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Berna, 12 gennaio 1967 Anno L Volume I . N°2 Si pubblica di regola una volta la settimana. Abbonamento annuo fr.' 18, con allegata la Raccolta delle leggi federali. -- Rivolgersi alla Tipografia Grassi e Co.

(già Tipo-litografia Cantonale) Bellinzona -- Telefono 092/5 18 71.-- Ccp 65-690

Sunti di messaggi del Consiglio federale all'Assemblea federale In questa rubrica è dato un sunto dei messaggi e dei rapporti del Consi¬ glio federale all'Assemblea federale, non pubblicati in traduzione italiana integrale. Nella parentesi finale (prima parte) è fatto riferimento alla pub¬ blicazione degli originali nelle edizioni tedesca e francese del Foglio federale.

Per l'ordinazione dei medesimi all'Ufficio degli stampati della Cancelleria federale basta indicare la segnatura (seconda parte della parentesi).

Del 27 dicembre 1966 Messaggio concernente la continuazione della coopcrazione tecnica della Confederazione con i Paesi in via di sviluppo Con decreto del 10 dicembre 1964, il Parlamento autorizzava il Consi¬ glio federale a prendere dei provvedimenti nel campo della cooperazione tecnica per un importo massimo di 90 milioni di franchi. Tale credito-qua¬ dro è valevole per il periodo 1° gennaio 1965 - 30 giugno 1967; esso era stato preceduto da analogo credito, stanziato il 12 giugno 1961 e valido sino a tutto il 1964.

Ma la cooperazione tecnica coi Paesi in fase di sviluppo, sforzo comune d'ampio respiro, cui, come ad azione doverosa da parte degli Stati progre¬ diti, partecipa anche la Svizzera, non può essere subitamente cessata. Per questa ragione, il messaggio domanda l'apertura d'un nuovo credito-quadro di 110 milioni di franchi.

Foglio Federale, 1967, Vol 1

14 Il messaggio, oltre a presentare gli argomenti a sostegno della domanda, dà anche un ampio sguardo retrospettivo a tutto quanto è stato fatto, in questo settore, sino ad oggi. Dedica a ciò il capitolo primo, intitolato ap¬ punto: Esame retrospettivo dei provvedimenti di cooperazione tecnica si¬ nora attuati.

Il detto capitolo concerne i provvedimenti presi sia nell'ambito del credito-quadro '65-'67, sia nell'ambito dei crediti anteriori stanziati il 13 giugno 1961 e il 10 dicembre 1964: Esso distingue, liminarmente, l'aiuto multilaterale (attuato dagli enti internazionali) e l'aiuto bilaterale (attuato da organizzazioni svizzere o dalla Confederazione). I mezzi della Sviz¬ zera posti a disposizione per l'uno e per l'altro aiuto risultano dalla tabellina seguente: Enti responsabili dei progetti 1962-1964 1.1.1965- Totale 31.10.1966 (in migliaia di franchi) Organismi internazionali 29 014 21 675 50 689 Organismi svizzeri 10 200 17197 27 397 Confederazione 20 286 28 161 48 447 Totale

59 500

67 033

126 533

La quale mostra che l'aliquota attribuita all'aiuto multilaterale è caduta dal 50 al 30 per cento, crescendo invece, proporzionalmente, quella dedicata all'aiuto diretto.

Il secondo paragrafo del capitolo tratta dei Paesi beneficiari e reca una tabella riassuntiva che riproduciamo.

Beneficiari 1. India .

2. Ruanda 3. Nepal .

4. Tunisia 5. Camerun 6. Peru .

7. Pakistan 8. Congo 9. Algeria 10. Turchia 11. Tailandia 12. Iran

1962-1964 1.1.196531.10.1966 (in migliaia di franchi) 4 000 6 925 1 987 5 842 4 182 3 253 2 685 1 475 727 3 043 413 2 588 32 2 659 1 346 .919 867 1 365 1 912 26 960 238 603 465

Totale 10 925 7 829 7 435 4160 3 770 3 001 2 691 2 265 2 232 1 938 1 198 1 068

15 Beneficiari 1962-1964 1.1.1965- Totale 31.10.1966 (in migliaia di franchi) 13. Costa Rica 34 900 934 14. Brasile 651 223 . 874 15. Madagascar 500 333 833 16. Ghana . .

788 18 806 17. Trinidad 29 770 799 18. Burundi 240 558 798 45 683 728 19. Indonesia ........

550 20. Togo 72 622 21. Guinea 291 297 588 145 22. Argentina . . .

