Allegato Rapporto sui risultati della consultazione concernente l'ulteriore sviluppo della politica agricola (Politica agricola 2007)

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Premesse

Il 21 settembre 2001 il Consiglio federale ha autorizzato il Dipartimento federale dell'economia (DFE) ad avviare una consultazione sull'ulteriore sviluppo della politica agricola («Politica agricola 2007»). Il pacchetto include le modifiche relative a cinque leggi federali (legge sull'agricoltura, legge federale sul diritto fondiario rurale, legge federale sull'affitto agricolo, Codice civile svizzero e legge sulle epizoozie) nonché l'elaborazione di una nuova base legale concernente i contributi per i costi di smaltimento degli scarti di carne per prevenire il diffondersi dell'ESB.

Il termine della consultazione previsto era il 10 gennaio 2002. Per il presente rapporto sui risultati della consultazione sono stati presi in considerazione tutti i 254 pareri pervenuti a fine gennaio 2002. Per le abbreviazioni utilizzate si rinvia all'elenco dei partecipanti alla consultazione (n. 4).

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Risultati

I risultati della consultazione sono illustrati citando, nell'ordine, i pareri dei Cantoni, dei partiti politici e delle organizzazioni.

2.1

Considerazioni di base sul pacchetto

Considerazioni generali In linea di massima, l'atteggiamento dei Cantoni rispetto alla politica agricola attuale è positivo e viene sottolineato che per l'ulteriore sviluppo della politica agricola, anche in futuro, deve essere determinante l'articolo costituzionale e che vanno osservati i cardini della PA 2002. Molti Cantoni suggeriscono la necessità di una valutazione possibilmente globale della PA 2002. La grande maggioranza dei Cantoni ritiene opportuno ottimizzare i provvedimenti già esistenti nel quadro degli ambiti illustrati. Va attribuita, inoltre, una valenza particolare alla sicurezza e alla qualità delle derrate alimentari. I Cantoni sono in gran parte dell'opinione che, in vista della garanzia di condizioni quadro maggiormente affidabili, non si debba accelerare eccessivamente il ritmo dell'ulteriore processo di riforma. Secondo il Cantone BE gli indicatori mostrano la precarietà della situazione economica dell'agricoltura che in futuro potrebbe addirittura peggiorare. I Cantoni NW, ZG, FR, SO, AI, GR, TG, TI, VD, VS, NE, GE e JU criticano il fatto che la situazione economica e sociale dell'agricoltura non è soddisfacente. Alcuni Cantoni ritengono inoltre che la regione di montagna, in particolare, sia caratterizzata da un reddito basso e che spesso anche le aziende gestite in modo ecologico ed economico hanno poche possibilità di raggiungere un livello di reddito paragonabile a quello del resto della popolazione. Secondo l'opinione dei Cantoni FR, SO, VD, VS, NE, GE e JU, la PA 2007 si deve 4472

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concentrare unicamente sul rafforzamento della capacità concorrenziale. Essi aggiungono inoltre che dev'essere perseguito l'obiettivo della competitività, tuttavia non a qualsiasi costo. A tal proposito la maggioranza dei Cantoni della Svizzera centrale e orientale considera importanti gli sforzi volti a migliorare la competitività, richiedendo tuttavia che il processo di adeguamento avvenga in modo socialmente sostenibile. I Cantoni ZH e SH sono favorevoli alla deregolamentazione e ne attendono un'applicazione coerente.

I partiti borghesi sono convinti che la PA 2002 ha dato notevoli risultati in termini di sviluppo ecologico, sostenibilità e miglioramento della protezione degli animali.

Per quanto concerne la situazione economica dell'agricoltura, invece, sono necessarie misure volte al rafforzamento. Il PLR si schiera a favore, in particolare, della sicurezza delle derrate alimentari per un'agricoltura svizzera produttiva. L'UDC afferma che l'obiettivo della PA 2002 di rafforzare la competitività dei prodotti indigeni è stato chiaramente mancato. Tutti i livelli del mercato devono contribuire al miglioramento della competitività. Inoltre, l'UDC richiede una moratoria relativa agli oneri che potrebbero comportare un aumento dei costi, un'adeguata protezione alla frontiera nonché una dichiarazione completa sulle derrate alimentari. Secondo il PPD, la PA 2007 deve mirare a raggiungere una maggiore chiarezza sui provvedimenti in corso (valutazione), raccogliendo ed elaborando gli elementi positivi e rivedendo quelli negativi. Il PSS e il PES riconoscono i progressi compiuti in ambito ecologico, ma allo stesso tempo sottolineano che finora non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Pertanto, entrambi i partiti si dicono favorevoli ad un ulteriore sviluppo ecologico dell'agricoltura. Il sistema di monitoraggio ambientale dev'essere rafforzato. Il PSS, inoltre, sottolinea le possibilità dell'agricoltura rispetto ai prodotti di alta qualità ottenuti in modo sostenibile e biologico. Il PSS respinge, infine, un'eventuale intensificazione della politica strutturale. La multifunzionalità dell'agricoltura deve rimanere in primo piano. Anche se le componenti sociali sono destinate ad assumere un peso maggiore in futuro, secondo il PEV non devono essere modificati i punti cardine a spese dell'ecologia. Secondo
il PLS, la PA 2002 si è concentrata troppo sui provvedimenti in campo ecologico, concedendo all'agricoltura un margine di manovra troppo limitato.

La grande maggioranza delle organizzazioni contadine è scettica o addirittura contraria ad ulteriori riforme. Il ritmo del processo di adeguamento è ritenuto troppo accelerato. Gli adeguamenti non sono indispensabili poiché la PA 2002 è entrata in vigore soltanto di recente. Secondo l'USC, la PA 2007 deve limitarsi esclusivamente all'ottimizzazione dei provvedimenti. Il nocciolo della critica mossa dai contadini riguarda la situazione economica e sociale dell'agricoltura. Malgrado l'elevato dispendio di lavoro, il livello del reddito agricolo rimane basso e insufficiente se paragonato a quello del resto della popolazione. In tale ambito occorre riconoscere la necessità di azioni concrete che non sono emerse a sufficienza dal rapporto sul pacchetto. SAB e SAV pongono l'accento sulla situazione difficoltosa che caratterizza la regione di montagna. Inoltre USC, AGORA e altre organizzazioni contadine della Svizzera occidentale richiedono che la competitività sia migliorata in relazione a tutti i livelli di mercato e che i costi addizionali dovuti agli oneri previsti dalla legge siano compensati separatamente con fondi federali. L'USC vede nella PA 2002 un consenso nazionale che comprende gli interessi per l'agricoltura, per la società, per i consumatori nonché per le cerchie ambientaliste e animaliste. La maggioranza delle organizzazioni contadine ritiene che in futuro sia assolutamente necessario rispondere alle elevate esigenze qualitative dei consumatori rispetto alla sicurezza delle derrate alimentari al fine di assicurarsi la loro fiducia. Questo punto di vista è condivi4473

so, a grandi linee, anche dalle organizzazioni dei consumatori nonché da numerose organizzazioni per la protezione dell'ambiente, della natura e degli animali. Queste ultime ritengono che la politica agricola non possa prefiggersi l'obiettivo della competitività ad ogni costo. Il punto focale della concezione della politica agricola deve essere un elevato valore aggiunto dell'agricoltura, raggiungibile attraverso un'elevata qualità. Un consolidamento dei provvedimenti in ambito ecologico risulta troppo difensivo. Inoltre, nell'ambito del rapporto sulla consultazione viene attribuito uno scarso valore all'aspetto della multifunzionalità. La VKMB muove una critica contro l'accelerazione dei mutamenti strutturali. BIO-Suisse ritiene che con la PA 2007 si riesca a raggiungere un certo equilibrio tra l'intervento statale e le libere forze di mercato. Le associazioni economiche (economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori, USAM), l'industria alimentare (FIAL, VMI, Nestlé) nonché Migros, Coop, Denner e Swiss Retail Federation sottolineano l'urgenza di proseguire la riforma della politica agricola. Anche se il rapporto sulla consultazione mostra una certa propensione verso la riforma, la sua applicazione concreta è meno evidente. Il ritmo del processo di riforma è troppo lento. A lungo termine una deregolamentazione dei mercati agricoli si rivela positiva anche nell'interesse dell'agricoltura.

L'USAM richiede inoltre che vengano eliminate dal pacchetto agricolo 2007 tutte le proposte di provvedimenti statali volti a ridurre le opportunità dell'industria e dell'artigianato rispetto all'agricoltura.

Finanziamento Per quanto concerne il finanziamento dei provvedimenti agricoli, soltanto pochi Cantoni si esprimono esplicitamente. Il Cantone LU richiede che il credito quadro rimanga una base sicura per i pagamenti diretti e che il sostegno del mercato venga ridotto solo se necessario. Anche il Cantone ZG condivide l'opinione che il sostegno del mercato non debba essere ridotto in maniera così drastica. Il Cantone UR vorrebbe che il credito quadro fosse aumentato almeno nella misura del rincaro. Secondo il parere del Cantone GR, una compensazione del rincaro pari all'1,5 per cento per i pagamenti diretti è il minimo e un aumento dell'1,5 per cento dei crediti per il miglioramento delle basi è
indispensabile. Questo Cantone, inoltre, respinge una diminuzione del sostegno del mercato nella misura del 10 per cento. Il Cantone VD ritiene che i crediti quadro sono giusto sufficienti per evitare uno sviluppo accelerato delle strutture. In linea di massima, il Cantone NE approva i crediti quadro, pur manifestando alcuni dubbi circa la legittimità di riduzione del sostegno al mercato.

