicatori di prestazioni e di efficacia, dal momento che essi svolgono un ruolo determinante nel controllo. I rendiconti speciali sulla realizzazione degli obiettivi da allestire nel terzo anno del mandato di prestazioni sono trasmessi alla commissione legislativa competente e alle commissioni di vigilanza. La commissione legislativa ha in tal
modo una fonte d'informazione e una base di confronto in vista del nuovo mandato di prestazioni da esaminare. Le commissioni di vigilanza possono utilizzare le loro osservazioni a proposito di questi rapporti nei loro pareri sul nuovo mandato di presta-

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zioni. Se del caso, la Commissione della gestione può procedere a una sua valutazione o inchiesta, sulla base del rapporto ricevuto.

Le commissioni di vigilanza continueranno peraltro a esaminare gli sviluppi della GEMAP secondo l'impostazione del Consiglio federale, dal momento che quest'ultimo non ha precisato nel suo rapporto di valutazione né la scadenza per raddoppiare o triplicare gli uffici GEMAP né gli sviluppi che ritiene possibile o si attende a lungo termine nel settore della nuova gestione pubblica. Le nuove forme di gestione sono in continua evoluzione, sia a livello cantonale e comunale sia sul piano internazionale. Le commissioni di vigilanza propongono quindi al Consiglio federale, d'intesa con le commissioni di vigilanza del Consiglio nazionale, di allestire un nuovo rendiconto all'attenzione del Parlamento dopo altri quattro anni del programma definitivo GEMAP e di presentargli le sue considerazioni concernenti lo sviluppo futuro della nuova gestione pubblica. Queste riflessioni devono contenere anche un'analisi della nuova gestione pubblica nel contesto internazionale e presentare l'evoluzione concreta nei Cantoni e nei Comuni.

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Allegato

02.3381 Mozione della Commissione della gestione Introduzione del concetto GEMAP nella legislazione finanziaria/Sviluppo del settore GEMAP dell'Amministrazione

Testo della mozione del 28 giugno 2002 Il Consiglio federale è incaricato di modificare le disposizioni relative alla gestione con mandato di prestazioni e budget globale (GEMAP), in particolare l'articolo 38a della legge sulle finanze della Confederazione (LFC) e l'articolo 44 capoverso 1 della legge sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (LOGA), in modo che anche il Parlamento possa adempiere le sue funzioni di gestione e di controllo nei settori GEMAP. A questo scopo, il Consiglio federale propone un modello che consente la gestione per gruppi di prodotti. Definisce inoltre le possibilità di migliorare l'integrazione della pianificazione delle finanze e dei compiti nei settori GEMAP.

Gli adeguamenti della legislazione finanziaria devono essere coordinati, dal profilo materiale e temporale, con i lavori svolti in vista dell'introduzione del nuovo modello contabile della Confederazione (NMC). Nel suo messaggio, il Consiglio federale darà indicazioni sul calendario e sull'entità del futuro sviluppo della GEMAP come pure sul suo contenuto. Occorrerà in particolare esaminare l'opportunità di imporre l'applicazione del principio GEMAP ai servizi dell'Amministrazione federale che adempiono determinati criteri oggettivi.

La Commissione delle finanze sostiene la mozione.

Motivazione La presente mozione è motivata nel rapporto della Commissione della gestione e della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati del 28 giugno 2002 e del 29 agosto 2002 (02.028 s).

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