430 575 316 200 516 23. Grecia .

altri 55 Paesi hanno beneficiato di crediti inferiori a 500 000 fran¬ chi o di aliquote di crediti globali Totale dei crediti concernenti i progetti Contributi generali ai programmi dell'ONU Totale

12 197

14 251

26 448

35 500

47 533

83 033

24 000

19 500

43 500

59 500

67 033

.

126 533

La tabella mette in evidenza che ben la metà dei mezzi disponibili è andata a beneficio di soli 7 Paesi: è questo il riflesso della norma che solo una con¬ centrazione dell'aiuto permette di conferire al medesimo la sua piena effi¬ cacia. Il paragrafo continua con altre considerazioni.

Il paragrafo seguente reca anch'esso una tabella concernente la distribuzione degli aiuti, ma fatta secondo i rami economici anziché secondo i Paesi beneficiari.

1962-1964 · 1.1.1965Settori Totale 31.10.1966 (in migliaia di franchi) Agricoltura e selvicoltura 27 497 13 695 13 802 Educazione e istruzione ......

14 921 3 761 11 160 4 544 11 431 Industria e artigianato 6 887 Movimento cooperativo 1 391 3 548 . 4939 2 341 1 702 4 043 Igiene pubblica . ' Amministrazione pubblica 210 2 755 2 965

16 1962-1964 1.1.196531.10.1966 (in miigliaia di franchi) 1 096 Comunicazioni e trasporti . . . . . .

Prospezioni, acque e materie prime ...

517 284 Commercio, banche e assicurazioni . . .

5143 Altri settori e provvedimenti plurisettoriali 10 197 Settori

Totale 1 096 517 284 15 340

Totale dei crediti concernenti i progetti .

35 500

47 533

83 033

Contributi generali ai programmi dell'ONU

24 000

19 500

43 500

59 500

67 033

126 533

Anche da questa tabella risulta la cura posta nel conferire efficacia all'aiuto mediante la prassi della concentrazione.

Il messaggio passa poi, sempre nell'ambito del primo capitolo dedicato allo sguardo retrospettivo, a parlare dei contributi agli enti internazionali.

Questa seconda parte del capitolo è così suddivisa: 1. Contributi generali al programma ONU di sviluppo; 2. Contributo generale all'Istituto dell'ONU per la formazione e le ricerche; 3. Contributi a specifici progetti di enti in¬ ternazionali; 4. Altre forme d'aiuto multilaterale.

La terza parte del primo capitolo tratta dei progetti, combinati, ed è così articolata: 1. Contributo a progetti d'enti privati; 2. Progetti federali dati in regia a un ente privato (come l'installazione dei rifugiati tibetani a Dhorpatan, Nepal; il Centro professionale di Gabes, in Tunisia; analogq centro in Costa Rica; l'istituto di relazioni internazionali in Trinidad; la lotta contro la bilharziosi); 3. Progetti attuati dalla Confederazione (sono essi l'opera agricola del Kerala; l'installazione dei rifugiati tibetani nel Ne: pai e in India; il laboratorio d'alta tensione, in Bangkok; sostegno all'eco¬ nomia lattiera in Turchia; opere agricole in Peru; opere in Ruanda; soste¬ gno all'agricoltura nel Ciad e in Tanzania; formazione di educatori sociali inCamerun).

La quarta parte del primo capitolo è dedicata alle borse di studio e ai corsi e si suddivide nei quattro paragrafi: 1. Borse; 2. Corsi; 3. Viaggi di studio; 4. Controllo dei risultati conseguiti. La quinta parte tratta dei periti e dei volontari inviati sul posto; con che si chiude l'esame retrospettivo.

Segue il secondo capitolo il quale espone, in modo ampio e dettagliato, il contesto in cui si situa l'opera di cooperazione tecnica.

Il terzo capitolo, infine, è dedicato alla domanda di apertura di un nuovo credito-quadro destinato a consentire la continuazione dell'opera di cooperazione tecnica, così ampiamente illustrata, dai diversi profili, nei due

17 precedenti capitoli. Questo terzo capitolo reca i titoli seguenti, tutti esau¬ rientemente sviluppati: A. Ammontare e durata del credito B. Programma da attuare 1. Aiuto multilaterale 2. Contributi ad organismi svizzeri 3. Progetti della Confederazione C. Principi della cooperazione tecnica D. Organizzazione . E. Note finali.

È recato poi, in allegato, il disegno di decreto federale che domanda lo stanziamento del credito di 110 milioni di franchi.

(FF 1967 hted.p. 13, frane, p. 9 -- 27. XII. 1966, N. 9600).

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