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Foglio Federale Berna, 14 dicembre 1967 Anno L Volume II N° 50 Si pubblica di regola una volta la settimana. Abbonamento annuo fr. 18, con allegata la Raccolta delle leggi federali. -- Rivolgersi alla Tipografia Grassi e Co.

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9808 Messaggio del Consiglio federale all'Assemblea federale concernente la modificazione del decreto federale istitutivo di provvedimenti temporanei intesi ad alleggerire le perdite dell'economia forestale per i danni provocati dagli uragani (Del 1° dicembre 1967) Onorevoli signori, Presidente e Consiglieri* Abbamo l'onore di farvi, qui di seguito, un rapporto sulle disposizioni da noi sinora prese in virtù del decreto federale del 28 giugno 1967 (RU 1967, 1047), citato nel titolo, e di proporvi, a un tempo, di modificarne l'arti¬ colo 3, portando da cinque ad otto milioni l'ammontare del credito comples¬ sivo.

I. Applicazione del decreto federale Fondandoci sul decreto federale e sulle direttive esposte nel messaggio illustrativo, abbiamo provveduto ad emanare, con l'ordinanza esecutiva del 7 luglio 1967 (RU 1967, 1065), le disposizioni .di nostra competenza, incari¬ cando poi il Dipartimento federale dell'interno di porle in atto. Questo Dipartimento regolò i particolari tecnici mediante una propria ordinanza del 13 luglio 1967 (RU 1967, 1069), la cui attuazione affidò all'Ispettorato federale delle foreste. A sua volta, quest'ufficio diede, in due «istruzioni», le disposizioni principali per gli esportatori e le portò a conoscenza delle cer: chie interessate per il tramite del Foglio ufficiale svizzero-di commercio (N. 168, del 21 luglio 1967) e dei periodici settoriali.

Foglio. Federale,, 1967, Voi II

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938 Tutti questi testi normativi erano stati previamente discussi, ed appro¬ vati, da un gruppo di periti, composto di rappresentanti delle associazioni economiche e dei Dipartimenti interessati.

Entro il termine prefisso, volutamente breve (il 31 luglio 1967), sono state inoltrate le domande seguenti: Numero delle Tondoni resinosi Segati resinosi' Totale domande 31 39 70 quantitativo .... 255 955 m3 209 650 m3 465 605 m3 ' Ammontare del sussidio ..... 1 453 680 fr.. 9 188 140 fr. 10643 820 fr.

Sussidio medio . . . 5.70 fr./m3 43.80 fr./m3 -- Credito disponibile . 1 000 000 fr. 4 000 000 fr. 5 000 000 fr.

Totale .' 455 680 fr. 5 188 140 fr. 5 643 820 fr.

Le domande superarono il credito disponibile del 112,5% in media; si dovette, conseguentemente, ridurre i sussidi in misura corrispondente. Spi¬ rato il termine di 45 giorni impartito per la presentazione dei contratti di esportazione, si dovette constatare che non pochi esportatori erano nell'im¬ possibilità di esibire i contratti concernenti le quantità di legname, in base alle quali era stato loro assegnato un sussidio. I crediti resisi così automati¬ camente disponibili, furono usati immediatamente per alleviare casi particolarmentè rigorosi o per ammettere nuove domande. A fine ottobre il credito globale di cinque milioni risultava esaurito dai sussidi versati per 175 000 me di tondoni e 101 000 me di segato. Già a questa data occorreva, mancando i crediti, sospendere il sussidiamento relativo a dei contratti d'esportazione vertenti su circa 60 000 me di tondoni e circa 40 000 me di segato.

Assegnando i sussidi s'era badato, giusta le prescrizioni vigenti, a con¬ siderare con equità tutte le cerchie interessate all'esportazione. Ecco un pro¬ spetto della ripartizione: Proprietari forestali e loro Segherie e loro organizzazioni Commercio organizzazioni 0 «/, .

»/« /o Tondoni . . ....

5 38 57 Segati . . . ....

44 7 49 Se ne trae che i proprietari, il commercio e le segherie hanno beneficiato dell'aiuto in proporzione alla loro importanza ed alla loro attività.

II. Ripercussioni dell'aiuto Dall'entrata in vigore del decreto federale sono passati solo cinque mesi, nemmeno di piena attività, se si considera 'ch'essi includono il periodo delle

939 ·vacanze estive. Ciononostante le esportazioni di tondoni, ma specialmente quelle del segato, appaiono in netto aumento rispetto all'anno precedente: Tondoni Segati 1 1966 1967 1966 1967 In tonnellate 450 1° trimestre . . . . .