Il PLR considera importante il sostegno al mercato e non è opportuno ridurlo come proposto. UDC e PPD respingono sostanzialmente un'ulteriore riduzione del sostegno al mercato. I partiti borghesi sono favorevoli a tenere in considerazione il rincaro nell'ambito dei pagamenti diretti; il PPD considera troppo bassa la percentuale dell'1,5 per cento. Secondo l'UDC, i provvedimenti sociali specifici volti a contenere le ripercussioni del mutamento strutturale devono essere finanziati al di fuori dei crediti quadro. Il PSS ritiene che il sostegno al mercato vada limitato alle aziende che danno prova che le esigenze ecologiche sono rispettate.

Quello del finanziamento è un tema centrale soprattutto per le organizzazioni contadine. L'USC e numerose altre organizzazioni di categoria richiedono quindi che nel nuovo credito quadro venga compensato almeno l'attuale rincaro. Per una maggior partecipazione dei produttori ai singoli programmi di pagamenti diretti sono necessari mezzi addizionali. Un'eventuale riduzione del sostegno al mercato viene re-

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spinta e i provvedimenti sociali per mitigare il mutamento strutturale vanno indennizzati al di fuori dei crediti quadro. Quest'ultima opinione è condivisa anche da Nestlé e FIAL. Secondo economiesuisse, un finanziamento affidabile dei provvedimenti di politica agricola rappresenta una delle condizioni quadro essenziali per l'agricoltura. I pagamenti diretti vanno concessi esclusivamente in caso di prestazioni fornite dall'agricoltura nell'interesse generale. Ciò comporta che l'agricoltura ­ come qualsiasi altro ramo economico ­ deve costantemente adeguarsi ai cambiamenti che avvengono sul mercato. L'USAM richiede che nel periodo 2004-2007 il sostegno al mercato sia ridotto in misura superiore al 10 per cento. Il forum dei consumatori è favorevole alla riduzione del sostegno al mercato pari al 10 per cento e all'aumento dei contributi ecologici e etologici nella misura dell'1,5 per cento all'anno.

2.2

Pareri sulla modifica della legge sull'agricoltura (LAgr)

2.2.1

Principi generali (Titolo primo LAgr)

Ad eccezione dei Cantoni BS e BL, che hanno proposto un'altra disposizione concernente gli obiettivi ecologici, non sono state richieste altre modifiche al titolo primo LAgr. Nemmeno i partiti politici hanno avanzato nuove modifiche delle disposizioni generali della LAgr. Al contrario, alcune organizzazioni hanno richiesto delle revisioni. L'USC, l'USAM e l'Associazione dei vivaisti svizzeri propongono di estendere il campo di applicazione per l'orticoltura al capitolo 3 nel titolo quinto LAgr (crediti d'investimento). Diverse organizzazioni (UPL, VKMB, BIO-Suisse, WWF, FP, PSA, ASPU, kagfreiland, Pro Natura, Hochstamm Suisse, Associazione dei consulenti svizzeri dell'agricoltura biologica) vogliono ampliare la LAgr con una nuova disposizione, secondo cui i provvedimenti della Confederazione devono ottimizzare le prestazioni multifunzionali dell'agricoltura. Alcune organizzazioni per la protezione dell'ambiente, della natura e degli animali richiedono inoltre che l'obiettivo della competitività sia ancorato nella LAgr e che le disposizioni concernenti il reddito (art. 5) siano ampliate con il passo «valore aggiunto ottimale».

2.2.2

Condizioni quadro per la produzione e lo smercio (Titolo secondo LAgr)

Disposizioni economiche generali Numerosi Cantoni richiedono che le organizzazioni di categoria svolgano un ruolo più incisivo nei mercati agricoli liberalizzati. I Cantoni SZ, BS, VD e VS chiedono quindi che sia delegata alle organizzazioni di categoria la competenza di stabilire i prezzi indicativi. Alcuni Cantoni appoggiano la proposta del Gruppo di lavoro «Mercati» richiedendo fideiussioni federali per il prefinanziamento dei raccolti. Infine, la proposta di armonizzarre il rapporto tra denominazioni di origine controllata (DOC) o indicazioni geografiche protette (IGP) e i marchi secondo le indicazioni internazionali dell'accordo TRIPS (art. 16 cpv. 6) è respinta dalla grande maggioranza dei Cantoni, poiché in tal modo si creerebbe un indebolimento del sistema DOC/IGP. Dal canto suo, l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale accetta, seppur con qualche adattamento, la modifica proposta, ritenendola indispensabile 4475

per conformare la legge in questione agli impegni assunti dalla Svizzera sul piano internazionale in base all'accordo TRIPS.

Il PSS propone un ampliamento dell'articolo 7 secondo cui, nel fissare le disposizioni economiche devono essere considerati in particolare un elevato valore aggiunto nonché la qualità e la sicurezza dei prodotti. La proposta di modifica dell'art.

16 viene respinta da tre partiti (PPD, UDC e PES). UDC e PES (come del resto il Cantone LU), invece, richiedono un adeguamento dell'art. 16, secondo cui per prodotti DOC e IGP deve venir prescritto l'utilizzo di materie prime di origine svizzera.

Un gran numero di organizzazioni contadine nonché alcune organizzazioni di categoria richiedono una modifica dell'art. 18 al fine di consentire alle organizzazioni di categoria di fissare i quantitativi, i prezzi indicativi e le norme di qualità. D'altro canto, la Commissione della concorrenza vorrebbe stralciare dalla legge l'autorizzazione già esistente (adeguamento della produzione e dell'offerta alle esigenze di mercato). La swisscofel richiede un ampliamento degli articoli 10 e 11 relativo alle competenze del Consiglio federale per la fissazione dei requisiti qualitativi nonché per il rilascio di mandati di prestazione nell'ambito dell'assicurazione e del controllo della qualità. Inoltre viene proposto di semplificare le modalità di finanziamento di cui all'articolo 11. L'USC e altre organizzazioni (AGORA, swiss granum, Interprofessione dei vini svizzeri, AIL) vorrebbero un obbligo di fideiussione della Confederazione per il prefinanziamento dei raccolti e il vaglio di assicurazioni sul raccolto o di altre modalità di assicurazione. La proposta di modifica dell'articolo 16 capoverso 6 viene respinta dalla maggioranza delle organizzazioni. Dalle cerchie economiche (economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori) e commerciali (Coop) la modifica è stata accolta in modo favorevole. Per quanto concerne l'articolo 16, numerose organizzazioni (tra cui USC, AGORA, Associazione svizzera per la promozione delle DOC - IGP) richiedono che i prodotti DOC - IGP siano protetti meglio e che l'utilizzo di materie prime di origine svizzera venga prescritto ai sensi della legge. Mentre gli addetti al commercio (Coop) e alla trasformazione (FIAL, VSM) vorrebbero stralciare le prescrizioni in materia
di dichiarazione giusta l'articolo 18 LAgr, alcune organizzazioni (tra cui l'USC) ne richiedono l'ampliamento del campo di applicazione.

Economia lattiera I Cantoni fanno riferimento alle conseguenze considerevoli a livello politico ed economico di una revoca del contingentamento lattiero. Questa decisione cruciale per l'agricoltura svizzera spetta al Parlamento, che ne stabilirà pure i tempi e le modalità. La maggior parte dei Cantoni rifiuta pertanto la proposta di delegare al Consiglio federale la competenza in materia di revoca del contingentamento lattiero (art. 30a [nuovo]). A motivazione del rifiuto vengono elencati i seguenti argomenti: la proposta è prematura; sono necessari ulteriori chiarimenti (p. es. concernenti gli effetti economici); è opportuno mirare ad una maggiore flessibilità dei quantitativi nel quadro del sistema esistente di contingentamento lattiero; un'eventuale soppressione del contingentamento lattiero va coordinata con l'UE. In linea di massima, sono favorevoli alla proposta i Cantoni ZH, UR, NW, SO, BL e SG con alcune riserve (p. es. in riferimento allo scaglionamento della revoca). I Cantoni della Svizzera occidentale (NE, VD, VS, GE) richiedono la revoca del contingentamento lattiero solo per i produttori membri di un'organizzazione giusta l'articolo 8. Ad eccezione dei Cantoni ZH, SZ, SH e FR, l'abolizione del prezzo d'obiettivo (art. 29) e il relativo adeguamento del testo di legge vengono respinti. Sebbene il prezzo d'obiettivo sia

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piuttosto un palliativo, deve fungere, come in passato, da valore indicativo per i partner di mercato. Inoltre, la grande maggioranza dei Cantoni è contraria alla proposta di soppressione dei supplementi e degli aiuti (art. 41a [nuovo]) nonché alla trasformazione del sostegno al mercato in pagamenti diretti (art. 73 cpv. 2bis [nuovo]). Rispetto alla nuova regolamentazione dell'importazione di burro (art. 42) si sono espressi soltanto pochi Cantoni. I Cantoni FR, AI e GR respingono la proposta, mentre a favore si esprimono i Cantoni BE, SH, NE, GE e JU.