9 300 550 8000 2° trimestre 600 800 18 200 22 700 luglio .

7 700 100 1 150 12 500 900 agosto ......

7100 50 7 800 2 350 settembre 8 500 .

12 600 100 4 400 3° trimestre 23 300 250 32 900 ottobre 3 750 9 800 17 800 120 Totale luglio - ottobre .

33 100 50 700 370 . 8 150 Aumento rispetto all'anno innanzi 17600 7 780 Per quanto concerne i tondoni resinosi, è arduo indicare le quantità esportate in regime di sussidio, dacché scarsi sono per ora i rendiconti (ri¬ guardano un totale di 4000 me e 17 500 fr.). La carenza si spiega col fatto che gli esportatori si sono preoccupati innanzitutto di mandare avanti il più possibile le forniture, rinviando i rispettivi lavori amministrativi ai mesi invernali, meno favorevoli al trasporto, è certo che l'aumento complessivo delle esportazioni di tondoni ha radice nelle misure sinora prese.

Quanto al segato, poi, non v'è alcun dubbio: infatti, stante le condizioni di questo mercato, non sarebbe mai risultato possibile, senza l'aiuto della Confederazione, di esportare più delle quantità'meramente simboliche d'as¬ sortimenti speciali, già esportate l'anno scorso. Tenuto conto della pressione sui prezzi, dovuta alla, concorrenza della Germania meridionale, ci si può anzi addirittura chiedere se esse non sarebbero piuttosto diminuite, ancorché effettuate a prezzi ribassati. Per fortuna, le importazioni, in generale, non sono aumentate, il crollo dei prezzi turba nondimeno il mercato interno.

HI. Evoluzione dei prezzi Come si può inferire da quanto siamo venuti esponendo, non ci si può aspettare che il mercato indigeno del legname resinoso possa rapidamente riassorbire i gravi squilibri, dovuti all'abbattimento di così numerosi alberi ad opera degli uragani.

Era ovvio che, nonostante l'incremento delle esportazioni e dello smer¬ cio, i prezzi, sia dei tondoni che dei segati, dovessero cedere, ciò che puntual¬ mente si potè riscontrare sino all'inizio dell'autunno. Nelle regioni disa¬ strate, il rendimento del legname tondo è, dalla primavera scorsa, ulterior¬ mente diminuito di 5-10 fr. al me. Analoga è l'evoluzione dei prezzi del segato, come si rileva dalle più recenti inchieste esperite dall'Ufficio fede¬ rale di controllo dei prezzi.

940 Nelle regioni colpite, i prezzi sono, in media, di 30-40 fr. al me, ovvero del 30%, inferiori a quelli praticati l'inverno innanzi, con la conseguenza che anche nelle regioni indenni, o quasi, si son dovuti subire dei ribassi di 20-30 franchi al me. Il rendimento forestale, già esiguo nelle Prealpi, a cagione delle difficoltà di taglio e trasporto, si è così ridotto a zero ed in molte re¬ gioni di montagna si è tramutato addirittura in una perdita secca. Un tale andamento non può non allarmare; esso richiede imperiosamente le misure atte ad alleggerire ancor più efficacemente un mercato interno, tutt'oggi intasato dalla sovrabbondanza di legname.

IV. Evoluzione presumibile Per pronunciarsi in merito alla futura evoluzione del mercato, l'Asso¬ ciazione svizzera dell'economia forestale ha effettuato, su richiesta della conferenza di direttori cantonali e in collaborazione con l'ispettorato fede¬ rale, un'inchiesta concernente i tondoni provenienti dal legname abbattuto, rimasti invenduti a 'fine ottobre (già preparati per la fornitura o ancora da approntare durante l'inverno), nonché l'entità del taglio minimo che, nelle foreste non colpite, dovrà pur essere consentito. I risultati dell'inchiesta sono riassumibili come segue: Legname abbattuto Preparato ma non ancora venduto a fine settembre 1967 . .

Ancora da preparare nel corso dell'inverno e della primavera .

555 000 345 000

Totale dei tondoni invenduti, provenienti dai tronchi abbattuti 900 000 Volume del taglio normale -- dopo riduzione massima dèi quantitativo

. .

Offerta globale sino alla primavera del 1968

.

. 800 000 . . ·

· 1 700000

Di fronte a tale offerta non sta se non uno smercio, nella media degli ultimi anni, di 1 350 000 me; v'è dunque un presunto eccesso d'offerta di ben 350 000 me. Aggiungasi che, nelle foreste disastrate, probabilmente si avvereranno necessari ulteriori tagli, mentre le drastiche riduzioni prescritte per le foreste indenni non potranno sicuramente, cóme l'esperienza sem¬ bra accennare, essere seguite appieno, in quanto numerosi proprietari, innanzi tutto per ragioni finanziarie, saranno costretti a superare quel 50% dei tagli consentito come limite massimo, e come tale raccomandato dalle autorità ed associazioni onde alleggerire il mercato. L'eccesso d'offerta, in una stima più realistica, s'eleverà quindi a circa 500 000 me.

941 V. Necessità d'un aiuto, suppletivo della Confederazione Come già abbiamo esposto, nell'ambito della campagna in corso, sarà possibile esportare circa 330 000 m3 di legno tondo, di cui 90 000 m3 erano già stati esportati alla fine d'ottobre di quest'anno. Rimangono dunque da consegnare, sulla base dei contratti già perfezionati, 240 000 m3. L'eccedenza dell'offerta, valutata da 400 000 a 500 000 m3, sarà conseguentemente ridotta di tale importo e si fisserà fra i 160 000 ed i 260 000 m3, senza che nel nostro Paese vi sia, per essa, alcuna possibilità di smercio; infatti, detto legname ha perso, causa il prolungato immagazzinamento, molto della sua qualità ori¬ ginale.

D'altro canto, non sarà possibile risanare il mercato indigeno se non dopo aver ridotto l'eccedenza dell'offerta di legname di mediocre qualità che incide sfavorevolmente sui prezzi, il che può essere attuato solo aumentando le nostre forniture verso l'estero. Quest'ultimo è, segnatamente, anche l'av¬ viso della commissione svizzera del legno, comitato consultivo d'esperti del¬ l'ispettorato federale delle foreste per i problemi dell'economia del legno e di cui fanno parte i rappresentanti dell'economia forestale, del commercio del legno e dei settori d'attività che lavorano detto prodotto. All'unanimità, la commissione è giunta alla conclusione che è indispensabile aumentare l'aiuto federale da 5 a 8 milioni di franchi per accelerare e rinvigorire l'esporta¬ zione. Nel frattempo, l'associazione svizzera d'economia forestale, d'in¬ tesa con l'unione svizzera dei contadini, ha sostenuto, nella sua richiesta al Dipartimento federale dell'interno del 14 novembre 1967, il medesimo punto di vista.

La capacità d'assorbimento dei mercati esteri, segnatamente di quello francese ed italiano, può, fortunatamente, essere considerata come soddisfa¬ cente, semprechè si possa offrire il legno svizzero ai prezzi colà praticati.

A queste condizioni dovrebbe essere ancora possibile immettere da 150 a 200 000 m3 di tondoni e segati.

Innegabili sono le gravi difficoltà economiche, causate dagli uragani, che l'economia forestale svizzera deve fronteggiare. È doveroso sottolineare che gli ambienti interessati hanno fatto mólto per dominare, con i propri mezzi, la situazione. Tuttavia, detto vicendevole aiuto, anche se sostenuto dall'attuale campagna
della Confederazione intesa a favorire l'esportazione del legno, non sarà sufficiente a smerciare, in tempo utile, il legname imma¬ gazzinato; ed è per questo che vi proponiamo d'aumentare di 3 milioni di franchi il credito concesso il 28 giugno 1967. Tale ammontare permetterebbe un'ulteriore esportazione di circa 150 000-200 000 m3 di legno.

Le disposizioni d'esecuzione dovrebbero rimanere invariate, di conse¬ guenza i disciplinamenti attualmente in vigore per la campagna in corso faranno stato anche per le nuove sovvenzioni.

All'inizio del rapporto, abbiamo fatto notare che le richieste di sovven¬ zioni presentate nelle prime fasi della campagna sono state sensibilmente ri*-

942 dotte causa l'insufficienza dei mezzi disponibili. Da allora, sono stati annun¬ ciati, all'Ispettorato federale delle foreste, nuovi contratti d'esportazione.

Oggigiorno, le richieste di sovvenzioni all'sportazione che non fu possibile prendere in considerazione concernono 70 000 m3 di legno tondo e 60 000 m3 di segato, il che, tradotto in tondoni, corrisponde a circa 160 000 m3. Ammettendo che, sia per il tondo che per il segato, vengano accordate in media le stesse sovvenzioni concesse nella campagna attual¬ mente in corso, bisognerà disporre d'un credito suppletivo di 2,8 milioni di franchi per quanto concerne i contratti d'esportazione rimasti in sospeso. È infatti garantita la possibilità d'ulteriori esportazioni se saranno incoraggiate da dette sovvenzioni.