Com'é il caso per i Cantoni, anche la maggior parte dei partiti politici respinge le proposte di delega delle competenze al Consiglio federale in materia di revoca del contingentamento lattiero. Una revoca del contingentamento lattiero è fattibile soltanto a seguito di una ristrutturazione dell'intero disciplinamento del mercato lattiero e di un adeguamento del sistema dei pagamenti diretti. Solo il PSS ritiene che una revoca del contingentamento sia inevitabile, considerati gli effetti negativi del commercio di contingenti, anche se ciò potrebbe entrare in considerazione soltanto a decorrere dal 2007. Il PSS caldeggia una revoca nel caso delle aziende dedite all'agricoltura biologica. PPD, UDC, PES e PLS respingono l'abolizione del prezzo d'obiettivo, sostenuta invece dal PSS. Il PPD avanza la proposta di un sistema di intervento qualora il prezzo d'obiettivo venisse abolito nonostante la sua opposizione. Ad eccezione del PSS, i partiti si esprimono contro la proposta relativa ai supplementi e agli aiuti (art. 41a [nuovo]). I supplementi per il latte trasformato in formaggio sono il fulcro del nuovo disciplinamento del mercato lattiero e pertanto non possono essere messi in questione con la revoca del contingentamento e in particolare considerato l'accordo bilaterale sul formaggio. In riferimento alla nuova regolamentazione dell'importazione di burro si sono espressi soltanto il PPD e l'UCD, respingendo la proposta.

La grande maggioranza delle organizzazioni contadine si è espressa contro la soluzione proposta che prevede la revoca del contingentamento lattiero. Inoltre viene sottolineato che è inevitabile un coordinamento temporale con la soppressione del regime delle quote nell'UE. Una maggiore flessibilità del contingentamento lattiero aumentando
i quantitativi, invece, viene sostenuta in linea di massima dagli operatori del settore, ammesso che ciò aiuti a migliorare il livello del reddito. Le organizzazioni contadine della Svizzera occidentale (in particolare AGORA) richiedono la revoca del contingentamento lattiero solo per i produttori membri di un'organizzazione giusta l'articolo 8. SAB, VKMB e BIO-Suisse sono favorevoli alla proposta di revoca del contingentamento lattiero con la riserva che sia prevista una revoca anticipata relativa alla zona di montagna e alla produzione biologica. Le associazioni economiche (economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori), l'industria alimentare (AIL, Emmi, FIAL, KOS, Fromarte), gli addetti al commercio al dettaglio (Migros, Coop) nonché le organizzazioni dei consumatori (FPC, kf) sostengono, in linea di massima, una revoca del contingentamento con la motivazione che un'ulteriore liberalizzazione del mercato lattiero risulta inevitabile. Le parti a favore della revoca del contingentamento lattiero sono, salvo alcune eccezioni (SAB), favorevoli anche all'abolizione del prezzo d'obiettivo. Al contrario, gli operatori del settore e le federazioni lattiere regionali praticamente all'unisono richiedono il mantenimento del prezzo d'obiettivo. La grande maggioranza delle organizzazioni ritiene che siano necessari provvedimenti mirati volti a sostenere il mercato anche in caso di revoca del contingentamento lattiero. Per tale motivo le modifiche relative ai supplementi e agli aiuti sono in gran parte respinte. Soltanto economiesuisse e l'Unione svizzera degli imprenditori sono favorevoli alla proposta di abrogazione in relazione alla revoca del contingentamento lattiero. La proposta di una nuova regolamentazione 4477

dell'importazione di burro viene respinta dalle organizzazioni contadine della Svizzera tedesca (USC e Centro svizzero contadino), mentre quelle della Svizzera occidentale (AGORA e Prométerre) la accolgono favorevolmente. La grande maggioranza delle organizzazioni lattiere e l'industria di trasformazione vogliono mantenere l'attuale disciplinamento sull'importazione di burro. L'Organizzazione Categoria Burro respinge la modifica, sottolineando che comunque l'attuale disposizione dovrebbe essere rivista qualora vi fossero nuove condizioni quadro. A favore della proposta si esprimono gli addetti al commercio (Coop, Denner), le associazioni economiche (economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori) nonché la Commissione della concorrenza e le organizzazioni dei consumatori (kf, frc).

Produzione animale In riferimento alle disposizioni concernenti gli effettivi massimi si sono espressi soltanto pochi Cantoni. I Cantoni SH, NE e Ge vogliono anche in futuro effettivi massimi, fissati dal Consiglio federale. Al contrario, i Cantoni ZH, LU, SZ, ZG, FR e la CDA richiedono la soppressione degli effettivi massimi con la motivazione che gli stessi obiettivi sono raggiungibili mediante le disposizioni in materia di protezione delle acque. Alcuni Cantoni (ZH, UR, SO) criticano il metodo di attribuzione dei contingenti doganali e richiedono un'assegnazione più conforme alla competitività.

La maggioranza dei Cantoni preferisce invece l'attuale principio della prestazione all'interno del Paese e a tal proposito richiede in parte quote di contingente doganale più elevate per liberi acquisti sui mercati pubblici sorvegliati. I Cantoni sono favorevoli alla proposta di modifica concernente i provvedimenti di sgravio del mercato (art. 50 e 51). La soppressione dei vincoli (fondo della carne, cassa di compensazione dei prezzi delle uova e dei prodotti di uova) viene caldeggiata da tutti i Cantoni tranne VD. L'approvazione è di regola legata alla richiesta che in futuro i mezzi stanziati per i vari provvedimenti provenienti dalla cassa generale della Confederazione non vengano ridotti. Inoltre quattro Cantoni (FR, BS, BL, GR) assieme alla CDA chiedono che la valorizzazione della lana di pecora continui ad essere promossa con contributi federali.

Il PLS richiede la soppressione degli effettivi massimi e dei
vincoli. Il PES è del parere contrario. Per quanto concerne il principio della prestazione all'interno del Paese, l'UDC si esprime a favore con particolare considerazione per i liberi acquisti su mercati pubblici sorvegliati. Viene accolta favorevolmente la nuova formulazione dei provvedimenti di sgravio del mercato.

Poco uniforme si presenta, invece, il parere delle organizzazioni circa gli effettivi massimi. Le associazioni economiche, l'industria e l'artigianato, Coop e alcune organizzazioni contadine ne richiedono la soppressione in quanto tale provvedimento ostacola lo sviluppo di strutture maggiormente competitive. Al contrario, i rappresentanti della protezione degli animali e numerose organizzazioni contadine non vedono la necessità di alcuna azione concreta. VKMB e WWF richiedono un inasprimento delle deroghe. L'USC e Suissporcs chiedono un compromesso, ossia prescrizioni meno rigide adeguate allo sviluppo strutturale degli ultimi anni. Riguardo all'assegnazione delle quote di contingente doganale, le organizzazioni contadine vorrebbero mantenere il principio della prestazione all'interno del Paese per il bestiame da macello e la carne e pertanto respingono la proposta di una vendita all'asta dei contingenti doganali. Le associazioni economiche, le organizzazioni dei consumatori (kf e FPC) nonché Coop e Swiss Retail Federation richiedono invece un metodo di assegnazione dei contingenti doganali più conforme ai principi della

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competitività. In parte viene richiesta esplicitamente la vendita all'asta. La proposta di sopprimere i vincoli non ha sollevato contestazioni nella maggior parte delle organizzazioni. Tuttavia, come nel caso dei Cantoni, viene posta una condizione secondo cui i mezzi necessari per i provvedimenti di sgravio del mercato provenienti dalla cassa generale della Confederazione non vanno ridotti. Consenso riscuote la nuova formulazione dei provvedimenti di sgravio del mercato, ma non tra le associazioni professionali (USAM, USM), le organizzazioni dei consumatori (kf, FPC) e Coop. Queste cerchie richiedono, da un lato, una definizione più dettagliata di «altre fluttuazioni temporanee dell'offerta e della domanda» e dall'altro una prescrizione esplicita sulla limitazione temporale dei provvedimenti di sgravio del mercato. In tal modo si evita un sostegno permanente del mercato che dà segnali falsi agli operatori di mercato e che può portare ad eccedenze strutturali. Alcune organizzazioni del settore avicolo auspicano che venga creata una base legale nella LAgr per un sostegno finanziario ad esperimenti sul pollame conformi alla pratica nonché per il rilevamento di dati del mercato. Infine, la Federazione svizzera d'allevamento di bestiame ovino richiede un mandato di prestazione da parte della Confederazione per la valorizzazione della lana.

Produzione vegetale Favorevoli alla proposta dell'introduzione di contributi per l'adeguamento del mercato ortofrutticolo (art. 58) sono 12 dei 15 Cantoni che hanno espresso un parere.

Solo i Cantoni ZH, SH e AG sono contrari. Alcuni Cantoni (LU, SO, BS, BL, SG, TG) respingono tuttavia la concessione di contributi a fondo perso e propongono un sostegno tramite crediti d'investimento. 7 Cantoni (SO, TG, VD, VS, NE, GE, JU) vogliono che in futuro venga abolita la limitazione temporale dei provvedimenti (fine 2011) di cui nel testo di legge. Inoltre, i Cantoni della Svizzera occidentale si esprimono a favore di una maggiore promozione delle materie prime rinnovabili (art. 59).

In linea di massima, i partiti politici (PLR, PSS, UDC, PES, PLS, PEV) sono favorevoli alla proposta di contributi per l'adeguamento del mercato. In parte viene richiesta anche la soppressione della limitazione temporale di questo provvedimento.

Il PSS si esprime a favore di una limitazione
dei contributi di sostegno del mercato in campicoltura a prodotti ottenuti in aziende che danno prova che le esigenze ecologiche sono rispettate. PLR, UDC e PEV caldeggiano una maggiore promozione della produzione indigena di alimenti proteici per animali, senza tuttavia ritenere necessarie modifiche della legge.