Se sollecitiamo un credito addizionale di 3 milioni di franchi è perchè siamo dell'avviso che nulla dev'essere tralasciato per ottenere la massima esportazione possibile di legname, nell'interesse di un pronto ritorno alla normalità del mercato indigeno del settore.

VI. Base giuridica e procedura Come indicato da quanto precede, la situazione dell'economia forestale è sempre critica. Per questo motivo anche l'articolo 31 bis, capoverso 3, let¬ tera a, della Costituzione può servire da base per la messa in opera di nuovi mezzi finanziari. Per quanto riguarda la forma della decisione, bisogna rispettare le disposizioni degli articoli 32 e 89 bis della Costituzione (riserva di referendum, clausola d'urgenza).

Due possibilità sono offerte al legislatore per aumentare da 5 a 8 mi¬ lioni di franchi il credito concesso giusta il decreto federale del 28 giugno 1967: la prima consiste in una modifica del citato decreto, la seconda nella stesura di uno nuovo.

Dal canto nostro vi proponiamo di decidere l'aumento del credito me¬ diante una revisionee dell'articolo 3 del decreto del 28 giugno 1967. Tre motivi sostengono questa procedura: Stando a quanto è stato esposto circa i provvedimenti da adottare, è pa¬ lese che il credito suppletivo è avantutto destinato a proseguire la campagna in corso più che ad iniziarne una nuova. Si tratta infatti di prendere in con¬ siderazione le richieste d'esportazione fatte in virtù del decreto del 28 giugno 1967 più di quanto sia stato finora possibile di fare in base al credito di cui si poteva disporre. È
di conseguenza evidente la stretta relazione fra il nuovo credito e la campagna iniziata nel giugno 1967.

Il rapporto diretto esistente fra i due atti legislativi è pure facilmente riconoscibile dal fatto che le disposizioni esecutive del decreto del 28 giugno 1967 -- segnatamente l'ordinanza d'esecuzione del Consiglio federale del 7 luglio 1967 e l'ordinanza del Dipartimento dell'Interno del 13 luglio 1967 -- sono applicabili, senza cambiamento alcuno, al credito suppletivo di 3 mi¬ lioni di franchi.

943 Infine, l'esaurimento del credito addizionale come pure il massimo svi¬ luppo possibile delle esportazioni suppletive, sono previste nel termine di validità del decreto del 28 giugno 1967.

Il termine previsto dal citato decreto non deve essere modificato; giusta l'articolo 89 bis della Costituzione bisogna tuttavia fissare, al presente dise¬ gno di decreto dichiarato urgente, un termine di validità. La sola data pos¬ sibile è il 6 luglio 1968 (limite di validità previsto per il decreto del 28 giugno 1967). Inoltre,.non sarebbe opportuno, per motivi di referendum, modificare l'articolo 6 del decreto 28 giugno 1967 (limite di un anno) poiché, prolun¬ gando il termine di validità di un decreto federale urgente o riprendendo decreti successivi in materia similare, si verrebbe ad aggirare le severe dispo¬ sizioni dell'articolo 89 bis, capoverso 2, concernenti la clausola d'urgenza e ad eludere, di conseguenza, il diritto di referendum del cittadino.

VII. Clausola d'urgenza Come già il decreto del 28 giugno 1967, anche il presente concernente il credito integrativo, adottato che fosse, dovrebbe essere dichiarato urgente, la ragione d'urgenza sussistendo, per queste misure completive, altrettanto quanto per le misure originarie. Importa infatti, considerata la pericolosità della situazione, di fare tutto il possibile per alleggerire con costante tempe¬ stività il mercato interno, trasferendo l'eccesso d'offerta verso l'esportazione; il ritmo dei provvedimenti da prendere è perciò tanto serrato da non consen¬ tire di semplicemente integrare le misure attuali mediante un decreto fede¬ rale d'obbligatorietà generale, sprovvisto della clausola d'urgenza.

Vili. Interrogazione dell'ori. Gasser Con ciò abbiamo risposto anche all'interrogazione dell'onorevole consi¬ gliere nazionale Gasser, del 2 ottobre 1967, la quale può pertanto essere tolta di ruolo.

Fondandoci su quanto siamo venuti esponendo, vi raccomandiamo di approvare l'allegato disegno di decreto federale.

Gradite onorevoli signori, Presidente e Consiglieri, l'assicurazione della nostra massima considerazione.

Berna, 1° dicembre 1967.

In nome del Consiglio federale svizzero, Il Presidente della Confederazione: Bonvin Il Cancelliere della Confederazione: Ch. Oser

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14.12.1967

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937-943

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