Le organizzazioni contadine sono favorevoli alla proposta di sostegno dell'adeguamento del mercato ortofrutticolo. La soppressione della limitazione temporale e il sostegno tramite crediti d'investimento viene proposta anche dalle cerchie contadine. L'Associazione svizzera frutta richiede l'ampliamento del sostegno proposto a tutti i nuovi impianti e all'approntamento di mezzi addizionali per tali provvedimenti. La Coop richiede invece la limitazione esclusivamente alle colture pluriennali. Le associazioni economiche (economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori, USAM) e le organizzazioni dei consumatori (kf) sono in linea di massima favorevoli alla proposta. Le cerchie ambientaliste (Pro Natura, Associazione svizzera per la protezione degli uccelli), l'Associazione dei consumatori della Svizzera nordoccidentale e alcune organizzazioni contadine (Hochstamm Suisse) propongono di promuovere la coltivazione di alberi da frutta ad alto fusto tramite contributi di trasformazione. L'industria alimentare (FIAL), i produttori di verdura e l'organizzazione di

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commercio swisscofel richiedono inoltre contributi di trasformazione per il settore della verdura. L'USC, l'organizzazione di categoria swiss granum e alcune delle organizzazioni consociate ritengono che il grado di autoapprovvigionamento con foraggi proteici di origine vegetale debba essere accresciuto. Le cerchie contadine della Svizzera occidentale sono favorevoli ad un sostegno maggiore delle materie prime rinnovabili e richiedono la soppressione della limitazione dei contributi di trasformazione per gli impianti pilota e di dimostrazione.

Economia vinicola In sintonia ai pareri sull'articolo 16 capoverso 6, la proposta di completare l'articolo 63 (cpv. 3 [nuovo]) è respinta da tutti i Cantoni che si sono espressi, tranne GE, nonostante il nuovo capoverso miri a colmare una lacuna dell'attuale disciplinamento e assicuri la conformità della nostra legislazione agli obblighi sul piano internazionale che scaturiscono dall'accordo TRIPS. Dal canto suo l'Istituto Federale della Proprietà intellettuale accetta, seppur con qualche adeguamento, la modifica proposta per gli stessi motivi indicati in riferimento all'articolo 16 capoverso 6. Per quanto concerne la proposta di delegare al Consiglio federale la competenza in merito di classificazione (art. 64) le opinioni dei Cantoni sono discordi. I Cantoni NE, JU e, a determinate condizioni, TI e GE caldeggiano le nuove disposizioni. Al contrario, i Cantoni FR, SH, VD e VS respingono la proposta, tra l'altro perché temono una limitazione dei diritti cantonali. La maggioranza dei Cantoni si esprime a favore della soppressione del fondo viticolo e sostiene, in linea di massima, i nuovi contributi di riconversione proposti (art. 66). I Cantoni NE e GE vorrebbero che tali contributi venissero già introdotti a partire dal 2002 o 2003. Esplicitamente contrari ai contributi di riconversione sono i Cantoni ZH, BS, BL, SG, AG e TG, che in parte propongono in alternativa il sostegno attraverso crediti d'investimento o la promozione dello smercio.

In linea di massima anche i partiti politici si sono espressi favorevolmente rispetto all'introduzione dei contributi di riconversione. Tuttavia PLR e UDC sono contrari ad una limitazione temporale dei provvedimenti e il PES vuole che i contributi siano introdotti a decorrere dal 2002. Il PEV richiede una maggiore
promozione dell'utilizzo analcolico e che i contributi di riconversione siano stanziati a sostegno delle superfici di compensazione ecologica nei vigneti.

Un gran numero di organizzazioni professionali del settore vitivinicolo (tra cui Interprofessione dei vini svizzeri, Federazione svizzera dei viticoltori) richiede che le disposizioni tecniche concernenti la trasformazione del vino contenute nella legislazione sulle derrate alimentari e sull'agricoltura siano riprese al fine di raggiungere il massimo coordinamento possibile. La grande maggioranza delle organizzazioni si esprime contro la proposta di modifica relativa alle designazioni (art. 63 cpv. 3). La proposta concernente la classificazione gode di ampio consenso, ma non tra le associazioni contadine della Svizzera occidentale (AGORA) e Coop. I pareri delle organizzazioni sono discordi in materia di soppressione del fondo viticolo. Molte organizzazioni sono favorevoli, ammesso che non vengano ridotti i rispettivi mezzi finanziari della cassa federale. Le organizzazioni di categoria del settore vitivinicolo sono in gran parte a favore di un mantenimento del fondo in oggetto o per l'introduzione di basi legali per un provvedimento equivalente sotto l'egida dell'Interprofessione dei vini svizzeri. Quest'ultima opinione è condivisa anche dalla Coop.

In linea di massima, le organizzazioni sono favorevoli ai contributi di riconversione.

Come nel caso dei Cantoni e dei partiti politici, sono state sollevate alcune riserve

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(introduzione già a partire dal 2002 o 2003; nessuna limitazione temporale) oppure proposte alternative (sostegno alla promozione dello smercio; promozione dell'utilizzo analcolico; sostegno delle superfici di compensazione ecologica nei vigneti).

2.2.3

Pagamenti diretti (Titolo terzo LAgr)

I Cantoni LU, UR, OW e SH nonché la CDA sostengono la proposta di rinunciare all'elaborazione di una base legale per i contributi regionali. 7 Cantoni (SZ, GL, FR, SO, TI, VS, NE) sono favorevoli ad inserire tali contributi regionali applicando almeno una formulazione potestativa. Il Cantone BE vorrebbe esaminare ulteriormente i contributi regionali in relazione alla revoca del contingentamento lattiero.

La maggioranza dei Cantoni è chiaramente contraria all'introduzione di un contributo per unità standard di manodopera (USM). 3 Cantoni (ZH, BE, LU) e la CDA richiedono ulteriori valutazioni a questo proposito. Soltanto un Cantone (AI) si esprime esplicitamente a favore dell'introduzione di un pagamento diretto per USM come contributo di base. 3 Cantoni (LU, FR, TG) propongono di esaminare l'attuale base di calcolo delle USM e di armonizzare le definizioni USM di cui nella LAgr e GLS (giorni lavorativi standard) di cui nel diritto fondiario rurale e sull'affitto agricolo. La proposta di una distinzione terminologica tra contributi ecologici e contributi per la detenzione di animali da reddito agricoli particolarmente rispettosa delle loro esigenze viene accolta dai Cantoni. Tuttavia, 8 Cantoni propongono di utilizzare una definizione diversa da contributi etologici. 12 Cantoni (ZH, NW, ZG, FR, SO, SH, TG, VD, VS, NE, GE, JU) sono d'accordo sulla proposta di abolire i limiti di reddito e di sostanza nonché la graduazione in base alla superficie ed al numero di animali. 7 Cantoni (UR, GL, AR, AI, SG, GR, TI) sono esplicitamente contrari ad entrambi gli adeguamenti. I Cantoni BE, LU, OW e AG nonché la CDA respingono la soppressione dei limiti di reddito e di sostanza, tuttavia caldeggiano l'abolizione della graduazione in base alla superficie ed al numero di animali. Infine, il Cantone BL è favorevole all'abolizione dei limiti di reddito e di sostanza e della graduazione in base al numero di animali, ma non di quella in base alla superficie che, al contrario, va mantenuta. Per quanto concerne le graduazioni, il Cantone BS condivide il parere del Cantone BL, respinge tuttavia l'abolizione dei limiti di reddito e di sostanza. Complessivamente, la maggioranza dei Cantoni si esprime a favore dell'abolizione sia dei limiti di reddito e di sostanza sia delle graduazioni. 3 Cantoni (OW, VD, VS) sono favorevoli
al fatto che anche in futuro ai Cantoni sia data la possibilità di pagare una parte dei contributi d'estivazione direttamente ai proprietari. 5 Cantoni (UR, NW, GR, TI, JU) e la CDA sostengono, invece, la proposta di abolire la quota-proprietario. Infine, i Cantoni LU, OW, FR e TG richiedono un ampliamento del diritto ai pagamenti diretti in particolare per le aziende annesse alle scuole d'agricoltura. PPD e PLR richiedono ulteriori chiarimenti a proposito dei contributi per USM. Nessun partito politico si esprime sulla tematica dei contributi regionali. 3 partiti (UDC, PLR, PLS) sono d'accordo sulla proposta di abolire i limiti di reddito e di sostanza nonché la graduazione in base alla superficie e al numero di animali. PSS, PPD e PES chiedono il mantenimento sia dei limiti sia della graduazione. L'UDC si schiera a favore del mantenimento della quota-proprietario per quanto concerne i contributi d'estivazione. Il PSS, infine, richiede la graduazione dei contributi d'estivazione in base alle difficoltà di gestione.

L'introduzione di contributi regionali viene sostenuta esplicitamente soltanto da 3 organizzazioni. Alcune organizzazioni (tra cui SAB) richiedono l'inserimento nella 4481

legge della formulazione potestativa. Altre, invece (economiesuisse e BIO-Suisse), sono contrarie. L'USC e altre organizzazioni contadine sottolineano che la politica agricola, in linea di massima, deve essere applicata a livello nazionale, tuttavia richiedono l'ulteriore esame dei contributi regionali. La maggioranza delle organizzazioni respinge, per ora, anche l'introduzione dei contributi per USM, tuttavia chiede di esaminare ulteriormente questo aspetto. Un gran numero di organizzazioni richiede inoltre la verifica delle basi di calcolo dell'USM. Anche dalle organizzazioni non vengono sollevate opposizioni in relazione alla distinzione terminologica tra contributi ecologici ed etologici. Esse propongono tuttavia l'utilizzo di un'altra definizione (p. es. contributi per il benessere degli animali). La grande maggioranza delle organizzazioni (in particolare organizzazioni contadine quali USC, SAB, Unione delle contadine svizzere, nonché cerchie economiche quali economiesuisse, Nestlé, Migros e Coop) è d'accordo sulla proposta di abolire i limiti di reddito e di sostanza nonché la graduazione in base alla superficie e al numero degli animali. Alcune organizzazioni, inoltre, sono favorevoli al mantenimento dei limiti di reddito e di sostanza, chiedendo tuttavia la soppressione delle graduazioni. Al contrario, Uniterre vuole abolire i limiti di reddito e di sostanza e mantenere la graduazione in base alla superficie. Si esprimono contro l'abolizione sia dei limiti sia delle graduazioni prevalentemente le organizzazioni per la protezione dell'ambiente, della natura e degli animali nonché VKMB, BIO-Suisse e FPC. Esse richiedono, inoltre, l'ampliamento della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate con la prescrizione relativa alla rinuncia all'impiego di organismi geneticamente modificati (OGM). Nel quadro dei contributi d'estivazione viene richiesto, in prevalenza dalle cerchie contadine (USC, UPL, SAB, SAV), il mantenimento della quota-proprietario. Inoltre, in alcuni casi, viene richiesta una graduazione dei contributi d'estivazione in base alle difficoltà oppure l'ampliamento della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate anche all'economia alpestre.

2.2.4

Misura sociale collaterale (Titolo quarto LAgr)

Il concetto di un sostegno, anche a livello sociale, dei mutamenti strutturali trova ampio consenso tra i Cantoni. 17 Cantoni nonché la CDA esprimono in linea di massima un parere positivo sulla proposta d'introduzione di aiuti per la riqualificazione (art. 86a [nuovo]). Soltanto il Cantone ZH si esprime in maniera critica e vorrebbe almeno che venissero concretizzati i presupposti. Oltre alle modifiche della LAgr si sottolinea anche l'urgenza dell'adeguamento dell'imposizione dell'utile di liquidazione (13 Cantoni e la CDA). Specialmente i Cantoni della Svizzera romanda richiedono che le agevolazioni in tale ambito vengano introdotte contemporaneamente ai provvedimenti della PA 2007. Soltanto il Cantone SG esprime un parere contrario all'agevolazione fiscale. 5 Cantoni (UR, FR, SH, NE, GE) sono favorevoli al fatto che nel pacchetto delle riforme non sia stata introdotta un'indennità per cessazione dell'attività. Inoltre, 8 Cantoni e la CDA richiedono un sostegno da parte della Confederazione ai servizi di aiuto alle aziende; 2 Cantoni (SH, VS) si schierano dichiaratamente contro tale richiesta.

L'introduzione degli aiuti per la riqualificazione trovano consenso tra PLR, PSS, UDC, PPD, PES e PLS. PPD e PES auspicano un finanziamento al di fuori del preventivo agricolo. I partiti borghesi accolgono favorevolmente le agevolazioni in materia di imposizione dell'utile di liquidazione. PES e PLS vorrebbero criteri d'entrata nel merito più rigidi per quanto concerne le misure sociali (0,3-0,5 USM).

4482

L'UDC è favorevole al fatto che nel pacchetto delle riforme non sia stata introdotta un'indennità per cessazione dell'attività e che i servizi di aiuto alle aziende non vengano cofinanziati attraverso contributi federali. Il PSS vorrebbe che i servizi di aiuto alle aziende venissero sostenuti tramite contributi dei Cantoni o di organizzazioni di mutua assistenza.

In generale i provvedimenti di cui al titolo quarto LAgr sono stati accettati positivamente anche dalle organizzazioni. Alcune organizzazioni contadine vorrebbero che venisse migliorata la base legale relativa all'obiettivo dello sdebitamento in materia di aiuto alle aziende, al fine di favorire uno sdebitamento generale delle aziende. Gli aiuti per la riqualificazione trovano largo consenso; a tal proposito numerose organizzazioni richiedono un finanziamento al di fuori del preventivo agricolo. Un parere negativo, invece, viene espresso dall'USAM e dall'Associazione dei consumatori della Svizzera nordoccidentale. Una modifica dell'imposizione dell'utile di liquidazione viene favorevolmente accolta dalla maggioranza delle organizzazioni che richiedono l'introduzione di una norma per tutti coloro che hanno un'occupazione indipendente. A questo proposito si richiede pure che l'utile di liquidazione possa essere trasferito esentasse nella previdenza per la vecchiaia. In riferimento ad un'indennità per cessazione dell'attività si registra un certo equilibrio tra i pareri favorevoli e quelli contrari. Numerose organizzazioni contadine richiedono inoltre un sostegno finanziario dei servizi di aiuto alle aziende da parte della Confederazione.

2.2.5

Miglioramenti strutturali (Titolo quinto LAgr)

I Cantoni sono in gran parte favorevoli alla proposta di ampliamento dei provvedimenti di promozione citati nel titolo quinto LAgr, con alcune indicazioni relative alle prescrizioni d'esecuzione. La nuova definizione della neutralità concorrenziale dell'azienda (art. 87) viene accolta favorevolmente da tutti i 14 Cantoni che si sono espressi al riguardo. In relazione all'articolo 89 viene richiesta da più parti un'uniformazione del calcolo del volume di lavoro (unità standard di manodopera [USM] e dei giorni lavorativi standard [GLS] sia nella LAgr sia nel diritto fondiario rurale e sull'affitto agricolo. 22 Cantoni e la CDA accolgono favorevolmente la modifica dell'articolo 95, anche se 7 Cantoni si dicono contrari ad una limitazione ai Comuni finanziariamente deboli. Alcuni Cantoni, inoltre, respingono le modifiche degli articoli 94 (Cantone UR) e 106 (Cantoni SH, BS, BL). Dubbi vengono espressi da alcuni Cantoni in merito all'articolo 106 (compatibilità con la legge sulla pianificazione del territorio, neutralità concorrenziale) e 107 (esecuzione pratica).

I partiti politici che si sono espressi esplicitamente sono favorevoli alle proposte di modifica. In parte vengono fatte alcune considerazioni in merito alle prescrizioni d'esecuzione (p. es. valori limite del volume di lavoro adeguato, condizioni marginali per il sostegno del ripristino periodico).

Le organizzazioni contadine e molte altre sono favorevoli in linea di massima alle modifiche proposte; in alcuni casi è caldeggiato l'ampliamento del campo d'applicazione di determinate prescrizioni. La nuova definizione della neutralità concorrenziale dell'azienda (art. 87) incontra il consenso delle organizzazioni contadine e di kf, così come le modifiche dell'articolo 94 (commercializzazione), 106 (diversificazione) e 107 (organizzazioni di mutua assistenza). Al contrario, alcune organizzazioni (economiesuisse, USAM, Associazione dei consumatori della Svizzera nor4483

doccidentale) nonché la Commissione della concorrenza respingono tali modifiche.

Coop richiede una chiara neutralità concorrenziale in riferimento ai provvedimenti promossi. La modifica dell'articolo 89 (cambiamento del criterio d'entrata in base al volume di lavoro) è accolta dalla maggioranza delle organizzazioni (tra cui USC), soltanto poche la rifiutano (tra cui VKMB). La modifica dell'articolo 95 è accolta da tutte le organizzazioni espressesi in merito; in alcuni casi vengono fatte alcune considerazioni in merito alle prescrizioni d'esecuzione.

2.2.6

Ricerca e consulenza, promozione della coltivazione e dell'allevamento di animali (Titolo sesto LAgr)

I Cantoni sono favorevoli alla proposta di calcolare i contributi federali a favore dei servizi di consulenza in base alle prestazioni offerte, ammesso che i mezzi finanziari continuino ad essere stanziati in egual misura. Nella Svizzera occidentale (Cantoni FR, VD nonché AGORA) si manifesta la necessità di promuovere separatamente le prestazioni di consulenza in ambito sociale.

Riguardo al nuovo metodo di finanziamento della consulenza cantonale i partiti non si esprimono esplicitamente. Il PSS richiede tuttavia che le conoscenze si basino maggiormente sui concetti di sostenibilità, multifunzionalità e produzione biologica.

Inoltre PSS e PES auspicano un particolare sostegno alla consulenza sociale.

Le organizzazioni espressesi in merito sono favorevoli all'aiuto finanziario per la consulenza in funzione delle prestazioni offerte, ammesso che non vengano ridotti i mezzi a disposizione. Inoltre, la Conferenza dei responsabili per la consulenza nella Svizzera tedesca richiede ulteriori mezzi finanziari per la consulenza, per lo meno un finanziamento orientato ai progetti attuati a favore della consulenza in ambito sociale.

2.2.7

Protezione dei vegetali e sostanze ausiliarie (Titolo settimo LAgr)

La maggioranza dei Cantoni sostiene in linea di massima la proposta di revisione del titolo settimo LAgr. Questa proposta, che prevede l'elaborazione di una base legale per misure preventive (art. 148a), trova un consenso esplicito in vari Cantoni (OW, FR, SH, TI, VS, GE, JU). Alcuni Cantoni, tuttavia, esprimono dubbi sull'applicabilità e i Cantoni VD e GE richiedono che vengano presi in considerazione anche i prodotti importati. I Cantoni VD, VS e JU respingono l'articolo 159a (prescrizioni d'applicazione) temendo che in tal modo potrebbe essere limitato l'impiego di concimi aziendali. I Cantoni OW, SH, TI, NE e GE, invece, si dichiarano esplicitamente a favore di questo nuovo articolo.

I partiti politici in gran parte non si esprimono in merito alle proposte di revisione del titolo settimo LAgr. In riferimento all'articolo 148a, il PES richiede un rafforzamento mediante l'abolizione della formulazione facoltativa al capoverso 1. Il PLS sottolinea la necessità di misure preventive e richiede che la produzione indigena non venga discriminata rispetto ai prodotti importati.

In linea di massima, le proposte vengono appoggiate anche dalle organizzazioni. La maggior parte di esse, in particolare quelle per la protezione dell'ambiente, della

4484

natura e degli animali, sostiene esplicitamente l'articolo 148a (misure preventive).

La sola organizzazione a respingere tale proposta è economiesuisse, che a suo parere apre le porte a interventi statali di ampia portata ostacolando il progresso. Alcune organizzazioni di categoria (Associazione svizzera dei fabbricanti di alimenti per animali, Associazione svizzera degli importatori di cereali, Associazione svizzera dei centri di raccolta di cereali, swisspatat) sollevano la questione delle eventuali responsabilità in caso le misure preventive siano state ingiustamente prescritte.

Mentre il Centro contadino svizzero richiede un'applicazione contenuta, Uniterre e PES , richiedono una formulazione vincolante del capoverso 1. Alcune organizzazioni contadine esprimono dubbi in merito alle disposizioni degli articoli 148a e 159a, che a loro parere sono troppo restrittive e che potrebbero limitare l'impiego di concimi aziendali.

2.2.8

Protezione giuridica, misure amministrative e disposizioni penali (Titolo ottavo LAgr)

La maggioranza dei Cantoni si dichiara favorevole a disposizioni chiare e eseguibili per quanto concerne i controlli e il perseguimento penale di infrazioni contro l'obbligo di autorizzazione per l'impianto di vigneti, le disposizioni sulla classificazione e i doveri relativi al commercio di vini. Inoltre, viene richiesto di evitare doppioni nella legislazione sulle derrate alimentari e sull'agricoltura. I partiti politici non si esprimono esplicitamente in relazione alla proposta di modifica dell'articolo 173. In riferimento all'articolo 172, tuttavia, il PLS propone di inasprire le sanzioni per le infrazioni contro le disposizioni dell'articolo 18 capoverso 2 (provvedimenti riguardo a prodotti ottenuti mediante metodi vietati). Le organizzazioni sono in gran parte favorevoli al previsto ampliamento dell'articolo 173. Coop ritiene invece che questa nuova contravvenzione sia già contemplata nella legge sulle derrate alimentari.

Il disciplinamento delle competenze e la semplificazione del perseguimento penale in ambito dell'importazione, dell'esportazione o del transito (art. 175 cpv. 2) incontrano il consenso di tutti i partecipanti alla consultazione espressisi in merito.

2.2.9

Disposizioni finali (Titolo nono LAgr)

La proposta di programmare in modo più efficiente e coordinare i controlli degli organi d'esecuzione (art. 181 cpv. 1) non trova tutti i Cantoni concordi. Infatti, 6 Cantoni (LU, UR, OW, ZG, GR, NE) sono in linea di massima favorevoli alla proposta, con determinate riserve (p. es. nessun doppione a livello d'esecuzione). Il Cantone ZH propone una formulazione del capoverso 1 secondo cui i vari organi d'esecuzione devono concordarsi sui propri programmi di controllo. I Cantoni TI, VD, VS e JU sono favorevoli all'indirizzo di fondo della proposta, ma richiedono tuttavia l'introduzione di un'istanza di controllo indipendente. 10 Cantoni (BE, SO, BS, BL, SH, AR, SG, AG, TG, GE) respingono infine l'ampliamento proposto.

I partiti politici (PSS, PES, PEV), che hanno espresso il loro parere in merito all'art. 181, sono favorevoli alla proposta. Il PES, tuttavia, richiede un'istanza di controllo indipendente. Le organizzazioni hanno presentato soltanto pochi pareri (circa 20) in merito a questo argomento. La maggioranza di esse riconosce la necessità di azioni concrete per il coordinamento dei controlli, tuttavia ritiene inadatto e di scarsa portata l'ampliamento del capoverso 1 proposto. Il numero dei favorevoli 4485

alla modifica (tra cui Coop, FIAL, Nestlé) è controbilanciato dal numeri degli espliciti contrari (tra cui Associazione svizzera dei chimici cantonali, Associazione dei veterinari cantonali, Conferenza dei direttori dei servizi di protezione dell'ambiente svizzeri).

Un quadro abbastanza eterogeneo, come nel caso dell'articolo 181, caratterizza anche i pareri in merito alla proposta di modifica dell'articolo 182 (perseguimento delle infrazioni). In linea di massima sono favorevoli alla proposta i Cantoni LU, OW e NE. 5 Cantoni (FR, TI, VD, VS, JU) sono d'accordo con l'indirizzo di fondo della proposta, pur considerando la formulazione concreta dell'applicazione di portata troppo scarsa. Questi Cantoni preferiscono la soluzione che prevede la creazione di un'organizzazione indipendente per la lotta contro le frodi. 9 Cantoni (ZH, BE, SO, BS, BL, AR, SG, ZG, GE) respingono l'adeguamento dell'articolo 182 con la motivazione, tra l'altro, che non si devono creare doppioni e che la legislazione sulle derrate alimentari è già sufficiente. I Cantoni AG e TG infine appoggiano l'abrogazione dell'intero articolo 182, poiché la competenza in materia di sicurezza e di protezione dagli inganni relativi alle derrate alimentari, dal produttore al consumatore, dev'essere affidata ad un unico servizio federale. In linea di massima i partiti PLR, PSS, PES, PLS e PEV sono d'accordo sulla proposta. Il PES chiede comunque un'istanza indipendente per la lotta contro le frodi. Complessivamente, sulla modifica dell'articolo 182 si sono espresse 50 organizzazioni. La grande maggioranza di esse è favorevole alla proposta e al relativo indirizzo di fondo. In parte viene richiesta un'altra formulazione del testo di legge o la delega dei compiti a una organizzazione indipendente per la lotta contro le frodi. Coop riconosce la necessità di una pratica d'esecuzione unica e applicata a livello nazionale e vuole che l'attività di coordinamento venga svolta sotto la direzione dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Infine 5 organizzazioni (Migros, UPL, FIAL, Nestlé, Associazione svizzera dei chimici cantonali) respingono, in linea di massima, un adeguamento dell'articolo 182.

2.3

Pareri sulla modifica della legge sul diritto fondiario rurale e sull'affitto agricolo

Gran parte delle risposte alla consultazione sulle modifiche del diritto fondiario rurale (LDFR) e del diritto sull'affitto agricolo (LAAgr) riguarda la proposta di aumentare la dimensione minima dell'azienda agricola dall'attuale 0,5 a 1 unità di manodopera per famiglia contadina. Tale adeguamento viene respinto o valutato in maniera estremamente critica dalle organizzazioni contadine, dalle cerchie per la protezione dell'ambiente, della natura e per la pianificazione del territorio, dalla maggioranza dei partiti politici e dai Cantoni. Alcuni Cantoni danno il loro consenso ad un aumento limitato. Favorevoli sono soltanto le cerchie economiche (p. es. economiesuisse), dell'industria e dell'artigianato (USMA) e commerciali (Coop). Anche il PLR non è contrario, pur richiedendo che il Consiglio federale esamini approfonditamente il rischio «di un'azione del genere». Inoltre, i Cantoni e le organizzazioni contadine, praticamente in generale, sottolineano che le tre definizioni attuali relative ad una unità di lavoro (unità di manodopera per famiglia contadina, UMFC; unità standard di manodopera, USM; giorni lavorativi standard, GLS) creano confusione ­ già nelle risposte alla consultazione sono state spesso scambiate tra di loro ­ e che pertanto è estremamente necessaria un'uniformazione. Inoltre, la proposta che i Cantoni possono ridurre la dimensione minima di un'azienda agricola soltanto nelle 4486

regioni collinari e di montagna (nel diritto vigente non esiste tale limitazione) viene respinta dalla maggior parte dei Cantoni e delle organizzazioni contadine.

Le altre proposte di modifica della LDFR sono accolte senza riserve e accettate in linea di massima. Critiche sono giunte da parte di Cantoni e di organizzazioni contadine in merito alla proposta di elaborare una fattispecie derogatoria generale nel caso venissero autorizzate deroghe al divieto di divisione materiale.

Per quanto riguarda le proposte di modifica della LAAgr vengono sollevate le stesse obiezioni relative alla definizione di azienda agricola, come é il caso per la LDFR.

Prevalentemente viene tuttavia riconosciuta la necessità di estendere la definizione di azienda di cui nella LDFR anche alla LAAgr. Le altre proposte di revisione della LAAgr sono accolte, in particolare la disposizione sull'obbligo di governo. È stata respinta soltanto, soprattutto dalla Svizzera francese, la disposizione secondo cui l'affittuario deve aver riguardo per gli inquilini e i vicini. La scelta è motivata prevalentemente dal fatto che questo punto è dato per scontato e una disposizione è ritenuta superflua.

Le due modifiche dei diritti reali immobiliari del codice civile (piantagioni su fondi e usufrutto) raccolgono un ampio consenso.

2.4

Pareri sulla modifica della legge sulle epizoozie

A prescindere dall'identificazione e dalla registrazione dei cani (art. 30), che viene respinta da alcuni (Cantoni ZH, BE, LU, UR, OW, GL, SH, AR, SG, AG nonché la CDA) e accolta da altri (Cantoni NW, ZG, FR, SO, BS, BL, GR, TI, VD, VS, NE, GE, JU), le proposte di modifica della legge sulle epizoozie (LFE) sono sostanzialmente accettate dai Cantoni. In riferimento ai controlli a campione (art. 57 cpv. 3 lett. c [nuova]) ,nella maggior parte dei casi i Cantoni vogliono essere maggiormente coinvolti. Diversi Cantoni richiedono nell'interesse dei detentori di animali in generale un migliore coordinamento dei controlli.

PSS e PLS sono esplicitamente favorevoli alle proposte di modifica della LFE.

L'UDC respinge le proposte di modifica dell'articolo 57, mentre il PES ritiene che non vi sia alcun nesso tra l'articolo 30 e la PA 2007.

Sulle proposte di esprimono soprattutto le organizzazioni agricole, per la protezione dei consumatori, dei veterinari, degli allevatori di cani nonché le associazioni animaliste e ambientaliste. Contro la proposta di identificazione e registrazione dei cani si schierano prevalentemente le organizzazioni contadine e il Kennel Club svizzero.

Le altre organizzazioni (Società dei veterinari svizzeri, Associazione svizzera di veterinaria per animali di piccola taglia, Società cinologica svizzera, Associazione romanda degli allevatori di cani di razza) accettano la proposta. Le modifiche proposte dell'articolo 57 godono del consenso di gran parte delle organizzazioni. In relazione alla determinazione delle aziende da controllare, la Società dei veterinari svizzeri e l'Associazione dei veterinari cantonali richiedono il coinvolgimento dei Cantoni. Le cerchie contadine richiedono, infine, un maggior coordinamento dei controlli delle aziende.

4487

2.5

Pareri sulla legge federale sui contributi per l'incenerimento degli scarti di carne ordinato per prevenire il diffondersi della ESB

La nuova legge federale viene esplicitamente accolta dai Cantoni SH, AI, NE e GE.

La grande maggioranza dei Cantoni (BE, LU, UR, SZ, OW, NW, FR, BL, BS, GR, AG, TG, TI, VD, VS,) è favorevole alla nuova legge federale, pur auspicando un maggior impegno da parte della Confederazione in termini di mezzi finanziari e di tempo. La nuova legge viene respinta dal Cantone JU.

Il PSS è chiaramente favorevole alla nuova legge, mentre UDC, PES e PLS sollevano alcune riserve (nessuna riduzione dei contributi federali).

La nuova legge è approvata anche dalle organizzazioni. La maggioranza di esse, tuttavia, richiede una maggiore partecipazione finanziaria da parte della Confederazione. Le organizzazioni agricole respingono inoltre la limitazione temporale. In base alla stessa riserva, USAM, UPL e Coop richiedono l'integrazione delle disposizioni nella LFE. Inoltre, le organizzazioni dei consumatori e i raggruppamenti a scopo ecologico richiedono un impegno da parte della Confederazione nella ricerca di alternative all'eliminazione degli scarti. La Centravo, infine, auspica investimenti federali a favore dello smaltimento.

3

Esame della documentazione

In virtù dell'articolo 9 dell'ordinanza del 17 giugno 1991 sulla procedura di consultazione (RS 172.062) la documentazione relativa alla consultazione, i pareri degli interpellati e i risultati della procedura di consultazione non sottostanno al segreto d'ufficio.

I documenti elencati di seguito sono disponibili presso l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG).

­

Elenco dei pareri

[7 raccoglitori]

­

Tabelle di analisi dei pareri

[1 raccoglitore]

­

Riassunto dei risultati per ogni articolo

ca. 50 pagine

Il presente rapporto sui risultati della consultazione viene messo a disposizione dei media e di tutti i partecipanti alla consultazione. Inoltre sarà pubblicata una versione accessibile al pubblico sul sito dell'UFAG (www.blw.admin.ch).

4488

4

Elenco dei partecipanti alla consultazione

Autorità Governo del Cantone di Zurigo Governo del Cantone di Berna Governo del Cantone di Lucerna Governo del Cantone di Uri Governo del Cantone di Svitto Governo del Cantone di Untervaldo Soprasselva Governo del Cantone di Untervaldo Sottoselva Governo del Cantone di Glarona Governo del Cantone di Zugo Governo del Cantone di Friburgo Governo del Cantone di Soletta Governo del Cantone di Basilea Città Governo del Cantone di Basilea Campagna Governo del Cantone di Sciaffusa Governo del Cantone di Appenzello Esterno Governo del Cantone di Appenzello Interno Governo del Cantone di S. Gallo Governo del Cantone dei Grigioni Governo del Cantone di Argovia Governo del Cantone di Turgovia Governo del Cantone del Ticino Governo del Cantone di Vaud Governo del Cantone del Vallese Governo del Cantone di Neuchâtel Governo del Cantone di Ginevra Governo del Cantone del Giura Tribunale di appello del Cantone di Zurigo Amministrazione federale delle dogane - Direzione generale delle dogane Ufficio dell'agricoltura del Cantone di Lucerna Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Conferenza dei direttori cantonali d'agricoltura

ZH BE LU UR SZ OW NW GL ZG FR SO BS BL SH AR AI SG GR AG TG TI VD VS NE GE JU

CDA

Partiti politici Partito radicale-democratico svizzero Partito socialista svizzero Unione democratica di centro Partito popolare democratico svizzero Partito ecologista svizzero Partito liberale svizzero Partito evangelico svizzero

PLR PSS UDC PPD PES PLS PEV

Organizzazioni contadine e professionali Unione svizzera dei contadini Associazione dei raggruppamenti e delle organizzazioni romandi d'agricoltura Associazione svizzera per la difesa dei piccoli e medi contadini Uniterre (già: Unione dei Produttori Svizzeri) Centro contadino svizzero Unione delle contadine svizzere Associazione svizzera della gioventù rurale Comunità di lavoro riformata svizzera Chiesa e Agricoltura Gruppo svizzero per la popolazione di montagna Società svizzera di economia alpestre Associazione svizzera degli affittuari Associazione svizzera delle organizzazioni per l'agricoltura biologica Associazione svizzera dei contadini e delle contadine che praticano la produzione integrata Comunità d'interessi dei contadini svizzeri alla frontiera con l'Alsazia Camera giurassiana dell'agricoltura

USC AGORA VKMB Uniterre UCS SAB SAV BIO-Suisse

4489

Organizzazione agricola Seeland Sindacati delle migliorie fondiarie neocastellani Associazione dei contadini solettesi Associazione vodese per il promovimento dei mestieri legati alla terra Associazione dei contadini grigionesi Camere dell'agricoltura del Giura bernese Associazione dei contadini della Svizzera centrale Organizzazione agricola Berna e regioni limitrofe Associazione dei contadini Amt Thun Associazione dei contadini glaronesi Associazione dei contadini lucernesi Associazione dei contadini zurighesi Associazione dei contadini zugani Associazione dei contadini sangallesi Associazione dei contadini turgoviesi Associazione dell'agricoltura biodinamica Azione Cristiana Agricola Romanda Associazione dei contadini argoviesi Camera neocastellana dell'agricoltura e della viticoltura Comitato d'azione Emmental-Entlebuch Associazione svizzera delle contadine cattoliche Associazione cantonale dei contadini di Appenzello Esterno Associazione dei contadini friburghesi Schweizer Bergheimat Associazione dei contadini sciaffusani Agricoltori biologici bernesi BIO-Grischun Camera vallesana dell'agricoltura Agricoltura Saanenland Unione Contadini Ticinesi Camera dell'agricoltura dell'Alto Vallese Neue Bauernkoordination Schweiz Camera ginevrina dell'agricoltura Associazione agricola distrettuale Dielsdorf

Prométerre

Mezzi di produzione fenaco Associazione svizzera dei produttori di sementi e piantine Associazione svizzera dei selezionatori Associazione svizzera dei fabbricanti di alimenti per animali

Economia lattiera Produttori Svizzeri di Latte Associazione dell'industria lattiera svizzera Associazione svizzera del commercio di latte, burro e formaggio Associazione svizzera dei produttori di latte senza insilati Gruppo Emmi Cremo SA Organizzazione svizzera del formaggio Fromarte, gli specialisti svizzeri del formaggio Associazione svizzera degli esportatori di formaggio Associazione dell'industria svizzera del formaggio fuso Interprofessione del Gruyère Sbrinz Käse GmbH Organizzazione Categoria Burro Organizzazione di categoria latte in polvere svizzero Federazione lattiera di S. Gallo-Appenzello Federazione lattiera di Winterthur Federazione lattiera vodese-friburghese Federazione dei produttori di latte di Ginevra e dintorni Milka Käse AG Burgdorf

4490

PSL VMI

KOS Fromarte

Federazione lattiera di Neuchâtel Produttori lattieri della Svizzera centrale Sindacato dei Produttori di latte

Produzione animale Proviande Associazione svizzera dei commercianti di bestiame Associazione svizzera dei detentori di vacche madri e nutrici Associazione svizzera degli ingrassatori di vitelli Unione svizzera macellai USM Comunità di lavoro degli allevatori svizzeri di bovini Federazione svizzera d'allevamento della razza di Holstein Federazione svizzera d'allevamento della razza pezzata Federazione svizzera d'allevamento della razza bruna Suisseporcs GalloSuisse Federazione svizzera dei produttori di pollame Fondazione svizzera per il promovimento dell'allevamento e della tenuta di pollame (Scuola svizzera d'avicoltura) Associazione svizzera degli importatori di pollame e selvaggina Federazione svizzera d'allevamento di bestiame ovino Federazione svizzera d'allevamento di bestiame caprino Associazione delle organizzazioni svizzere di allevamento equino Federazione delle società svizzere di apicoltura Federazione svizzera d'allevamento della razza di Hérens SEG-Poulets AG Commissione paritetica dei produttori di uova e del commercio Federazione d'allevamento della razza pezzata alpina e dell'economia alpestre della Simmental Associazione svizzera degli importatori del commercio di bestiame da macello Comunità d'interessi dei mercati pubblici Organizzazione degli ingrassatori SEG Swiss Beef Associazione degli importatori svizzeri di bestiame

Produzione vegetale swiss granum Federazione svizzera dei produttori di cereali Associazione svizzera dei centri di raccolta di cereali Ufficio fiduciario dei detentori svizzeri di scorte obbligatorie di cereali Associazione svizzera degli importatori di cereali Associazione mantello dei mugnai svizzeri swisscofel, Associazione svizzera del commercio di frutta, verdura e patate Associazione svizzera frutta Unione svizzera dei produttori di verdura swisspatat Interprofessione zucchero SAF SA Associazione svizzera dei coltivatori di barbabietole da zucchero Associazione svizzera dei vivaisti Centrale svizzera dell'industria dei grassi Federazione svizzera delle associazioni di coltivatori di tabacco Zürcher Blumenmarkt AG / Borse svizzere dei fiori Associazione svizzera dei centri collettivi di raccolta di cereali Hochstamm Suisse

Economia vinicola Federazione svizzera dei viticoltori Interprofessione dei vini svizzeri Associazione svizzera del commercio di vini Associazione nazionale delle cooperative vitivinicole svizzere

4491

Associazione svizzera dei vignaioli-cantinieri Società dei cantinieri di vini svizzeri Comunità interprofessionale del vino vodese Comunità di lavoro della categoria svizzera delle bevande Cantinieri della Svizzera tedesca Associazione svizzera delle bevande contenenti alcool di distillazione distiswiss VINIHARASS Interprofessione della vigna e del vino del Vallese Commissione federale per il controllo del commercio dei vini

Commercio al dettaglio Federazione delle cooperative Migros Coop Svizzera Denner AG Swiss Retail Federation

Consumo Forum dei consumatori Fondazione per la protezione dei consumatori Federazione romanda dei consumatori Associazione consumatrici della Svizzera italiana Commissione federale del consumo Associazione dei consumatori della Svizzera nordoccidentale Konsum & Natur

kf FPC frc

Associazioni economiche economiesuisse - Federazione delle imprese svizzere Unione svizzera degli imprenditori Unione svizzera delle arti e mestieri Commissione della concorrenza Rete Economia Emmental Federazione Romanda dei Sindacati Padronali

USAM

Industria delle derrate alimentari Federazione delle industrie svizzere delle derrate alimentari Ufficio fiduciario degli importatori svizzeri di derrate alimentari Associazione svizzera del commercio d'importazione e all'ingrosso Société des Produits Nestlé SA Swiss Convenience Food Association

FIAL

Protezione dell'ambiente, della natura e degli animali Fondazione WWF Svizzera per l'ambiente naturale Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio Pro Natura Protezione svizzera degli animali Associazione svizzera per la protezione degli uccelli ­ Birdlife Svizzera kagfreiland, per gli animali della fattoria Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e della protezione dell'ambiente Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio Organizzazione specializzata bernese della PPE e della detenzione rispettosa di animali da reddito agricoli Commissione federale d'igiene dell'aria Associazione svizzera per l'agricoltura biologica (Bioterra) Conferenza dei direttori dei servizi di protezione dell'ambiente svizzeri

4492

FSTP PSA ASPU

Ricerca e formazione Associazione svizzera degli ingegneri agronomi e degli ingegneri in tecnologia alimentare Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio FNP

Consulenza Conferenza dei responsabili della consulenza nella Svizzera tedesca Centrale di consulenza agricola di Lindau Servizio romando di consulenza agricola Associazione dei consulenti svizzeri dell'agricoltura biologica Centro di formazione e di consulenza agricola Schüpfheim-Willisau Gruppo di lavoro Comunità aziendali Associazione svizzera dei fiduciari agricoli

Veterinaria Società dei veterinari svizzeri Associazione svizzera di veterinaria per animali di piccola taglia Società cinologica svizzera Associazione romanda degli allevatori di cani di razza Geistlich Agrasana AG Centravo AG Associazione degli impianti di sterilizzazione e di riciclaggio al servizio della protezione dell'ambiente Associazione svizzera dei veterinari cantonali Veterinario cantonale del Cantone di Basilea Campagna ANIS Animal Identity Service AG Servizio di veterinaria del Cantone di Zugo Kennel Club Svizzero Gruppo di lavoro cani pericolosi

Altri raggruppamenti Associazione delle organizzazioni femminili svizzere Associazione per la protezione della proprietà fondiaria agricola Conferenza dei servizi preposti alle migliorie fondiarie Associazione delle istituzioni svizzere di credito Associazione svizzera per il promovimento delle DOC-IGP Associazione svizzera di pianificazione del territorio Associazione svizzera dei chimici cantonali Associazione svizzera dei pianificatori Società economica e d'interesse collettivo del Cantone di Berna Landwirtschaft AG der ZRA Società svizzera della misurazione catastale e del genio rurale Riserva Biosfera Entlebuch Maschinen- und Betribshelferringe CH in Gründung Cooperativa di solidarietà contadina e rurale Azione cattolica agricola e rurale

Singole persone (secondo l'ordine d'entrata) Balz Koller, Sempach Urs Nussbaumer, Riedholz Regula Escher, Zurigo Werner Hutzli-Köchli, Boltigen Marianne Wehrle, Zurigo Bernhard Kälin-Ochsner, Egg Franz Meier, Wilihof Armin Copaul, Perrefitte Christian Wyss, Winkel-Rüti Guido Schildknecht, Mörschwil

4493

Abbreviazioni AELS

Associazione europea di libero scambio

BBL

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

CdG-CS

Commissione della gestione del Consiglio degli Stati

CC

Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907; RS 210

Cost.

Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999

CE

Comunità europea

CI

Crediti d'investimento

CET-N

Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale

CAPE-S

Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati

DOP

Denominazione di origine protetta

DFE

Dipartimento federale dell'economia

DFI

Dipartimento federale dell'interno

DCF

Decisione del Consiglio federale

DGD

Direzione generale delle dogane

ESB

Encefalopatia spongiforme bovina («mucca pazza»)

FF

Foglio federale svizzero

fed.

federale

FAL

Stazione federale di ricerche in agroecologia e agricoltura di ZurigoReckenholz

FAO

Food and AgricultureOrganization of the United Nations (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura)

FAT

Stazione federale di ricerche per l'economia e la tecnologia rurali di Tänikon

FLAG

Direzione mediante mandati di prestazione e preventivi globali

GATT

General Agreement on Tariffs and Trade (Allgemeines Zoll- und Handelsabkommen)

ha

ettaro

IGP

Indicazione geografica di provenienza

IAW

Istituto di economia rurale del PF di Zurigo

IVA

Imposta sul valore aggiunto

LFE

Legge federale del 1° luglio 1966 sulle epizoozie; RS 916.40

LDFR

Legge federale del 4 ottobre 1991 sul diritto fondiario rurale; RS 211.412.11

LPAc

Legge federale del 24 gennaio 1991 sulla protezione delle acque; RS 814.20

4494

LIM

Legge federale del 21 marzo 1997 sull'aiuto agli investimenti nelle regioni montane; RS 901.1

LBL

Centrale di consulenza agricola di Lindau (Landwirtschaftliche Beratungszentrale Lindau)

LDerr

Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d'uso (legge sulle derrate alimentari); RS 817.0

LPT

Legge federale del 22 giugno 1979 sulla pianificazione del territorio (legge sulla pianificazione del territorio); RS 700

LPAmb

Legge federale del 7 ottobre 1983 sulla protezione dell'ambiente (legge sulla protezione dell'ambiente); RS 814.01

LAAgr

Legge federale del 4 ottobre 1985 sull'affitto agricolo; RS 221.213.2

LAgr

Legge federale del 29 aprile 1998 sull'agricoltura (legge sull'agricoltura); RS 910.1

LPN

Legge federale del 1° luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio; RS 451

mio

milioni

n.

numero

NPC

Nuova impostazione della perequazione finanziaria e dei compiti

OCB

Organizzazione di categoria burro

OGM

Organismi geneticamente modificati

OCSE

Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa

OMC

Organizzazione mondiale del commercio

PAKE

Cassa di compensazione dei prezzi delle uova e dei prodotti di uova

PA

Politica agricola

PA 2002

Politica agricola 2002 (nuovo orientamento della politica agricola)

PA 2007

Politica agricola 2007 (ulteriore sviluppo della politica agricola)

PF

Politecnici federali

PAC

Politica agraria comune dell'UE

PPE

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate

PMI

Piccole e medie imprese

RU

Raccolta ufficiale delle leggi federali

RS

Raccolta sistematica del diritto federale

SACL

Servizi di amministrazione del contingentamento lattiero

SSRA

Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

SAU

Superficie agricola utile

Seco

Segretariato di Stato dell'economia

SILAS

Sistema settoriale d'informazione e previsione per l'agricoltura svizzera

SRVA

Service romand de vulgarisation agricole

4495

USM

Unità standard di manodopera

UFSP

Ufficio federale della sanità pubblica

UFFT

Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia

UST

Ufficio federale di statistica

UFAG

Ufficio federale dell'agricoltura

UFAFP

Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio

UFV

Ufficio federale di veterinaria

UE

Unione europea

UBG

Unità di bestiame grosso

URA

Uscita regolare all'aperto

UBGFG

Unità di bestiame grosso foraggio grezzo

USC

Unione svizzera dei contadini

UPS

Union des producteurs suisses

VKMB

Associazione svizzera per la difesa dei piccoli e medi contadini

vCost.

Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 29 maggio 1874

vLagr

Legge federale del 3 ottobre 1951 concernente il promovimento dell'agricoltura e la conservazione del ceto rurale (legge sull'agricoltura)

4496